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Severino
Merli
1891-1916
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Nasce
a Poggio Renatico (FE) il 28 luglio 1891. Alla chiamata di leva del 1911 viene
destinato al 5° reggimento dove resta fino al 1914, congedandosi col grado di
Sergente. Emigrato in Calabria, nell'agro cosentino, allo scoppio della guerra
viene richiamato al 12° Reggimento, XXXVI Battaglione. Impegnato da subito sul Mrzli (Sleme) si distinse per la promozione a sergente maggiore. Nel mese di
luglio venne trasferito al 7° guadagnandosi una medaglia di bronzo al S.
Michele per aver condotto il reparto all'attacco in mancanza di ufficiali. Il
suo carisma nei confronti dei bersaglieri valeva l'impegno che questi per lui
profondevano in ogni circostanza difficile. Tutti lo seguivano, e lo seguirono
anche il 12 ottobre 1916 quando sul Carso al Veliki Hribach si tentò un'azione
distorsiva per facilitare la conquista del S. Marco a Gorizia. Nella fase più
cruenta dell'attacco una granata gli spezzò entrambe le gambe.
Motivo del
conferimento: Costante esempio di coraggio ed altissimo sentimento del dovere,
sapeva infondere nei dipendenti lo slancio ed il vigore offensivo che lo
animavano. Avute le gambe asportate da una granata nemica, con eccezionale forza
d’animo e cosciente sublime spirito di sacrificio, chiedeva di non essere
trasportato al posto di medicazione, dicendosi lieto di morire per la Patria sul
campo di battaglia, in mezzo ai suoi soldati. Fino agli ultimi istanti incitò i
dipendenti a perseverare nella lotta e spirò dopo aver gridatoViva l’Italia !.
Veliki - Hriback, 12 ottobre 1916.
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