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Giuseppe
Mancini
1893-1917
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Nasce
ad Arezzo il 10 febbraio 1893. Si arruola nel 1913 nel 3° Rgt. come allievo
ufficiale ed ottiene le spalline con destinazione 6°. Allo scoppio della
guerra era in servizio al 13°. Il 28 luglio già ai primi scontri viene
decorato di Medaglia d'Argento dopo tre ferite. Promosso tenente, l'anno
successivo, viene assegnato alla Scuola Mitraglieri di Brescia. Dopo la ritirata
di Caporetto chiede di essere mandato a reparto combattente. La sua destinazione
in questo frangente è l'altopiano di Asiago, di nuovo sotto pressione dopo la
ritirata al Piave. Il 4 dicembre del 1917 in servizio come capitano al 12°,
viene ferito mortalmente al Monte Miela. Nonostante la ferita continua a
combattere con un pugno di uomini per tenere la posizione. Alla memoria gli
viene assegnata la Med. d'Oro il 19 agosto 1921. (Dal
Museo di Canove di Roana: un piccolo giallo circonda la sua tumulazione.
Dal suo ricovero nell'ospedalettto da campo nei momenti concitati del periodo la
sua salma venne deposta senza indicazioni finendo poi, si disse, fra gli ignoti
del sacrario, ossario di Asiago)
Motivo del
conferimento: Alla testa del proprio reparto, incitando i suoi soldati con la
parola e con l’esempio li guidava all’assalto della linea sbaragliandone le
piccole guardie, che costringeva ad asserragliarsi in una vicina baita.
Cadutigli d’intorno la maggior parte dei suoi uomini, ritornava con rinnovata
violenza ed indomabile tenacia all’assalto dell’improvvisato fortilizio, venendo
a lotta corpo a corpo. Ferito a bruciapelo da un colpo di fucile all’addome, non
volle cedere al nemico, che forte di numero, tentava la riscossa ed in un
supremo sforzo, animando con la voce i superstiti della compagnia, al grido di
Savoia! li trascinava a nuovo assalto, impadronendosi della contesa baita, ed
annientandone i difensori. Poco dopo, strappato a forza dai soldati dal posto
d’onore, spirava prima di giungere al posto di medicazione. Fulgido esempio di
eroismo e delle più alte virtù militari. Monte Miela, 4 - 5 dicembre 1917.
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