Sterminio globale


Negli ultimi cinque anni mezzo milione di bambini irakeni sono morti a causa dell'embargo

 

Siamo in democrazia, Solo che allora, di grazia, qualcuno dovrà bene spiegarci perché sta continuando ancora, da dieci anni e nella più generale disinformazione (e noncuranza), l'embargo economico contro l'irak imposto per volontà degli Stati Uniti e dei loro solerti gurka britannici: un embargo che costa ogni giorno la morte di decine di bambini innocenti.

Il segretario generale della Federazione Internazionale delle Leghe dei Diritti Umani,Wllllam Bourdon, interrogato in merito azzarda una poco convincente difesa d'ufficio: l'embargo continua nell' indifferenza generale perché la gente non prova simpatia nei confronti della dittatura di Saddam Hussein.

Già: difatti, il teorema da provare era che esso avrebbe contribuito a far cadere quell'odioso governo.
Peccato solo che dopo ben dieci anni tale governo sembri più solido, spietato e arrogante di prima, e la sventurata popolazione irakena appaia invece allo stremo.
Allora, gente, che si fa? Si protesta contro l'embargo, col rischio di sostenere obiettivamente, di fatto, la dittatura irakena; o si tace, rendendoci così non meno obiettivamente complici di un massacro?
Solo che questo è uno pseudo-problema, dal momento che il vero punto della questione sta a monte.
Nessuno ci ha chiesto di scegliere fra le due ipotesi.
Hanno, semplicemente, fatto sparire la questione rakeria dalleTV, dal giornali, dai siti internet.
Il nuovo totalitarismo occidental liberista impone la sua volontà a senso unico in questo modo indolore, senza bisogno di polizie segrete né di leggi eccezionali.
Facendo semplicemente sparire I problemi. Questo è il vero volto del Grande Fratello": disinformazione e ipermarket.
Intanto, i dati Onu parlano sottovoce, ma chiaro: negli ultimi cinque anni, mezzo milione di bambini irakeni sono morti a causa delle sanzioni.

Congratulazioni: i bambini ebrei morti nei Lager nazisti nello stesso lasso di tempo sono stati un numero minore.
Abbiamo dato una lezione di efficienza a quello sbruffone di Hitler.

I funzionari Onu deputati al controllo dei territorio rakeno rassegnano uno dopo l'altro le dimissioni.
L’ultimo coordinatore umanitario" (si chiama così: quanto a humour), il tedesco Hans von Sponeck, se ne è letteralmente andato sbattendo la porta nel marzo del 2000 e denunziando la «chiara violazione dei diritti dell'uomo» costituita dall'embargo. Che tuttavia deve venir mantenuto.

Non si può certo pretendere che vada a vuoto l'affare dell'industria americana, che sta vendendo agli avversari dell'iIralk armi per una cifra stimata da Denis Halliday (l'irlandese predecessore di von Sponeck, rumorosamente di-messosi nel settembre 1998) di 100 miliardi di dollari (oltre 200,000 miliardi di lire), Siamo dinanzi a un, crimine contro l'umanità?
Qualcuno, come l'ex ministro degli Affari Esteri francese Claude Cheysson, lo ha ipotizzato.
Fantasie, rispondono i mammasantissima dell'Onu: essenziale a un crimine contro l'umanità è l'intenzionalità; e noi, avviando l'embargo, mica volevamo ammazzare dei bambini.

Brillante autodifesa.
Gli l'mputati di Norimberga scelsero analogo argomento: non furono creduti. Ma erano degli sconfitti.
Invece i mammasantissima dell'Onu hanno il coltello dalla parte dei manico e la copertura della superpotenza.

Dovremo quindi passar loro per buono l'argomento che, con i vinti di Norimberga, non funzionò? Pare di sì.
Comandano loro. di Franco Cardini