Buccella Gino Cardelli Torquato Caretti Fedele Carli Giuseppe DeCarli  fratelli
De Gaspari Ercole Ferrari Luigi Franchini Enrico Franzoni Antonino Giulietti Giuseppe
Grifeo Federico Griffini Saverio GrossoCampana A. Lavezzeri Roberto Maifreni Guido
Mancini Giuseppe Merli Severino Negri Pietro E. Pagliari Giacomo Pallavicini di Priola  E.
Pallotti Giacomo Pantanali Emilio Paolini Giuseppe Pecorari Ottone Pergolesi Raffaele
Prato Leopoldo Rismondo Francesco Riva di  Villasanta A. Rolando Francesco Rossi Francesco
Scirè Sebasiano Il capitano nero Vayra Giuseppe Vitali Michele Ori fuori Corpo

Leopoldo Prato

 

1845-1896

 

Inseriamo il maggiore Prato fra i grandi dei bersaglieri a nome di tutti quelli che per motivi d'organico o di promozione furono trasferiti ad altri reparti e con questi decorati. Al termine delle Biografie indicheremo l'elenco completo di questi decorati e non e il loro ultimo servizio nel corpo se disponibile. Per la Guerra d'Etiopia e Spagna del 1936 vengono indicati nei rispettivi capitoli.

Nasce a Cuneo il 3 febbraio 1845. Volontario nel corpo di amministrazione dal 1862 al 1870 ottiene di passare nel 1864 nel corpo dei Bersaglieri. Da semplice caporale viene successivamente promosso fino al grado di Furiere. Nel 1873 dopo aver frequentato la scuola militare passa col grado di sottotenente al 10° reggimento. Nel 1886 col grado di capitano è aiutante maggiore al Collegio di Messina. Il 5 agosto 1889 come addetto al Comando Superiore viene inviato in Eritrea. Alla fine dell'anno successivo rientra in patria per essere assegnato al 9°. Il 19 agosto 1894 con la promozione a maggiore riceve l'incarico di costituire un battaglione di fanteria d'africa. Imbarcatosi di nuovo per l'Eritrea viene assegnato al 3° reggimento fanteria del Gen. Dabormida. La sera del 29 febbraio 1896 inizia la marcia verso la conca di Adua. La mattina successiva dopo i primi scontri viene ferito gravemente. In piedi fra i suoi soldati non arretra di un passo e viene ferito altre tre volte cadendo con la rivoltella in pugno sotto la spinta delle orde scioane. Alla memoria gli viene conferita la Medaglia d'Oro con la seguente motivazione:Ferito leggermente tre volte da arma da fuoco non lasciò mai il comando del battaglione che spinse più volte rigorosamente all'assalto.Eseguì con raro coraggio ed energia l'ultima resistenza della brigata. Adua (Eritrea), 1° marzo 1896.    

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Per il contributo storico I BERSAGLIERI       Origini Epopea e Gloria di Garofalo Langella Miele