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Il risparmio energetico è la migliore delle energie alternative
05/12/2010
Di F. Allegri
In questa breve introduzione presento un nuovo scritto che ho tradotto di Lester R. Brown sui risparmi energetici che si potrebbero realizzare attraverso l'adozione di tecnologie più avanzate e mirate per realizzare gli elettrodomestici.
Qui Lester Brown incontra Ralph Nader, anche lui sostenne gli stessi concetti la scorsa primavera.
Anche in Italia si seguono questi principi, ma lo si fa sottovoce, si preferisce far finta di rincorrere il nucleare per scopi politici poco chiari e forse inconfessabili.
Invito anche a leggere le considerazioni sulla Cina urbana e non urbana e poi guardate al Giappone!
Aumentare i Macchinari Efficienti: Una Grande Vittoria per i Consumatori e per il Clima www.earthpolicy.org/index.php?/book_bytes By Lester R. Brown Earth Policy Release Book Byte 29 luglio 2010 Ci sono enormi opportunità per usare l’energia in modo più efficiente. L’investire nell’efficienza energetica è spesso molto più conveniente d’espandere la fornitura energetica per pareggiare la domanda crescente. Di solito gli investimenti in efficienza danno un alto saggio di ritorno, risparmiano i soldi dei consumatori, e aiutano a lottare con il mutamento del clima evitando le emissioni di C02 derivanti dal bruciare altri carburanti fossili. Proprio come le lampade fluorescenti compatte (CFLs) offrono grandi risparmi elettrici rispetto ai bulbi a luce incandescente; un altro tipo d’efficienza è disponibile per le applicazioni domestiche: refrigeratori ed elettrodomestici. La U.S. Energy Policy Act del 2005 fu progettata per sfruttare alcuni dei risparmi potenziali. Promuove standard di efficienza dell’oggetto così alti da chiudere 29 centrali al carbone, il più ricco di carbonio tra i carburanti fossili. Altre norme della legge – come gli aiuti fiscali per incoraggiare l’uso di tecnologie efficienti a livello energetico, un cambiamento che combini di più calore e generazione di energia e la scelta del prezzo a tempo reale dell’elettricità (misura che scoraggia l’uso opzionale dell’elettricità nei periodi di picco della domanda) taglierebbe la domanda di elettricità così da chiudere altre 37 centrali a carbone. Gli standard dell’efficienza dell’apparecchio e altre misure nella legge ridurrebbero anche sostanzialmente i consumi di gas naturale. Tutte insieme, queste misure sono progettate per ridurre il conto del gas e dell’elettricità del consumatore nel 2020 di oltre $20 miliardi. Sebbene il Congresso USA avesse approvato la legge che aumenta l’efficienza per quasi 30 categorie d’applicazioni industriali e casalinghe – dai refrigeratori ai motori elettrici su scala-industriale – il Department of Energy (DOE) USA per molti anni non è riuscito a scrivere gli standard necessari per applicare oggi la legge. Per rimediare a ciò, pochi giorni dopo la sua elezione, il Presidente Obama ordinò al DOE di scrivere le regole per applicare la legge. Globalmente il grande sfidante del macchinario è la Cina. Nel 1980 le sue manifatture di macchinari produssero solo 50.000 refrigeratori, virtualmente tutti per uso domestico. Nel 2008 esse produssero 48 milioni di refrigeratori, 90 milioni di TV color e 42 milioni di lavatrici, molte di questi per l’esportazione. La penetrazione del mercato di queste macchine moderne nella Cina urbana di oggi è già simile a quella dei paesi industriali. Per ogni 100 famiglie urbane ci sono 138 apparecchi TV a colori, 97 lavatrici e 88 condizionatori d’aria da stanza. Persino nelle aree rurali ci sono 95 TV color e 46 lavatrici ogni 100 famiglie. Tale crescita fenomenale dell’uso di apparecchi casalinghi in Cina, insieme alla crescita straordinaria dell’industria aumentò l’uso di elettricità in Cina di 11 volte da 1980 al 2007. Nonostante che la Cina abbia stabilito gli standard per gran parte dei macchinari nel 2005 questi non sono stati rafforzati con decisione. L’altra principale concentrazione di macchine per la casa è nell’Unione Europea: la casa di 495 milioni di persone. Greenpeace nota che nonostante gli Europei in media usino la metà dell’elettricità usata dagli Americani: essi hanno ancora un grande potenziale per ridurre il loro consumo. Un refrigeratore in Europa usa scarsamente la metà dell’elettricità di uno negli Stati Uniti, per esempio ma se i refrigeratori più efficienti sul mercato di oggi usano solo un quarto dell’elettricità del refrigeratore medio europeo, ciò suggerisce un alto potenziale per tagliare l’uso di elettricità. Ma questa non è la fine della via dell’efficienza poiché l’avanzamento della tecnologia permette l’aumento del potenziale. Il Top Runner Program del Giappone è il sistema più dinamico del mondo per alzare di livello gli standard d’efficienza dei macchinari. In questo sistema, i macchinari più efficienti venduti oggi, stabiliscono lo standard per quelli venduti domani. Usando questo programma, tra la fine degli anni novanta e la fine del 2007 il Giappone aumentò gli standard di efficienza per i macchinari individuali ovunque dal 15 all’83%, a seconda del macchinario. E’ un processo in corso che utilizza di continuo i miglioramenti nelle tecnologie efficienti. Una relazione del 2008 indica che il Top Runner Program per tutte le macchine ha superato le aspettative ambiziose iniziali – e spesso di un ampio margine. In un’analisi dei risparmi energetici potenziali entro il 2030 per ogni oggetto, l’Organisation for Economic Co-operation and Development (OECD) pone i risparmi potenziali della riduzione dell’elettricità dell’uso in standby – l’energia consumata quando una macchina non è in uso – in cima alla lista. L’elettricità usata nel mondo dalle macchine nella modalità standby conta per oltre il 10% del consumo totale di elettricità. Nei paesi OECD, l’energia in standby delle famiglie individuali varia da un minimo di quasi 30 watts fino a un massimo di oltre 100 wattssia nelle famiglie degli USA che in Nuova Zelanda. Poiché tale energia è usata intorno all’orologio, anche se il potenziale è relativamente basso, l’uso cumulativo è sostanziale. Alcuni governi stanno limitando l’uso di energia in standby di apparecchi TV, computer, microonde, lettori DVD, ecc a 1 watt per mezzo. La Corea del Sud ad esempio, ha stabilito un limite di 1 watt in standby per molti oggetti entro il 2010. L’Australia farà lo stesso per quasi tutte le macchine entro il 2012. Uno studio USA stima che quasi il 5% dell’uso dell’elettricità residenziale USA viene da macchine in modalità standby. Se questa figura cadesse all’1%, che potrebbe essere fatto facilmente, 17 centrali elettriche a carbone potrebbero essere chiuse. Se la Cina volesse abbassare le sue perdite da standby all’1% essa potrebbe chiudere un numero molto più grande di centrali elettriche. Una sfida all’efficienza più recente è arrivata con l’invasione del mercato di grandi televisioni a schermo piatto. Gli schermi oggi sul mercato usano facilmente il doppio dell’elettricità di una televisione con il tubo a raggio catodico tradizionale. Se lo schermo piatto è un grande modello di schermo al plasma usa l’elettricità 4 volte di più. Nel Regno Unito, alcuni membri del governo propongono di proibire le televisioni con lo schermo al plasma che divorano energia. La California ha approvato standard tali che le nuove televisioni consumino 1/3 in meno di elettricità delle attuali entro il 2011 e il 49% in meno entro il 2013. Spesso i consumatori non comprano le macchine più efficienti energeticamente perché il prezzo di acquisto iniziale è più alto, anche se questo è di meno del bilanciamento per i costi operativi minori nel tempo di vita del macchinario. Se tuttavia le società adottassero una carbon tax pari ai costi del cambiamento del clima, le nuove macchine sarebbero più convenienti a livello economico. L’etichetta dei consumi energetici aiuta i consumatori a scegliere con saggezza. Una scelta mondiale degli standard di efficienza dei macchinari stimolerebbe verso i modelli più efficienti sul mercato e porterebbe a grandi risparmi energetici nel settore dei casalinghi. Ciò avvicinerebbe o supererebbe il 12% di domanda elettrica mondiale salvabile con un cambio deciso verso l’accensione efficiente. Poi i guadagni combinati in illuminazione ed efficienza nei macchinari soltanto permetteranno al mondo di evitare la costruzione di 1410 centrali elettriche a carbone in più alle 1283 centrali nuove a carbone che l’International Energy Agency progetta di costruire per il 2020. Questa sarebbe una vittoria per i consumatori e una vittoria per il clima. # # # Tratto dal Capitolo 4, “Stabilizing Climate: An Energy Efficiency Revolution”, in Lester R. Brown, Plan B 4.0: Mobilizing to Save Civilization (New York: W.W. Norton & Company, 2009) disponibile on-line a www.earthpolicy.org/index.php?/books/pb4 Altri dati e fonti d’informazione su www.earthpolicy.org Sentitevi liberi di passare questa informazione anche agli amici, aifamiliari e ai colleghi! Follow EPI: Contatto per i media: Reah Janise Kauffman Contatto per la ricerca: Janet Larsen Earth Policy Institute 1350 Connecticut Ave. NW, Suite 403 Washington, DC 20036 www.earthpolicy.org |
Raising Appliance Efficiency: A Big Win for Consumers and the Climate www.earthpolicy.org/index.php?/book_bytes By Lester R. Brown Earth Policy Release Book Byte 29 July, 2010 There are enormous opportunities to use energy more efficiently. Investing in energy efficiency is often far cheaper than expanding the energy supply to meet growing demand. Efficiency investments typically yield a high rate of return, saving consumers money, and can help fight climate change by avoiding carbon dioxide (CO2) emissions from burning additional fossil fuels. Just as compact fluorescent lamps (CFLs) offer great electricity savings over incandescent light bulbs, a similar range of efficiencies is available for many household appliances, such as refrigerators and home electronics. The U.S. Energy Policy Act of 2005 was designed to exploit some of these potential savings. It raises appliance efficiency standards high enough to close 29 power plants that burn coal, the most carbon intensive of the fossil fuels. Other provisions in the act - such as tax incentives that encourage the adoption of energy-efficient technologies, a shift to more combined heat and power generation, and the adoption of real-time pricing of electricity (a measure to discourage optional electricity use during peak demand periods) - would cut electricity demand enough to close an additional 37 coal-fired power plants. Appliance efficiency standards and other measures in the bill would also reduce natural gas consumption substantially. All together, these measures are projected to reduce consumer electricity and gas bills in 2020 by more than $20 billion. Although the U.S. Congress passed legislation raising efficiency for some 30 categories of household and industrial appliances - from refrigerators to industrial-scale electric motors - the U.S. Department of Energy (DOE) has for many years failed to write the standards needed to actually implement the legislation. To remedy this, just days after taking office, President Barack Obama ordered the DOE to write regulations to translate law into policy. Globally the big appliance challenge is China. In 1980 its appliance manufacturers produced only 50,000 refrigerators, virtually all for domestic use. In 2008 they produced 48 million refrigerators, 90 million color TVs, and 42 million clothes washers, many of which were for export. Market penetration of these modern appliances in urban China today is already similar to that in industrial countries. For every 100 urban households there are 138 color TV sets, 97 washing machines, and 88 room air conditioners. Even in rural areas there are 95 color TVs and 46 washing machines for every 100 households. This phenomenal growth in household appliance use in China, along with the extraordinary growth of industry, raised China's electricity use 11-fold from 1980 to 2007. Although China established standards for most appliances by 2005, these are not strictly enforced. The other major concentration of home appliances is in the European Union, home to 495 million people. Greenpeace notes that even though Europeans on average use half as much electricity as Americans do, they still have a large potential for reducing their usage. A refrigerator in Europe uses scarcely half as much electricity as one in the United States, for example, but the most efficient refrigerators on the market today use only one fourth as much electricity as the average refrigerator in Europe, suggesting a huge potential for cutting electricity use. But this is not the end of the efficiency trail, since advancing technology keeps raising the potential. Japan's Top Runner Program is the world's most dynamic system for upgrading appliance efficiency standards. In this system, the most efficient appliances marketed today set the standard for those sold tomorrow. Using this program, between the late 1990s and the end of 2007 Japan raised efficiency standards for individual appliances by anywhere from 15 to 83 percent, depending on the appliance. This is an ongoing process that continually exploits advances in efficiency technologies. A 2008 report indicates that the Top Runner Program for all appliances is running ahead of the ambitious initial expectations - and often by a wide margin. In an analysis of potential energy savings by 2030 by type of appliance, the Organisation for Economic Co-operation and Development (OECD) put the potential savings from reducing electricity for standby use - the power consumed when an appliance is not being used - at the top of the list. The electricity used by appliances in standby mode worldwide accounts for up to 10 percent of total electricity consumption. In OECD countries, individual household standby power ranged from a low of perhaps 30 watts to a high of over 100 watts in both U.S. and New Zealand households. Since this power is used around the clock, even though the wattage is relatively low, the cumulative use is substantial. Some governments are capping standby power use by TV sets, computers, microwaves, DVD players, and so on at 1 watt per appliance. South Korea, for example, is mandating a 1-watt limit on standby for many appliances by 2010. Australia is doing the same for nearly all appliances by 2012. A U.S. study estimates that roughly 5 percent of U.S. residential electricity use is from appliances in standby mode. If this figure dropped to 1 percent, which could be done easily, 17 coal-fired power plants could be closed. If China were to lower its standby losses to 1 percent, it could close a far larger number of power plants. A more recent efficiency challenge has come with the market invasion of large, flat-screen televisions. The screens now on the market use easily twice as much electricity as a traditional cathode ray tube television. If the flat screen is a large-screen plasma model, it can use four times as much electricity. In the United Kingdom, some Cabinet members are proposing to ban the energy-guzzling flat-screen plasma televisions. California has approved standards requiring that all new televisions draw one third less electricity than current sets by 2011 and 49 percent less by 2013. Consumers often do not buy the most energy-efficient appliances because the initial purchase price is higher, even though this is more than offset by lower appliance lifetime operating costs. If, however, societies adopt a carbon tax reflecting the costs of climate change, the more efficient appliances would be economically much more attractive. Energy use labeling requirements would help consumers choose more wisely. A worldwide set of appliance efficiency standards keyed to the most efficient models on the market would lead to massive energy savings in the appliance sector. This could approach or exceed the 12 percent of world electricity demand that could be saved with a wholesale shift to more-efficient lighting. Thus the combined gains in lighting and appliance efficiencies alone would enable the world to avoid building 1,410 coal-fired power plants-more than the 1,283 new coal-fired power plants that the International Energy Agency projects will be built by 2020. This would be a win for consumers and a win for the climate. # # # Adapted from Chapter 4, “Stabilizing Climate: An Energy Efficiency Revolution”, in Lester R. Brown, Plan B 4.0: Mobilizing to Save Civilization (New York: W.W. Norton & Company, 2009), available on-line at www.earthpolicy.org/index.php?/books/pb4 Additional data and information sources at www.earthpolicy.org Feel free to pass this information along to friends, family members, and colleagues! Follow EPI: Media Contact: Reah Janise Kauffman Research Contact: Janet Larsen Earth Policy Institute 1350 Connecticut Ave. NW, Suite 403 Washington, DC 20036 www.earthpolicy.org
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SOMMARIO DEGLI ULTIMI ARTICOLI:
135 - De Reditu Suo - Terzo Libro - L’Italiano educato dagli stranieri invasori- settimo discorso (del Prof. I. Nappini)
134 - De Reditu Suo - Terzo Libro - L’Italiano educato dagli stranieri invasori- sesto discorso (del Prof. I. Nappini)
133 - LE EMISSIONI GLOBALI DI BIOSSIDO DI CARBONIO CADONO NEL 2009 di Lester R. Brown
132 - Dennis Kucinich: Afganistan, L’Ambiente e il Controllo Societario del Processo Politico
131 - LESTER R. BROWN E La connessione fra povertà e popolazione
130 - Note sul tempo altro e sui giovani (del Prof. I. Nappini)
129 - Reclamare le strade: Lester R. Brown tra byke sharing e centri urbani da disinquinare
128 - L'italiano educato dallo straniero invasore (del Prof. I. Nappini)
127 - L'Italia non ricorda più Salvador Allende (del Prof. I. Nappini)
126 - Il Giappone sarà salvato dall'invincibile capitano? (del Prof. I. Nappini)
125 - L'articolo 1 della Costituzione della Repubblica Italiana (del Prof. I. Nappini)
124 - Questo anti-comunismo tutto nostrano (del Prof. I. Nappini)
123 - Verso la civiltà del vento: Lester R. Brown e l'energia eolica nel mondo
122 - La chiesa tra protestantesimo e pedofilia
121 - La grande novità nella legge di tutela sanitaria che è stata approvata? Salverà anche le vite dei repubblicani
120 - La battaglia di Michael Moore (che non conosciamo) per la riforma sanitaria
119 - Quel che il presidente non disse di Dennis Kucinich
118 - COSTRUZIONI AD EMISSIONE ZERO di Lester R. Brown
117 - La riforma sanitaria di Obama, anche Michael Moore dice la sua
116 - La tutela sanitaria è un diritto civile di Dennis Kucinich
115 - La pace e possibile con una nuova direzione di Dennis Kucinich
114 - Dennis Kucinich il giorno del dibattito al Congresso sulla guerra in Afganistan (terzo contributo di tre)
113 - Dennis Kucinich e la guerra in Afganistan (secondo contributo di tre)
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