Google
 

 

Parlare, Tacere

A cattivo parlatore discreto ascoltatore.

A chi parla poco, basta la metà del cervello

Assai sa, chi non sa, se tacer sa

Chi assai ciarla spesso falla

Chi non sa tacere, non sa parlare

Chi poco sa, presto parla

Il tacere adorna l'uomo

In bocca chiusa non c'entra mosche

Nessuno si pentì mai d'aver taciuto

Parla poco e ascolta assai, e giammai non fallirai

Per la lingua, si langue

Siede e taci, e avrai pace

Troppo grattar cuoce, e troppo parlar nuoce.

A discorrer troppo si muore.

Al canto l'uccello, al parlare il cervello.

Sottintendi si conosce.

Allo schiamazzo del gallo si desta la volpe.

Chi schiamazza dà armi all'astuto.

Bel parlare non scortica ma sana

Il bel parlare non scortica la lingua.

Bisogna guardare non a quello che entra, ma a quello che esce.

È del Vangelo, e s'intende della bocca.

Capo senza lingua, non vale una stringa.

Gli encomii del silenzio spesseggiano in questi Proverbi: qui ed altrove si biasima l'eccesso, perché agli estremi ripugna il senso comune.

Chi a troppi parla, a pochi dà consiglio.

Chi dice quel che sa, e dà quel che ha, non gli resta nulla

Chi dice tutto e niente serba, può andar con l'altre bestie e pascer l'erba.

Chi dice quel che vuole, ode quel che non vorrebbe.

Chi è segreto in ogni terra,
mette la pace e leva la guerra.

Chi ha difetto e non tace,
ode sovente quel che gli dispiace.

Chi ha lingua in bocca, può andar per tutto.

<<Chi ha la lingua adorna, Poco senno gli basta, Se per follia nol guasta.>> (TESORETTO.)

Chi ha molte parole spesso si duole.

Chi non parla, Dio non l'ode.

Chi non si spiega, chi non si esterna, chi non si lascia intendere, non ha quel che'e' vuole: ed anche a Dio bisogna chiedere.

Chi non sa tacere, non sa godere

Chi sempre tace, brama la pace.

<<Ma io per tacere ho fatto il gozzo.>> dice il Serdonati, forse di se stesso; e il suo era tempo da ciò.

Chi parla rado, è tenuto a grado.

Chi parla semina, e chi tace raccoglie.

Chi parla troppo adagio, a chi l'ascolta dà disagio.

Chi scopre il segreto, perde la fede.

Chi sta col becco aperto, ha l'imbeccata di vento

Chi troppo abbaia, s'empie il corpo di vento

Asino che ragghia, mangia poco fieno.

Chi vuol ben parlare, ci deve ben pensare.

Chi vuol esser discreto, celi il suo segreto.

Chi vuol far bene i suoi fatti, stia zitto e non gracchi.

Di' all'amico il tuo segreto, e' ti terrà il piè sul collo.

Di crai in crai si pasce la cornacchia.

Dolce parlare fa gentilezza.

Dove è manco cuore, ivi è più lingua.

È meglio mangiare quanto s'ha, che dire quanto si sa.

Mangiare per consumare; s'intende della roba, degli averi.

È meglio morire, che ridire.

Riportare i fatti d'altri è cosa odiosa.

È meglio sdrucciolar co' piedi che colla lingua.

Gli uomini si legano per la lingua, e i buoi per le corna.

Verba ligant homines, taurorum cornua funes.

Il gallo prima di cantare, batte l'ali tre volte.

Prima di parlare pensaci.

Il male che non ha riparo, è bene tenerlo nascosto.

Il poco mangiare e poco parlare non fece mai male

Poche parole e caldo di panno, non fecero mai danno.

Il tacere non fu mai scritto--ovvero

Un bel tacere non fu mai scritto.

In bocca chiusa non cade pera.

Contrario dell'altro: In bocca chiusa non c'entra mosche.

I saggi hanno la bocca nel cuore, e i matti il cuore in bocca.

I segreti più importanti non son pasto da ignoranti.

La bocca non paga gabella.

Lo dice chi ha voglia di parlare, e chi ha parlato poi tante volte lo maledice.

La cicala canta canta che poi la schianta.

La lingua è la peggior carne del mondo.

E fu detto anche, la lingua essere la migliore e la peggior parte dell'animale.

La lingua sta bene dentro i denti.

La pecora per far bé, perde il boccone.

La peggior rota è quella che cigola.

Le chiacchiere non fanno farina.

Le ciancie riescon lancie.

Le parole piglian poco posto

Le parole non fanno lividi

Parole non pagan dazio.

Questi usa chi ha voglia di discorrere a ogni modo. Ma chi è seccato dei discorsi, suol dire in via di lamento:

Se si pagasse dazio di parole, e' se n'avrebbe meno e manco.

Lingua bordella, per sette favella.

Bordello in adiettivo non è usato: ma far bordello si dice per fare chiasso, rumore.

Non ricever la rondine sotto il tetto.

Contro i troppo ciarlieri.

Non tagliarti la gola con la lingua.

Ogni tua guisa non sappia la tua camicia.

Parola detta e sasso tirato non fu più suo.

<<Che non ritorna mai La parola ch'è detta, Siccome la saetta.>> (Tesoretto.) Nescit vox missa reverti. (ORAZIO.)

Parole fan mercato, e danari pagano.

Per tacere si muore.

Quando non dice niente, Non è dal savio il pazzo differente

Ogni pazzo è savio quando tace.

Segreto confidato non è più segreto

Servo d'altri si fa, chi dice il suo segreto a chi nol sa

Segreto di due, segreto di Dio; segreto di tre, segreto d'ognuno

Quel che tre sanno tutti sanno.

Sentire e non ridire è buon servire

Udente e non dicente non è mancante.

Si dura più fatica a tacere che a parlare.

Io ho sentito dir parecchie volte
Che più fatica è tacer che parlare.

Uccello che non canta non dà augurio.

Uomo che non si spiega non dà augurio buono di sé.

Una testa savia ha la bocca chiusa.

 

 
   
  home page
  abitudini
  adulazioni
  affetti
  agricoltura
  allegria
  ambizioni
  amicizia
 

amore

  astuzia
  avarizia
  bellezza
  beneficenza
  benignita
  bisogno
  buona
  buoni
 

casa

  compagnia
 

condizioni

  conforti
  consiglio
  contentarsi
 

contrattazioni

  coscienza
  costanza
  cupidita
  debito
  donna
  economia domestica
 

errore

  esperienza
  fallacia
  false apparenze
  famiglia
  fatti
  felicità
  fiducia
  fortuna
  frode
  gioco
  giorno notte
  gioventu
  giustizia
  governo
  gratitudine
  guadagno
  guerra
  ingiurie
  ira
  libertà
  maldicenza
  mestieri
  metereologia
  miseria
  morte
  mutar
  nature
  nazioni
  orgoglio
  ostinazioni
  ozio
  parlare
  parsimonia
  paura
  pazienza
  perseveranza
  piacere
  pochezza
  poverta ricchezza
  probità
  prudenza
  regole
  regole del trattare