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Francesco
Rossi
1888-1917
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Nasce
a Bertinoro (Fo) il 9 aprile 1888 da
Emilio e Sirri Elvira, coloni,
e si trasferisce
successivamente a Castel Bolognese
assieme alla famiglia. Primogenito di dieci figli,
viene chiamato alla leva di
Forlì dove è arruolato nella 1a categoria ed assegnato al n. 222292 di matricola
del Distretto Militare il 7 marzo 1908 e lasciato in congedo illimitato.
Istruzione letteraria: 1a elementare. Richiamato alle armi per mobilitazione
viene assegnato all'8° Reggimento Bersaglieri il 26 settembre 1911 alla vigilia
della guerra di Libia.
Qui ricevette un encomio nel
febbraio 1912 per i combattimenti di Homs.
Encomio solenne - Apprestò
durante il combattimento il pronto soccorso ai feriti rimanendo a contatto dei
propri reparti nella linea di fuoco in zone battute dalla fanteria nemica -
Merghl, 27 febbraio 1912.
Rientrato in Italia per ferite, passa al deposito del 6° bersaglieri (18 maggio)
poi al congedo illimitato.
Allo scoppio della guerra fu destinato al 6° e combattè ad Oslavia e sul
Pecinka dove venne promosso caporale per meriti di guerra (1/11/15). Si guadagnò anche
una medaglia di Bronzo nell'ottobre 1916 in una azione di collegamento fra
reparti isolati. - A sua
domanda comandò una pattuglia che precedeva la compagnia durante il
combattimento, ed assolse il suo compito con intelligenza e serenità. Occupata
una trincea si offrì ancora volontariamente quale porta ordini tra il reparto
avanzato e il Comando di battaglione, percorrendo più volte, sotto il fuoco,
durante la notte lo spazio che intercedeva fra le due linee di occupazione.
Dimostrò costantemente singolare coraggio ed alto sentimento del dovere - Falde
Occidentali Monte Pecinka, 11 ottobre 1916. -
Promosso successivamente caporal maggiore
(20/10/16) e sergente sempre per
meriti di guerra (30/5/17) si batté sulla Bainsizza dove ottenne un'altra medaglia di
Bronzo - Durante un
aspro combattimento fu fiero animatore di lotta, esponendosi ove maggiore era il
pericolo. Già distintosi in precedenti combattimenti - Pradamano, 29 ottobre
1917. Le sue gesta durante la ritirata di Caporetto misero
ancora una volta in evidenza il valore di questo soldato. A Tondarecar sugli
Altipiani, nella battaglia di arresto del 5 dicembre 1917 moriva facendo scudo a
una baionettata rivolta al suo capitano. Alla memoria la Medaglia d'Oro
decretata il 19
agosto 1921.
Motivo del
conferimento: Distintosi in precedenti azioni e soprattutto durante il
ripiegamento al Piave, combatteva meravigliosamente, contribuendo a
riconquistare una posizione perduta. Costretto poscia a ripiegare, ed avendo
perduto il proprio capitano, si raccoglieva a disperata resistenza, incitando
con la parola e l’esempio i pochi compagni superstiti, vicino al comandante, per
salvare il quale faceva supremo olocausto della vita. Si spegneva serenamente
coi nome d’Italia sulle labbra. Monte Tondarecar, 4 dicembre 1917
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