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Torquato
Cardelli
1895/1916
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Nasce
a Sant'Ermo di Lari (PI) l'11 ottobre 1895. Chiamato alla leva, viene coscritto
al 5° reggimento col quale entra in linea sul
trincerone del Monte Mrzli
(Kolovrat, S. Lucia e S.
Maria di Tolmino)
il 24 maggio 1915. Ammalatosi di tifo nell'estate, dopo
lunga degenza viene trasferito al VII ciclisti in linea sul Pasubio. Il 10
ottobre 1916 un gruppo di bersaglieri ciclisti, inerpicandosi lungo i canaloni
della Vallarsa coi fanti della Puglia piombarono sul nemico all'alpe di
Cosmagnon (poi al pianoro
fra il Pasubio, il Roite e il Col Santo). Ferito una prima volta alla spalla, prosegue imperterrito verso le
trincee nemiche, dove viene fatto segno ad un nuovo fuoco di fucileria che gli
procura la seconda ferita al braccio sinistro. Per combattere la destra può
essere sufficiente e Cardelli coi pochi compagni rimasti riesce ad espugnare la
trincea avversaria giusto in tempo per il terzo colpo in arrivo, quello mortale.
Al tenente che sopraggiunge riesce solo a sussurrare parole di entusiasmo e
patriottismo. Medaglia d'Oro alla
memoria.
Motivo del
conferimento: Benchè ferito due volte, non abbandonava il combattimento, anzi
valorosamente si slanciava avanti nella trincea nemica e, gridando “Savoia,
incitava i compagni a seguirlo, finché il piombo nemico lo rendeva cadavere. Le
ultime sue parole furono: Viva l’Italia !. Alpe di Cosmagnon, 10 ottobre 1916.
http://www.ardito2000.it/ardito2000_00000b.htm
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