Guppo Medjugojre - Ascensione

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Guppo Medjugojre

Gruppi > Gruppi di Preghiera

Il 4° giovedì di ogni mese alle ore 21,00,
il gruppo di preghiera “Amici di Medjugorje”
si ritrova per l’adorazione del Santissimo,
portando in processione la statua della Madonna di Medjugorje.


Amami come sei!
«Conosco la tua miseria, le lotte, e le
tribolazioni della tua anima, le deficienze e
le infermità del tuo corpo: - so la tua viltà,
i tuoi peccati, e ti dico lo stesso: "Dammi il
tuo cuore, amami come sei...".
Se aspetti di essere un angelo per ab-
bandonarti all'amore, non amerai mai. Anche
se sei vile nella pratica del dovere e della
virtù, se ricadi spesso in quelle colpe che
vorresti non commettere più, non ti permetto
di non amarmi.

Amami come sei!
In ogni istante e in qualunque situazione
tu sia, nel fervore o nell'aridità, nella fedeltà
o nella infedeltà, amami... come sei...! Voglio
l'amore del tuo povero cuore; se aspetti di
essere perfetto, non mi amerai mai.
Non potrei forse fare di ogni granello di
sabbia un serafino radioso di purezza, di no-
biltà e di amore? Non sono io l'Onnipotente?
E se mi piace lasciare nel nulla quegli esseri
meravigliosi e preferire il povero amore del
tuo cuore, non sono io padrone del mio amore?
Figlio mio, lascia che ti ami, voglio il tuo
cuore. Certo voglio col tempo trasformarti,
ma per ora ti amo come sei... E desidero
che tu faccia lo stesso; io voglio vedere dai
bassifondi della miseria salire l'amore. Amo
in te anche la tua debolezza, amo l'amore
dei poveri e dei miserabili; voglio che dai
cenci salga continuamente un gran grido:
"Gesù ti amo"!
Voglio unicamente il canto del tuo cuore,
non ho bisogno ne della tua scienza, ne del
tuo talento. Una cosa sola m'importa di ve-
derti lavorare con amore.
Non sono le tue virtù che desidero; se
te ne dessi, sei così debole che alimente-
rebbero il tuo amor proprio; non ti preoccu-
pare di questo. Avrei potuto destinarti a
grandi cose; no, sarai il servo inutile; ti pren-
derò persino il poco che hai... perchè ti ho
creato soltanto per l'amore.
Oggi sto alla porta del tuo cuore come
un mendicante, io il Re dei re! Busso e
aspetto; affrettati ad aprirmi. Non allegare la
tua miseria; se tu conoscessi perfettamente
la tua indigenza, morresti di dolore. Ciò che
mi ferirebbe il cuore sarebbe di vederti du-
bitare di me e mancare di fiducia.
Voglio che tu pensi a me ogni ora del
giorno e della notte, voglio che tu faccia an-
che l'azione più insignificante solo per amo-
re. Conto su di te per darmi gioia...
Non ti preoccupare di non possedere vir-
tù; ti darò le mie.
Quando dovrai soffrire, ti darò la forza.
Mi hai dato l'amore, ti darò di saper amare
al di là di quanto puoi sognare...
Ma ricordati... amami come sei...!
Ti ho dato mia Madre; fa' passare, fa'
passare tutto dal suo Cuore così puro.
Qualunque cosa accada, non aspettare di
essere santo per abbandonarti all'amore, non
mi ameresti mai... Va'...».
(Mons. Lebrun)

 
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