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Famiglia
A chi Dio non dà figliuoli, il diavolo gli dà dei nipoti.
Aiuta i tuoi, e gli altri se tu puoi.
Al bambin che non ha denti, freddo fa di tutti i tempi
Chi vuol vedere il bel figliuolo, sia rinvolto nel cenciuolo
Latte e vino ammazza il bambino
Quando il bambino sta a sedere la poppa la gli è bere.
Alle nozze e a' mortori, si conoscono i parenti.
Alleva i tuoi figli poveretti, se tu li vuoi ricchi e benedetti.
All'orsa paion belli i suoi orsacchini.
Alla madre i suoi figli: e più generalmente, all'uomo le opere sue, anche brutte.
Amici a scelta, e parenti come sono (ovvero come uno gli ha).
A sangue rimescolato il bambin non va addormentato.
Asina col puledrino non va diritta al mulino.
Una mamma ha sempre da fare.
Aver cura de' putti, non è mestier da tutti.
Per ciò che spetta alla custodia e alla sanità de' bambini piccoli, abbiamo i seguenti:
Di mezz'anno il cul fa da scanno.
Cioè comincia a pigliar forza e a reggersi in sulla vita
Bambin d'un anno rigetta il latte dal calcagno.
Non abbisogna più del latte e comincia a camminare
Chi vuol vedere il bambino fiorito, non lo levi dal pan bollito
Uccellin che mette coda, mangia ogn'ora ogn'ora
Ragazzo crescente ha la lupa nel ventre.
Babbo e mamma non campano sempre.
I giovani devono pensare a farsi uno stato.
Basta un padre a governare cento figliuoli, e cento figliuoli non bastano a governare un padre.
Batti lillo, quando è piccirillo.
Qui parcit virgæ, odit filium suum (Proverbi)--e
Figlio troppo accarezzato non fu mai bene allevato
Chi il suo figlio troppo accarezza non ne sentirà allegrezza.
Beata quella casa che di vecchio sa
Beata quella casa dov'è carne secca.
Beata quella sposa, che fa la prima tosa.
Perché
La putela fa la mamma bela. (Veneziano)--o meglio
Chi vuol far la bella famiglia incominci dalla figlia.
Forse più che pregiudizio è motto di consolazione alle spose che incominciano dal partorire femmine, ed il pregiudizio sta nel credere che sia questa una sventura
All'uomo affortunato gli nasce prima la figlia.
Perché è grande quando nascono i maschi ed aiuta a rilevarli
In casa de' galantuomini nasce prima la femmina e poi gli uomini.
Ben conta la madre, ma meglio quello che ha nascere.
Si dice quando le donne indugiano a partorire.
Casa il figlio quando vuoi e la figlia quando puoi.
Casa, accasa, dài moglie.
Casare suona bene e porta male.
Qui vale metter su casa.
Chi ama bene, gastiga bene.
Propriamente dei genitori.
Chi batte la moglie, batte tutta la casa.
Chi disse figliuoli, disse duoli.
Chi fa la figliuola vezzosa, la sente avolterosa.
Chi fila grosso, si vuol maritar tosto;
chi fila sottile, si vuol maritar d'aprile.
Chi ha figliuoli, tutti i bocconi non son suoi.
Chi ha matrigna, di dietro si signa
Matrigna, ceffon torce, e bocca ti digrigna.
Chi ha un figliuolo solo, lo fa matto; chi un porco, lo fa grasso.
Chi ha un sol figlio, spesso se lo ricorda
Chi ha un orecchio solo, spesso se lo netta.
Il quale però si dice anche di altre cose.
Chi i suoi somiglia, non traligna.
È detto in mal senso.
Chi l'altrui famiglia non guarda,
la sua non mette barba.
(Leon Battista Alberti.)
Chi ne ha cento l'alloga, chi ne ha una l'affoga.
Delle ragazze da maritare.
Chi n'ha due (de' figliuoli), n'ha uno; e chi n'ha uno, non n'ha punti.
Per dire che ci possono morire da un momento all'altro.
E meglio:
Uno, nessuno: due come uno; tre così così; quattro il diavolo a quattro
Chi non ne ha, ha un dispiacere solo.
Perché
Madre vuol dire martire.
E quale felicità può stare senza i suoi martirii?
Chi ne ha in cuna non dica di nessuna.
Madre non sparli d'altre madri.
Chi non ascolta il padre in giovinezza, udirà il boia in vecchiezza
Chi non gastiga culino, non gastiga culaccio.
Chi non ha figliuoli, non sa che sia amore.
Senza moglie a lato
Non puote uomo in bontade esser perfetto...
Non sa quel che sia amor, non sa che vaglia
La caritade, ecc. (ARIOSTO, Satire).
Chi non ha poveri o matti nel parentato, è nato o di lampo o di tuono.
Chi non sa rammendare (o rassettare) non sa partorire né rilevare.
Il lavoro è la salute ed è la scuola della donna com'è di tutti.
Chi più fascia meno sfascia.
Si diceva quando era usanza generale fasciare i bambini.
Chi si taglia il naso s'insanguina la bocca.
Cioè, non si devono scoprire le piaghe della propria famiglia.
Chi vuol male ai suoi non può voler bene agli altri.
Chi vuol vivere e star sano, dai parenti stia lontano
Molti parenti, molti tormenti
Se il parente non è buono, fuggilo come il tuono
Parentà fatti in là.
Corruccio di fratelli fa più che due flagelli
Fratelli, flagelli.
Costa più un viziolo che un figliuolo.
Con quel che si mantiene un vizio, si posson mantenere due figliuoli.
Da una mucca a una donna ci corre un par di corna.
<<Honny soit qui mal y pense>>. I contadini intendono, che alla balia è necessario il mangiare assai.
De' sua se ne vorrebbe dire, e non se ne vorrebbe sentir dire
Tutti voglion vedere i matti in piazza, ma nessuno della sua razza.
Cioè, quelli della propria famiglia e della sua patria a chi è fuori.
Dio ti dia figliuoli, e diateli grandi.
Perché piccini danno troppo da fare
La famiglia piccolina mette la casa in rovina;
quando si è rilevata, la casa è rovinata.
Donne per casa, una in figura e una in pittura.
Dove c'è la pace ci è Dio.
Detto principalmente della famiglia.
Dove ci son ragazze innamorate,
è inutile tener porte serrate.
Dove vi son figliuoli non vi son parenti né amici.
Per l'amore dei figliuoli non si hanno riguardi ad altri.
È meglio allegare che fiorire.
Dei figliuoli (come degli alberi) non importa che mostrino fiori; importa che abbiano buona fibra.
È, meglio che stia un solo bene, che tutti male
È meglio dir poveretto me, che poveretti noi.
Questi due Proverbi sono usati da chi, avendo pochi assegnamenti i quali non bastino nemmeno a lui solo, o che gli bastino per l'appunto, non vuole accasarsi, per non fare stentare anche gli altri insieme con sé, entrando in famiglia.
Fanciulli, angeli; in età son diavoli.
Cioè quando cominciano a essere grandicelli.
Fazzoletti che si tengono a mostra non si vendono.
Avviso alle madri che portano a zonzo le lor figliuole per desiderio di collocarle presto.
Figlie da maritare, fastidiose da governare, ovvero, ossi duri da rosicare.
Figlie, vigne, e giardini, guardale dai vicini.
Figli d'un ventre, non tutti d'una mente.
Onde anche si dice:
Tre fratelli, tre castelli.
Figliuole e frittelle; quante più se ne fa, più vengon belle.
Figliuoli da allevare, ferro da masticare.
Figliuoli e lenzuoli non son mai troppi.
Figliuoli matti, uomini savi.
Matti cioè vivaci, chiassaioli, non cupi o balogi.
Figliuoli piccoli, fastidi piccoli, figliuoli grandi, fastidi grandi
Figliuoli piccoli, dolor di testa, fanciulli grandi. dolor di cuore
I figliuoli quando son piccoli pestano sui piè e quando son grandi pestano sul capo
I figiuoli succhiano la madre quando son piccoli, e il padre quando son grandi.
Figlio senza dolore, madre senza amore.
Fila buolla tela chi allatta il suo figliuolo.
Gastiga la cagna, e il cane starà a casa.
Gaudio di piazza, tribolo di casa.
Detto delle donne che piacciono e amano piacere.
Guai a quella casa dove la famiglia s'accorda.
Ogni casa vuole un capo; se i domestici o anche i figli e le donne si accordano tra loro a soverchiarne l'autorità, quella famiglia non può essere mai bene ordinata.
Guardati da chi ti leva la cappa in casa tua.
Cappa, segno di magistrato, di comando; ma più che mai da chi ti fa il padrone in casa.
Guardati dagli occhi piccini.
I fanciulli pongono mente in ogni cosa e la ridicono semplicemente; guardarsi da loro, chi non vuole che una cosa si risappia. E però si dice:
Quando il piccolo parla, il grande ha parlato
Chi vuol saper la verità, lo domandi alla purità.
I fanciulli mettono ogni giorno un'oncia di carne e una libbra di malizia.
Il male del parto è un male smemorato
Doglia passata, comare dimenticata.
Dimenticata, cioè che ha dimenticato le doglie sofferte. Ardimenti della lingua; di questa il popolo usa alla libera come di sua roba
Mal di parto non parte.
Bisogna, cioè, continuare a tenersi come inferme.
Il padre deve fare la tavola tonda.
Essere eguale con tutti.
Il primo servigio che faccia il figliuolo al padre, è il farlo disperare.
Cioè, dargli brighe o inquietudini.
I paperi cacciano l'oche fuori di casa.
Detto dei fratelli che tirano a mandar via le sorelle.
I parenti escon fuori di casa.
Tra' contadini è uso che quando non si lasciano menar moglie in casa, escono, e fanno famiglia da sé, il che si dice sciamare.
I ragazzi son come la cera, quel che vi s'imprime, resta.
I vicini le maritano, e il padre dà la dote.
La buona madre fa la buona figliuola.
La carne dell'affinità tira.
L'acqua lava, e il sangue stringe
Il sangue non è acqua
Stringe più la camicia che la gonella.
Si dice dei legami di parentela.
La giovane com'è allevata, la stoppa com'è filata.
La madre non può dire che sia suo il figliuolo finché non ha avuto il vaiuolo.
Perché ha un pericolo sempre innanzi.
La ragazza è come la perla, men che si vede e più è bella.
La madre misera fa la figlia valente.
Valente la figlia che si è esercitata, che ha sofferto nell'assistere la madre.
La madre pietosa fa la figliuola tignosa.
La pecora guarda sempre se ha dietro l'agnello.
La mamma se ha dietro il figliuolo.
La pianta che ha molti frutti, non li matura tutti.
Qualcuno ne muore, ed anche vuol dire che ove sieno molti qualcuno fuorvia.
Le bellezze duran fino alla porta,
le bontà fino alla morte.
Ricordo delle buone madri alle figliole che vanno a marito.
Le donne sono una certa mercanzia da non le tener troppo in casa.
Devono a suo tempo essere maritate
La gallina che resta in casa sempre becca.
Becca, morde, punge dispettosa perché è uggita--ma
Chi aspetta, Dio l'assetta
Ragazza che dura non perde ventura.
L'uovo ne vuol saper più della gallina.
Madre che fila poco, i suoi figliuoli mostrano il culo.
Cioè, non hanno vestito addosso.
Madre morta, padre cieco.
Per il governo della casa, ma più per l'educazione delle figlie.
Mamma, cosa vuol dire accasare? (entrare in famiglia)
filare, figliare e sentir berciare
Marìtati, e vedrai; perderai i sonni e più non dormirai.
Marito disamorato, matrimonio rammaricato.
Marito e figli come Dio te gli dà così te gli piglia.
Marito e moglie della tua villa, compari e comari lontan cento miglia
Parente da presso, e compar dalla lunga.
Mazze e panelli fanno i figli belli.
Morta l'ape, non si succia più mèle.
Morto il capo di casa, mancano molti comodi alla famiglia. (SERDONATI.)
Morte di suocera, dolor di gomito.
Non curano i fratei della soror, se non è da più di lor.
Non è peggior lite, che tra sangue e sangue.
Non ogni bestia che va in fiera si vende.
Detto alle fanciulle che si mettono troppo in mostra.
Non può aver cosa buona chi non liscia la padrona.
Non sprezzar la dottrina del parente;
e chi la sprezza ne riman dolente.
Parente, padre o maggiore, a modo latino.
Nutritura passa natura.
Nota, nutritura per modo d'allevare o d'educare.
Ogni gravidanza ha la sua usanza.
Accenna ai vari effetti che in donna produce gravidanza.
Ognun dà pane, ma non come mamma
Chi mi fa più di mamma, sì m'inganna
Chi ha mamma, non pianga
Mamma, mamma, chi l'ha la chiama e chi non l'ha la brama
Mamma mia sempre, ricca o povera che tu sia.
Padre che ha figliuoli grandi, fuor li mandi.
In casa impoltroniscono.
Pan di figliuoli, pene e duoli.
Male stanno i genitori che vivono a spese dei figli.
Pecora mal guardata, da ogni angello è poppata.
Per tutto bene, ma in famiglia meglio.
Più si sente un taglio di rasoio che dieci di spada.
Taglio di rasoio, ferita domestica.
Più vale un padre, che cento pedagoghi
Chi è del figliuol pedante, non è furfante.
Povera quella casa dove non rientra cappello.
Povero quell'uomo che sa quanto sale vuole la pentola.
Cioè, dove la donna non è buona a nulla, e a lui tocca fare ogni cosa da sé.
Quale il padre, tale il figlio; qual la madre, tal la figlia
Il ramo somiglia il tronco
La scheggia ritrae dal ceppo
Il lupo non caca agnelli
D'aquila non nasce colomba
Di vacca non nasce cervo
Di meo nasce meo
Chi di gallina nasce, convien che razzoli
Chi nasce mulo, bisogna che tiri i calci
Chi nasce di gatta, piglia i topi al buio
Chi di gatta nasce sorci piglia, se non gli piglia non è sua figlia
I figliuoli de' gatti pigliano i topi
Il mal corvo fa mal uovo.
Ma incontro a questi, e per via d'eccezione stanno gli altri:
Alle volte, dei cattivi nocchi si fanno di buone schegge
Dal mar salato nasce il pesce fresco.
E oppostamente:
D'un uovo bianco pulcin nero.
Qual è la signora tal è la cagnola.
Quando duol la scianca, la femmina non manca--o
Quando la pancia è aguzza, l'ago e la rocca
Quando è larga sul fianchetto
nasce un bel maschietto.
Pregiudizi delle donne.
Quando i ragazzi stanno fermi, cattivo segno
Quando i ragazzi stan cheti, han fatto qualche malestro.
Ragazzi nel senso proprio vorrebbe dir servo, garzone o mozzo.
Da ragazzo aspettato dal signorso. (DANTE)
Il signore è più servo del ragazzo. (ARIOSTO, Satire.)
Ma ora tale significato è quasi dismesso, e ogni madre chiama ragazzi i suoi figli, i quali non sieno né bambini né adolescenti.
Quando la capra ha passato il poggiolo non si ricorda più del suo figliuolo.
Dato delle donne che ripigliano marito.
Quando la gatta non è in paese, i topi ballano.
I ragazzi sogliono ruzzare alla libera e far casa del diavolo, quando non sono presenti i genitori o il maestro.
Quando nascono (i figliuoli) son tutti belli,
quando si maritano, tutti buoni,
e quando muoiono son tutti santi.
Ragazzi e bicchieri, mercanzia leggeri.
Ragazzi e polli imbrattan le case.
Ed anche:
Ragazzi e polli non si trovan mai satolli.
Roba che mangia non si perde.
Detto dei figliuoli.
Se vuoi che il tuo figlio cresca, lavagli i piè e rapagli la testa.
Suocera e nuora, tempesta e gragnuola
Suocera cieca, nuora avventurata
Vuoi tu farti creder donna beata,
parla di tua cognata.
Tal susina mangia il padre che allega i denti al figliuolo.
Dei disordini e degli errori del padre ne tocca a far la penitenza il più delle volte a' figliuoli. Patres comederunt uvam acerbam, et dentes filiorum obstupescunt.
Tra carne e ugna, non sia uom che vi ponga
Tra moglie e marito non mettere un dito.
Negli affari de' parenti o amici litiganti fra loro, uom non debba interessarsi o inframmettersi.
Tra parente e parente, tristo a chi non ha niente.
Tre figlie e una madre, quattro diavoli per un padre.
Trist'a quelle case, dove gallina canta e gallo tace--ovvero
In casa non c'è pace, quando gallina canta e gallo tace.
Cioè quando la moglie comanda al marito.
Trulli trulli, chi se li è fatti, se li culli (ovvero chi gli ha fatti gli trastulli).
De' figliuoli.
Una aiuta a maritare l'altra.
Tale si fu il consiglio che diede Romeo a Raimondo Berlinghieri: questi col maritare la prima con suo disagio al re di Francia, fece regine anche le altre tre
Con una figliuola si fanno due generi.
Che pure vale per l'obbligarsi con un sol servigio due persone.
Una figlia, una maraviglia.
Perché le ragazze a fine di maritarle, i padri vantano quasi maraviglie.
Uomini, sanità e fuori
Ai ragazzi pane e scarpe. Le donne in casa; i mariti e i ragazzi, fuori. |
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