¤  MONDO PICCINO  ¤

Vecchi e nuovi continenti

 La Chiesa e il protestantesimo tedesco

25 luglio 2010

Di F. Allegri

Il laureato in storia delle istituzioni religiose che è in me insieme all’esperto di istituzioni religiose devono interrogarsi su questo tema scandaloso della pedofilia tra i sacerdoti, prima a livello internazionale e poi italico. Lo scandalo c’è da 5 anni, ma il dibattito in Italia si è acceso solo quest’anno.

Io credo che non si debba distinguere tra pedofili, l’atto è talmente spregevole da mandare in secondo piano ogni considerazione criminologia o sociologica. Io non prendo mai nemmeno in considerazione le statistiche che distinguono tra il 99 e l’uno! Non ci sono pedofili che sono anche preti esistono solo dei pedofili, anzi molti di questi esistevano negli anni passati! Sono profondamente convinto che tale situazione sarà azzerata velocemente con una vigilanza adeguata.

Lo scandalo della pedofilia è iniziato 5 anni fa ed è dilagato l’anno scorso provocando un fenomeno nuovo ovvero il protestantesimo del terzo millennio: ad oggi un milione di cristiani cattolici tedeschi si sono convertiti al cristianesimo luterano.

Un fenomeno simile non era mai accaduto in 6 secoli e non ci sono motivi per pensare che esso si sia esaurito o che si tratti di scelte poco ponderate, anzi da un certo punto di vista mi sembrano logiche e comprensibili.

Resta da valutare semmai se tale fenomeno resterà circoscritto alla Germania o potrai interessare altre nazioni, penso soprattutto ad alcune zone degli USA e del mondo anglo-sassone. Questo lo vedremo nei prossimi 3 anni e il tutto dipenderà dalle capacità organizzative delle confessioni religiose concorrenti. In questo momento mi viene da pensare al Sud America, ma al momento non dispongo di dati.

La situazione italiana ha le sue caratteristiche, da un lato abbiamo pochissimi casi di pedofilia nel clero, anzi in alcuni casi non ci sono ancora tutti i riscontri necessari … attenderemo.

D’altra parte è il vecchio papa e il clero romano che devono reagire e affrontare l’intera problematica sia dal punto di vista teologico che organizzativo. Il secondo è il problema più difficile. I cattolici attendevano da alcuni anni le parole del papa e credo che la risposta mistica legata a Fatima sia stata la più appropriata, forse anche l’unica possibile.

In Italia se ci sono stati timidi tentativi d’uso politico della vicenda, questi sono stati davvero modesti senza alcun effetto misurabile. La crisi religiosa permane, ma per tutte le altre ragioni, forse si accentuerà la crisi delle vocazioni, ma non troppo - potremmo riscontrare anche l’effetto contrario. Sono 5 anni che gli scandali sono in corso e qualcuno si stupisce del fatto che in Italia non abbiamo saputo nulla. Io non sono tra questi! Da un lato conoscevo gli scandali, dall’altro rammento che la nostra disinformazione è generalizzata. Non si capisce chi dovesse leggere quelle notizie. L’ateismo agnostico è un fenomeno ridottissimo e da noi non ci sono confessioni rivali rispetto a quella cattolica. Manca il lettore occasionale da interessate e l’utilizzatore di simili notizie! Ecco che il silenzio ossequioso della stampa davanti al potere forte si fece inattaccabile.

Il muro del silenzio si è rotto quest’anno e a mio avviso questo è dovuto al fatto che la Chiesa ha deciso di affrontare alla radice il problema, anche se con le discrezioni che le sono proprie!

Ora sappiamo tutti e pare proprio che non cambierà nulla nei nostri atteggiamenti e nelle nostre convinzioni: chi è cattolico resta tale, l’anti religioso aveva già motivi sufficienti per giustificare le sue idee.

Questi scandali possono indebolire la chiesa nel mondo e in Europa, non in Italia dove questa istituzione resta una delle poche realtà ricche e vitali, sia a livello politico sociale e culturale.

Anche uno scandalo enorme e super biasimevole come questo non può metterla in crisi per questo chiudo dicendo che la chiesa sarà sempre l’ancora di salvezza per questo paese di scellerati e arroganti …. e non chiamatemi Don Franco!

 

 

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