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...è davvero un magna magna...

SAGGIO BREVE

L’italiano “educato” dalle televisioni …. che distraggono all’americana.

10/04/2011

Di F. Allegri

Quando uso la parola “educato” non intendo riferirmi alle scienze pedagogiche e all’idea di educazione come apprendimento del comportamento personale e sociale in generale.

Oggi valuterò l’educazione all’inazione politica del cittadino italiano.

A livello preliminare distinguerò tra ex sinistra, ex Italia democristiana e Berlusconismo.

La mia idea è che due di questi mondi sono educati al comportamento politico dalle televisioni all’americana e il terzo mondo di sinistra anche!

L’ex sinistra è figlia dell’illusione comunista e io conio qui il termine OPINIONE ILLUSA.

Per ora, consideratelo un capriccio, un modo per cominciare a parlare dell’estinzione dell’OPINIONE PUBBLICA sostituita da decenni dall’OPINIONE DISTRATTA.

Uno dei mali della politica italiana DI SINISTRA viene dal fatto che la rivoluzione comunista ha preceduto la democratizzazione a suffragio universale e l’ha condizionata insieme ad altri fatti.

L’ex Italia democristiana si è sempre appoggiata sullo strumento televisivo ed è stata il motore di sviluppo dell’impresa berlusconiana e a mio avviso punterà su questa anche in futuro.

Sul berlusconismo si può dire che è soprattutto televisione o se volete non solo televisione.

PREMESSO QUESTO mi viene a mente che c’è anche qualche italiano che ha smesso di avere la televisione in casa come ci sono quelli che non hanno più il frigorifero o il ferro da stiro.

Una piccola parte di queste persone ha anche una passione politica, ma se va bene perderà il suo tempo in incontri di piazza che al massimo cercano di salvare il salvabile o di conseguire il piccolo guadagno del momento, vive tra i distratti anche lui!

Gettare la televisione dalla finestra non risolve il problema.

Dal mio punto di vista so che sto parlando di un mostro (in questo momento sto guardando Telecamere su Rai 3 a cura di Anna Larosa, pensate voi), ma io credo che tale mostro vada esorcizzato, combattuto e possibilmente sconfitto.

La televisione conforma i vostri gusti atrofizza le vostre conoscenze, condiziona la percezione dei fenomeni e indirizza i vostri comportamenti politici.

QUI MI INTERESSANO LE TRE CONSIDERAZIONI FINALI, SULLA PRIMA PARLANO TANTI E PRODUCONO POCO.

La televisione è tutta americana con l’eccezione inglese e francese, ma sono due isole.

Tutto il resto è figlio e cugino di Fox news.

Questa è la televisione - modello che domina; un tempo avevamo un modello RAI, ma Tangentopoli ha mutato anche questa.

La televisione è un elettrodomestico forte, e la forza è condizionante anche perché viene data per creare particolari reazioni emotive.

Queste sono molte, ma qui a me interessano solo alcune distrazioni prodotte anche dalle televisioni:

a) il distacco dalla politica;

b) il rifiuto della politica;

c) l’ottimismo immotivato.

Ogni televisione è prima di tutto una fabbrica di stress e di impotenza. Si crede di vedere tutto e si viene convinti di non poter far niente o che c’è qualcuno tanto virtuoso che si impegna per noi.

LA TELEVISIONE NON CI GIRA L’INFORMAZIONE, QUASI SEMPRE LAVORA PER ORIENTARE L’INTERPRETAZIONE: questo è pericoloso, quello è positivo, quella volta andò così.

Tutte le informazioni televisive hanno le stesse caratteristiche: sono VELOCI E ACCELERANO, sono VOLATILI perché la realtà cambierebbe di continuo e sono la VERITÀ ASSOLUTA in diretta nella storia. Sono un Vangelo meccanico!

L’informazione è VELOCE per catturare la vostra attenzione e accelera per intensificare l’obiettivo.

E’ VOLATILE perché punta al vostro disimpegno o a condizionare l’impegno.

E’ la VERITÀ ASSOLUTA perché lavora su un popolo che ogni giorno deve re imparare a fare il soffritto sul primo canale oppure condividere con tutto il paese la vincita al quiz del momento.

LA TELEVISIONE È UN COACH, CI ALLENA A NON RAGIONARE, CI FA CORRERE CON IL PENSIERO E CI COSTRINGE ALLA SUPERFICIALITÀ E ALLA SEMPLICITÀ.

CI RENDE TRASPARENTI E VELENOSI COME LE MEDUSE.

I dibattiti politici sono emblematici: quanti volte avete sentito il giornalista x chiedere al politico Y o all’esperto z: “Mi spieghi la crisi in due parola, non abbiamo tempo?”

La televisione all’americana è una droga che accelera il pensiero e rende più difficili i ragionamenti.

LA VELOCITÀ È UN CONDIZIONAMENTO: quando si corre con le gambe non si può mettere i piedi dove si vuole, quando si corre con il pensiero si perdono parti cospicue di ragionamento e di approfondimento!

La nostra televisione è generalista, mette insieme un disastro o una tragedia con le sfilate di moda e lo sport.

E la gente che fa? Parla di tutto e passa da un tema all’altro con disinvoltura!

La TV ci divaga e ci fa divagare, ma non lo fa solo con gli accostamenti variegati dei temi.

Per me basta guardare lo stesso programma ogni giorno, uno qualsiasi, per essere divagati per tutta la giornata. La TV non può dare i contesti e noi siamo globalizzati perché ci rapportiamo con un NON AMBIENTE.

Leggere un libro è un modo antico per concentrarsi, il lavoro artigianale fa lo stesso, per contrappasso guardare la TV aumenta la distrazione di tutti e soprattutto in tutti gli spettatori.

Bisogna disintossicarsi dalle televisioni e io vedo due cure: leggere un libro nel privato, operare su internet per il pubblico!

Si può smettere di essere un distratto per il mondo e va capito che il distratto è di destra, di centro e di sinistra. Tutte posizioni che girano intorno alle televisioni!

E sia chiaro: le televisioni non sono riparabili, servono ad addestrarci e non ad informarci.

Ci fanno divagare, fanno fare gli accostamenti che vogliono, ci incatenano ai ragionamenti elementari!

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