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REPORT UFC 34 - HIGH VOLTAGE -

Dopo il ritorno alla tv via cavo non propriamente esaltante della edizione numero 33 dell' UFC, con una serie di incontri finiti per risultare noiosi per i non addetti ai lavori, c' era molta attesa per questo evento. Inutile dire che questa volta il pubblico presente al MGM Grand di Las Vegas e soprattutto i telespettatori, non si sono certo annoiati. Una serie di incontri esaltanti e spettacolari hanno sicuramente riconciliato i fans di questa splendida organizzazione. Vediamoli nel dettaglio:

Frank Mir contro Roberto Traven
Era l' esordio in questa competizione per il giovane Frank Mir, ragazzo di Las Vegas con un breve passato in organizzazioni minori. Il suo compito non era dei piu' agevoli avendo di fronte la cintura nera di brazilian jiu jitsu Roberto Traven, gia' visto all' opera in un precedente UFC. Ebbene possiamo dire che Mir non ha certo sofferto la sudditanza psicologica del brasiliano, dopo qualche attimo di studio, Mir riusciva a portare a terra Traven e qui a costringerlo alla resa con una armbar da manuale, in poco piu' di un minuto. Sicuramente un debutto riuscito per lo statunitense, speriamo di vederlo confermarsi contro avversari più forti, in una categoria, (massimi UFC) che ha bisogno di volti nuovi.

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Evan Tanner contro Homer Moore
Tanner ritornava nella gabbia dopo il devastante ko subito contro Tito Ortiz per dimostrare di essere ancora competitivo nella categoria dei medio-massimi. Di fronte aveva Homer Moore, discreto grappler con un buon passato nelle organizzazioni Hook n' shoot e Rage in the Cage. Dopo un primo round in cui i due si studiavano e cercavano invano di portare a terra l' incontro, Tanner riusciva con una mossa fulminea ad atterrare Moore, e di seguito a portare un bellissimo armbar che poneva fine al match dopo 55 secondi del secondo round.
Buona quindi l' impressione destata da Tanner che si dimostra pronto per ritentare la scalata al vertice della divisione, da rivedere, magari contro avversari piu' morbidi, Homer Moore.

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Matt Lindland contro Phil Baroni
In un incontro relegato nei preliminari, ma che avrebbe potuto tranquillamente stare nel tabellone principale, Matt Lindland gia' vice campione olimpico nella lotta greco romana a Sydney, affrontava il newyorkese Phil Baroni, famoso per le sue frasi ad effetto. Ebbene questi due atleti hanno dato vita ad un match davvero entusiasmante. Lindland e' stato sicuramente il piu' attivo, fin dalle prime battute e' riuscito grazie alla sua tecnica sopraffina a portare a terra Baroni, ma quest'ultimo e' stato all' altezza mostrando una grande difesa al suolo ed una abilita' insospettata nel riuscire a ribaltare alcune posizioni scomode. Addirittura in due momenti Baroni e' sembrato in grado di mettere fine al combattimento, nel primo round con un sinistro velenoso che faceva andare al tappeto Lindland, bravo comunque a non subire ulteriori danni; e nel terzo round in cui in cui riusciva a ribaltare una posizione ed a scaricare una raffica di pugni che centravano Lindland da tutte le parti, questa volta era il gong a salvare l' olimpionico. Alla fine i giudici hanno premiato giustamente la maggiore attivita' di Lindland con una decisione non unanime in quanto uno dei tre aveva giudicato il match pari. Lindland diventa cosi' un serio candidato al titolo dei medi di Dave Menne, ma non e' assolutamente una bocciatura per Phil Baroni, che ha conquistato molti fans con questa prestazione, zittendo una volta per tutti chi sosteneva che la sua migliore arma fossero le parole.

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Ricco Rodriguez contro Pete Williams
Ricco Rodriguez e' apparso subito in forma fisica smagliante, notevolmente piu' definito rispetto alle sue ultime prestazioni. Il suo avversario Pete Williams non era certo dei piu' facili, sebbene i tempi in cui distruggeva Mark Coleman siano lontani. Il primo round sembra una lezione su come usare la gabbia, Rodriguez infatti ne fa un ottimo uso, e usando le pareti costringe Williams a combattere sempre in posizioni scomode. Inoltre Rodriguez dimostra grande abilita' nel "ground and pound" cercando in un paio di occasioni di portare anche delle submission definitive, e tutto questo lo porta a vincere nettamente il round. Nel secondo round Rodriguez continua a dominare e, nonostante i tentativi di Williams di tenere il match in piedi, riusciva ad atterrare il suo avversario, a girarlo di schiena e ad investirlo di una scarica di colpi che costringeva l' arbitro a fermare l' incontro. Anche per Rodriguez si prospetta un match per il titolo contro Couture nel prossimo futuro, per Williams si ha purtroppo l'impressione che non sia piu' competitivo ad altissimi livelli, fermo restando che sara' un avversario duro da battere per chiunque aspiri a diventare un campione UFC.

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Josh Barnett contro Bobby Hoffman
Molti fans erano ansiosi di vedere in azione due tra i piu' spettacolari pesi massimi al mondo. Josh Barnett ha raggiunto una condizione fisica davvero invidiabile, ha perso peso e acquistato massa muscolare, colmando quello che veniva definito un suo limite. Di Bobby Hoffman si puo' dire tutto e il contrario di tutto, dicono che non abbia troppa voglia di allenarsi e che sia più un rissaiolo da bar che un atleta, ma lui continua a smentire con i fatti queste insinuazioni a forza di prestazioni spettacolari dove mette in mostra tutta la sua potenza, ma anche una tecnica invidiabile. Hoffman inizia aggressivo l' incontro, riesce anche a portare a terra Barnett, ma e' quest' ultimo ad essere piu' attivo cercando in vari modi la submission. Hoffman nonostante la mounted position deve continuamente difendersi dai tentativi di armbar di Barnett che in un paio di occasioni sembrano definitivi. Nel secondo round è Barnett ad atterrare l' avversario e ad avere il completo dominio della situazion, una lunga serie di pugni e gomitate costringe Hoffman alla resa dopo 4 minuti e 25 secondi del secondo round. Barnett ha mostrato di essersi ancora migliorato e a questo punto diventa lo sfidante piu' accreditato per il titolo dei massimi UFC.

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BJ Penn contro Caol Uno
Questo era uno degli incontri piu' attesi, due fantastici fighter, la giovane star emergente Penn contro il veterano giapponese Uno gia' sfidante di Pulver per il titolo dei pesi leggeri. Si pensava che questo match potesse dire qualcosa sul potenziale di Penn, che sebbene imbattuto nei suoi primi 3 incontri, era ancora da testare contro un avversario cosi' temibile, i detrattori di Penn erano poi sicuri che Uno sarebbe riuscito a portare l'hawaiano al limite delle sue possibilita'. Ebbene i fans del giapponese si sbagliavano, Uno inizia il match come un forsennato correndo verso l' avversario e provando uno spettacolare calcio saltato, Penn con tranquillita' lo faceva andare a vuoto e poi portava una tremenda combinazione destro - sinistro - uppercut che faceva crollare Uno al suolo, subito Penn si avventava sul giapponese e con velocita' impressionante gli assestava altri 4 pugni al volto prima che l' arbitro avesse il tempo di intervenire per fermare l' incontro. Il tutto e' durato 11 secondi esatti. Con questo devastante ko, l' hawaiano Penn ha confermato di essere una superstar nella sua categoria ed e' gia' praticamente fissato il suo prossimo incontro, lo aspetta il campione dei leggeri UFC Jens Pulver per un match con il titolo in palio nel prossimo evento.

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Matt Hughes contro Carlos Newton
Era la prima difesa del suo titolo UFC dei pesi welter per Carlos Newton, conosciuto per i suoi riflessi felini e per la sua tecnica sopraffina; di fronte aveva il temibile Matt Hughes famoso invece per la sua potenza e per i suoi spettacolari takedowns. Il match e' stato elettrizzante, nel primo round Hughes riesce a portare piu' volte a terra il campione, Newton pero' come sempre e bravissimo a ribaltare le posizioni ed anche quando si trova in posizioni svantaggiose e' sempre il piu' attivo dei due. All' inizio del secondo round Hughes prova ancora ad atterrare Newton, ci riesce ma il campione inizia a portare una triangle choke dalla posizione di guardia, vedendosi ormai spacciato Hughes con una mossa disperata solleva Newton sopra la sua testa per liberarsi, ma il campione continua a stringere la terribile presa. Allora lo sfidante fa un passo indietro e scaraventa a terra Newton e qui succede il colpo di scena e arrivano le polemiche. Infatti i due cadono al suolo entrambi privi di conoscenza, Hughes a causa della triangle choke, e Newton a causa dell' impatto tremendo con il suolo. Hughes sembra riprendersi per primo e l' arbitro Big John McCarthy lo dichiara vincitore. Matt Hughes e' il nuovo campione ma riesce a rendersene conto solo parecchi secondi dopo. Le polemiche derivano dalle diverse interpretazioni a bordo ring, chi sosteneva che Newton dovesse essere dichiarato vincitore in quanto per primo aveva portato la tecnica definitiva e che Hughes aveva atterrato il campione in carica non volontariamente ma in seguito ad una perdita di conoscenza. Altri sostenevano invece che Hughes avesse scaraventato di proposito Newton e che in seguito si fosse ripreso per primo, quindi tutto legittimo. Altri ancora propendevano per un No Contest che avrebbe permesso a Newton di conservare il titolo. Sta di fatto che in assenza di regole precise e di precedenti l' arbitro ha dichiarato vincitore Matt Hughes che diventa cosi' il nuovo campione, sicura pero' una prossima rivincita tra i due.

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Randy Couture contro Pedro Rizzo
Eccoci al main event della serata, il campione dei massimi UFC Randy Couture metteva in palio il suo titolo contro il brasiliano Pedro Rizzo. Era una rivincita della battaglia sostenuta tra i due all' UFC 31, dove il campione aveva avuto la meglio ai punti dopo 5 tiratissimi round. In molti pensavano che questa volta la maggiore freschezza atletica del brasiliano (piu' giovane di 10 anni) avrebbe avuto la meglio sulla esperienza di Couture, e comunque ci si aspettava un' altra guerra. Invece un po' a sorpresa l' incontro e' stato a senso unico. Nei primi due round il campione ha controllato facilmente le presunte migliori qualità di colpitore di Rizzo, scambiando di rado colpi pesanti e portando a terra piu' volte il brasiliano. Questi sembrava molto passivo, come spesso gli succede negli incontri importanti, e non riusciva a piazzare i suoi famigerati thai kick. Era anzi Couture a portare verso la fine del secondo round un destro che apriva una larga ferita sotto l' occhio sinistro del brasiliano. Nel terzo round e' ancora Couture che riesce a portare a terra Rizzo e qui a scaricargli addosso una serie di pugni devastanti, il brasiliano sembra aver perso ogni volonta' di proseguire nel combattimento e l' arbitro interviene a fermare tutto. A 38 anni Randy Couture sembra non aver nessuna intenzione di abbandonare il suo titolo, ed ha fornito una delle prestazioni piu' convincenti della sua carriera. Discorso a parte per Pedro Rizzo la cui cronica incapacita' di esprimersi al meglio negli incontri importanti (3 incontri per il titolo e 3 sconfitte) dovrebbe iniziare a far pensare a dei limiti di natura psicologica. Difficile rivederlo in una prossima sfida, ci vorranno almeno un paio di vittorie convincenti per riportarlo al vertice delle classifiche e della considerazione generale.

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Claudio Freschi

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