Hiroya Masuda, politico giapponese, firma il suo contratto con gli elettori: vita più lenta, stop allo stress e alla rincorsa al denaro. Eletto con una maggioranza bulgara
A un certo punto doveva succedere: dopo tante chiacchiere qualcuno ha pensato di rallentare davvero. Basta con la carriera, basta con le corse, basta con lo stress. Avanti piano in tutto, parola d'ordine: godersi la vita. Diciamoci la verità: se l'avesse detto un fricchettone non avrebbe fatto tanto effetto. E invece l'ha urlato a gran voce un giapponese, tal Hiroya Masuda, governatore di una delle più grandi province dello Stato (Iwate). Con questa idea "bizzarra" si è presentato alle elezioni. Risultato: plebiscito bulgaro a suo favore, rieletto per la terza volta con l'88% delle preferenze.
Ma i nipponici non avevano il lavoro e l'azienda nel sangue? A occhio e croce, visto il voto, pare comincino a scocciarsi. Masuda l'ha capito in anticipo. Così ha preparato il suo contratto con i giapponesi: case in legno al posto dei grattacieli di Tokyo, orgoglio dei boschi piuttosto che ricerca sfrenata di guadagno. Il programma politico che ha presentato è più semplice che mai. Ai suoi elettori ha detto: tornate a casa presto la sera, fatevi una passeggiata con le vostra famiglia, chiacchierate con i vicini, cucinatevi un bel salmone, respirate l'aria pura che soffia nei nostri boschi.
Come ha ricordato Alessandra Retico in un articolo su Repubblica, il successo è stato immediato e non solo nel suo Stato, ma in tutto il mondo: ogni giorno il Governatore riceve infatti migliaia di e-mail di congratulazioni. «La gente a Tokyo è inseguita dalla velocità, e la vita consiste nel lavorare, mangiare e dormire», ha spiegato al Wall Street Journal il governatore «a Iwate vorrei ci fosse un'altra visione delle cose». Semplice no?
Il suo ragionamento è in realtà molto più concreto di quanto possa sembrare in apparenza. Qualche anno fa, lavorando duramente per tutta la vita, il giapponese medio poteva ambire all'agiatezza, a un reddito di 80mila euro all'anno. Adesso, pur lavorando duramente è quasi impossibile arrivarci. Perché dunque impegnarsi tanto sul lavoro? Meglio accontentarsi e vivere bene, piuttosto che inseguire una ricchezza che non arriverà mai. In molti sembrano dargli ragione.
Se questo è avvenuto in Giappone, modello produttivo per eccellenza, può avvenire davvero ovunque. Staremo a vedere se e quando questa tendenza arriverà in Italia...
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