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...è davvero un magna magna...

Le lotte dei consumatori in 10 punti

20 gennaio 2011

Di I. Nappini

Ho commentato uno scritto di Nader tradotto da Franco Allegri.

Questo era l'argomento: “Le lotte di Katsuko Nomura”*

Era uno scritto del 27/08/2010 di Ralph Nader che trattava di Katsuko Nomura – una costruttrice di gruppi del consumatore, cooperative di lavoro e per i diritti delle donne per oltre 55 anni in Giappone. Questa attivista per i diritti del consumatore se ne è andata all’età di 99 anni.

Per Ralph Nader questa donna fu una dei più importanti leader di lotte per i diritti del consumatore e per i diritti civili di tutto il mondo e secondo lui potrebbe essere considerata una cittadina del mondo per la vastità delle sue attività.

Questo pezzo fa pensare ad alcuni dati di fatto trascurati e ignorati in Italia. Ho deciso quindi di scrivere alcune impressioni intorno a questo pezzo che pone domande inquietanti sul nostro paese così meschino e ARRETRATO sul piano dei diritti e della consapevolezza.

1. Si può far politica senza puntare a incarichi di partito, assessorati, carriere, MA MOBILITANDO L'OPINIONE PUBBLICA E FONDANDO GRUPPI E ASSOCIAZIONI ATTIVE SUL TERRITORIO E O SU UN QUALCHE PROBLEMA DI NATURA COLLETTIVA. E' politica anche questa nel senso che determina un rapporto fra il potere occulto ma concreto e dominante quello del denaro e gli oggetti che ne garantiscono la continuità ossia gli esseri umani.

2. Il DENARO È CENTRALE nei rapporti politici e sociali delle realtà che fanno parte del sistema capitalista. Lavorare sul RAPPORTO STRETTO CHE CORRE FRA VITA E DENARO posseduto è agire in senso politico.

3. IL CONSUMATORE NON È IL CITTADINO. Il cittadino-soldato del Novecento era una cosa il consumatore è quasi il suo opposto. Il potere del consumatore è nel chiudere o aprire il portafoglio, la sua arma il BOICOTTAGGIO di un prodotto o di una multinazionale.

4. La vita degli umani è COINCIDENTE CON IL DENARO E CON LA CAPACITÀ D’ACQUISTO in un sistema capitalista felice d'esser tale.

5. In generale in Italia non c'è alcuna sensibilità per questo modo di far politica e di ragionare. Nel Belpaese non c'è una massa di esseri umani in grado di capire questo modello. PER LE GENTI DEL BELPAESE ESISTE SOLO IL QUI E ORA E NON SONO IN GRADO DI VEDERE OLTRE IL LORO PICCOLO E PRIVATO INTERESSE PRIVATISSIMO O NEL MIGLIORE DEI CASI DI FAMIGLIA nel senso più stretto e limitato del termine.

6. Chi ha accolto fino in fondo il sistema industriale e capitalista, intendo nel senso di popoli e di civiltà, ha costruito dei modelli di rappresentare il disagio e di portar avanti legittime esigenze. NEL BELPAESE SI È FALSIFICATA LA REALTÀ PER POTER ASSICURARE ALLE MINORANZE AL POTERE IL CONTROLLO SU UNA POPOLAZIONE ORA DISTRATTA ORA RINCRETINITA da finte e assurde ideologie partitiche e da promesse elettorali tanto mendaci quanto disoneste.

7. LA PUBBLICITÀ COMMERCIALE È LA FORMA PREVALENTE DI CULTURA E DI OSTENTAZIONE DELLE LEGGI NON SCRITTE DELLA CONVIVENZA CIVILE NEL SISTEMA CAPITALISTA ORIENTATO AL CONSUMISMO. Occorre costruire degli anticorpi alle possibili infezioni; questo non può essere in Italia dove l'essere umano è assolutamente coincidente con i suoi beni, con i suoi privilegi, con le sue reti clientelari, con le sue frequentazioni. LA PUBBLICITÀ COMMERCIALE determina di volta in volta il senso e la natura di essere uomini e donne nel Belpaese.

8. In Italia il divino è coincidente con il possesso, DIO È IL DENARO per la stragrande maggioranza delle donne e degli uomini nel Belpaese nel senso che esso è la nuova sacralità perché conferisce alla vita degli esseri umani il suo senso e la ragione unica del vivere. Senza FORME DI CONTROLLO DEL PROCESSO DI COINCIDENZA fra la vita e il possesso di denaro e di beni di consumo c'è solo una sottomissione acritica e fideistica a questo nuovo Dio.

9. La politica nel Belpaese è venuta meno alle sue ragioni e NON È PIÙ UN SISTEMA PER TRADURRE ESIGENZE E INQUIETUDINI DELLA CITTADINANZA IN FORME DELLA CIVILE CONVIVENZA E LEGGI. La grande politica formale e ufficiale è un lavoro particolarissimo che coinvolge circa mezzo milione di Italiani fra addetti e indotto e serve alle forze sociali organizzate, a interessi economici particolari, a gruppi di potere, a singoli personaggi, a singole dinastie di pluri miliardari. La massa indistinta e inquieta della popolazione ne è esclusa perché NON HA MODO DI OPERARE FORME QUOTIDIANE EFFICACI DI CONTROLLO SUL MANDATO ELETTORALE o di modificare sostanzialmente le agende e dei partiti politici e la volontà dei grandi interessi finanziari che determinano le grandi scelte dell'Europa e del Belpaese.

10. La donna italiana nel complesso AMA LA PROPRIETÀ, TEME IL CAMBIAMENTO, SVOLGE UNA FUNZIONE DI CONSERVAZIONE E DI FEDELTÀ ALL'ESISTENTE sentito come garanzia dei suoi beni e della famiglia. Le Katsuko Nomura sono improbabili nel Belpaese e comunque sarebbero delle singole persone in lotta contro tutta la realtà esistente.

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Il professor Nappini cura il sito http://noglobalizzazione.ilcannocchiale.it

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