Buccella Gino Cardelli Torquato Caretti Fedele Carli Giuseppe DeCarli  fratelli
De Gaspari Ercole Ferrari Luigi Franchini Enrico Franzoni Antonino Giulietti Giuseppe
Grifeo Federico Griffini Saverio GrossoCampana A. Lavezzeri Roberto Maifreni Guido
Mancini Giuseppe Merli Severino Negri Pietro E. Pagliari Giacomo Pallavicini di Priola  E.
Pallotti Giacomo Pantanali Emilio Paolini Giuseppe Pecorari Ottone Pergolesi Raffaele
Prato Leopoldo Rismondo Francesco Riva di  Villasanta A. Rolando Francesco Rossi Francesco
Scirè Sebasiano Il capitano nero Vayra Giuseppe Vitali Michele Ori fuori Corpo

Saverio Griffini

1802-1884

 

Nasce a San Martino Pizzolano (Casalpusterlengo-Lodi) il 28 settembre 1802 da una agiata famiglia di agricoltori. Non ancora diciannovenne, studente universitario di filosofia a Pavia, cospira contro l'impero Austro-ungarico. Ricercato dall'Imperial Regia Polizia, riesce a passare in Piemonte, dove partecipa ai moti del 1821. Fuggito prima in Spagna e poi in Francia combatte per i moti costituzionali. Il 14 settembre 1823, ferito al capo e cade prigioniero. Rimesso in libertà viene riconsegnato a Milano alla polizia Austriaca. Viene quindi processato e dopo 3 mesi di carcere esiliato a Orio Litta. Dedicatosi all’agricoltura si sposa ed è padre di sei figli che non bastano a trattenerlo tra le mura domestiche quando nel 1848 la battaglia per la libertà lo richiama. Nel marzo si unisce quindi ai rivoltosi ed assume il comando di un gruppo* con cui il 5 di aprile si attesta al ponte sul fiume Oglio. Raggiunto dall'esercito Sardo, viene nominato Capitano nella sua compagnia di Bersaglieri, con la quale partecipa allo scontro al ponte di Goito (8 aprile)Il 12 aprile 1848 Carlo Alberto, conferì sul campo la medaglia d’oro al valore a Saverio Griffini che, durante la battaglia  aveva fatto prigionieri cinquantatre "Cacciatori Tirolesi". Un gesto eroico che assegnò immediatamente il combattente Saverio Griffini alla gloria. Fu il culmine della costante audacia della *"Legione Volontari Lombardi Griffini "nata in origine a Casalpusterlengo e ufficializzatasi a Calvenzano come appoggio agli insorti delle Cinque Giornate di Milano. Si distinse poi il 6 maggio a S. Lucia e a Sommacampagna. Promosso successivamente fino al grado di Generale, viene inviato a Brescia nel luglio dello stesso anno. Dopo l'armistizio di Salasco patteggiò con gli Svizzeri per raggiungere il Piemonte attraverso il loro territorio per assumere il comando della 2a Brigata della divisione Lombarda. Collocato in aspettativa nel 1849, non rientrò più nell’esercito e dopo la proclamazione del Regno d’Italia fu nominato segretario della Commissione per la medaglia commemorativa delle guerre d’indipendenza. Saverio Griffini morì il 17 dicembre 1884 a Bosnasco (Pavia), lasciando un libro di sue memorie intitolato "Utopia di un vecchio soldato".

Torna all'indice di Carneade

Vai al paragrafo

Per il contributo storico I BERSAGLIERI       Origini Epopea e Gloria di Garofalo Langella Miele