Cari amici di TuttoPuroresu, un altro piccolo sogno si realizza infatti questo sito, grazie ad un nuovo amico, ha la possibilità di trattare anche le Mixed Martial Arts. Stiamo parlando di tutte quelle federazioni che mischiano i vari stili di lotta, tipo UFC, Pride, K-1, delle quali si era già accennato su queste pagine, pur trattando l'argomento da appassionati alle prime armi. Ebbene è arrivato il momento grazie a Claudio Freschi di approfondire di più l'argomento, dato che lui è un vero esperto, e segue queste federazioni da anni. Il suo indirizzo e-mail è claudiofresh@libero.it, potete scrivergli anche per "La Posta dei Lettori" sicuramente otterrete delle risposte esaurienti ai vostri quesiti.
Buona lettura !!!
Lo Staff di TuttoPuroresu
K-1 ovvero il più prestigioso torneo di Kickboxing del mondo
Ho notato un crescente interesse da parte degli editori di questo sito e dei lettori nei confronti del K-1, cercherò di darvi qualche notizia in più su quello che è considerato come uno degli eventi di arti marziali più seguiti al mondo.
Tutto nasce da un’idea di Kazuyoshi Ishii che nel lontano 1980, stufo della pratica del Karate tradizionale, fondò uno stile, il Seidokan Karate, caratterizzato dalla pratica del full contact. L’idea di Ishii era quella di slegarsi dalla pratica di Kumite (gli incontri) con colpi controllati o dall’esecuzione asettica anche se stilisticamente impeccabile dei Kata (le forme).
Nella foto, il presidente del K-1 Kazuyoshi Ishii
Questo nuovo stile ebbe subito molto successo in Giappone e già nel 1982 si organizzarono, con il supporto di alcune televisioni locali, degli incontri interstile tra praticanti di Seidokan e atleti provenienti da altre arti marziali.
Piano piano si organizzarono incontri di questo genere anche fuori dai confini nipponici, soprattutto negli Stati Uniti ed in Europa, mentre in Giappone iniziava a farsi largo il giovane Masaaki Satake che metteva ko gli avversari come fossero birilli.
Nel 1992 venne disputata la prima edizione del “Karate Open”, una manifestazione di Karate a livello internazionale in cui per la prima volta si indossavano i guantoni da boxe, anche qui risultò vincitore Satake.
Nel 1993 Ishii ebbe l’idea di creare un torneo in cui fossero invitati i migliori praticanti di sport da combattimento (karate, thai boxing, kung fu, boxe) per farli combattere con regole che non penalizzassero troppo nessuna delle discipline interessate. Ecco quindi gli atleti su un ring da boxe invece del tradizionale tatami ed i guantoni per permettere di portare i colpi a contatto pieno.
La prima edizione del grand prix fu un successone, e vide il croato Branco Cikatic trionfare davanti a 10.000 spettatori.
Nella foto, Branco Cikatic
Dal 1994 l’idea di far diventare il K-1 un evento itinerante, con una serie di manifestazioni in tutto il mondo e l’invito degli 8 atleti migliori nella finale del torneo da tenersi in Giappone. La seconda edizione del GP fu vinta dal giovane olandese Peter Aerts, già famosissimo in Europa come thaiboxer. Vittoria bissata nel 1995.
Nel 1996 è la volta del mitico (e purtroppo ora scomparso) Andy Hug, pluricampione mondiale di Karate, a laurearsi campione del K-1.
Nella foto, Andy Hug
E siamo al 1997 dove ormai il K-1 è diventato un fenomeno di massa, i campioni più affermati sono delle vere celebrità e i 45.000 biglietti del Tokio Dome spariscono velocemente. La vittoria va ad un'altra leggenda, l’olandese Ernesto Hoost, detto anche Mr. Perfect per la sua eleganza sul ring.
Nel 1998 davanti a 64.000 spettatori Peter Aerts diventa il primo atleta a vincere per 3 volte questo prestigioso torneo, superando la concorrenza di atleti del calibro di Stefan Leko e di Rick Roufus.
Nella foto, Peter Aerts mette a segno un High Kick su Lebanner
Nel 1999 il K-1 parla ancora olandese, questa volta è Ernesto Hoost a prevalere in finale sul mitico Mirko CroCop Filipovic in una battaglia memorabile. Lo stesso Hoost replica nel 2000 pareggiando il record di vittorie di Aerts.
Nel 2001 la grande sorpresa, il semisconosciuto neozelandese Mark Hunt, che partecipa alla finale a 8 solo tramite un ripescaggio batte in rapida successione Jerome LeBanner, Stefan Leko e Paulo Filho e si laurea campione del Grand Prix.
Nella foto, Mark Hunt porta un Low kick
Il torneo 2002 è storia recente, con la rocambolesca vittoria di Ernesto Hoost che fa sua la corona per la quarta volta nonostante la sconfitta con Sapp al primo turno.
Il recente arresto di Mr. Ishii per una evasione fiscale miliardaria, getta qualche ombra sul futuro dell’organizzazione, alcuni dei previsti tornei eliminatori sono in forse in questo momento, ma al di la degli ottimistici comunicati stampa ufficiali, sembra che le cose possano comunque andare avanti per il meglio, e già si vocifera di una supersfida tra Bob Sapp e Mirko CroCop Filipovic nel prossimo futuro.Claudio Freschi
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