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...è davvero un magna magna...

 

Da Travaglio a Wikileaks

11/05/2011

Di F. Allegri

Siamo arrivati alla fine del viaggio nel pensiero politico di Marco Travaglio e uso un suo scritto anche per presentare una mia nuova avventura.

Nei prossimi giorni comincerò a tradurre e commentare le rivelazioni fatte dal blog Wikileaks nei mesi scorsi ed eventualmente anche in futuro.

Oggi mi confronterò con lo scritto del 29 novembre 2010 che si intitolò: “NanoWikileaks”.

La parola Nano è una metafora che indica l’ultimo seguace dell’idolo Priapo.

Per Travaglio quel giorno è nata una nuova diplomazia mondiale, io sono e sarei stato più prudente, se fossi stato nei suoi panni.

La diplomazia mondiale la decide il dipartimento di stato USA e i suoi poteri forti e in questo senso è l’elezione d’Obama il fattore che può aver cambiato qualcosa: poco a ben vedere.

Per me, Wikileaks rende attuale un’antica favola: quella del re nudo e della bambina che lo addita contro l’ipocrisia pubblica.

In Wikileaks c’è anche qualcosa di infantile che limita i risultati del suo lavoro ….

Nonostante tutto è un bene che più gente possibile conosca una parte dei rapporti più o meno riservati delle diplomazie occidentali, è bene che lo sappiano anche i potenti perché in questo modo potranno risparmiare qualcosa nelle spese per i servizi segreti.

Mi augurerei che esistessero anche gli emulatori di Wikileaks, ma da un lato io penso di fare meglio dall’altro so che impegni politici avanzati non possono apparire dal nulla.

PREMESSO questo entro nel pezzo di Travaglio e riscontro che lui confronta un fatto internazionale con la piccola Italia e si meraviglia della pochezza delle reazioni dei nostri politici.

Io devo dirgli che in Italia è la politica stessa che è poca cosa, da anni e che in un contesto simile dobbiamo capire due cose:

1) il berlusconismo è il meglio che c’è;

2) dobbiamo impegnarci perché si può migliorare moltissimo.

Il meglio che produciamo in politica è ridicolo (secondo Travaglio) e si può concordare.

Ogni giorno i nostri politici dicono cose sconnesse, strane, strampalate, parlano di complotti internazionali, i rivoluzionari credono al fallimento USA e tutti lo fanno un giorno si e l’altro no, anche a turno.

In gran parte è Travaglio che parla.

Anche Wikileaks ha scoperto le orge e i privilegi della politica italiana, ma nel calderone delle rivelazioni non si nota bene la gravità della nostra situazione.

Siamo il paese delle “orge selvagge” e questo ci squalifica agli occhi dell’elettore americano, ci trasforma nella macchietta, nella rivelazione di colore da mettere all’inizio o alla fine a seconda dei gusti.

Tra il maschio dominante, l’autoritario e la noiosa, il nostro premier viene considerato il ridicolo e questo lo dice la signora Dibble, la N. 2 dell’ambasciata americana ovvero una signora che è stata per 4 anni la vice ambasciatrice, anche ai tempi di Bush e tali note erano per quella amministrazione e non per questa.

Per lei, Berlusconi è: “inetto, incapace di governare, inadatto a governare, vanitoso e dedito a queste feste selvagge che poi gli rubano tempo al riposo e quindi di giorno è una specie di pugile suonato”.

Nemmeno io fui sconvolto da queste rivelazioni che vi arrivano con 15 anni di ritardo, mi rendo conto che da qualche mese anche Hilary Clinton e tanti leader europei sanno queste cose.

Come avranno reagito? Certamente non con sdegno. Queste informazioni conducono all’irrilevanza e non ha caso siamo stato esclusi dai preparativi della guerra di Libia.

Parlo di noi, ma credo anche di lui.

Riscontro pure che ultimamente il celebrante dell’idolo non va più all’estero!

Devo sottolineare il punto dove si dice che Berlusconi sembra il portavoce di Putin.

Travaglio ha ragione questo è peggio che dire che è il suo portavoce. Qui si vede che nemmeno Putin l’ha preso sul serio e che gli USA lo sanno! Questo però mi pare un punto secondario.

Sono 17 anni che il nostro anarchico e pagano (prestato ai cattolici e ai liberali statalisti e ai leghisti) cerca di fare gli interessi della Russia, ma nessuno italiano lo comprende, lui è amico pure del dittatore comunista bielorusso. Non scordatelo.

Gli unici comunisti che non gli piacciono sono quelli italiani e forse quelli cubani, ma non sono sicuro. Ogni anarchico italiano non ama il comunismo italiano, per contrappasso!

Eccoci quindi a riscontrare che l’amministrazione Bush sapeva, grazie alla Dibble, che B. era da ritenersi un incapace, un inetto, un portavoce di Putin e un pericolo pubblico per il suo Paese nonostante che in contemporanea ci fossero i grandi elogi tra i due.

MENTRE LE DIPLOMAZIE INDAGAVANO E STENDEVANO CERTI RAPPORTI NOI VEDEVAMO GLI AMICI DEL CUORE.

Bisogna partire dal fatto che l’ambasciata americana ha scritto a Washington che siamo governati da un vanesio, incapace, poco lucido, inadatto a governare, che non combina niente, che si crede il portavoce di Putin. Non basta più chiedersi quanto è vero perché non siamo al livello del dibattito politico, queste sono le convinzioni dei servizi segreti!

ALL’ESTERO SIAMO VICINI ALL’AZZERAMENTO!

Se la guerra di Libia si combattesse nei pressi dell’Australia non ci sarebbero complicazioni, ma qui dobbiamo aggiungere che guerra e crisi si stanno sviluppando nel Mediterraneo.

Per anni il nostro governante ha fatto molto comodo agli americani e agli inglesi da un lato e ai russi per altre situazioni; è stato un disturbo per un’Europa che cercava di miscelare le sue banche in salsa tedesca e in parte francese.

Abbiamo perso 15 anni e purtroppo il paese non offriva alternative.

Nel proseguo del suo scritto Travaglio si concentra su due caricature del suo “Nano” e disegna due sue percezioni possibili tra gli italiani.

Da un lato ci sono i “CREDULONI CHE DA 15 ANNI PENSANO CHE QUESTO SIGNORE SIA L’OSTACOLO, IL BALUARDO CONTRO IL COMUNISMO, IL CAMPIONE DEL LIBERO MERCATO, IL CAMPIONE DEI VALORI DEL CENTRO-DESTRA, IL PUNTO DI RIFERIMENTO IMPRESCINDIBILE DEI MOVIMENTI CONSERVATORI E LIBERAL DEMOCRATICI DEL MONDO, IL CUORE PULSANTE DEL PARTITO POPOLARE EUROPEO, L’ALFIERE DELLA FAMIGLIA DEI VALORI DI DIO PATRIA E FAMIGLIA E ALTRE COSE DI QUESTO GENERE”.

Questi creduloni esistono e sono tali per mancanza di alternative politiche, va aggiunto! Penso che siano in diminuzione, ma per sfinimento e delusione!

Passo alla seconda categoria e continuo a citare Travaglio: “ … POI CI SONO QUELLI CHE HANNO GLI OCCHI E CHE HANNO UN MINIMO DI CERVELLO CHE POSSONO ESSERE DI DESTRA, CENTRO, SINISTRA, MA CHE HANNO SEMPRE SAPUTO CHE QUESTO SIGNORE È UNA MACCHIETTA, È UN GAGLIOFFO”.

Per me, solo Travaglio appartiene a questa categoria, qui vedo anche il minimo comun divisore (che la matematica giustamente non calcola perché è sempre il numero 1) di tutti gli antiberlusconismi.

Subito dopo Travaglio introduce due SOTTOSPECIE.

a) quelli che l’hanno sempre detto e scritto;

b) quelli che si sono limitati a saperlo.

Come vi avevo predetto alla prima appartiene soprattutto lui, alla seconda (tendenzialmente) tutti e nessuno, e rinvio al proseguo dello scritto di Travaglio per avvalorare quanto scrivo, aggiungo solo che i confronti con il passato si possono fare ma in quel modo non aiutano ad uscire dal Berlusconismo.

Qui aggiungo anche che Travaglio ha ereditato da Montanelli l’odio per il Corriere della Sera e che ha perso l’occasione per dire che tale quotidiano è solo l’ufficio stampa dei poteri forti italiani e fa egregiamente il suo lavoro, anche a spese dello stato.

LA PARTE CENTRALE DELLO SCRITTO DI TRAVAGLIO SI DEDICA AI “RITARDATARI” e il tema mi interessa anche perché lui è il capofila di tale categoria.

Inizia chiedendosi: “Ci volevano 15 anni?

Purtroppo ce ne vorranno tanti altri perché dal Berlusconismo si esce solo con l’impegno diretto (POPOLO VIOLA e forse il caso Napoli) e consapevole (al momento nessuno ed escludo me stesso per modestia).

Travaglio cita un suo libro che io ho riportato in fotografia: “Le mille balle blu”; soprattutto cita alcuni capitoli che erano profetici, ma anche limitati dato che al momento non si sono create vere alternative.

Ecco un elenco di domande a vuoto che si fece Travaglio:

1) Perché i giornali per giorni e giorni dicevano: ma chi è questo?

2) Da dove arriva?

3) Come fanno gli italiani a votarlo?

4) Ma come fanno a sopportarlo?

5) Ma non si vergognano a farsi rappresentare da questa barzelletta ambulante?

Io ho anticipato le risposte in vari scritti e sono andato oltre le tre televisioni perché so che in futuro queste apparterranno ad altri dopo che sono state dell’ultimo grande sacerdote di Priapo.

Travaglio ha grande coraggio, ma non ha capito a pieno la natura del Berlusconismo!

Comunque vi invito a rileggervi le gaffe del premier, ci mancherebbe altro.

Del resto, per un po’ di tempo non è che potremo fare molto altro.

Io chiudo qui perché la parte dedicata a Gheddafi e a Putin è ampiamente superata dagli eventi e dalla storia.

Dai prossimi giorni dettaglierò su Wikileaks.

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209 - FIABE DAL MONDO DELLA POLITICA - Il mostro che aveva sempre fame

208 - Antiberlusconismi debolissimi e uno possibile (con appello al voto per Luigi De Magistris)

207 - Travaglio all’attacco …. del PD in un contesto che vi spiego io!

206 - Barbara Spinelli e il Berlusconismo come nacque 15 anni fa

205 - SAGGIO BREVE Travaglio o Barnard? A Destra o a Sinistra, nel labirinto dei valori?

204 - Esempi del coraggio di Marco Travaglio.

203 - SAGGIO BREVE L’italiano “educato” dalle televisioni …. che distraggono all’americana.

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201 - SAGGIO BREVE La grandezza di Benigni, vista anche da Travaglio

200 - SAGGIO BREVE Amor di patria e gocce di Padania

199 - SAGGIO BREVE CON CONSIGLIO - Mai sottovalutare Berlusconi e il Berlusconismo!

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