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...in giro c'è grossa crisi...

 

TRAVAGLIO AD AVANE

In uno stato senza libertà di stampa e sottomesso alla politica corrotta

Punti salienti:

1) la presenza di una folla immensa e entusiasta, anche stoica

2) Libertà di stampa vo cercando

3) Per Par Condicio: contro Bertolaso e Di Luca

4) La mafia è l’edilizia a Milano: se ne comincia a parlare?

18/02/2010

Di F. Allegri

Sono a raccontarvi il mio ennesimo incontro con Travaglio! Ne ho fatti talmente tanti che ho perso il conto. Il primo fu 10 anni fa e rammento che fu un’esperienza esaltante.

Sono andato ad Avane prevenuto, non avevo apprezzato l’ultimo libro di Travaglio anche perché penso che la depravazione sessuale sia la base di ogni altra, possibile o immaginabile e ho un modo diverso di ricostruire certi fatti, visto che tra i membri della mia rete artigianale di libera informazione c’è chi mi ha anticipato con largo anticipo lo sviluppo degli scandali rosa e verdi; dal caso Marrazzo in poi, ma anche prima se si pensa ai fatti che accaddero a Firenze l’anno scorso.

Per mia fortuna al convegno non si è parlato del libro, ma della libertà di stampa e a me questo tema interessava di più, visto anche quello che faccio su Empolitica e quello che ho studiato nella mia vita, da venti anni ad oggi! Se l’avessi saputo prima avrei scritto comunque l’altro pezzo che ho postato nei giorni scorsi, ma non l’avrei usato come presentazione dell’evento.

Lo dico subito, ho ascoltato un Travaglio minore che ha innervosito anche il professor Nappini. Se vi chiedete dove sbaglia ve lo dico subito! Soprattutto nella prima parte, col passare dei minuti è migliorato!

Intanto sbaglia quando dice che non esiste un paese al mondo come l’Italia, ce n’è uno ovvero quello al quale ci ispiriamo almeno da 30 anni in modo maniacale e approssimato: gli Stati Uniti d’America! Quel paese ha gli stessi problemi di informazione, di crisi e di scandali politici: uguali a nostri e in altri campi accentuati.

C’è anche un secondo errore che ho rilevato in Travaglio anche in altre occasioni ed è su quale giornalismo serve all’Italia. Io con Empolitica provo a riesumare un quarto potere almeno in queste terre e qualche risultato l’ho raggiunto. A lui toccherebbe questa missione a livello nazionale e per ora no ci riesce perché non ha un distacco forte e necessario verso quelle forze politiche che gli camminano troppo vicino. Un IDV che fa parlare certi politici al suo congresso va crocifisso o impalato?

Sono stato troppo severo? Credo che il professor Nappini abbia altre idee da aggiungere e lo invito a farlo, soprattutto qualcuna di quelle che mi ha anticipato nelle conversazioni.

Ora passo a parlare della serata e vi annuncio che i video hanno una durata di un’ora e mezza.

L’intervento di Travaglio è stato introdotto dalla signora Sandra Sani del Comitato in difesa della Costituzione che ha annunciato anche altre manifestazioni, fra queste ricordo un pranzo con il giudice Caselli. Segnalo su questo tema una riflessione di Travaglio, soprattutto sulla vicenda della sua mancata nomina a procuratore nazionale antimafia.

Come ho detto Travaglio ha iniziato dicendo che non c’è paese al mondo che fa convegni su questo tema e nemmeno si fanno in difesa della costituzione o per l’indipendenza della magistratura. L’ho già detto, si fanno!

Spererei che libertà e giustizia non fossero in discussione in Italia, sulla giustizia concordo con Travaglio, per il resto penso che liberi si nasce e i servi sanno adattarsi.

Per Travaglio questi temi non sono trattati in tempi normali, sono problematiche pre – politiche e permettetemi di aggiungere che tali sembrano questi giorni! Siamo alla vigilia di qualcosa di ignoto, non facile da percepire.

La campagna elettorale non dovrebbe basarsi su questi temi e di solito non si fa polemica sulla costituzione negli altri paesi. Qui concordo e aggiungo che in Italia questo avviene da 40 anni, dai tempi della commissione Bozzi se ricordo bene il nome di un parlamentare liberale del secolo scorso.

Dopo queste premesse Travaglio è entrato nel vivo del discorso e qui ha cominciato a piacermi come un tempo. Prima di tutto ha ricordato che il premio che Travaglio vinse l’anno scorso sarebbe destinato a giornalisti che lavorano in paesi poco liberi. Touchez direbbero i francesi!

Subito dopo ha constatato che la nostra classe dirigente non ama la libera informazione e spesso riesce a “concurcarla”. Lui ha usato questa parola e non so bene cosa significhi e nemmeno se ho scritto correttamente: se per caso significasse raggirarla, circuirla o indirizzarla e annullarla concordo.

Da qui Travaglio è andato a ruota libera; ha ricordato che i politici continuano a rubare e se lo raccontano al telefono. Sono mascalzoni e idioti, in un secondo momento ha fatto un accenno agli impuniti, troppo leggero forse, come altre volte!

Ha ricordato le 38 leggi a personam approvate dal parlamento per chi sanno tutti e per i famosi “diversamente concordi”. Devo aggiungere che abbiamo parlato dei diversamente concordi in una sede dell’ARCI che ospitava anche un banchino dell’IDV e di un’altra lista. Solo uno spettatore ha fatto una protestina da guardia rossa, molto contestata, anche dalle persone che seguivano il discorso da fuori sotto una pioggia battente.

Le leggi a personam spesso includono soggetti mafiosi, la confindustria e la casta. Mi verrebbe da chiedere: qual è l’intruso? Travaglio ha riutilizzato un vecchio concetto, quello delle maggioranze trasversale, ma poi ha fatto qualche nome e cognome.

Si è spostato presto sui rimborsi elettorali, 100 milioni di euro all’anno e ha ricordato che il finanziamento pubblico dei partiti fu abolito nel 1993.

Oggi abbiamo il RIMBORSO PREVENTIVO E QUADRUPLO. Si partì con 800 lire a voto poi un euro per fare il cambio alla pari e così via: oggi siamo arrivato al rimborso per tutta la legislatura anche se c’è lo scioglimento anticipato. E’ una sorta di cassa integrazione, ma rammento che viene estesa anche ai rieletti che così cumulano il doppio stipendio.

Questa sarebbe stata la mia domanda, mi ha risposto prima! Dico questo al mio amico Alessandro. Ieri ho saputo che il Senato riscuote come se fosse la Camera, questa non la sapevo.

Subito dopo Travaglio ha criticato la trasmissione Ballarò e la partecipazione di Bertolaso, qui vi invito a vedere il video perché io non ho visto quella trasmissione che guardo di rado. Anticipo solo che Travaglio è stato duro, ha salvato solo la direttrice dell’Unità. Io ho scritto di recente che Zamberletti era migliore e abbiamo criticato i lavori in Abruzzo, oggi non aggiungo altro, anzi no, sottolineo che per Travaglio Bertolaso ha un potere doppio e nessuna responsabilità. Non so valutare questa asserzione, avrei bisogno della normativa, riscontro che Bertolaso ha tenuto il suo posto sotto tutti i governi che si sono succeduti in questi anni.

Subito dopo Travaglio ha tratto la sua conclusione: SIAMO UN PAESE SENZA INFORMAZIONE E SENZA OPPOSIZIONE!

Subito dopo Travaglio ha duellato a distanza con Galli Della Loggia che ha scritto un pezzo sul ritorno della corruzione in Italia a 15 anni di distanza da Tangentopoli.

Travaglio si è chiesto: “Ma quando se ne era andata?”

Il direttore del Fatto ha riportato anche la questione che si sarebbe posto l’editorialista del Corriere: “A cosa sarà dovuto questo ritorno?”. Al momento non ho trovato l’articolo e quindi non posso valutare un’eventuale cattiveria di Travaglio quando ha sostenuto che le riflessioni di Galli Della Loggia sono consuete al bar sport. Io posso ricordare solo che questa sfida a distanza mi ha ricordato le schermaglie tra Montanelli e Ottone.

Galli Della Loggia avrebbe scritto che c’è un gene nell’italiano, quello del rubare ed per questo che qui si ruba tutti anche i politici. Il tutto è nel video, bisognerebbe leggere anche l’editoriale del Corriere, se qualcuno me lo trova mi fa un piacere. Ci vorrebbe un LINK.

Subito dopo Travaglio si è dedicato a Pier Camillo Davigo!

Per me è stata la parte migliore della serata, Travaglio ha intervistato di recente il magistrato. Hanno parlato dei motivi per i quali un ladro non dovrebbe rubare in Italia o di cosa dovrebbe avere paura …. di divenire ministro (non si rischia nulla!).

Travaglio e Davigo hanno parlato anche del comportamento immorale in un paese che ha cercato di beatificare un certo Benedetto Craxi. Non mi soffermo, mi conforta il fatto che molti adolescenti non sanno chi sia stato tale personaggio. Potenza dell’oblio! Travaglio non ha risparmiato nessuno e io so che poteva essere molto più duro, anche sul Presidente della Repubblica. Lo è stato altre volte.

Dopo è tornato ancora sulla Protezione Civile, con tanti incisi interessanti. Uno su tutti: “I colletti bianchi vengono prescritti anche quando sono colti sul fatto”! Tale frase, da sola, meriterebbe un convegno a parte.

Mi ha sorpreso il complimento fatto a Fini in una Casa del Popolo e la durezza con D’alema, ma su questo ritorno dopo.

Ora cita il principio di Davigo: “Il numero dei ladri non può mai superare il numero dei derubati”; e concordo con loro quando dico che troppe persone si lasciano derubare. Quanto costa la corruzione all’Italia? 60 miliardi di euro ovvero per un paese da 60 milioni di abitanti si può dire 1000 euro a persona. Con gli interessi sul debito pubblico che ne è derivato si arriva a 80!

Forse dovrei rivedere l’inizio dello scritto: qui Travaglio è stato quello che conoscevo.

Sullo scandalo Bertolaso, Travaglio ci ha spiegato anche come si dovrebbe informare. Io avrei potuto raccontare come avrebbero informato in USA. E’ qui che non vedo ancora il quarto potere in Travaglio e del resto un quarto potere non c’è mai stato in Italia.

La parte dedicata a Palermo e a Ciancimino Jr non ve l’anticipo, se non avete i programmi per vedere i video comprateli e fate i vostri ragionamenti. Io aggiungo che quelle cose si sapevano dal 1995; almeno io! Mi riferisco ai rapporti fra Mafia ed edilizia al centro e al nord!

Alla fine il pubblico ha posto 3 domande a Travaglio:

1) Il decreto Romani, quali rischi per la libera informazione?

2) Il partito democratico e la sua cultura berlusconiana?

3) Il congresso IDV e la candidatura Di Luca?

Sul primo tema ha parlato soprattutto di un’eventuale autorizzazione governativa per reti in diretta internet.

Si è soffermato di più sulle altre domande, per Travaglio il disastro è chiaro: Berlusconi ha berlusconizzato la sua oppostone! Perché non si parla più del conflitto di interessi? Io mi feci questa domanda nel 1998! Subito dopo ha parlato dell’affare UNIPOL – BNL ovvero di quello che doveva essere il braccio finanziario del partito democratico!

A questo punto Travaglio ha chiesto al pubblico: “Perché un partito deve avere una banca e un’assicurazione?” La risposta ha portato lo stupore nei volti di tanta gente semplice tra il pubblico: “Berlusconi ce l’ha!”.

Sull’IDV Travaglio ha fatto un discorso che dividerei in due parti, da un lato ha apprezzato la nascita del partito e ha giustificato il Di Pietro che accetta la scelta De Luca per il bene del centro sinistra e della Campania. E’ arrivato a parlare di un travaglio per Di Pietro che non vorrebbe ricevere le accuse di aver fatto perdere la sinistra.

Poi ha cambiato registro e ha detto che De Luca non doveva andare al congresso IDV perché un imputato non può celebrare il suo processo e autoassolversi. Di Pietro avrebbe agito per amore di coalizione, ma così i magistrati criticano liberamente le candidature dei magistrati più di quelle degli imputati.

Aggiungo che in serata ho ricevuto un antefatto di approfondimento sul candidato della sinistra campana e che i miei amici più vecchi hanno avuto il privilegio della mia spiegazione di tutta questa vicenda. Ho parlato della figura mitica di Penelope Di Pietro che riafferma il suo patere facendo e disfacendo il suo partito e della possibilità che avrà davanti il candidato di Beppe Grillo campano, si chiama Fico: giochi bene il jolly che ha in mano! A voi il video.

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86 - Travaglio contro Berlusconi e per un'altra politica

85 - De Reditu Suo - Ma come è diventato triste il Belpaese (di I. Nappini)

84 - De Reditu Suo - Lontano dagli dei e dagli eroi (di I. Nappini)

83 - De Reditu Suo - La scuola del Belpaese, ultima parte della comune identità (di I. Nappini)

82 - Nuove riflessioni sul rapporto fra Beppe Grillo e la politica

81 - De Reditu Suo - Antiche Rovine (di I. Nappini)

80 - Sulla riforma della giustizia a giorni alterni e il progetto di M. Travaglio

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74 - SAGGIO BREVE - La fede in Italia, i crocifissi nelle scuole e il cristianesimo in Europa

73 - Quale immigrazione in tempi di crisi?

72 - Analisi limpida, soluzioni immediate nessuna (di I. Nappini)

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