I DIARI DEL CONTABILE DI CASA DULIO
Oggi si seguono i bollettini meteorologici, ma già più di un secolo fa un diligente contabile di Fontaneto, Giovanni Carcoforo, annotava nel diario se splendeva il sole sulle colline di Fontaneto, se la pioggia ristorava le zolle brune della terra e se la neve avvolgeva il territorio. Vi presentiamo due testimonianze tratte da questi diari: la prima è una sintesi degli scritti redatti dallo stesso Carcofaro; la seconda è una rappresentazione grafica, stile calendario che riporta giorno per giorno il tempo registrato a Fontaneto nell’anno 1899 ed i lavori agricoli svolti, mese per mese dai contadine delle proprietà
Dulio.
NOTIZIE
STORICHE
Giovanni
Carcoforo, fu Pietro nato a Fontaneto da famiglia borgomanerese nel 1843 e già militare e regio “catastraro” sposò Clara Sacchi nel 1880 ed ebbe due figli.Abitava nell’ attuale casa vedi proprietà della signora Chiarinotti Alessandra, sita in piazza san Rocco, i possedimenti da lui amministrati erano di proprietà dei fratelli Dulio fu Bartolomeo, ing. Giuseppe e dott. Carlo, che avevano acquistato dal conte Alberto d’Aragona con rogito 21 Gennaio 1875, per la somma di lire 500000. Comprendevano in Fontaneto le regioni agrarie di Tapulino, Pianone, Ronco, Romenorio, Forno, Monte Imperiale, Storni, Grande, Elisabetta, Decotta, Sganassina, coltivate a vite; Vallette coltivate a fienagione e con il sistema della rotazione, a frumento, avena, segale, lupini e colza; venivano inoltre allevati bovini e si praticava la bachicoltura.
Giuseppe
Dulio, nato a Borgomanero nel 1853, resse l’amministrazione comunale di Fontaneto come sindaco dal 1914 al 1920. Al Comune donò l’area dove attualmente sorgono il municipio e la scuola e fu anche progettista e sensibile maestro nel trasmettere ai giovani nozioni alimentari, fu anche assistente dell’architetto Antonelli nella costruzione del Santuario di
Boca.
Il dr. Carlo Dulio nato nel 1860, si occupò direttamente dei suoi fondi cercando di migliorare i sistemi di coltivazione con la diffusione dell’uso dei concimi chimici, portando innovazioni nella coltivazione della vite e soprattutto nella produzione del vino, ottenendo in quest’ultimo campo lusinghieri successi.
La crisi agricola dell’inizio del secolo indusse i fratelli Dulio a vendere la maggior parte delle proprietà. Carlo Dulio si riservò la parte collinare fino alla fine dell’800 tenuta a pascolo, vigna e bosco. Iniziò in questo periodo la coltivazione della brughiera al di là del rio Romenorio fino allora limite tra bosco e zona coltivata (Ruvnùu).
Col tempo anche queste terre passarono, poco per volta, a quelli che erano stati semplici salariati che divennero così piccoli proprietari: il ritorno degli emigranti dal Sudamerica e dalla Francia, con i loro risparmi, la forte volontà di lavoro di questi e le condizioni favorevoli all’agricoltura permisero un miglioramento della qualità della vita.
IL DIARIO
In questo diario il contabile Carcofaro annotava tutte le operazioni che si svolgevano il collina e in campagna; il resoconto che vi presentiamo è relativo agli anni 1896-1902.
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GENNAIO.
In questi mesi si lavora per il raccolto per la raccolta del
brugo (erbe del sottobosco) e delle foglie. I prati vengono
concimati con perfosfato e si spande la terra dei terricciati
ed espurgo dei fossi. Nella vigna si inizia la potatura. In
cantina si fa la muta dei vini (travaso da una botte all’altra).
Si spacca la legna e si sgrana la meliga, si preparano i pali
per la vigna.
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FEBBRAIO.
In campagna si inizia l’aratura per piantare le patate, si
raccolgono le pietre di campi, nei prati si continua la
concimazione spandendo anche il guano. Nella vigna continua la
potatura, si strappa la gramigna e si concima con il letame.
In casa (con questo termine nella lingua di allora si
intendevano i lavori svolti sotto i portici, nei magazzini e
nel cortile) si continua a sgranare la meliga, si preparano i
pali e si distillano le vinacce.
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MARZO.
In campagna si seminano le patate, si ara e si semina la
meliga e l’avena. Si taglia l’erba delle marcite. Nelle
vigne si continua la potatura e la concimazione e la
zappatura, si tirano le rebbie (lunghi e flessibili tralci di
rosa selvatica, sostituiti più tardi dal fil di ferro).In
casa si continuano i soliti lavori.
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APRILE. Nei campi di frumento si spande il nitrato, in collina si spande la calce. Taglio del brugo dal bosco. In casa si sgrana la meliga, si spacca la legna e si aguzzano i pali per la vigna. Disinfezione delle stuoie e dei locali per i bachi.
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MAGGIO. Nella vigna si irriga con il verderame e zolforazione. Si inizia la bachicoltura. Taglio e raccolta del maggengo, si semina la meliga e si monda il frumento. In casa nei giorni di pioggia si continuano i soliti lavori.
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GIUGNO. Irrorazione e zolfatura della vigna. Continua la fienagione, taglio della segale e del frumento. Consegna dei bozzoli. Potatura dei gelsi e zappatura dei salici.
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LUGLIO.
Nella vigna si taglia si taglia l’erba e si continua l’irrorazione
e la zolfatura. Taglio del frumento, dell’avena e
fienagione. Nella cantina muta del vino. Raccolta dei bozzoli.
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AGOSTO.
Nella vigna si taglia l’erba, si zappa e si continua la
zolfatura. Nei campi si raccolgono le patate e si semina la
segale. Nei prati si taglia e si fa essiccare il terzuolo. In
casa la battitura del frumento, avena e segale.
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SETTEMBRE.
Nei campi si semina la segale e il frumento e si ara per
seminare la colza; taglio ed essiccazione del terzuolo. In
casa si prepara la cantina per la vendemmia. Muta del vino
vecchio. Si battono i lupini.
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OTTOBRE.
In questo mese il lavoro più importante è la vendemmia dove
venivano assunti dei lavoratori a giornata, e si lavorava
anche la domenica. Nei si raccoglie la meliga, si semina il
frumento e la colza.
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NOVEMBRE. Nei campi si raccoglie la meliga, si preparano i prati per le marcite. Nella vigna dopo aver estirpato la gramigna si concima con il letame. Si abbattono gli alberi morti, si raccolgono le foglie e si taglia il brugo: In casa si spacca la legna e si preparano i pali per la vigna.
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DICEMBRE.
Nella vigna si continua la concimazione, preparazione dei
prati per le marcite, raccolta delle foglie. In casa si spacca
la legna, si preparano i pali e si analizzano i vini.
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