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...è davvero un magna magna...

Per non dimenticarsi dell’Aquila: nel blog di Corrias, Gomez, Travaglio si parla di “Popolazione beneficiata?”

10/08/2010

Di F. Allegri

E’ molto tempo che non scrivo dei casi d’Abruzzo e non scordo che i nostri articoli sul terremoto ebbero il riscontro di moltissimi lettori! Per questo colgo l’occasione di commentare l’articolo: “Popolazione beneficiata?” del blog di Travaglio del 7 aprile, ma pubblicato anche sul periodico “A” di inizio aprile.

In questo scritto si denuncia il conformismo della stampa rispetto alle scelte governative per gestire il dopo terremoto in Abruzzo. Per mesi l’opinione pubblica ha creduto che: “…… tutti i cittadini dell’Aquila avessero una casa, come il governo aveva promesso che sarebbe accaduto entro Natale.” Solo negli ultimi mesi abbiamo saputo che questo non era vero, ma a me non risulta che siano stati presi altri provvedimenti ulteriori! Dopo le illusioni di Abruzzo, abbiamo le dimenticanze o gli svincolamenti?

Concordo con Travaglio & c. quando dice che c’è voluta l’inchiesta di Firenze per far luce sull’Abruzzo e quando dice che avevamo una propaganda di cartapesta; io ci aggiungo una generale impotenza di questo esecutivo e di qualunque altro alternativo e prescindo dall’attuale crisi di governo del governo balneare del federalismo.

Nel cuore dell’articolo Travaglio ci espone le condizioni della città riprendendo un articolo di Michele Brambilla apparso sul quotidiano La Stampa di Torino. Ci riferisce: “…… L’Aquila è una città fantasma e il domani chissà quando arriverà. Il centro è morto. Non c’è una sola casa abitata. Le poche rimaste agibili non possono riaprire perché mancano i servizi - l’acqua, il gas - e perché c’è il rischio che crolli qualche edificio accanto”.

La città ha anche un problema burocratico e tutto italiano: LE AUTORITA’ NON SANNO DOVE AMMASSARE LE MACERIE! E’ vero che sono 4 milioni di tonnellate, ma credo che la pazienza della gente abbia superato il limite. Le macerie non sono considerate come rifiuti e non so cosa si tema. Certamente qualche squalo cerca l’affare e Nader ci insegna che dietro ogni cavillo c’è un potere forte. La soluzione di Colombo è semplice: TUTTI GLI ITALIANI DIMOSTREREBBERO LA LORO SOLIDARIETA’ NAZIONALE SE OGNI REGIONE SI ACCOLLASSE LA SUA QUOTA! I territori di certi grandi appalti potrebbero fare il resto e sicuramente ci vorrebbe un responsabile preciso, con un nome e cognome, da nominare addetto alla rimozione.

Ecco la situazione al 7 aprile della città terremotata, secondo Travaglio:

Dei 67 mila residenti rimasti senza tetto dopo il terremoto, 13.408 abitano nelle “Case” (Complessi antisismici sostenibili ed eco compatibili); 4.295 nei “Map” (Moduli abitativi provvisori: casette di legno donate dalla Croce Rossa e dalla Protezione civile di Trento). Tutti gli altri si dividono fra alberghi sulla costa e caserme (7.332 aquilani), o sono ospiti di amici e parenti in case o roulotte (15 mila). Solo 27 mila sono tornati nelle loro case: gli abitanti delle frazioni sparse intorno al centro storico, tuttora spettrale, pietrificato alla notte terribile del 6 aprile 2009.

Nella seconda parte dello scritto Travaglio denuncia gli alti costi degli edifici della new town, anzi sono aumentati di recente! Per Travaglio si è speso troppo e in alcuni casi male, io attenderò gli sviluppi dell’inchiesta, ma posso anticipare che questo è uno degli scritti che condivido di più: polemica con la disinformazione governativa compresa!

Il punto finale mi pare il principale: AL 7 APRILE LA RICOSTRUZIONE NON ERA INIZIATA!

Ad oggi non mi risulta che Travaglio sia stato smentito o che sia stato costretto a smentire questa frase che secondo i miei criteri di ragionamento è la più forte e sorprendente! Travaglio sottolinea che il governo ha fatto solo attività ordinaria e niente più: a 4 mesi di distanza sembra che tali constatazioni siano rafforzate e ancor più fondate anche  senza interessarmi al governo telegenico.

Resta solo da spiegare il titolo dello scritto. Travaglio chiude il suo scritto con un estratto da una lettera pubblica del coordinatore del PDL Denis Verdini ai militanti abruzzesi in occasione di una loro manifestazione politica, eccola: “Non posso credere che quella popolazione beneficiata non riempia cento pullman oltre a quelli già organizzati”. Poi Travaglio chiude con due parole: “Popolazione beneficiata?” Efficaci senza dubbio, chapeau!

Il mio auspicio sarebbe semplice: “rimboccatevi le mani, basta polemiche, sgomberate le macerie ed iniziate la ricostruzione!”

E’ in questi frangenti che mi rendo conto di non vivere in un paese normale!

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