Ogni anno investimenti giganteschi vengono fatti dalle industrie farmaceutiche per curare malattie tipo l'obesità. Altre malattie invece, quali la malaria e la tubercolosi, non attirano gli stessi finanziamenti. Perché?

La tubercolosi attualmente è la seconda causa di morte per malattie infettive negli adulti, ogni anno uccide 3 milioni di persone, negli ultimi anni la sua diffusione è aumentata del 20%.
Perché allora nessuna ricerca di nuovi e più efficaci farmaci viene fatta?

Se a questo aggiungiamo l'altissimo costo delle medicine protette da brevetti che potrebbero essere prodotte a prezzi molto più bassi se i governi ne autorizzassero la produzione, abbiamo un quadro completo dell'eccidio che ogni giorno si compie sotto i nostri occhi.

L'uso abnorme di farmaci tenuto dai paesi ricchi si fonda sul mancato accesso alla cura per altri miliardi di persone.

Si muore cioè non di malattia, ma di logica di mercato.

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Con i farmaci si può sperare di vivere anche venti o trent'anni. Non in Africa, dove vive il 70% degli adulti contagiati e i farmaci costano troppo. Ma il virus non è stato sconfitto neppure nei Paesi ricchi. In tutto il mondo morti nel solo 2000 sono tre milioni. Come se Roma scomparisse improvvisamente.

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