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REPORT K-1 GRAND PRIX 2001

Anche questa edizione 2001 del piu' prestigioso torneo di kickboxing del mondo non ha deluso le aspettative. Il Tokio Dome era gremito da 65.000 spettatori, con moltissime celebrita' giapponesi presenti, e milioni di telespettatori hanno seguito questo evento considerato, a ragione, quanto di meglio possa offrire la kickboxing nel mondo. Non sono mancati i colpi di scena e le emozioni forti, vediamo nel dettaglio i singoli incontri.

Mike Bernardo contro Adam Watts
In un incontro tra riserve del torneo, il sudafricano Mike Bernardo era in cerca di rivincite. Infatti il destro dell' australiano Adam Watts gli aveva impedito di trovare un posto tra gli 8 finalisti nel torneo di ripescaggio di Fukuoka.

I primi due round erano di sostanziale equilibrio con Watts che teneva a distanza il pericoloso sudafricano (che e' anche un pugile professionista) con solidi front kicks.
Solo nel terzo round Bernardo riusciva a chiudere spesso la distanza e a centrare Watts con ganci potentissimi e con un paio di low kicks che facevano traballare l' australiano.
Tutto questo bastava a Bernardo per vincere con decisione unanime (3-0)

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Quarti di Finale
Ernesto Hoost contro Peter Leko
Nel primo match del torneo si affrontavano il campione in carica, l' olandese Ernesto Hoost, e il vincitore del Grand Prix di Las Vegas, il tedesco Stefan Leko.

Hoost ha dato ampio sfoggio della sua classe innata, mai un movimento fuori controllo, combinazioni semplici ma efficacissime. Leko ha cercato di contrastarlo, riuscendo a centrarlo anche in un paio di occasioni, ma Hoost ha dimostrato di meritare il soprannome di Mr. Perfect, vincendo agevolmente per decisione unanime (3-0)

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Mark Hunt contro Jerome LeBanner
Avendo vinto il torneo di Fukuoka, Mark Hunt non doveva necessariamente trovarsi di fronte LeBanner al suo primo incontro. Ma e' stato lui stesso a sceglierlo durante la cerimonia degli accoppiamenti, e per molti non aveva senso sfidare la fortuna affrontando subito il feroce francese imbattuto nel K-1 dal 1999.

In questo incontro LeBanner non ha cercato la strada del veloce Ko come e' solito fare, ed il primo round e' stato piuttosto noioso. Ma le cose sono cambiate clamorosamente nel secondo. Hunt sfidava LeBanner allo scambio di pugni con una guardia bassissima, sembrava un invito a nozze per il francese. In realta' i colpi piu' potenti li portava proprio Hunt, e presto LeBanner veniva messo alle corde.

Dopo una serie di 16 (!!!) colpi consecutivi tra ganci diretti e montanti, LeBanner crollava al tappeto. Si consumava cosi' quella che veniva considerata la piu' grande sorpresa nella storia del K-1.

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Nicholas Pettas contro Alexei Ignasov
Il samurai dagli occhi blu, come viene chiamato Nicholas Pettas, danese ma residente a Tokio, ce l' ha messa tutta cercando di sconfiggere l' astro nascente bielorusso Ignasov.

Pettas ha iniziato l' incontro in maniera forsennata, imprimendo un ritmo molto alto al match, purtroppo per lui cedeva 15 cm in altezza ad Ignasov (198 cm di atleta) e questo si faceva sentire.

Nel secondo round infatti il bielorusso soprannominato lo Scorpione ha fatto vedere perche' le sue ginocchiate sono considerate tra le armi piu' micidiali dell' arsenale del K-1. Una di queste si e' letteralmente abbattuta sul volto di Pettas, fratturandogli il naso e ponendo fine all' incontro.

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Francisco Filho contro Peter Aerts
Nell' ultimo quarto di finale il brasiliano Filho affrontava un altro dei favoritissimi per la vittoria finale, l' olandese Peter Aerts.

Aerts sembrava controllare il match nelle prime due riprese, ma alla fine del secondo round il suo angolo gettava la spugna.

Dopo un attimo di smarrimento, Aerts mostrava al pubblico il suo piede, che si era rotto portando un calcio. KO tecnico quindi con Filho che avanzava alle semifinali.

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Semifinali
Stefan Leko contro Mark Hunt
Un ritardo inusuale nell' inizio delle semifinali faceva presagire a qualcosa di strano. Infatti Hoost annunciava di non essere in grado di continuare il torneo a causa di un infortunio al piede del tutto simile a quello sofferto da Aerts. Secondo il regolamento del K-1 era Leko a prenderne il posto.

Malgrado la sconfitta con Hoost, Leko ha iniziato il match contro Hunt alla grande, facendo leva sulla sua tecnica decisamente migliore rispetto a quella del neozelandese. Ma quello che Hunt cedeva in tecnica lo riguadagnava ampiamente con la sua potenza e la sua condizione.

Hunt infatti incassava agevolmente piu' di un ottimo colpo da parte di Leko, ma continuava ad avanzare, riuscendo anche a mettere per due volte al tappeto il tedesco, e guadagnando l' accesso alla finalissima con una decisione unanime (3-0).

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Alexei Ignasov contro Francesco Filho
Nella seconda semifinale, Filho e Ignasov si sono dati battaglia per tutto il primo round a suon di low kicks. Sebbene Filho sembrasse il piu' segnato il round e' stato sostanzialmente equilibrato.

Nel secondo round Ignasov sembrava prendere il controllo, e seppur non in modo trascendentale si aggiudicava il round. Nel terzo round pero' la maggiore esperienza del brasiliano veniva fuori, piazzando piacevoli combinazioni di pugno e di calcio che facevano pendere dalla sua parte il giudizio finale dei giudici.

Certamente Filho sembrava molto provato al termine di questa prova, e in molti si chiedevano se e come avesse retto agli assalti di Hunt.

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Finale
Mark Hunt contro Francisco Filho
Nonostante i giudici abbiano richiesto un round supplementare era piuttosto evidente che le gambe di Filho, duramente provate per i colpi ricevuti in semifinali, non erano in grado di assicurargli una vittoria.

Il match e' stato molto equilibrato, si e' visto spesso Filho sorridere ai tentativi piuttosto maldestri di calci girati da parte del pesante neozelandese, ma alla fine e' stato proprio Hunt a ridere per ultimo.

Nel round supplementare infatti Hunt ha portato i colpi migliori facendo barcollare spesso uno stremato Filho, con potentissimi pugni a corta distanza. E questo gli e' stato sufficiente per aggiudicarsi il giudizio unanime dei giudici.

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Mark Hunt e' diventato cosi' il primo campione del K-1 proveniente dall' Oceania. Oltre a guadagnarsi il rispetto di milioni di fans in tutto il mondo, si e' portato a casa anche un assegno di 400.000 dollari americani.

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Claudio Freschi

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