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Fedele
Caretti
1892/1918
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Nasce
a Arbizzo (va) il 19 luglio 1892. Nel 1912 viene arruolato nel 9° reggimento e
partecipa alla campagna di Libia in forza all'11°. Trattenuto in servizio si
distingue al soccorso del terremoto di Avezzano. Allo scoppio della guerra viene
destinato nell'alto Isonzo dove nell'inverno resta congelato agli arti
inferiori. Rientrato dalla convalescenza, passa al 7° e poi al 13°. Il 20
maggio 1918 sul Piave, nell'azione di contenimento del nemico a Capo Sile resta
gravemente ferito a una gamba. La gamba è quasi recisa e non resta che legare
un laccio sopra la ferita. Provvede lui stesso con un coltello a recidere il
resto dell'arto. La morte sopraggiunta in seguito all'emorragia e lo stoicismo
nel contegno lo rendono proponibile per una decorazione. Alla memoria gli viene
conferita la Medaglia d'Oro.
Motivo del
conferimento: Durante violento bombardamento avversario, avuta troncata una
gamba da una scheggia di bombarda, mirabilmente calmo, chiedeva all’aiutante di
sanità di essere medicato dopo di altri feriti, e da solo si recideva con un
coltello l’arto, e si arrestava l’emorragia con la cinghia dei pantaloni.
Incurante di sè e del dolore, rincorava quindi ed incitava ancora i compagni ed
al proprio comandante di compagnia, accorso per confortarlo, diceva che non era
nulla. Poco dopo spirava. Testa di ponte di Capo Sile, 20 maggio 1918.
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