£ G R E P P I A I T A L I A £ ...è davvero un magna magna... |
De
Reditu Suo - Secondo Libro
La civiltà italiana come ricostruirla (VIII)
24/03/2010
Del Prof. I. Nappini
LA POSSIBILE CIVILTÀ ITALIANA DEL FUTURO CHE È BEN OLTRE L’ORIZZONTE HA BISOGNO
FIN DA ORA DI QUANTI INTENDONO RESISTERE AL DISFACIMENTO SENZA FINE DEI VALORI,
DEI MITI E DELLE SPERANZE DELLE DIVERSISSIME GENTI D’ITALIA.
Chi non intende affidare qualcosa d’indefinito al capriccio dei tempi o peggio
dei nuovi imperi in formazione deve cominciare a costituirsi in qualcosa che ad
oggi non ha mai avuto peso, importanza o senso in Italia ossia UNA PUBBLICA
OPINIONE.
Per decenni i Partiti della Prima Repubblica e poi dei singoli leader nella
Seconda hanno deciso che cosa era bene e male per i loro seguaci, mantenuti,
satelliti, amici degli amici, ed elettori.
Adesso è necessario che si formino delle forze che dal basso ragionano e
interpretano il mondo umano, magari un piccolo frammento del mondo umano, per
offrire ai loro simili una visione delle cose e dei ragionamenti non inquinati
da opportunismi, spirito di parte, e pessime intenzioni.
IN ALTRE PAROLE OCCORRE CHE SI FORMI QUEL MINIMO DI OPINIONE PUBBLICA ATTA A
MANTENER VIVO UNO SPIRITO CRITICO DI NATURA COLLETTIVA.
L’aspetto decisivo della formazione di milioni di soggetti in grado di prendere
le distanze almeno dalle forme più marcate della propaganda e della pubblicità
televisiva è la possibilità di sostenere con finanziamento o con la
partecipazione delle buone cause, quello che altrove è l’impegno civile o
politico QUI NEL BELPAESE INQUINATO DA DECENNI DI CULTURA PARTITOCRATICA E DALLE
STRUMENTALIZZAZIONI DI PARTE PER FINI ELETTORALI.
Finora è mancata in Italia la possibilità di collegare le aspirazioni di milioni
d’Italiani a forze culturali e sociali in grado di far sentire il loro peso
sulla politica in modo non settario, non corporativo e non fazioso.
CENTINAIA DI ESIGENZE E DI ISTANZE PARTICOLARI ESPRESSE DA CATEGORIE SOCIALI O
PROFESSIONALI ORGANIZZATE E TALVOLTA POLITICAMENTE BEN DEFINITE NON FORMANO UNA
CIVILTÀ.
La civiltà è un qualcosa dove istituti politici, orientamenti culturali, forze
sociali, tradizioni e altro ancora trovano una loro armonia e riconoscono il
loro esser parte di un tutto.
In Italia la natura dei nostri schieramenti politici e dei gruppi sociali e
professionali organizzati non trova mai una sintesi e non si riconosce in
qualcosa di superiore, la civiltà italiana è un fatto retorico spesso
volutamente confusa con nebulosi riferimenti allo Stato o a sue particolari
articolazioni istituzionali che non sono la stessa cosa di una civiltà; essa è
ben più complessa dell’organizzazione istituzionale e include e trascende in una
superiore unità la politica, la cultura, la storia comune, le istituzioni e
perfino i miti e la memoria del passato sia esso recente, remoto o antico.
Nella Prima Repubblica i vecchi partiti di massa per alcuni decenni sia pur in
modo maldestro, interessato e talvolta truffaldino hanno messo assieme i
problemi e la cultura particolare di intere parti della popolazione con la vita
politica o con le grandi scelte di una Nazione.
Nella Seconda Repubblica questo non è possibile ed è necessario che i partiti,
ormai altro da ciò che erano nel passato, siano forzati a confrontarsi con forze
già organizzate sul territorio e già culturalmente strutturate e che non hanno
bisogno del protettore politico o di qualche altro soggetto mosso da interessi
di pessima natura.
SI DEVE MATERIALIZZARE UNA CITTADINANZA E NON UNA PLEBE ROZZA E RISSOSA.
› Per leggere l'archivio: 111 - 112 - 113 - 114 - 115 - 116 - 117 - 118 - 119 - 120 - 121 - 122 - 123 - 124 - 125 - 126 - 127 - 128 - 129
SOMMARIO DEGLI ULTIMI ARTICOLI:
129 - Fiabe dal mondo della politica: La fifa di Cesaretto l'equilibrista del Circo Italia
128 - De Reditu Suo - 2° libro - La civiltà italiana come ricostruirla (VII) (di I. Nappini)
127 - La feccia che risale il pozzo (sull'omonimo video di M. Travaglio)
126 - EMPOLITICA ALLE FESTE DEMOCRATICHE: Acqua tra referendum e realtà
125 - La scuola tartassata: riflessioni a bocce ferme sull'ascensore bloccato!
124 - De Reditu Suo - 2° libro - La civiltà italiana come ricostruirla (VI) (di I. Nappini)
123 - De Reditu Suo - 2° libro - La civiltà italiana come ricostruirla (V) (di I. Nappini)
122 - De Reditu Suo - 2° libro - La civiltà italiana come ricostruirla (IV) (di I. Nappini)
121 - De Reditu Suo - 2° libro - La civiltà italiana come ricostruirla (III) (di I. Nappini)
120 - De Reditu Suo - 2° libro - La civiltà italiana come ricostruirla (II) (di I. Nappini)
119 - De Reditu Suo - 2° libro - La civiltà italiana come costruirla (I) (di I. Nappini)
118 - De Reditu Suo - 2° libro - Salvare se stessi per salvare tutti (di I. Nappini)
117 - De Reditu Suo - 2° libro - Terza rivoluzione industriale e Belpaese (di I. Nappini)
116 - Per chi ha sete di giustizia:Un ringraziamento a Pier Camillo Davigo e Bruno Tinti
115 - De Reditu Suo - 2° libro - Le favole del Belpaese (di I. Nappini)
114 - De Reditu Suo - 2° libro - Il tempo che passa è un giudice spietato (di I. Nappini)
113 - De Reditu Suo - 2° libro - Il Belpaese chiede ancora miracoli e illusioni (di I. Nappini)
112 - INTORNO A TANGENTOPOLI: M. Travaglio intervista Bocca
111 - De Reditu Suo - 2° libro - L'Italia e la Repubblica per vecchi (di I. Nappini)
› Per leggere la periodica Lettera di Ralph Nader clicca QUI
26.07.10 20.35