Basta un programma per rimuovere la protezione delle canzoni scaricate dal negozio virtuale Apple e trasformarle in mp3
Dopo tanta attesa iTunes, il negozio musicale online firmato Apple, sbarca in Italia. L'annuncio, dato qualche giorno fa a San Josè in California rischia di passare in secondo piano davanti a una notizia altrettanto clamorosa: da qualche settimana si aggira sul web un software in grado di "rompere" la protezione dei brani targati iTunes con un semplice clic. Il suo nome è iOpener. La musica scaricata può quindi essere convertita in mp3 (con uno dei tanti convertitori disponibili in rete), ascoltata con ogni dispositivo software o hardware e scambiata mediante P2P (ma la pratica è illegale, è bene ricordarlo).
Tutto "merito" (si fa per dire) di Jon Lech Johansen, (l'autore del mitico DeCSS, utile a vedere e copiare i dvd sul proprio pc) che ha pubblicato sul suo blog l'algoritmo necessario per rompere la protezione della Apple-music. Le "magiche" istruzioni di Jon sono state ribattezzate "De-DRMS" cioè "De-Digital Right Management System". IOpener si basa proprio sul De-DRMS e, a detta di chi l'ha provato, funziona egregiamente.
La notizia è una bomba. ITunes ha infatti rivoluzionato il mercato della musica vendendo online brani protetti che possono essere ascoltati solo grazie all'iPod, il walkman digitale progettato ad hoc. Il gadget tecnologico costa caro (dai 400 ai 700 dollari circa) eppure ha avuto un successo clamoroso: 200 milioni di pezzi venduti negli ultimi 3 mesi, 500% in più rispetto al passato. Grazie all'iPod il fatturato dell'azienda di Cupertino è cresciuto del 37% nell'ultimo trimestre.
Con l'avvento del De-DRMS che cosa accadrà? Gli utenti continueranno a comprare iPod oppure no? Nessuno lo sa. L'unica certezza è la concorrenza: c'è e si vede. Sony ha annunciato l'uscita di due lettori compatibili con l'mp3 (Nw-E99 e l'Nw-E95). Il formato inventato da Leonardo Chiariglione non accenna a uscire di scena, anzi, si sta rafforzando. Chi pensa si tratti di filosofia si sbaglia di grosso: ci sono un sacco di quattrini in ballo e le grandi aziende lo sanno da tempo. Basti pensare che dalla nascita di iTunes ad oggi sono stati scaricati 150 milioni di brani musicali.
L'ampiezza della banda e la distribuzione di un sistema sicuro per la diffusione dei contenuti multimediali online sono, per chi non l'avesse ancora capito, la chiave di volta per la diffusione legale via web di musica, film e intrattenimento in genere. Un business immenso che stenta a decollare. In Giappone una connessione a 100 mbs costa 45 euro al mese: perché affittare un film da Blockbuster quando è possibile averlo a prezzi inferiori, stando seduto sulla poltrona di casa con un solo clic? Steve Jobs l'ha capito da tempo: il suo iTunes sarà ricordato a lungo come il primo megastore interattivo dell'intrattenimento online.
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