£ G R E P P I A I T A L I A £ ...è davvero un magna magna... |
LA FORZA DI TRAVAGLIO E DEL BERLUSCONISMO DI LIBERO
06/03/2010
Di F. Allegri
Sono giunto ad uno dei pezzi centrali della mia riflessione sull’azione politica e morale di Marco Travaglio e anche sui suoi limiti.
In passato ho valutato la giustezza e gli errori di Travaglio, del suo blog e dei suoi collaboratori, oggi valuterò soprattutto la sua incidenza e farò alcune considerazioni sulla natura e sulla forza del Berlusconismo.
Parto da un pezzo del 23 ottobre 2010 del blog di Corrias, Gomez, Travaglio intitolato “Io libero tu occupato” che fu anche pubblicato da Il Fatto Quotidiano.
Per me la forza vera di Travaglio e dei moralizzatori è tutta nelle copie vendute ogni giorno da Il Fatto quotidiano stesso, non credo che la comparsata di pochi minuti ad Annozero abbia una sua rilevanza notevole.
Solo colui che compra il Fatto è un moralizzatore così come solo chi fa la comunione in chiesa è un vero cristiano.
A fine ottobre 2010 la media delle vendite de Il Fatto eraa 64.540 copie al giorno, a tale media si aggiunge la quota degli abbonati pari ad oltre 40.000. Nell’estate del 2010 la media delle copie vendute superò quota 70.000.
Ogni giorno oltre 105.000 persone compiono singolarmente il gesto anti berlusconiano di leggere e comprare questo giornale. Nessuno segnala questo fatto politico FONDAMENTALE che ha una natura moderna e contemporanea e spiega anche il successo (forte quanto effimero) del popolo viola che rappresenta al contrario un vecchio modo di contrastare il Berlusconismo, ormai quasi inefficace.
Solo i Berlusconiani conoscono davvero l’importanza di quel piccolo giornale che cresce e li avversa. Per paradosso!
Il normale dirigente di sinistra (con la sua vecchia ideologia) crede che sia più importante una delle tre mobilitazioni annuali della FIOM.
MENO MALE CHE C’È STATA QUESTA IDEA DI TRAVAGLIO E PADELLARO PERCHÉ TUTTO IL RESTO DELL’ANTI BERLUSCONISMO È VECCHIO E POCO EFFICACE!
Anche Berlusconi ha il suo giornale e chi lo compra lo sostiene: non penso al “Giornale” che fu di Montanelli e che svolge anche il servizio di informare su alcune cronache locali e serve pure ad una cultura conservatrice che c’era già prima del Berlusconismo!
Penso a Libero, il giornale della destra rampante, giustizialista e arrogante di oggi che si divide tra PDL e Lega con un’idea timida ed economica dell’Italia.
E’ in corso un duello all’ultima copia tra Libero e Il Fatto e questo confronto sarà nei prossimi anni decisivo per stabilire la consistenza delle mobilitazioni delle due realtà politiche di riferimento e a livello più modesto serve ogni giorno per misurare la consistenza attuale delle stesse.
Per anni Libero ha agito in solitario, ma in pochi mesi Il Fatto lo ha raggiunto e superato!
Libero perderebbe lettori ogni giorno, secondo lo scritto che commento oggi, ma avrebbe tanta pubblicità e questo incupisce il grande giornalista de Il Fatto.
Travaglio constata di essere mantenuto dai lettori mentre Libero ha l’ausilio della pubblicità dei potentati e non solo.
Io conosco l’idea inglese del giornale indipendente dalla pubblicità, soprattutto quando fa denunce sociali, ma so che questo si diceva tra gli anni settanta e ottanta.
Oggi c’è da valorizzare l’indipendenza politica e per questo individuo nella pubblicità su Libero la risposta al moralismo monacale di Travaglio.
A libero si adora e serve “cristianamente” la libera impresa ovvero quell’alieno che invase gli USA e la sua massoneria alla fine dell’ottocento. Quel giornale ha perso 30.000 lettori al giorno dal 2009, ma resta il giornale di conservatori impegnati. Forse qualcuno poteva affrontare meglio la crisi?
Dico di si anche per commentare l’aumento dell’entrate pubblicitarie di questo strenuo e utile (forse sciocco) difensore del governo e dei potentati.
Confermato questo si possono fare due constatazioni.
Da un lato abbiamo un impegno etico e morale che non sa o non guarda abbastanza alle insidie lanciate da questa crisi.
Dall’altro abbiamo una realtà che risponde in modo singolare a questa crisi, ma non spera in mondo migliore e nemmeno diverso.
Uno ci pensa ma non sa farlo, l’altro ha le capacità ma l’anima è vuota!
Il Fatto è libero e Libero è facile da fare ma può essere fatto solo così!
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