Ibu Robin Lim

Ibu Robin Lim è un'ambientalista, una poetessa, una pacifista; cerca l'armonia tra le persone e tra queste e la natura. E' anche un'ostetrica professionale: vive da anni a Bali, in Indonesia, lavora per migliorare la salute delle madri e dei neonati; dice che aiutare i bambini a venire al mondo senza violenza è il primo passo per guardare con speranza il futuro. Per questo nel 1994 Ibu Robin ha creato un'associazione no profit, laYayasan Bumi Sehat ("Fondazione madreterra sana"), che ha costruito una clinica-consultorio non lontano dalla cittadina di Ubud, a Bali. Quando le chiedo cosa l'ha spinta, parla di madri che muoiono di emorragia durante il parto e di bambini malnutriti. Anche nella relativamente benestante Bali, isola nota in occidente come destinazione turistica? "Bali è come una scena teatrale", mi risponde Ibu Robin: "I turisti non sanno cosa ci sia dietro le quinte. In Indonesia, e anche a Bali, la morte per parto è comune e la malnutrizione è la prima causa di morte infantile, oltre a causare ritardo nello sviluppo dei bebè che sopravvivono".

Ibu Robin Lim era in Italia il mese scorso: il 29 settembre ha ricevuto il Premio internazionale "Alexander Langer" a Bolzano, Nel consultorio di Bumi Sehat le madri e i bambini trovano assistenza gratuita e sono seguiti durante il parto e dopo. "Il 100% delle nostre assistite allatta al seno", dice soddisfatta Ibu Robin: "Con l'allattamento aumentano le chance di vedere il bambino crescere sano", spiega, ma purtroppo il business spinge piuttosto sul latte in polvere, per evidenti interessi economici - in un sistema del resto dove le cure mediche sono riservate a chi le può pagare.

La clinica di Bumi Sehat è diventata un luogo dove trovano aiuto tutte coloro che ne hanno bisogno, siano cristiane o hindu o musulmane (è cosa in sé importante, fa notare Ibu, in una società dove le tensioni sono acuite dalla crisi economica; "anche il nostro staff è misto"). Trovano assistenza, vitamine, rimedi tradizionali, un po' di medicina cinese, l'ospedale se serve: la clinica di Bumi Sehatmescola saperi tradizionali e scienza medica.
Accanto sono nati un piccolo orto botanico e atelier dove alcune donne preparano prodotti tradizionali e li vendono. ("Ibu Robin vuole impedire l'espropriazione delle conoscenze femminili da parte dei medici", dice la motivazione del premio della Fondazione Alex Langer).

Lo tsunami ha spazzato l'oceano Indiano alla fine del 2004: la signora dallo sguardo insieme affettuoso e vigile ha impacchettato in gran fretta il materiale sanitario disponibile e, insieme a diversi collaboratori e volontari, è volata a Aceh, provincia settentrionale di Sumatra, epicentro della devastazione. "Non avevo mai visto nulla di simile. 280.000 persone erano morte - ma c'è chi dice che siano più di 400.000 - e i sopravissuti non avevano nulla". Serviva tutto, a cominciare dall'acqua ("i pozzi erano sommersi o salinizzati"). E servivano cure mediche. Così Ibu Robin Lim ha costruito una clinica che ora cura fino a 1.500 pazienti al mese - con annesso centro comunitario, un campo da gioco, una cucina e una biblioteca.