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...è davvero un magna magna...

Riflessioni sul caso Ruby in un contesto che ha preceduto la guerra

24/03/2011

Di F. Allegri

Oggi avevo in programma il periodico commento di uno scritto del blog di Corrias, Gomez e Travaglio. Terrò fede all’impegno, ma allargherò il discorso ai venti di guerra che non spirano in modo improvviso nel Mediterraneo.

Oggi commenterò due pezzi, il primo è del 5 novembre 2010 e si intitola “(Il)legittimo impedimento” ed uscì anche sul L'Espresso.

Il secondo è “La maledizione di Al Pappone” del giorno successivo.

La mia tesi è la seguente: “VOI SAPETE TUTTI I MISFATTI DI BERLUSCONI PERCHÉ QUESTO ERA IL PRELUDIO E IL LASCIAPASSARE PER POTERE PERMETTERE AI POTERI FORTI INTERNAZIONALI DI DISGREGARE POLITICAMENTE IL NORD AFRICA SENZA CHE GLI ITALIANI POTESSERO CERCARE DI TUTELARE I LORO INTERESSI NELLA REGIONE”.

Abbiamo un governo depravato e irrilevante nel momento in cui servirebbe un dicastero competente e popolare nel paese!

Se si scoprirà che queste accuse sono debole le mie considerazioni prenderanno valore, se B. sarà condannato, prima o poi, l’impotenza italiana sarà comunque un bel problema per tutti gli italiani.

Il momento è certamente negativo e difficile per l’Italia, questo non va negato.

Noi abbiamo passato mesi a pensare al 27 maggio, alla signorina Ruby e alle sue colleghe mentre l’economia e la finanza mondiale continuavano a peggiorare e si preparavano i rovesci di vari regimi non certo democratici ma vecchi di decenni.

Il caso Ruby dimostra che noi non abbiamo il governo e la gravità della crisi di questi giorni mi fa pensare che non potremmo mai averne uno all’altezza dei problemi sul terreno.

Va anche aggiunto che l’intero governo combina ben poco da anni, non riescono nemmeno a fare le leggi a personam, al massimo qualcuna a personas. Il ponte sullo Stretto un illusione e un buco per smaltire e perdere fondi pubblici, il nucleare idem.

I processi del premier non ostacolano l’azione del governo, esso stesso è un dicastero del tirare a campare, dell’ordinaria amministrazione e casomai del rinvio delle udienze quando serve.

Io non so ancora se andrò a votare i referenda e se ritirerò tutte le schede.

Certamente prenderò quella sul nucleare e darò un bel si.

Subito dopo viene la scheda sul legittimo impedimento, io sono favorevole anche a questa abrogazione, ma so anche che la corte costituzionale ha già interpretato in modo adeguato questa normativa che non permette a B., come dice Travaglio: “… di evitare i processi per impiegare l’intera serata del 27 maggio, dalle 19 fino a notte fonda, al telefono col capo gabinetto della Questura di Milano, con l’igienista dentale Nicole Minetti e con una certa Michelle (escort brasiliana, amica di Ruby), per propiziare il rilascio illegale della minorenne marocchina fermata per furto”.

Sia chiaro che il mio interesse per il caso Ruby è minimo perché io ho sempre parlato del rapporto tra la depravazione morale/sessuale e la politica. Io concordo anche con Pasolini quando alla vigilia del suo assassinio si rese conto che il sessantottismo aveva lavorato a favore dei poteri forti senza saperlo.

Non c’è un governo e di conseguenza (o anche perché) l’opposizione è poca cosa:

1) Le lotte sociali sono pochissime e mai difese e condivise a livello politico;

2) Le lotte politiche sono limitate a questi 4 referenda (2 buoni e 2 sull’acqua senza arte e nemmeno possibilità di applicazione);

3) Nel dibattito politico è entrato anche il conservatorismo costituzionale, roba da anni ’60.

Questo elenco vi risparmia il fatto che io vi ricordi una pagina della giornata tipo di Berlusconi, mi pare di aver fatto considerazioni più importanti.

Passiamo al secondo pezzo che è più interessante e si è intitolato: “La maledizione di Al Pappone” che fu pubblicato il 6 novembre 2010 su Il Fatto Quotidiano.

La parte iniziale è poco interessante: si valuta la possibilità che la mafia utilizzi le escort per ricattare il presidente del consiglio. Lo scritto stesso considera senza fondamento questa ipotesi che lo stesso premier ha usato per pochi giorni!

Mi interessa di più il discorso che fece Paolo Mieli ad Annozero dove si dimostrò che la discesa agli inferi del Cavaliere di Hardcore non conosceva limiti.

Io concordo sul punto che conoscevo da anni e approfitto del secondo pezzo per continuare a chiedermi perché c’è stata questa rivelazione pubblica che fa il paio con quelle di Assange in arrivo dagli Stati Uniti.

LO SCRITTO CI REGALA IL SEGUENTE ELENCO: “Due anni fa il pover’uomo stazionava nel girone delle aspiranti attricette di Raifiction. L’anno scorso precipitò sulla circonvallazione di Casoria alla festa di Noemi e nell’harem di Gianpi Tarantini, piazzista di protesi, coca e altre belle cosette. Ora è sprofondato nei bassifondi delle pornodiscoteche e delle amiche poliglotte di Lele Mora, a sua volta amico di certi bei tipini legati alla ‘ndrangheta”.

SUBITO DOPO TRAVAGLIO SI CHIEDE: “E chissà quale sarà il prossimo gradino dell’abisso senza fondo”.

Oggi si può rispondere, È L’IMPOTENZA DAVANTI ALLA GUERRA E ALLA CRISI CHE NE DERIVERÀ L’ULTIMO GRADINO DELL’ABISSO!

Qui condanno anche la nostra stampa: NON POSSIAMO ESSERE GLI ULTIMI A SAPERE DI QUESTI TRACOLLI DI REGIME o peggio NON SI PUO’ FARE FINTA DI ESSERLO.

Per quanto riguarda le cronache di sesso e politica, vi rimando a quanto dice Travaglio, con la sottolineatura che tali fatti non mi interessano, sia dal punto di vista e anche sessuale (qui un minimo di interesse ci sarebbe, ma proprio minimo).

Il punto principale resta quello che B. è ricattabile, ma i più indiziati sono i poteri forti internazionali, specie quelli che dalla guerra avranno più vantaggi.

Nel frattempo il teatrino va avanti con il solito copione e non mi pare degno dei film di Woody Allen.

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