£ G R E P P I A I T A L I A £ ...in giro c'è grossa crisi... |
La feccia che
risale il pozzo
17/07/2010
Di F. Allegri
Dopo qualche settimana di pausa torno a commentare gli scritti del blog di
Corrias, Gomez, Travaglio perché e non vorrei che qualcuno avesse pensato che
avevo interrotto questo appuntamento ricorrente. Oggi rifletterò su uno scritto
intrigante, del 22 marzo 2010 e titolato: "La feccia che risale il pozzo".
Questo scritto consiste nella trascrizione del discorso settimanale di Marco
Travaglio e in particolare parlo di quello che precedette e si occupò delle
elezioni regionali. Il tema del trascritto è quello delle liste elettorali
sporche ovvero con candidati inquisiti e/o condannati.
La denuncia di Travaglio fu netta: "LE LISTE ERANO COSI' SPORCHE DA BATTERE
QUALSIASI RECORD PRECEDENTE".
Qui prendo subito le distanze e rovescio il bicchiere, per me negli ultimi
15 anni la magistratura ha indagato meglio e questo ha permesso di ridurre il
numero degli intoccabili e anche di scoprire una quantità maggiore dei reati.
Per questo dico che lo scandalo non è nel numero dei candidati ma nel fatto che si scelgano le stesse persone.
Qui va
aggiunto il dato che un inquisito di partito spesso fa parte di una rete di
relazioni, di affari inconfessabili e di connivenze sempre difficili da
disvelare anche se non si tratta di organizzazioni segrete.
Travaglio ci disse:" I due maggiori partiti, ovviamente PD e PDL,
sono infarciti di inquisiti, di condannati, di imputati, di pregiudicati, il
record ovviamente spetta al PDL, il PD insegue con un buon numero, l’Udc
naturalmente tiene fede alla sua tradizione". Questa frase iniziale venne
sviluppato nel video trascritto: Travaglio criticò anche i partiti minori, a
partire dall'Udeur ma introdusse una distinzione tra la feccia del nord, la
feccia del centro e quella del sud.
Il punto più interessante di questo scritto è nella parte centrale, laddove
Travaglio constatò una moralizzazione delle liste del PDL nel sud!
Quando lessi questo scritto constatai che Travaglio non sapeva del litigio tra Berlusconi e Fini avvenuto nel luglio del 2009.
Questa era la causa vera che aveva portato a certe candidature e non ad altre, a quello che potremmo chiamare un rinnovamento della destra.
Premesso questo, torno al testo di Travaglio. Egli partì dal Piemonte e
denunciò vari personaggi che a me non sono noti. Per ognuno di loro Travaglio
elencò crimini e misfatti, sia a destra che al centro come a sinistra. Questo
punto mi fa venire a mente il paradosso della stampa italiana che è quello del
ragazzino GRADASSO il quale esclama frignando: "Lui me n'ha date tante, ma io
gliene ho dette di più!"
La stampa italica, settantacinquesima al mondo, è malmessa non solo perché omette molte notizie importanti, ma soprattutto non lavora mai per migliorare questo povero paese.
Talvolta sembrano dei marziani
caduto sul fatto per caso e due soldi! Se volete sapere come si dovrebbe fare
leggete l'ultimo scritto di Moore e il successivo che pubblicherò nei prossimi
giorni. Parlo della critica a Stupak e dell'attacco ai repubblicani americani.
Torniamo a Travaglio e ricordando che secondo lui era meglio se perdeva Cota (io
invece sono indifferente) ci trasferiamo in Lombardia. La prima considerazione
non mi piace, si tratta di una critica al figlio di Bossi. A me pare
persecutoria, gli altri figli di mister x (molti in parlamento da anni) non
furono e non sono trattati così e sicuramente non hanno ottenuto il seggio
parlamentare dopo un dottorato ad Oxford o una laurea alla Sorbona. Nello
specifico non si può parlare nemmeno di nepotismo in senso stretto: questo
scatterebbe nel caso in cui il figlio del Senatur acquisisse cariche nel partito
e magari sostituisse il padre. Anche se abbiamo liste bloccate nessun medico
ordina di votare un partito per forza.
Passando oltre Renzo Bossi e la Lega non si può parlare di nepotismo nemmeno per
certi candidati PDL, qui non siamo nel sud Italia degli anni cinquanta, ma nel
Messico di oggi, ieri e domani. Tutti dietro al capo indiscusso, tutti
famigli o servi fedeli e fidati!
Il Veneto, secondo le informazioni di Travaglio parrebbe pulito, anche le
piccole critiche che fece a Brunetta e Zaia sono state superate dai risultati
elettorali che in questo caso mi erano noti.
Travaglio criticò anche le candidature di Formigoni ed Errani,
lo fece accomunando i 2 storici presidenti di regione.
Concordo con Travaglio, ma a differenza di lui io spiego queste ricandidature con la natura della repubblica di Berlusconi. Viviamo nel regno del personalismo e della politica come rappresentazione. L'uomo, il volto, l'essere il simbolo di qualcosa hanno sostituito l'ideologia e il programma di riforme o di governo. A sinistra si vota il signor Rossi, a destri il Neri e al centro il Bianchi. Siamo alla semplificazione (banalizzazione) del messaggio politico, siamo schiavi del marketing e della politica da bere.
Non è questione di corruzione penale, siamo allo snaturamento dei valori, alla metamorfosi e all'illusione.
Un cavillo senza il sostegno del
sentimento popolare può poco contro queste armi moderne di distrazione di massa
e non cito, per carità di patria, la penuria di candidati credibili e positivi.
Ops, l'ho fatto!
Accolsi con fastidio la notizia che molti candidati toscani erano inquisiti, ma
io sostengo dal 1994 che la Toscana è la regione evitata dalle inchieste. Non
vedo e non vedevo grandi vecchi, ma tanti piccoli comitati d'affari e invito il
lettore a constatare che tutti i grandi appalti italiani di questi 15 anni sono
passati di qui, la terra dove la magistratura ha avuto qualche miopia e
timidezza di troppo.
Tutte le regioni del centro avevano i suoi inquisiti, ma fra queste il Lazio
spiccava per qualità e quantità anche se non c'era la lista del PDL.
Anche questa esclusione era
dovuta ai litigi del centro destra, ma questo fatto era noto a pochi e non è del
tutto dimostrabile. Quando mi raccontarono lo svolgimento dei fatti io non
pensai alle sbadatezze e ai dilettantismi, io vidi i dispetti trasversali, ma
non ho le prove. In ogni caso delle due tesi, una è prevalente!
Travaglio fece un discorso a parte per la Puglia, criticò la candidatura dell'ex
onorevole Cosimo Mele, ma sorvolò su Vendola e sulla sua vecchia giunta decimata
dalle inchiesta. Questa è la parte che mi piace meno. Trovo strano anche il
fatto che per parlare di Feccia del Sud Travaglio si sia concentrato solo su 2
regioni: Calabria e Campania.
Travaglio fa intendere che queste sono regioni più corrotte, ma
io penso il contrario: sono zone dove si è indagato meglio, in primis e subito
dopo aggiungo che si tratta di zone che ricevono più finanziamenti pubblici per
ragioni storiche, economiche e geografiche. Non trascurate questi fattori.
Per spiegare la corruzione io voglio introdurre qui una variante del
nepotismo, una figura che è figlia di un millennio e mezzo di medio evo e di
dominio culturale e politico cattolico, quella del capo popolo. Il sud elegge
sempre un capo, un don, un porta voce, un pastore di votanti! Certe tradizioni
sono attenuabili solo con l'urbanizzazione. Questi personaggi che a noi sembrano
bislacchi e impresentabili vengono da un mondo che non muta e non segue le
regole della politica spettacolare e televisiva. I motivi del degrado campano e
calabrese vengono da lontano, ma deve concordare con Travaglio quando dimostra
che ad oggi queste terre sono messe male.
Da notare e ricordare il fatto che Travaglio considerò come facce nuove e
pulite i due nuovi presidenti di regione del centro destra, Caldoro e Scopelliti.
Io posso concordare e riscontro
che si tratta di prescelti da Fini il quale sicuramente contestò qualche
importante comitato d'affari: non tutti e vedremo per quanto.
Il consiglio della Calabria che abbiamo sostituito non è da rimpiangere, 35
consiglieri su 50 erano stati imputati e qualcuno già condannato. Qui cito anche
un nostro video girato l'anno scorso a Certaldo dove un Fassino indignato disse
che lui non si sarebbe mai iscritto al PD della Calabria. Ad oggi non mi risulta
che tale partito sia stato commissionato e spero che il congresso abbia
rinnovato le cariche, devo dubitare.
La Campania è un buon laboratorio per sperimentare il nepotismo politico
soprattutto negli ambienti legati agli affari e alla corruzione, Travaglio ci
dona qualche spunto, ma servirebbe l'approfondimento di qualche politologo
preparato e coraggioso. In ogni caso si può sperare di avere una Calabria
leggermente meglio della precedente, senza dimenticare che siamo nel regno del
trasformismo e di quelli che seguono sempre la scia del presunto vincitore e del
favorito!
Mi avvio alla conclusione. Nel complesso considero importante questo scritto e
nel complesso mi sento di dire che la gente ha votato il meglio che c'era con la
bella sorpresa degli eletti a 5 stelle nel nord. Non si poteva fare molto
meglio!
Credo che Travaglio abbia fatto bene a denunciare i candidati del centro
sinistra al Sud, (io avrei aggiunto un nome da tenere in quarantena, lo sapete)
lo fece anche al convegno di Avane che si tenne nella casa del popolo locale.
Ammirai allora il suo coraggio che traspare anche nel nostro video e concordo
con lui, del resto se avessi dei contrasti forti con lui non chiuderei il pezzo
invitandosi ancora una volta a leggere il Fatto Quotidiano, se leggete i
giornali. Alla prossima!
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126 - EMPOLITICA ALLE FESTE DEMOCRATICHE: Acqua tra referendum e realtà
125 - La scuola tartassata: riflessioni a bocce ferme sull'ascensore bloccato!
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