Buccella Gino Cardelli Torquato Caretti Fedele Carli Giuseppe DeCarli  fratelli
De Gaspari Ercole Ferrari Luigi Franchini Enrico Franzoni Antonino Giulietti Giuseppe
Grifeo Federico Griffini Saverio GrossoCampana A. Lavezzeri Roberto Maifreni Guido
Mancini Giuseppe Merli Severino Negri Pietro E. Pagliari Giacomo Pallavicini di Priola  E.
Pallotti Giacomo Pantanali Emilio Paolini Giuseppe Pecorari Ottone Pergolesi Raffaele
Prato Leopoldo Rismondo Francesco Riva di  Villasanta A. Rolando Francesco Rossi Francesco
Scirè Sebasiano Il capitano nero Vayra Giuseppe Vitali Michele Ori fuori Corpo

Giuseppe Paolini

1861-1924

Nasce a Popoli di Pescara l'11 aprile 1861. Frequenta l'Accademia militare di Modena uscendone col grado di Sottotenente. Viene assegnato al 2° Rgt. dove consegue i gradi superiori. Passa al 9° col grado di maggiore nel 1908 e col XXX Btg. concorre ai soccorsi della citta di Messina. Per l'opera svolta gli viene conferita la medaglia d'argento di benemerenza. Trasferito all'11° partecipa alla campagna di Libia col XV Btg. e passa al grado superiore per meriti di guerra e ferita in seguito ai fatti di Sciara Sciat. Rientrato in Italia viene incaricato di formare il 134° Rgt di fanteria che poi comanda. Dopo l'entrata in conflitto dell'Italia viene promosso al grado di Maggior Generale per l'azione al Monte Sei Busi del 25 luglio 1915. Il 21 ottobre come comandante di Brigata speciale (3 Btg. bersaglieri ciclisti) fu al Selz dove viene ferito 4 volte. Insignito di medaglia d'oro passa al comando della Brigata Acqui poi della 4a divisione. Nel giugno 1917 con la promozione a Tenente generale ottiene un comando di Corpo d'armata speciale durante la ritirata di Caporetto. La precisa azione di copertura dei suoi reparti permette il ritiro oltre il Piave della III armata. Per questi fatti venne insignito di Medaglia d'argento. Al termine del conflitto venne posto in congedo col grado di Generale di C.A. Muore a Gorizia alcuni anni dopo nel 1924.  

Motivo del conferimento: Diresse con senno e con coraggio, sotto violentissimo fuoco nemico, l’avanzata della propria brigata. Ferito ben quattro volte, non volle lasciare il campo di battaglia, finchè non si fu assicurato dell’esecuzione degli ordini impartiti, mirabile esempio di cosciente ardimento. Poggio di quota 65 a nord di Selz, 21 ottobre 1915.   

All'epoca della offensiva finale nel 1918 comandava l'XI C.d.A. composto da bersaglieri

XI CORPO D'ARMATA (Ten. Gen. Giuseppe Paolini)
Capo di Stato Maggiore: Brg. Gen. Annibale Bonomi
Comandante d'Artiglieria: Brg. Gen. Antonio Falcone
Comandante del Genio: Brg. Gen. Oddone Ganassini

23^ Divisione Bersaglieri (Ten. Gen. Gustavo Fara)
Capo di Stato Maggiore: Ten. Col. Armando Pratolongo
VI Brigata Bersaglieri (Brg. Gen. Giovanni Deo)
- 8° Reggimento Bersaglieri (Col. Ugo Conti)
       III – V - XII Battaglione Bersaglieri
- 13° Reggimento Bersaglieri Territoriale (Ten. Col. Luigi Peluso)
         LIX - LX – LXII Battaglione Bersaglieri
VII Brigata Bersaglieri (Brg. Gen. Alessandro Pirzio Biroli)
- 2° Reggimento Bersaglieri (Col. Ernesto Richieri)
       XIV – XXII – XXIV Battaglione Bersaglieri
- 3° Reggimento Bersaglieri Territoriale (Col. Matteo Bernasconi)
       XVIII – XX – XXV Battaglione Bersaglieri
40° Reggimento Artiglieria da Campagna Territoriale (Col. Simeoni)
238^ Batteria Bombarde - III Battaglione Genio Zappatori
123^ Compagnia Genio Telegrafisti - Servizi Divisionali
IL CIMITERO SUL SANT'ELIA
Il Cimitero “Invitti della Terza Armata” venne ideato dal generale Giuseppe Paolini e progettato dal colonnello Vincenzo Paladini dell’Ufficio Cura e onoranze salme caduti in guerra, l’ente che si occupò anche della realizzazione del manufatto. L’opera venne terminata nel 1923. La consacrazione ebbe luogo nella simbolica data del 24 maggio di quello stesso anno e fu officiata dal vescovo castrense monsignor Angelo Bartolomasi, alla presenza del Capo del Governo, Mussolini, e del Duca d’Aosta. Il complesso raccoglieva ben 30.000 salme (oltre 400 di ufficiali), riesumate dai cimiteri di guerra dei dintorni o disseppellite di recente dal campo di battaglia. Per diversi, fino alla edificazione di Redipuglia inaugurato nel 1938, questo fu l'unico grande cimitero che ricordasse i caduti della III armata.
 

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Per il contributo storico I BERSAGLIERI       Origini Epopea e Gloria di Garofalo Langella Miele