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UFC 36 WORLDS COLLIDE

Per la sua trentaseiesima edizione l’ Ultimate Fighting Championship tornava a Las Vegas. Davanti a 9000 fans che riempivano l’ MGM Grand, si e’ svolta una edizione spettacolare ma piena di polemiche a causa di alcuni interventi arbitrali che hanno fermato i match un po’ troppo prematuramente.
A questo proposito apro una piccola parentesi, i proprietari dell’ UFC stanno cercando di fare riguadagnare popolarita’ (e ci stanno riuscendo), ad uno sport che era stato bandito da tutto il territorio USA per la sua brutalita’. E’ ovvio che ponendosi questo obiettivo, lo sport ha subito sostanziali modifiche, ovvero una moltitudine di regole per rendere questi incontri meno violenti e piu’ politicamente corretti. Pero’ in questa serata si sono visti incontri fermati al primo pugno vero andato a segno, se vogliono seguire la strada della accettazione pubblica e dei politici va benissimo, pero’ i fans e soprattutto alcuni atleti coinvolti non hanno gradito affatto, ricordiamoci sempre che stiamo parlando di Ultimate Fighting, e non di lotta libera o di submission wrestling. 
Ma veniamo al commento dei singoli match.

Sean Sherk contro Jutaro Nakao
Come ampiamente previsto Sean Sherk ha puntato tutto sulle sue abilita’ di wrestler e sulla sua grande potenza fisica, ne e’ scaturito un incontro piuttosto noioso in cui l’ azione si e’ svolta principalmente a terra, con Sherk ad attuare il suo ground and pound e Nakao che cercava disperatamente senza riuscirci a porre in essere qualche tentativo di submission.

Alla fine dei tre round era chiaro che Sherk fosse proclamato vincitore con decisione unanime.


Nella foto, un violento pugno di Sherk

Matt Serra contro Kelly Dullanty
Questo match andrebbe sicuramente mostrato a tutti gli appassionati di grappling e submission.
Matt The Terror Serra e’ un fighter abilissimo e spettacolare ed ha subito portato a terra il suo avversario, Dullanty pero’ ha dimostrato di non essere nell’ UFC per caso ed e’ riuscito a ribaltare la posizione, ma ancora una volta Serra riusciva a portarsi in montada e a sferrare un paio di diretti micidiali.

Dullanty volgeva la schiena a Serra che subito ne approfittava per portare uno strangolamento che sembrava definitivo, ma incredibilmente ancora una volta Dullanty riusciva a trovare una scappatoia. Ci si trovava cosi’ con Serra nella posizione di guardia a terra, Dullanty sembrava aver preso confidenza ma commetteva un imprudenza lasciandosi afferrare il braccio, Serra ne approfittava per stringere le gambe nella classica posizione di triangle choke e per Dullanty non c’era altra soluzione che battere il tappeto per arrendersi.
E’ possibile che questa vittoria spalanchi le porte a Matt Serra per un eventuale incontro valido per il titolo dei Leggeri contro Jens Pulver in uno dei prossimi UFC.
Serra batte Dullanty per submission (triangle choke) 2:48 primo round.


Nella foto, il Triangle choke vincente di Serra

Frank Mir contro Pete Williams
Un altra impressionante vittoria per il giovane specialista di brazilian jiu jitsu Frank Mir, per cui si prospetta una rapida ascesa nel ranking UFC dei pesi Massimi.
Mir inizia l’ incontro con un paio di solidi thai kicks che fanno subito passare la voglia al veterano Pete Williams di scambiare colpi in piedi. 

Infatti Williams con un rapido takedown porta a terra Mir che si mette prontamente in guardia, ma qui l’ atleta del Lions Den di Ken Shamrock commette una ingenuita’ lasciandosi prendere in una presa al braccio, Mir ne approfitta per portare una submission definitiva che quasi rompe l’ arto di Williams.
Per Williams e’ la quarta sconfitta consecutiva nell’ UFC, sono in molti a pensare che dovrebbe forse cambiare sistema e partner di allenamento dopo tanti anni con Shamrock, e cercare fortuna in eventi minori tipo King of the Cage per ritrovare stimoli che sembra aver perso da tempo.

Mir batte Williams via submission (shoulder lock) 0:46 sec 1 round.

Nella foto, una presa a terra dei due lottatori

Evan Tanner contro Elvis Sinosic
Questa e’ stata la prima nota stonata della serata. L’incontro e’ iniziato con l’americano Tanner aggressivo come al solito, ma con Sinosic che rispondeva colpo su colpo in un breve scambio di calci e pugni, poi i due si sono portati in clinch contro la gabbia.

Qui Tanner riusciva a portare Sinosic al suolo e a colpirlo con numerosi pugni e qualche gomitata efficace, ma mentre l’ australiano stava tentando di portare un armbar e quindi era piu’ che vigile ecco l’ intervento arbitrale. In effetti Sinosic aveva un brutto taglio sopra l’ occhio che sembrava profondo ed il medico gli ha impedito di continuare il match.
Buona la prestazione di Tanner che comunque probabilmente avrebbe vinto il match, ma Sinosic, con cui ho avuto modo di parlare via e-mail, e’ rimasto piuttosto deluso perche’ era convinto di poter continuare il match e di giocarsi le sue chances dopo tanti mesi di duro allenamento. 
Speriamo di rivedere presto in azione il simpaticissimo Elvis Sinosic.

Tanner batte Sinosic per TKO 2:06 1 round.

Nella foto, i due lottatori in clinch contro la gabbia

Matt Lindland contro Pat Miletich
I due veterani hanno iniziato l’ incontro studiandosi a vicenda, poi la medaglia d’ argento olimpica nella lotta greco romana Lindland riusciva a portare a terra Miletich e ad atterrare nella sua guardia.
Qui portava qualche colpo efficace ma poi rischiava di essere intrappolato in una triangle choke dall’ ex campione UFC dei pesi welter.

Lindland dava prova di tutta la sua abilita’ riuscendo a sfuggire alla presa e a tornare in una posizione di montada, dove sferrava una raffica impressionante di pugni. Bisogna dire quasi nessuno di questi colpi andava efficacemente a segno, finendo quasi tutti a vuoto o sulle braccia di Miletich, ma questo bastava all’ arbitro per fermare l’ incontro. Anche qui inevitabili polemiche con Miletich che dimostrava tutta la sua classe e il suo stile di gentleman dicendo che comunque avrebbe perso perche’ non riusciva a difendersi.

Per Lindland si prevede ora una sfida al titolo UFC dei medi detenuto da Murillo Bustamante, mentre Miletich ha ipotizzato un suo ritiro dalle competizioni per dedicarsi esclusivamente alla carriera di allenatore.

Lindland batte Miletich per TKO 3:09 1 round

Nella foto, una fase dell'incontro

Matt Hughes contro Hayato Mach Sakurai Titolo UFC Pesi Welter
Matt Hughes ha fornito una prestazione incredibilmente convincente, facendo riflettere molti (me compreso) sul perchč veniva dato sfavorito in questo match contro il giapponese Sakurai.
L’ incontro e’ iniziato con Sakurai che cercava uno spettacolare calcio girato alla testa di Hughes, che pero’ lo evitava con facilita’ e ne approfittava per afferrare il giapponese e scagliarlo a terra con un body slam. A terra Sakurai faceva di tutto per limitare i danni tentando di bloccare ogni iniziativa del campione, infatti l’ arbitro rialzava i due contendenti. Ma il primo round si e’ svolto su questa falsa riga, devastanti takedown di Hughes e Sakurai chiuso nella sua guardia nel tentativo di bloccare ogni iniziativa e solo sporadicamente cercando di portare qualche presa.

Il secondo round e’ stato un po’ la fotocopia del primo, tranne che per un paio di solidi colpi portati da Sakurai dopo che l’ arbitro aveva costretto i due all’ ennesimo stand up per mancanza di azione a terra. Solo nel finire del round dopo un altro takedown Hughes riusciva a portare tre devastanti pugni al volto del giapponese che pero’ riusciva a portare a termine il round, malgrado il naso malconcio e ampiamente sanguinante.

Nel terzo round la situazione non e’ migliorata, Slam di Hughes, niente azione a terra e l’arbitro Larry Landless dichiarava lo standup, Slam, niente, standup, Slam, niente, standup, sembrava un film in cui il nastro si incantava, sul finire del round il pubblico ha iniziato ad innervosirsi, perche’ a parte gli atterramenti spettacolari ad opera di Hughes non succedeva nulla di interessante.

Hughes iniziava il quarto round piu’ aggressivo, riusciva a portare un paio di pugni che scuotevano Sakurai, lo portava nuovamente a terra, ma stavolta in side mount, dopo un paio di tentativi di riversare la posizione da parte del giapponese, il campione riusciva a conquistare la mount position e da qui a portare a segno diversi colpi molto pesanti, Sakurai nel tentativo di girarsi dava la schiena a Hughes che ne approfittava per infliggere una pesante punizione con colpi di pugno e di gomito. Al giapponese non restava che arrendersi.

Hughes batte Sakurai KO 3:01 4 round.

Nella foto, Hughes effettua uno slam su Sakurai

Pedro Rizzo contro Andre Orlowski
Dopo due sconfitte consecutive ad opera di Couture, Pedro Rizzo era determinato a dimostrare di essere ancora ai vertici del ranking mondiale.
Il primo round sembrava un match di muay thai, con il brasiliano Rizzo che portava i suoi famosissimi leg kicks, ed il bielorusso Orlowski che cercava di controbattere con qualche pugno isolato. E’ stato un round molto tattico alla fine del quale pero’ la gamba del bielorusso aveva assunto un colore rosso fuoco a causa delle continue tibiate di Rizzo.

Il secondo round e’ stato esattamente come il primo con i due avversari piu’ intenti a difendersi che non a portare convincenti azioni offensive. Solo verso la fine del round Rizzo riusciva a portare una combinazione calcio destro, gancio sinistro, calcio sinistro che scuoteva il russo.

Rizzo ha iniziato il terzo round in modo piu’ aggressivo ed Orlowski ha commesso l’ errore di voler scambiare colpi con il brasiliano. Infatti dopo uno scambio di colpi, una combinazione sinistro- destro di Pedro Rizzo faceva letteralmente crollare al tappeto il bielorusso ponendo fine all’ incontro con il piu’ classico dei KO.

Rizzo batte Orlowski per KO 1:45 3 round.

Nella foto, un scambio di pugni fra i due contendenti

Randy Couture contro Josh Barnett Titolo UFC Pesi Massimi
Josh Barnett ha compiuto una piccola impresa detronizzando Randy Couture e diventando cosi’ a 24 anni il piu’ giovane campione dei pesi massimi nella breve storia UFC.
Il vecchio campione (38 anni) ha iniziato il match in maniera decisa, portando il giovane Barnett a terra. Barnett pero’ pur essendo in posizione di guardia riusciva a portare precisi colpi di pugno e di gomito provocando anche un taglio sopra l’ occhio destro del campione.

Alla fine del primo round pero’ lo svantaggio in termini di peso (quasi 10 kg) e di eta’ si faceva sentire per il campione che appariva visibilmente piu’ affaticato rispetto allo sfidante.

Nel secondo round Barnett portava diversi colpi di pugno e di calcio, cercando di mantenere il match in piedi, poi dopo un colpo particolarmente efficace riusciva ad atterrare Couture e qui a portare una sequenza impressionante di pugni e gomitate che lasciavano Couture senza difesa. L’arbitro Big John McCarthy non poteva far altro che sospendere il match e dichiarare vittorioso il neo campione.

Per Josh Barnett una grande affermazione che lo proietta nell’ olimpo delle superstar di questa organizzazione, sul suo futuro c’ e’ pero’ una piccola incognita, infatti il suo contratto con l’ UFC scadeva con questo incontro e sebbene ci sia la ovvia volonta’ di riconfermarlo sembra che le sirene della organizzazione giapponese Pride siano gia’ entrate in azione.

Barnett batte Couture per TKO 4:35 2 round.

  

Nelle foto, una fase del match e l'esultanza di Barnet

Claudio Freschi

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