Conforti ne' mali
Chi non sa soffrire, non sa vivere.
Dietro al monte c'è la china.
Dio manda il freddo secondo i panni.
<<Dieu mesure le vent à la toison des brebis>>
Dio manda l'agnello e poi il suo praticello
Dio manda la neve con la luna.
Questo è dei Salmi, benché ivi stia in altro senso.
Dio non manda mai bocca, che non mandi cibo.
Dio non manda se non quel che si può portare.
Dopo il cattivo ne viene il buono.
D'un male nasce un bene
Non c'è male senza bene.
È buona quando si può contare.
Gioia e sciagura sempre non dura.
Gli scarpelli, la pietra la gli sciupa, e la pietra la gli accomoda.
È dello Zannoni negli Scherzi comici.
Iddio solo può consolare, tutto 'l resto è un tribolare.
Il male non istà sempre dove si pone (o si posa), se non sopra i gobbi.
Il sempre sospirar molto consola.
Il tempo sana ogni cosa.
I temporali più grossi sfogan più presto.
In fine le s'accomodan tutte
Finimondo è per chi muore.
La disgrazia ci salva dall'imbarazzo.
Crediamo a dir vero sia d'origine straniera; ma è bello, il dubbio essendo morte, e il dolore vita.
La matassa quanto più è arruffata e meglio s'accomoda.
La provvidenza val più delle rendite.
Miseria confortata non è miseria.
Niente s'asciuga così presto come le lacrime.
Non è mai sì gran morìa, che non campi chicchessia.
Non nevica tutto il verno.
Non si serra mai una porta che non se n'apra un'altra
Quando Dio chiude una finestra apre una porta.
Non tutte le pecore sono per il lupo.
Ogni male ha la sua ricetta.
Pianto per morto pianto corto.
Poco tossico, non attossica.
Quando il caso è disperato, la provvidenza è vicina
Ogni domane porta il suo pane.
Tutto il male non vien per nuocere.
Tutto s'accomoda fuorché l'osso del collo.
Una pulce non leva il sonno.
Una volta corre il cane, e l'altra la lepre.
Una volta corre il tristo, un'altra il buono; alla fine la giustizia ha il suo trionfo.
Un'ora di buon sole rasciuga molti bucati.
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