Buccella Gino Cardelli Torquato Caretti Fedele Carli Giuseppe DeCarli  fratelli
De Gaspari Ercole Ferrari Luigi Franchini Enrico Franzoni Antonino Giulietti Giuseppe
Grifeo Federico Griffini Saverio GrossoCampana A. Lavezzeri Roberto Maifreni Guido
Mancini Giuseppe Merli Severino Negri Pietro E. Pagliari Giacomo Pallavicini di Priola  E.
Pallotti Giacomo Pantanali Emilio Paolini Giuseppe Pecorari Ottone Pergolesi Raffaele
Prato Leopoldo Rismondo Francesco Riva di  Villasanta A. Rolando Francesco Rossi Francesco
Scirè Sebasiano Il capitano nero Vayra Giuseppe Vitali Michele Ori fuori Corpo

I fratelli De Carli

Nicolo'            Giuseppe

19/5/1894-1/12/1937 

2/11/1897- 27/11/1960

Il primogenito, Nicolò, arruolato allo scoppio della guerra, presta servizio nel 3° bersaglieri come allievo sergente poi all'8°. Per azioni temerarie nel corso del 1917 viene promosso sul campo Tenente e insignito di Medaglia di Bronzo. Nel frattempo anche il fratello Giuseppe viene incorporato all'8° reggimento. Poiché i fratelli De Carli erano entrambi friulani, vengono scelti per una missione di commandos. Il pilota dell'idrovolante (Gelmetti) che aveva appena portato De Carlo nella laguna di Caorle ritiene di non poter effettuare prima dell'alba un altro volo. Tutto viene rimandato a fine luglio dopo un ulteriore vano tentativo di atterrare ad Aviano. "Raggiungemmo quindi col pilota Casagrande la laguna di Caorle. portavamo con noi due piccioni viaggiatori. Vestiti da pescatori attraversammo la palude per raggiungere la strada di Livenza. I piccioni e le notizie raccolte ci avrebbero portato subito davanti al plotone di esecuzione per ogni posto di blocco che riuscimmo a saltare. Marciavamo di giorno raccogliendo informazioni, ma tenendoci a prudente distanza per non essere sorpresi insieme. Arrivammo ad Azzano Decimo, il nostro paese, il 4 agosto e qui incontrammo nostra madre. In paese rimanemmo per diversi giorni raccogliendo informazioni. Eravamo al sicuro e in attesa di documenti falsi per muoverci. I sorvoli di nostri aerei e fughe di notizie avevano messo in allarme gli austriaci. Ci diedero la caccia per oltre un mese, organizzando anche trappole con controspie. Il 13 ottobre, dietro segnalazione di una spia Io (Nicolo) venni arrestato, anche se non riconosciuto come uno dei De Carli. Il giorno dopo era già tutto pronto per la mia fucilazione. La porta della prigione in cui ero rinchiuso non era però abbastanza robusta per le mie spalle e in un attimo presi il volo inseguito nel buio dalle sparatorie dei carcerieri. Per due ore rimasi nascosto anche in un pozzo nero, dove nessuno venne a cercarmi. Conoscevo altri posti dove i nostri aerei facevano capo per i piccioni e la prima consegna era per il 18. Non credevo che dopo quanto era successo, mio fratello fosse stato nelle vicinanze, ma lo ritrovai. Continuammo ancora per alcuni giorni il rifornimento di informazioni sugli austriaci in fuga e il 2 novembre fummo raggiunti dai nostri. La guerra era finita. I fratelli De Carli sono entrambi decorati di medaglia d'Oro.

Giuseppe: Motivo del conferimento: Offertosi spontaneamente, insieme col proprio fratello, per farsi trasportare in aeroplano nel diletto Friuli invaso, a compiervi la delicatissima e pericolosa missione di informatore, con alacre intelligenza e invitto coraggio, affrontando le più drammatiche situazioni, riusciva a vincere ogni difficoltà ed ogni insidia, per raggiungere l’intento. Caduto nelle mani del nemico e sorvegliato da una guardia speciale, riusciva ad evadere, riprendendo con rinnovato fervore la sua missione. Fronte del Piave - Territorio invaso, 29 luglio - 2 novembre 1918.
Nicolò: Motivo del conferimento: Offertosi spontaneamente, insieme col proprio fratello, per farsi trasportare in aeroplano nel diletto suo Friuli invaso, a compiervi la delicatissima missione di informatore, riusciva a compierla felicemente attraverso le più grandi difficoltà e le più terribili insidie, dando prova di sapiente spirito di organizzazione, di sublime abnegazione e di fulgido coraggio, sostenuto dalla fede incrollabile nella santità della nostra causa. Fronte del Piave - Territorio invaso, 29 luglio - 2 novembre 1918.

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Per il contributo storico I BERSAGLIERI       Origini Epopea e Gloria di Garofalo Langella Miele