Buccella Gino Cardelli Torquato Caretti Fedele Carli Giuseppe DeCarli  fratelli
De Gaspari Ercole Ferrari Luigi Franchini Enrico Franzoni Antonino Giulietti Giuseppe
Grifeo Federico Griffini Saverio GrossoCampana A. Lavezzeri Roberto Maifreni Guido
Mancini Giuseppe Merli Severino Negri Pietro E. Pagliari Giacomo Pallavicini di Priola  E.
Pallotti Giacomo Pantanali Emilio Paolini Giuseppe Pecorari Ottone Pergolesi Raffaele
Prato Leopoldo Rismondo Francesco Riva di  Villasanta A. Rolando Francesco Rossi Francesco
Scirè Sebasiano Il capitano nero Vayra Giuseppe Vitali Michele Ori fuori Corpo

Gino Buccella

1894/1915

Nasce irredento a Trento il 14 novembre 1894. Sottrattosi alla leva austriaca nel 1914 finisce a Milano agli "instabili" del 12° di Pericle Negrotto. Il 15 agosto 1915 nel corso del terzo tentativo della conquista dello Sleme-Mrzli, lanciatosi tra i primi allo scoperto, venne ferito sui reticolati. Per la gravità delle ferite venne raccolto e avviato alle retrovie. Qui incrociando i fanti della Brigata Modena, che appartenevano alla stessa divisione, così gli si rivolse "Ora tocca a Voi, liberate Trento, Trento italiana" Aggrappatosi alla bandiera del reparto concluse la sua vita terrena al grido di "Viva l'italia". 

Motivo del conferimento: Volontario di guerra, irredento, sempre animato da fervido amor di Patria, esempio mirabile di costante valore, nell’assalto di una forte posizione che raggiungeva primo fra i primi, cadeva colpito a morte gridando: «Viva Trento! Viva l’Italia! ». Mentre veniva trasportato al posto di medicazione, incontrato un reparto di truppe che con la bandiera si dirigeva verso la linea di combattimento, fatti fermare i suoi portatori, volle essere avvicinato alla Bandiera, che baciò ripetutamente gridando ancora: Viva l’Italia! e incitando i compagni a proseguire per vincere e liberare Trento sua città natale. Poco dopo spirava. M. Sleme, 15 agosto 1915.

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Per il contributo storico I BERSAGLIERI       Origini Epopea e Gloria di Garofalo Langella Miele