Libri : Donne
globali. Tate, colf e badanti
A cura di Barbara Ehrenreich e Arlie Russel Hochschild, Feltrinelli, 2004, 312
pp., 25 euro
Al centro di questo libro sono gli effetti della globalizzazione sul lavoro
femminile, e soprattutto su certe tipologie di lavoro che le donne occidentali
non vogliono più fare.
Quello della tata, della collaboratrice domestica, dell’aiuto per persone
anziane e inferme.
Lavori svolti da donne che hanno lasciato a casa i propri bambini per poter
garantire loro un futuro migliore e alle quali viene chiesto di occuparsi dei
nostri figli esattamente come noi faremmo.
Donne dalle quali si pretende molto, salvo poi sviluppare istinti di gelosia
perché il figlio si è affezionato troppo a loro.
Donne tiranneggiate, vessate, sfruttate, spesso purtroppo proprio da altre donne.
Perché il punto è proprio qui: nella battaglia per la parità e il diritto
all’autoaffermazione ( di tutte), il femminismo sembra aver perso.
Dietro ogni donna in carriera non c’è condivisione dei compiti.
Gli uomini si sono ben guardati dal dividersi tra casa e lavoro.
Dietro ogni donna affermata, c’è invece un’altra donna, dea ex machina, che lava,
pulisce e riporta ordine in casa e tranquillità in famiglia.
Questa raccolta di saggi descrive il fenomeno, indagando nelle pieghe della vita
delle nuove "donne globali", negli effetti spiazzanti sui loro legami familiari,
negli ibridi transculturali che ne derivano, puntando il dito contro un
capitalismo che non si accontenta più dello sfruttamento dei beni materiali, ma
pretende di fare commercio dell’affetto, della cura e dell’amore.
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