£ G R E P P I A I T A L I A £ ...è davvero un magna magna... |
Fuori i politici dal Csm: Prima di Gratteri lo disse anche Travaglio
22/11/2010
Di F. Allegri
Oggi commento con interesse un nuovo pezzo del blog di Corrias, Gomez, Travaglio e lo faccio facendo girare per la testa le considerazioni che il procuratore Gratteri ha fatto al convegno sulla legalità organizzato dall’assessore alla sicurezza del comune di Empoli, Filippo Torrigiani.
Lo scritto pubblicato il 20 luglio 2010 da Il Fatto Quotidiano si intitolò: “Fuori i politici dal Csm”.
Tale scritto iniziò così: “Tra pochi giorni defungerà il peggior Consiglio superiore della magistratura della recente storia italiana. Quello che, salvo rare eccezioni, anziché fare pulizia del marciume che infesta il potere giudiziario, ha assecondato le cricche e le lobby, le vecchie P2 e le nuove P3, eliminando magistrati che avevano osato sfiorare o toccare i santuari intoccabili del potere. Che cioè, magari con qualche errore umano, avevano interpretato fino in fondo la Costituzione repubblicana. Come la Forleo, De Magistris, i pm salernitani Apicella, Nuzzi e Verasani”.
Da quanto leggo, capisco che tale sistema ha bisogno di riforme, ma la proposta del governo sarebbe un peggioramento o, peggio, il consolidamento di situazioni negative che si sono già verificate.
A fine luglio fu eletto il nuovo CSM, sia i membri togati che quelli laici e sul voto pesò molto lo scandalo della cosiddetta “P3” che io considero come un comitato d’affari mascherato! Al momento non so quanto e se tale scandalo coinvolge a livello penale ex consiglieri, so che Gratteri è contrario al controllo ministeriale del CSM e io concordo con lui, ma aggiungo che ogni sistema ha una natura che può degenerare!
Nel pezzo si parla ancora del caso Marra, oggi superato e si entra sul meccanismo della sua nomina. Qui Travaglio avrebbe dovuto approfondire (può farlo in futuro) perché le procedure di nomina dei giudici possono risultare più inquinate di quanto si creda e gli inquinamenti possono avere nature diverse.
Nel pezzo Travaglio criticò anche Nicola Mancino, io aggiungo che lo considero l’ultimo dei demitiani ovvero di un modo di fare politica nato dopo il terremoto in Irpinia: la più grande sciagura per la politica italiana e la nonna di Tangentopoli. Qui mi basta dire addio a Mancino, ci dimenticheremo di lui!
Cos’è stato il CSM in questi anni?
Travaglio ci ricorda che una volta Montanelli parlò di ORGANO DI ETEROGOVERNO. Questo è il rischio quotidiano di tale organo e questo è dovuto alla presenza dei membri laici che spesso sono consiglieri emanati dalle segreterie dei partiti e nulla più. Ci vorrebbe un CSM fatto solo da magistrati? Ci ho pensato qualche minuto e dico SI! Gli esperti del mondo del diritto possono fare a meno di tale nomina e il rischio della nomina del politicante è sempre dietro l’angolo e a 360 gradi se trovano riscontro le considerazioni di Travaglio su quelli che erano candidabili al CSM.
Sicuramente Travaglio indovinò il nome dell’attuale vice presidente e tale scelta potrebbe essere considerata come l’anteprima dell’ingresso nel governo dell’UDC. Questo lo verificheremo nelle prossime settimane, pazientate.
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