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Visioni
in/sostenibili Genere e intercultura a cura di Clotilde Barbarulli e Liana Borghi 2003, cm 15x21, pp. 268 € 14,00 ISBN 88-8467-127-2 |
Il confronto che quotidianamente si snoda nella nostra società tra chi si sente portatore di visioni sicure di bianco occidentale e tra chi soffre una condizione impari di straniero, segnato da fuga e povertà può avere un'ottica più rassicurante se gli sguardi che si incontrano sono femminili. La differenza di genere predispone all'apertura di altre diversità: di etnia, di religione, di generazione, di condizione economica.
La sfida “utopica” del Laboratorio per Mediatrici Culturali Raccontar(si), fortemente voluto dalla Società Italiana delle Letterate, dall’Associazione Il Giardino dei Ciliegi (Fi), con la collaborazione dell’Università di Firenze e della Regione Toscana, prende vita ogni anno per una settimana a Villa Fiorelli (Prato) verso la fine di agosto. Dalla scuola-laboratorio del 2003 è uscito un interessante volume che raccoglie i principali contributi delle donne e gruppi di donne che qui sono intervenute, e porta il titolo di "Visioni in/sostenibili", curato da Clotilde Barbarulli e Liana Borghi ed edito dalla CUEC.
Si tratta di un testo particolarmente ricco di interventi, raggruppati
secondo temi generali che sono “I Conflitti”, “Storia e storie”, “L’Erranza
delle parole”, “Raccontare l'immigrazione” e “Visioni in/sostenibili”, in cui si
accavvallano letture molto differenti, per il contesto disciplinare da cui si
dipanano, con lo scopo comune da parte di molte autrici di tratteggiare un
possibile e praticabile soggetto resistente, che si opponga all’assimilazione
culturale e all’omogeneità identitaria
Il libro si chiude con una bellissima riflessione poetica di Cora
Herrendorf, regista, coreografa e attrice poliedrica nelle situazioni più difficili, che
pensando al proprio destino di esule argentina, scrive in maniera esemplare
sulla possibilità del viaggio, facendo sgretolare con le proprie parole ogni
distinzione spaziale e temporale, personale o collettiva, emotiva, razionale o
spirituale:
«Da allora ho viaggiato molto, per paesi e continenti; ho viaggiato attraverso
il mondo dei così detti “folli”, lavorando per anni insieme a loro e imparando
l’umiltà di essere diversi; nei mondi dei carcerati, dei drogati, dei bambini di
strada. Ho viaggiato insieme ai miei compagni svelando segreti magnifici e
trasformandoli in spettacoli; ho viaggiato nei misteri della conoscenza e in
quelli della meditazione; ho viaggiato morendo tante volte di strane malattie,
per poi resuscitare e assaporare ancora il gusto della vita. Il viaggio delle
vite si ripete, il cerchio del destino è ancora aperto».