I
fratelli De Carli
Nicolo' |
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Giuseppe |
19/5/1894-1/12/1937
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2/11/1897-
27/11/1960 |
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Il
primogenito, Nicolò, arruolato allo scoppio della guerra, presta servizio nel
3° bersaglieri come allievo sergente poi all'8°. Per azioni temerarie nel
corso del 1917 viene promosso sul campo Tenente e insignito di Medaglia di
Bronzo. Nel frattempo anche il fratello Giuseppe viene incorporato all'8°
reggimento. Poiché i fratelli De Carli erano entrambi friulani, vengono scelti per una missione di commandos. Il pilota dell'idrovolante (Gelmetti) che aveva appena portato De
Carlo nella laguna di Caorle ritiene di non poter effettuare prima dell'alba un
altro volo. Tutto viene rimandato a fine luglio dopo un ulteriore vano tentativo
di atterrare ad Aviano. "Raggiungemmo quindi col pilota Casagrande la
laguna di Caorle. portavamo con noi due piccioni viaggiatori. Vestiti da
pescatori attraversammo la palude per raggiungere la strada di Livenza. I
piccioni e le notizie raccolte ci avrebbero portato subito davanti al
plotone di esecuzione per ogni posto di blocco che riuscimmo a saltare.
Marciavamo di giorno raccogliendo informazioni, ma tenendoci a prudente distanza
per non essere sorpresi insieme. Arrivammo ad Azzano Decimo, il nostro paese, il
4 agosto e qui incontrammo nostra madre. In paese rimanemmo per diversi giorni
raccogliendo informazioni. Eravamo al sicuro e in attesa di documenti falsi per
muoverci. I sorvoli di nostri aerei e fughe di notizie avevano messo in allarme
gli austriaci. Ci diedero la caccia per oltre un mese, organizzando anche
trappole con controspie. Il 13 ottobre, dietro segnalazione di una spia Io
(Nicolo) venni arrestato, anche se non riconosciuto come uno dei De Carli. Il
giorno dopo era già tutto pronto per la mia fucilazione. La porta della
prigione in cui ero rinchiuso non era però abbastanza robusta per le mie spalle
e in un attimo presi il volo inseguito nel buio dalle sparatorie dei carcerieri.
Per due ore rimasi nascosto anche in un pozzo nero, dove nessuno venne a
cercarmi. Conoscevo altri posti dove i nostri aerei facevano capo per i piccioni
e la prima consegna era per il 18. Non credevo che dopo quanto era successo, mio
fratello fosse stato nelle vicinanze, ma lo ritrovai. Continuammo ancora per
alcuni giorni il rifornimento di informazioni sugli austriaci in fuga e il 2
novembre fummo raggiunti dai nostri. La guerra era finita. I
fratelli De Carli sono entrambi decorati di medaglia d'Oro.
Giuseppe: Motivo
del conferimento: Offertosi spontaneamente, insieme col proprio fratello, per
farsi trasportare in aeroplano nel diletto Friuli invaso, a compiervi la
delicatissima e pericolosa missione di informatore, con alacre intelligenza e
invitto coraggio, affrontando le più drammatiche situazioni, riusciva a vincere
ogni difficoltà ed ogni insidia, per raggiungere l’intento. Caduto nelle mani
del nemico e sorvegliato da una guardia speciale, riusciva ad evadere,
riprendendo con rinnovato fervore la sua missione. Fronte del Piave - Territorio
invaso, 29 luglio - 2 novembre 1918.
Nicolò: Motivo del conferimento: Offertosi spontaneamente, insieme col proprio
fratello, per farsi trasportare in aeroplano nel diletto suo Friuli invaso, a
compiervi la delicatissima missione di informatore, riusciva a compierla
felicemente attraverso le più grandi difficoltà e le più terribili insidie,
dando prova di sapiente spirito di organizzazione, di sublime abnegazione e di
fulgido coraggio, sostenuto dalla fede incrollabile nella santità della nostra
causa. Fronte del Piave - Territorio invaso, 29 luglio - 2 novembre 1918.
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