Buccella Gino Cardelli Torquato Caretti Fedele Carli Giuseppe DeCarli  fratelli
De Gaspari Ercole Ferrari Luigi Franchini Enrico Franzoni Antonino Giulietti Giuseppe
Grifeo Federico Griffini Saverio GrossoCampana A. Lavezzeri Roberto Maifreni Guido
Mancini Giuseppe Merli Severino Negri Pietro E. Pagliari Giacomo Pallavicini di Priola  E.
Pallotti Giacomo Pantanali Emilio Paolini Giuseppe Pecorari Ottone Pergolesi Raffaele
Prato Leopoldo Rismondo Francesco Riva di  Villasanta A. Rolando Francesco Rossi Francesco
Scirè Sebasiano Il capitano nero Vayra Giuseppe Vitali Michele Ori fuori Corpo

Francesco Rossi

1888-1917

 

Nasce a Bertinoro (Fo) il 9 aprile 1888 da Emilio e Sirri Elvira, coloni, e si trasferisce successivamente a Castel Bolognese assieme alla famiglia. Primogenito di dieci figli, viene chiamato alla leva di Forlì dove è arruolato nella 1a categoria ed assegnato al n. 222292 di matricola del Distretto Militare il 7 marzo 1908 e lasciato in congedo illimitato. Istruzione letteraria: 1a elementare. Richiamato alle armi per mobilitazione viene assegnato all'8° Reggimento Bersaglieri il 26 settembre 1911 alla vigilia della guerra di Libia. Qui ricevette un encomio nel febbraio 1912 per i combattimenti di Homs. Encomio solenne - Apprestò durante il combattimento il pronto soccorso ai feriti rimanendo a contatto dei propri reparti nella linea di fuoco in zone battute dalla fanteria nemica - Merghl, 27 febbraio 1912.
Rientrato in Italia per ferite, passa al deposito del 6° bersaglieri (18 maggio) poi al congedo illimitato.
Allo scoppio della guerra fu destinato al 6° e combattè ad Oslavia e sul Pecinka dove venne promosso caporale per meriti di guerra (1/11/15). Si guadagnò anche una medaglia di Bronzo nell'ottobre 1916 in una azione di collegamento fra reparti isolati. - A sua domanda comandò una pattuglia che precedeva la compagnia durante il combattimento, ed assolse il suo compito con intelligenza e serenità. Occupata una trincea si offrì ancora volontariamente quale porta ordini tra il reparto avanzato e il Comando di battaglione, percorrendo più volte, sotto il fuoco, durante la notte lo spazio che intercedeva fra le due linee di occupazione. Dimostrò costantemente singolare coraggio ed alto sentimento del dovere - Falde Occidentali Monte Pecinka, 11 ottobre 1916. - Promosso successivamente caporal maggiore (20/10/16) e sergente sempre per meriti di guerra (30/5/17) si batté sulla Bainsizza dove ottenne un'altra medaglia di Bronzo - Durante un aspro combattimento fu fiero animatore di lotta, esponendosi ove maggiore era il pericolo. Già distintosi in precedenti combattimenti - Pradamano, 29 ottobre 1917. Le sue gesta durante la ritirata di Caporetto misero ancora una volta in evidenza il valore di questo soldato. A Tondarecar sugli Altipiani, nella battaglia di arresto del 5 dicembre 1917 moriva facendo scudo a una baionettata rivolta al suo capitano. Alla memoria la Medaglia d'Oro decretata il 19 agosto 1921.

Motivo del conferimento: Distintosi in precedenti azioni e soprattutto durante il ripiegamento al Piave, combatteva meravigliosamente, contribuendo a riconquistare una posizione perduta. Costretto poscia a ripiegare, ed avendo perduto il proprio capitano, si raccoglieva a disperata resistenza, incitando con la parola e l’esempio i pochi compagni superstiti, vicino al comandante, per salvare il quale faceva supremo olocausto della vita. Si spegneva serenamente coi nome d’Italia sulle labbra. Monte Tondarecar, 4 dicembre 1917

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Per il contributo storico I BERSAGLIERI       Origini Epopea e Gloria di Garofalo Langella Miele