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L'Fbi ci spia 26 novembre 2001
Dopo l'11 settembre ridotta drasticamente la privacy sul web
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Internet sarà controllata dagli agenti federali americani. È questa la conseguenza del Patriot Act, la dura legge antiterrorismo varata dall'amministrazione Bush il 26 ottobre scorso, a seguito dei gravi attentati dell'11 settembre.

Il controllo sarà totale: l'Fbi potrà tracciare la navigazione degli utenti sospetti, leggere le loro e-mail, conoscere i materiali che scaricano dalla rete, i messaggi letti e postati sui newsgroup.

In particolare i provider dovranno installare Carnivore, il sistemone di monitoraggio che permette alle autorità americane di rilevare comunicazioni elettroniche, e-mail e log degli accessi effettuati.

Gli strumenti che l'Fbi utilizzerà per il controllo della rete saranno sostanzialmente due: DragonWare suite (Carnivore, Packeteer, Coolminer), utile a tracciare ogni movimento del sospettato in rete, e un nuovo software, chiamato Magic Lantern, pensato per entrare nei computer dei sospetti e fornire i loro testi e documenti, ma sopratutto chiavi di accesso, password e modalità di decifrazione dei documenti criptati.

Per procedere sarà sufficiente chiedere al magistrato l'autorizzazione, spiegando che le informazioni 'rientrano' nell'ambito di un'inchiesta penale. Per potere leggere i contenuti dei messaggi, gli investigatori dovranno però avere dal giudice l'autorizzazione alle intercettazioni.

Il Patriot Act attribuisce inoltre alla polizia informatica degli Usa il potere di perseguire hacker stranieri che compiono crimini informatici sulla rete americana. Secondo David Sobel, esponente di Epic.org, l'organizzazione che da anni si batte per la privacy, se si associa questo aspetto della legge con la possibilità prevista dalla stessa normativa di inviare agenti federali all'estero per catturare i sospetti e portarli negli Stati Uniti perché vengano processati, ecco che la giurisdizione americana si allarga in tutto il mondo. Con il riconoscimento giuridico di una cyberpolizia planetaria che può agire indisturbata.

D'altro canto pare non sia tempo di parlare di diritti e libertà individuali. Wired sostiene che, subito dopo gli attentati al Wtc, "qualcuno" avrebbe chiesto ai gestori di remailer di chiudere i servizi. I remailer, infatti, sono sistemi che permettono a chi li usa di inviare posta elettronica in modo perfettamente anonimo.

Dopo Echelon, e il suo riconoscimento ufficiale da parte della Comunità europea, arriva dunque l'Fbi planetaria?

Anche in Europa ci si muove di conseguenza: nei giorni scorsi il governo tedesco ha apporvato una misura che richiede a tutte le compagnie di telecomunicazioni di installare tecnologie che consentano il monitoraggio delle comunicazioni da parte delle forze dell'ordine.

C'è da aspettarsi un analogo provvedimento italiano?

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Alessandro Gennari
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L'Fbi ci spia 26-11-01
 
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