Via Crucis a Chinatown - Ascensione

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Via Crucis a Chinatown

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La Via Crucis fa tappa a Chinatown

Come ormai consuetudine il sabato che precede la domenica delle Palme si tiene la Via Crucis nella Chinatown pratese. “Si tratta di un'iniziativa che ho trovato quando sono arrivato a Prato – commenta il vescovo Franco Agostinelli che ha presieduto il rito – E' un segno di partecipazione in questa comunità e mi sembra giusto continuare a farlo. Quello che vogliamo è creare ponti di contatto, far capire che la Chiesa di Prato c'è ed è sempre pronta all'accoglienza”. Pochi i partecipanti sia cinesi che italiani, una cinquantina in tutto. “Sono giorni di intenso lavoro – spiega il cappellano della comunità cattolica cinese a Prato don Francesco Saverio Wang – ecco dunque che i miei connazionali non sono presenti”. Ad animare il rito religioso i frati francescani di Maria madre dell'incontro e due suore francescane. Fra i presenti due delle tre religiose arrivate da Pechino che da una settimana sono in città. La Via Crucis si è tenuta in duplice lingua: prima letta in italiano, quindi in cinese. Lo stesso per i canti intonati lungo il percorso.

Monsignor Agostinelli si rivolge, poi, agli orientali spiegando come fra pochi giorni sarà Pasqua. “Il momento più importante per la fede cristiana – sottolinea il vescovo – Per molti di voi la Pasqua significa poco perché non incontra la vostra fede religiosa, né la vostra cultura ma, a pensarci bene, tutti gli uomini del mondo hanno bisogno della Pasqua, perché per tutti ha per lo meno un significato minimale, e vuol dire bisogno di novità, di pulito, di futuro vivibile, di relazioni possibili, di amicizia, di solidarietà, di giustizia e questo risponde ai desideri che tutti portiamo nel cuore. Insomma, la Pasqua è la risurrezione da tutte le situazioni di morte che spesso rendono duro il nostro quotidiano cammino di vita. A tutti auguro che sia garantia una vita dignitosa e che per tutti vi sia la possibilità del lavoro, svolto nel rispetto dei diritti e dei doveri che scandiscono la convivenza quotidiana di ogni persona – termina il vescovo – A tutta la comunità cinese offro la collaborazione della Chiesa pratese per uno sforzo comune nella conoscenza e nell'integrazione”.
28/3/2015 il Tirreno

 
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