Mutar Paese
Albero spesso trapiantato, mai di frutti è caricato.
Cattivo è quel palo che non può stare un anno in terra.
Chi cambia terra, dee cambiare usanza.
Chi muta paese, muta ventura
Chi muta lato, muta stato.
Chi sta a cà, niente sa.
Chi sta molto in casa d'altri doventa forestiero in casa propria.
Chi sta sotto la cappa del camino non puzza che di fumo.
Chi mai non andò fuori dal guscio ov'è nato diventa facilmente superbo; non trova il buono che in casa sua, e si crede essere sopra gli altri.
Chi va e torna, fa buon viaggio.
Chi vuol far della roba, esca di casa.
Chi vuol star bene, non bisogna partirsi da casa sua
Dove tu nasci, quivi ti pasci.
Col mutar paese non si muta cervello.
Dove son uomini è mondo
Per tutto c'è da fare
Ogni terreno nutrisce l'arte.
Il bue non domo, in terra aliena si fa mansueto e domo.
Molti a casa loro fanno il bravo che poi fuori riescono pulcini bagnati e sono come pesci fuori dell'acqua.
La patria è dove s'ha del bene.
È brutto, ma viene dal latino: ubi bonum, ibi patria.
L'uomo fa il luogo, e il luogo l'uomo.
Mal cova la gallina fuor del nido.
Risposta di Cosimo de' Medici a Rinaldo degli Albizzi, che egli aveva mandato in bando.
Non doventan porri se non quelli che si trapiantano.
Non si fa valent'uomo chi non esce di casa sua o del proprio nido. (SERDONATI.)
Ogni paese al galantuomo è patria.
Paese che vai, usanza che trovi.
Ovunque vai, fa' come vedrai.
Pietra mossa non fa musco
Sasso che rotola, non fa muschio.
E trovasi anche:
Pietra che va rotolando, non coglie mosche
Sasso che non sta fermo, non vi si ferman mosche.
Chi girovaga, non fa roba.
Tanti paesi, tante usanze.
Tutto il mondo è paese Per tutto si leva il sole
Per tutto è un dosso e una valle
In ogni paese è buona stanza dove si leva il sole.
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