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W3C

Il World Wide Web Consortium (W3C) è una comunità internazionale che sviluppa standard aperti per garantire la crescita a lungo termine del Web. Conosciuto come W3C, è un'organizzazione non governativa internazionale che ha come scopo quello di sviluppare tutte le potenzialità del World Wide Web. Un sito certificato W3C indica che il sito è tecnicamente conforme agli standard.
La certificazione W3C è indice di elevata qualità costruttiva nella realizzazione dei siti web; la garanzia della massima accessibilità da parte di tutti gli utenti, indipendentemente dalla condizione fisica, dalla lingua, dalla dislocazione geografica, ed infine dall'hardware, è dato dal browser e dal sistema operativo utilizzato.
Il compito del W3C oggi è assai arduo poichè ormai il Web non è utilizzato solo da esperti informatici, ma anche da milioni di utenti non conoscitori di informatica, sia per lavoro che in altri scopi. Attualmente il suo utilizzo è sostenuto oltre che dalle conessioni tramite i computer anche da numerosi “dispositivi mobili” che si collegano alla rete (telefonini, tablet, console per giochi, televisori ecc.).

WAIS

Wide Area Information Servers - server d'informazioni su rete geografica. Un sistema per eseguire ricerche sui giganteschi database distribuiti che esistono sulla rete Internet o su reti analogiche. La ricerca avviene attraverso l'indicazione da parte dell'utente di una parola chiave. WAIS esegue la ricerca analizzando il testo completo dei file conservati su una porzione importante delle risorse di Internet.

WAP

Acronimo di Wireless Application Protocol, un protocollo di comunicazione che permette di accedere a Internet utilizzando il telefono cellulare.
Con WAP è possibile visualizzare le pagine senza dover collegare il cellulare ad un personal computer, dato che esse verranno visualizzate direttamente sul display del telefono. E' possibile accedere solo a siti appositamente progettati per il WAP, dato che le limitate capacità dei display dei cellulari impediscono una visualizzazione convincente delle normali pagine HTML.

WAKE ON LAN

Accendere una macchina a distanza usando un comando inviato via rete.
Una funzione di gestione a distanza prevista dalle specifiche WfM (Wired for Management) di Intel per attivare a distanza un qualsiasi computer ed eseguire tutte le operazioni di manutenzione durante gli orari di chiusura dell'azienda, così da non interferire con il lavoro dell'utilizzatore abituale di tale sistema. Potendo accendere la macchina a distanza, non è necessario avere tecnici che si muovono nei locali dell'azienda fuori orario e tutte le operazioni possono essere eseguite comodamente dall'amministratore che lavora alla propria consolle di controllo generale.
L'accensione a distanza richiede la presenza nel sistema di una speciale scheda di rete che si collega alla scheda madre per comandare il funzionamento dell'alimentazione. Il comando viene inviato alla scheda di rete mediante uno speciale pacchetto di rete chiamato magic packet.

WAN

Wide Area Network - rete geografica. Si pronuncia "uan". Una rete geografica distribuita e costruita con l'interconnessione su lunghe distanze di diverse reti locali (LAN) attraverso linee telefoniche dedicate oppure linee telefoniche commutate. Le WAN mettono in comunicazione tra loro sistemi che si trovano in zone diverse, citt… diverse, nazioni diverse e persino continenti diversi.

WAV

Un formato per registrare file audio su personal computer sviluppata congiuntamente da Microsoft e IBM. Costituisce l'estensione che identifica i file audio registrati nel formato nativo di Windows 95. Il suono può essere monofonico oppure stereofonico e può essere campionato a 8 oppure a 16 bit con frequenze di campionamento anch'esse variabili: 11025 Hz, 22050 Hz e 44100 Hz. La qualità migliore si ottiene a 16 bit con la massima frequenza di campionamento, anche se in tali condizioni si ottiene anche la massima occupazione del corrispondente file registrato su disco.

WAVE TABLE

Tabella delle forme d'onda. Una tecnica per la produzione di suoni musicali che usa brani registrati da strumenti reali per riprodurli in modo più fedele di quanto è possibile fare con la classica tecnica di sintesi FM, la quale genera le forme d'onda usando unicamente circuiti elettronici senza alcun riferimento reale. Maggiore è la quantità di note campionate con il sistema wave table, migliore sarà il suono ricostruito con tale metodo.

W-CDMA

W-CDMA (Wideband Code Division Multiple Access) è una tecnologia per reti cellulari di terza generazione (3G). Il W-CDMA è il protocollo di trasmissione usato dal sistema giapponese FOMA e dall'UMTS, il sistema di terza generazione (3G) sviluppatosi come evoluzione delle reti 2G GSM diffuse in tutto il mondo, prodotto dalla società NTT DoCoMo. Più tecnicamente, il W-CDMA è un'interfaccia senza fili per le telecomunicazioni mobili 3G di tipo a spettro espanso (spread-spectrum) basata sulla tecnologia di accesso multiplo a divisione di codice CDMA (direct sequence Code Division Multiple Access); grazie a tale implementazione il W-CDMA raggiunge velocità superiori e consente di gestire un maggior numero di utenti rispetto alla tecnica di accesso a divisione di tempo TDMA (Time Division Multiple Access) utilizzata dalle reti 2G GSM.

WEB CAM

Telecamera digitale che permette di inviare on-line immagini riprese in tempo reale.

WEBMASTER

Persona che cura il contenuto e la gestione delle informazioni contenute in un server WWW.

WEB SERVER

Servente di World Wide Web. Una macchina a cui diverse persone accedono per consultare via Web pagine d'informazioni.
Il Web server è la macchina che ospita un sito Web oppure una sua porzione e che ne rende disponibile i contenuti a chiunque ne faccia richiesta via Internet. La sua opera consiste solitamente nello spedire all'utente via rete una serie di pagine HTML, seguendo i comandi che l'untente impartisce durante la sua navigazione.

WIDGET

Il termine "widget" può riferirsi a qualsiasi icona o elemento di interfaccia grafica che viene manipolata dal computer o da un utente internet per svolgere una determinata funzione, sia online che sul proprio computer. Ad esempio, le icone situate su un desktop, sono considerate widget. Con un clic del mouse o la tastiera, l'utente è in grado di interagire con il computer o sito web, essenzialmente per svolgere funzioni desiderate. Altro esempio, i widget consentono ad un telefono cellulare di interfacciarsi con un'applicazione o un sistema operativo. Pulsanti, icone, barre di scorrimento e barre di menu sono alcuni esempi tipici di widget disponibili.

WI-FI

Wireless Fidelity. Standard per la comunicazione di reti wireless che rispetta le specifiche di compatibilità Ethernet. E' chiamato anche IEEE 1802.11, e possiede diverse specifiche e prestazioni a seconda della frequenza di trasmissione. Tutti i prodotti certificati Wi-Fi possono interagire tra loro.

WINCHESTER

Tecnologia costruttiva di unità a disco rigido, in cui i dischi e le testine, sono chiusi in un contenitore sigillato. Grazie al fatto che l'aria all'interno di questi contenitori è mantenuta particolarmente pura, le testine magnetiche possono "volare" sui dischi ad una distanza molto inferiore rispetto ad altri tipi di unità a disco. I dischi Winchester sono caratterizzati dal fatto di avere una elevata densità di registrazione e quindi una elevata capacità di memoria.

WINDOWS

Ambiente operativo sviluppato a partire dalla seconda metà degli anni Ottanta dalla Microsoft Corporation come interfaccia grafica dell'MS-DOS. Si è diffuso nel corso degli ultimi anni fino a diventare uno standard per i personal computer. Nel 1995, la Microsoft ha lanciato Windows95 che, potendo lavorare a prescindere da MS-DOS, si propone come un vero e proprio sistema operativo. Nel 1998 la Microsoft lancia Windows98, identico al sistema operativo Windows95, ma che ha in più tante altre funzioni, per il controllo e la gestione del sistema, e soprattutto rivolto agli utenti che utilizzano il collegamento ad Internet.

WINDOWS CE

Windows Consumer Electronics - Windows per l'elettronica di consumo. Una versione compatta e modulare del sistema operativo Windows NT di Microsoft concepita per funzionare su computer miniaturizzati e con un gran numero di processori diversi. Lo troviamo sui cosiddetti handheld PC (grandi più o meno come un grosso portafoglio per signora e dotati di una tastiera miniaturizzata), sui computer palmari (tanto piccoli da poter stare nel palmo di una mano e privi di tastiera), su alcuni apparati industriali e in altri oggetti elettronici di consumo. Esisteranno anche versioni per computer da automobile. Richiede applicazioni sviluppate ad hoc (anch'esse in formato ridotto) e viene caricato in modo permanente sul computer così che sia immediatamente disponibile all'accensione del dispositivo.
A differenza della versione classica di NT, Win CE è un sistema operativo real time, cioè garantisce che una determinata operazione si svolga entro un tempo definito, indipendentemente dalla durata di quest'ultimo. Inoltre non richiede necessariamente la presenza di un'interfaccia utente (tastiera e video) visto che può operare completamente dietro le quinte senza mostrare quello che sta facendo (come in alcune applicazioni industriali). Nella configurazione massima occupa 2 MByte di memoria, ma le funzioni di base (il solo nucleo) possono essere ridotte a 150 - 250 KByte.

WIRELESS

Il termine Wireless, cioè senza fili, indica i sistemi di comunicazione tra dispositivi elettronici, che non fanno uso di cavi. I sistemi tradizionali basati su connessioni cablate sono detti wired. Generalmente il wireless utilizza onde radio a bassa potenza, tuttavia la definizione si estende anche ai dispositivi, meno diffusi, che sfruttano il tipo di emissione ad infrarossi o laser. Le onde radio vengono utilizzate dalle reti tipoWi-Fi, cioè reti che devono coprire ambienti eterogenei dove le diverse postazioni da collegare non sono necessariamente visibili, infatti possono essere separate da muri o da intercapedini. Le reti basate su infrarossi vengono utilizzate per collegare dispositivi visibili direttamente, sono lente e spesso utilizzano dispositivi dedicati infatti sono in disuso sostituite quasi totalmente dai dispositivi Bluetooth. Le reti basate su trasmissioni Laser vengono utilizzate normalmente per collegare sottoreti costruite utilizzando altre tecnologie. Il Laser viene utilizzato per la sua elevata velocità di trasmissione. Un tipico esempio è il collegamento delle reti di due edifici vicini. Il laser ha il problema di essere sensibile alle condizioni esterne e alle vibrazioni infatti anche queste tipologie di dispositivi sono considerati in disuso e quasi sempre sostituiti da collegamenti via onde radio.

WORD PROCESSING

Denominazione di sistemi informatici per l'elaborazione dei testi. Comprende una parte hardware (generalmente un personal computer o un terminale) e una parte software, il programma che permette di eseguire le funzioni di elaborazione.

WORKSTATION

Stazione di lavoro. Indica in genere un posto ove si possano effettuare lavori o con l'ausilio di un computer locale o di uno remoto tramite terminali.

WOSA

Windows Open Services Architecture - architettura aperta per i servizi sotto Windows. Una raccolta di API (programmi applicativi) che forniscono alle applicazioni Windows una modalità standard per accedere a database, dispositivi telefonici, servizi di messagistica e di altro tipo. Servono per creare applicazioni dove il Client può accedere a servizi forniti in locale o in rete da qualsiasi tipo di server compatibile con le specifiche WOSA, senza dover scrivere procedure ad hoc.

WRAM

Windows Random Access Memory - memoria ad accesso casuale per Windows. Simile alla VRAM, ma con l'aggiunta di componentistica logica concepita appositamente per accelerare le comuni funzioni video come il riempimento di aree con motivo grafico e lo spostamento di blocchi di bit sullo schermo. La WRAM può accelerare significativamente operazioni come la riproduzione di filmati video e l'animazione di immagini sullo schermo.

WWW

World Wide Web. Uno degli spazi in cui è suddivisa Internet (definito in forma abbreviata Web) che permette di stabilire collegamenti ipertestuali tra documenti memorizzati su computer anche diversi, detti Web server. In questo modo un utente, durante la consultazione, può saltare da un documento all'altro senza curarsi di dove si trovino fisicamente i relativi server. Il protocollo usato a questo fine è l'HTTP. I documenti di WWW di solito sono chiamati pagine e possono contenere sia testo che grafica, il tutto coordinato per mezzo di uno speciale linguaggio di codifica dei vari oggetti chiamato HTML. Il programma di lettura è detto browser. Un collegamento presente su una pagina Web può puntare, oltre che a un altro documento, anche a un file in qualunque formato (immagini, audio, video e così via) che al clic del mouse verrà riprodotto automaticamente, talvolta ricorrendo ad applicazioni esterne. World Wide Web è nata nel 1991 presso il laboratorio di Ginevra del CERN (Consiglio Europeo per la Ricerca Nucleare), come strumento che permettesse agli scienziati di condividere facilmente i risultati delle loro ricerche. Le tre componenti fondamentali di World Wide Web sono gli ipertesti, Internet e il contenuto multimediale dei documenti.
Il World Wide Web rappresenta uno spazio definito all'interno dell'enorme network d'interconnessione che unisce computer diversi e distanti tra loro e che oggi conosciamo col nome di Internet, alias la Rete. Parliamo di spazio perché è difficile concettualizzarlo altrimenti. Infatti non si tratta di un oggetto fisico e nemmeno di un'entità riconducibile a confini geografici, bensì è un sistema di presentazione e soprattutto d'interconnessione tra le informazioni concepito in modo da favorire il passaggio automatico da un documento all'altro e consentire la navigazione in un grande mare informativo senza nessun altro strumento di orientamento se non quello che compare di volta in volta sul nostro schermo. Il World Wide Web fa parte di Internet, ma comprende solo una parte delle risorse disponibili all'interno di quest'ultima, ecco perché la definiamo come uno degli spazi contenuti all'interno del grande universo Internet, il quale a sua volta fa parte di un contesto ancora più grande che unisce diversi sistemi per lo scambio d'informazioni elettroniche (la cosiddetta Matrice).
Il progetto Web è nato nel 1991 presso il CERN (Consiglio Europeo per la Ricerca Nucleare) di Ginevra quale sistema per semplificare lo scambio d'informazioni tra ricercatori scientifici che già erano collegati a Internet, ma che trovavano quest'ultima insufficiente per le loro necessità. Chi ha letto la prima puntata di questa mini-serie, ricorderà che Internet medesima trae le sue origini dal mondo militare e accademico e che per più di vent'anni è stata una risorsa utilizzata unicamente nei centri di ricerca e nelle università di tutto il mondo per favorire la comunicazione tra studenti e docenti.
Il nome stesso del progetto WWW sottolinea l'interconnessione tra informazioni, infatti la traduzione di web è ragnatela. La proposta originale risale al 1989 quando Tim Berners-Lee, uno dei ricercatori del CERN, stilò un documento in cui si chiedeva di creare un sistema che rendesse più rapida la condivisione d'informazioni tra le diverse équipe di ricercatori che nel mondo stavano lavorando su progetti di fisica nucleare per le alte energie. La proposta prevedeva tre componenti essenziali : un'interfaccia utente comune per tutti (indipendentemente dal tipo di computer utilizzato), la capacità d'incorporare nel sistema i tipi più disparati di documento e le tecnologie più varie, l'accessibilità universale a tutte le informazioni contenute in questo ambito. In sostanza, Tim Berners-Lee chiedeva di replicare nel mondo Internet lo stesso fenomeno che Macintosh aveva realizzato per i personal computer: trasformare l'enorme capacità informativa disponibile su Internet in qualcosa che chiunque potesse usare e consultare con facilità, senza dover conoscere comandi astrusi e meccanismi complessi e senza dover necessariamente essere un esperto di Unix.
Da principio il progetto non fu preso in considerazione e venne perciò ripresentato nell'ottobre del 1990 e finalmente nel dicembre di quell'anno iniziò il lavoro per sviluppare i primi strumenti World Wide Web. Si era ancora abbastanza vicini all'interfaccia a caratteri che è tipica di Unix (e del DOS giusto per fare un parallelo), ma in quei giorni nasceva il primo browser vale a dire il primo strumento per consultare informazioni interconnesse tra loro. L'oggetto si chiamava www e iniziò a essere utilizzato su scala ridotta nel marzo del 1991. Nel frattempo c'era chi stava preparando un browser grafico per NeXT Step. Nel maggio del 1991 il CERN stava già impiegando il WWW in modo abbastanza diffuso e nell'estate di quell'anno iniziò a organizzare seminari informativi sull'argomento. Un'altra tappa determinante fu l'installazione di un gateway WAIS (Wide Area Information Servers) per consentire da World Wide Web la ricerca di documenti su scala mondiale usando come parole chiave i termini contenuti nel testo dei documenti stessi. Poco prima della fine del 1991, il CERN annunciò l'esistenza del progetto a tutta la comunità mondiale impegnata nella ricerche sulla fisica nucleare per le alte energie e questo segnò il battesimo ufficiale del World Wide Web.
Il 1992 fu essenzialmente un anno di sviluppo. Il CERN rese disponibile il proprio browser www attraverso FTP (File Transfer Protocol) cioè un meccanismo di trasferimento a distanza dei file che era già in uso sin dagli albori di Internet e perciò era accessibile a chiunque. Nel gennaio del 1993 erano già operativi 50 server Web (macchine su cui erano depositati documenti il cui formato e sistema di visualizzazione era conforme alle specifiche definite dal CERN), nel giugno dello stesso anno i server Web erano diventati 130 e alla fine del 1993 se ne contavano 623. Per avere un'idea dell'incredibile progressione di questo fenomeno guardiamo le cifre degli anni a seguire: nel giugno 1994 c'erano 2.738 Web server; nel dicembre 1994 ne erano stati attivati 10.022; nel giugno 1995 si era saliti a 23.500 e nel gennaio 1996 la cifra totale era di 90.000 (fonte net.Genesis, vedi la pagina http://www.netgen.com/info/growth.html).
Tornando indietro alla storia del World Wide Web, troviamo altre tappe importanti. All'inizio del 1993 fu rilasciato il primo browser grafico per www.Si chiamava Viola e funzionava sui terminali X Window. Si tratta di terminali grafici collegati in rete locale che usano un particolare protocollo per accedere a un minicomputer dotato del sistema operativo Unix. Tale protocollo concepito in modo da far viaggiare sulla rete solo i dati essenziali, lasciando che sia il terminale medesimo a svolgere tutto il lavoro di generazione dell'interfaccia grafica con cui le informazioni devono essere rappresentate. Nel 1993 il CERN mise a punto il primo browser per Macintosh mentre quasi contemporaneamente l'NCSA (National Center for Supercomputing Applications) diffuse la prima versione di Mosaic per X Window, sviluppato da Marc Andreesen. Per molto tempo Mosaic è stato il principale browser per World Wide Web ed il suo impiego si è esteso alle piattaforme più diverse, tra cui anche Windows.
Dal suo ceppo sono nati Netscape Navigator, Microsoft Internet Explorer e tutti gli altri browser divenuti famosi.
Nel marzo 1993 il traffico su Web rappresentava circa lo 0,1 per cento del traffico complessivo esistente sulle dorsali Internet. Già sei mesi dopo, questa percentuale era salita all'uno per cento e da quel momento in avanti la decuplicazione periodica diventò la norma.
Nel 1994 si cominciò a pensare a un sistema per rendere sicuro l'accesso all'ambiente Web e iniziarono a nascere le prime società di software specializzate nella produzione di prodotti per World Wide Web e per Internet. Una delle più importanti tra queste è la Mosaic Communication Corporation fondata in California dallo stesso Marc Andreesen che alla fine del 1994 rilasciò un browser per Windows, Macintosh e X Window che si chiamava NetScape. Il prodotto divenne talmente popolare da trasferire il proprio nome anche all'azienda medesima, che oggi si chiama appunto Netscape Communications e fornisce i propri prodotti alla stragrande maggioranza di navigatori Internet.
Nel luglio del 1994 il CERN iniziò a trasferire il progetto Web a un altro ente, il W3C (World Wide Web Consortium - http://www.w3.com), al quale partecipano anche il MIT (Massachusetts Institute of Technology) che ancora oggi ne coordina lo sviluppo in collaborazione, per l'Europa, con l'INRIA (Institut National de Recherche en Informatique et en Automatique - Istituto Nazionale della Ricerca sull'Informatica e sull'Automazione).
La nascita dell'attuale filone europeo del WWW, rappresentato dall'INRIA, risale al 2 novembre del 1995. La missione dell'INRIA consiste nel favorire la ricaduta della tecnologia Web su tutti i suoi membri, tra cui anche numerose aziende (come avviene anche negli USA con il W3C), e di promuovere le politiche comunitarie in materia di sviluppo di una "società dell'informazione". Più avanti vedremo gli otto obiettivi formulati dalla Comunità, in abbinamento agli obiettivi definiti dal governo statunitense per il progetto delle "autostrade elettroniche".
Le tre componenti primarie del WWW
La proposta originariamente avanzata da Tim Berners-Lee descriveva in dettaglio l'utilità di avere un sistema che fosse facile da consultare su qualsiasi tipo di computer o terminale, nel quale fosse possibile eseguire ricerche in elettronico e che creasse una connessione il più fitta possibile tra documenti pubblici e privati, al fine di facilitare e incoraggiare la navigazione tra questi ultimi. L'attuale forma del World Wide Web rispecchia queste specifiche iniziali e può essere suddivisa in tre componenti essenziali: ipertesti, Internet e multimedialità.
Internet ci è già nota e costituisce la nervatura di comunicazione attraverso cui milioni di persone accedono a informazioni sparpagliate in tutto il mondo. Sullo scorso numero avevamo parlato di 40 milioni di utenti. Le stime più recenti rilasciate nel frattempo già ci portano a 56,4 milioni d'individui in qualche modo connessi, che diventeranno 89,1 entro la fine di quest'anno (stima IDC). Per multimedialità s'intende l'unione di grafica, filmati, suoni e testo all'interno del medesimo documento. Il concetto d'ipertesto merita invece una descrizione più approfondita anche perché è quello che in misura maggiore caratterizza il World Wide Web come sotto-insieme di Internet (circa nove milioni di utenti). Non a caso il WWW viene anche definito iperspazio. Il concetto d'ipertesto ha trovato la sua prima formulazione precisa negli anni Settanta per opera di Ted Nelson (l'idea fu concepita originariamente da Vannevar Bush nel 1945). Un ipertesto si compone di una serie di documenti ciascuno dei quali deve contenere almeno un riferimento a un altro dei documenti che compongono l'insieme. Il riferimento (detto hyperlink o collegamento ipertestuale) deve essere evidenziato in qualche modo rispetto al resto del testo. Ad esempio può essere una frase sottolineata oppure scritta in grassetto, un brano di colore diverso, oppure può essere un elemento grafico Il collegamento viene attivato selezionandolo con il mouse e questa semplice azione ci fa passare all'altro documento che può trovarsi sul nostro computer, sul server a cui siamo già collegati o addirittura su un altro server. Il salto può anche essere a un'altra sezione dello stesso documento in cui già ci troviamo. Se il sistema ipertestuale è ben fatto il documento in cui si arriva dovrebbe contenere un collegamento a quello di provenienza così che sia sempre possibile ritornare sui propri passi. Poiché nel mondo WWW questo viene fatto di rado, è compito del browser compensare questa mancanza tenendo traccia del percorso e permettendo in qualsiasi momento di muoversi a ritroso. Parlando di documenti multimediali il collegamento può portarci in ogni genere di contenitore e produrre la risposta più diversa. Per il momento, una buona parte dei collegamenti che si trovano sul World Wide Web rimandano a pagine di testo oppure a elementi grafici statici, ma già si comincia a creare connessioni con piccole applicazioni che possono eseguire compiti specifici (in questo ambito domina il linguaggio Java di Sun Microsystems) e, quando le linee di comunicazione saranno abbastanza capienti, si arriverà a scaricare via rete brani musicali e film. Questa comunione di elementi ibridi tra loro interconnessi prende il nome di hypermedia.
Come funziona
L'elemento cardine per il funzionamento del World Wide Web è il protocollo HTTP (Hypertext Transfer Protocol). Si tratta di un protocollo molto semplice che regola l'interazione tra il nostro browser e il particolare server con cui quest'ultimo di volta in volta si connette a seguito di una nostra richiesta diretta oppure seguendo un rimando ipertestuale. La transazione tra queste due entità si svolge in quattro fasi: connessione, richiesta del documento, risposta e disconnessione. Le prime tre sono di solito segnalate nella finestra del browser con scritte in inglese che ci spiegano cosa sta succedendo. Nella richiesta il browser specifica al server quale protocollo deve essere utilizzato (HTTP oppure FTP o altro ancora) infatti lo stesso browser può essere utilizzato per collegarsi anche con siti che non fanno parte del World Wide Web e che offrono servizi Internet più tradizionali, come appunto lo scaricamento di file attraverso il protocollo FTP (File Transfer Protocol).
Dopo che la pagina è giunta sulla nostra macchina, la connessione col server s'interrompe e va ripresa quando si chiede di passare a una seconda pagina sul medesimo server oppure a un secondo server. Questo talvolta vale anche per il percorso a ritroso, dove si chiede di visualizzare una seconda volta una pagina che avevamo già visto. L'eventuale presenza di grafica rende questo andirivieni abbastanza lento poiché tutte le volte gli elementi grafici devono essere scaricati di nuovo. Una soluzione pratica per eliminare questo inconveniente consiste nel creare una cache sul disco della nostra macchina o sul server che fa da gateway (porta di accesso verso Internet). Così, ogni volta che chiediamo una pagina già vista, la caricheremo dal nostro disco locale oppure dal disco del server vicino anziché richiamarla dalla Rete. I software di cache sono entità diverse dai browser e perciò bisogna procurarseli separatamente. Un sistema per non dover scaricare continuamente la stessa pagina (se questa contiene prevalentemente testo) consiste nel salvarla sulla propria macchina come file a sé stante e nel richiamarla dall'interno del browser come si richiamerebbe un qualsiasi documento dall'interno di un word processor (tra l'altro, alcuni programmi di elaborazione dei testi permettono di visualizzare e modificare queste pagine scaricate in locale senza dover ricorrere al browser).
Il documento che circola sulla rete quando si è connessi a un server Web ha un formato particolare e usa al proprio interno una serie di codici che dicono al browser come visualizzare il testo e le immagini che vi sono associate. Il più diffuso tra i linguaggi usati per questa codifica è l'HTML (Hypertext Markup Language - linguaggio per la codifica degli ipertesti attraverso marcatori) che costituisce una versione semplificata dell'SGML (Standard Generalized Markup Language - linguaggio di codifica standard e generalizzato). Anche qui l'accento è sulla semplicità, infatti l'HTML prevede un massimo di 37 marcatori e chiunque può imparare a utilizzarli visto che richiamano lo stesso metodo di codifica in uso sui vecchi wordprocessor per DOS, dove il marcatore indicava la caratteristica di tutte le parole che lo seguivano (diceva ad esempio che erano in corsivo) e doveva essere seguito da un altro marcatore che ne annullava l'effetto.

WYSIWYG

What You See Is What You Get - quel che vedi è quel che ottieni. Visualizzazione a schermo che riproduce esattamente (o molto verosimilmente) quel che apparirà sulla carta dopo la stampa.
Pronunciato "uisiuig". Visualizzazione a schermo che riproduce esattamente (o molto verosimilmente) quel che apparirà sulla carta dopo la stampa. Una volta era raro trovare programmi su PC che offrissero una visualizzazione WYSIWYG, oggi invece costituiscono la norma e questo perché Windows consente un controllo molto più preciso sulla formattazione a video e offre interfacce di programmazione che garantiscono sempre lo stesso risultato indipendentemente dal tipo di scheda video e di stampante impiegati.
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