£ G R E P P I A I T A L I A £ ...è davvero un magna magna... |
VERSO UNA LUNGA TELENOVELA PRESIDENZIALE
Anche i politici fanno teatro
31/08/2010
Di F. Allegri
Oggi proverò a fare una delle mie solite previsioni che sono talmente precise da sembrare fantasie. Sembrò una mia fantasia quando dissi che sarebbe fallita Lehman Brothers, idem quando ad agosto 2008 spiegai ad alcuni banchieri che questa crisi si sarebbe verificata venerdì 18 settembre 2008. Essi mi tirarono fuori la storia del "too big to fail" e che al massimo potevano fallire banche grandi come quella di Cambiano, fecero loro questo esempio! Bontà loro. A settembre 2009 cominciai a dire che Fini e Berlusconi avevano litigato e che si sarebbe rotta un'alleanza politica di 15 anni. Questo può accadere da un momento all'altro e secondo me avverrà nei prossimi mesi - prima e non dopo! Tutti scettici come sempre, uno mi chiese ma chi sei la reincarnazione di Cassandra?
Oggi farò la nuova previsione e cercherò di delineare anche il percorso che ci porterà a tale approdo: vi parlerò del prossimo presidente della repubblica e del presidente del consiglio di quel momento. Ecco i nomi: Berlusconi al Quirinale, Pier Ferdinando Casini alla guida del governo.
Conosco troppo bene le fibrillazioni della politica romana per dire che accadrà questo senza se e senza ma; d'altra parte affermo che questo progetto tutto politico e di palazzo fa quadrare quasi tutti i conti e mantiene quasi tutti gli equilibri anche se tre anni sono un'eternità. La Lega avrà il candidato - sindaco a Milano e forse anche quello di Bologna poi ha già avuto tanto, il resto del PDL è potere personale e singolarità senza possibilità di influenza sulle scelte principali.
Come vedete restano fuori dal discorso Fini e il PD. Credo che nasca da questo fatto il loro dialogo che ha varcato il divisorio istituzionale ed esplora anche a livello politico quotidiano. Oggi non approfondirò le mosse di Fini, del resto può darsi che mostrerà qualcuna delle sue carte nel corso della settimana .... Lui è uno dei 2 oppositori a quel progetto super segreto che ho appena svelato!
In generale concorderete che gli ingrediente per una telenovela politica ci sono tutti e si preannunciano migliaia di puntate e colpi di scena in serie. Io ci aggiungerei: "Che noia, che barba!"
Ora passo a spiegare una questione collaterale che mi preme, ma vi prego di tenere presente quello che è il finale più desiderato a Roma e più probabile!
La questione è questa: COME HA FATTO IL PD A FINIRE IN UN SIMILE LABIRINTO PALUDOSO?
Anche questo aiuta a capire quanto vi ho appena detto. Nella nostra telenovela il PD sarà l'eroe grigio e tragico, sembrerà più buono di quanto lo sia in realtà (questo gli riesce sempre) e soprattutto non pare destinato a fare come quella rana che con un bacio divenne principe. All'origine di tutti i guai del PD c'è un proverbio: Le bugie hanno le gambe corte. Tutto comincia con il progetto di partito di Occhetto: il PDS fu il modo migliore per salvare il PCI dalla voragine e si rivelò una scelta intelligente anche nel medio periodo se è vero che quel partito è arrivato al governo in pochi anni. Nel lungo periodo i nodi sono venuti al pettine e due anni fa Veltroni ha cercato di fare il salto più difficile ovvero creare un partito democratico unendo le due burocrazie parastatali che stavano alla base del PDS e della sinistra cattolica mimetizzata sotto le sigle più improbabili. Il PD poteva evolvere in 1000 altri modi, ma troppe volte in questi 16 anni ha fatto la scelta del momento e di breve respiro.
Ora scriverò io una breve storia delle scelte retoriche che hanno caratterizzato il PDS e causato la sua deriva fino all'irrilevanza raggiunta due anni fa. Si iniziò con l'esaltazione di un Unione Europea. Arrivarono vicini a convincere anche me che avremmo avuto un unico stato europeo e un solo popolo. Ero giovane e all'inizio dei miei difficili studi. Ad oggi nessuno di loro ha ancora ammesso che la UE si sarebbe rivelata come un'immensa burocrazia legata a doppio filo con le burocrazie le multinazionali e con un'alleanza militare che non poggia più sulla difesa della libertà dal pericolo comunista. L'Europa del PDS non poteva esistere e loro non fecero nulla per realizzarla (prescindo dal fatto che era anche un'idea sballata e alienante). Cosa fu? Retorica, bugia, ignoranza? Non so e non importa, si può proseguire.
Ah no, dimenticavo la critica agli euroscettici: " se non fossimo entrati nell' Euro allora saremmo sicuramente andati in default". In questo caso l'Europa passò da una virtù ad una necessità per evitare questa altra voragine, presunta, molto presunta! A 15 anni di distanza si può dire che l'Europa ha danneggiato molti settori dell'economia italiana e i nostri dirigenti stentano nell'attuare una difesa nazionalista dei nostri prodotti; qualcuno sostiene che si è perso un 30% di potere di acquisto sulle materie prime vendute in dollari! L'allucinogeno dell'Europa delle fratellanza ha ancora qualche effetto. A chi mi dice che sono "Euro - scettico" io replico dove è finito l'acciaio italiano, lo zucchero, guardate il latte e pensate all'olio. Con 20.000 lire ci danno sei litri di benzina! Anzi voglio aggiungere che per garantire la pace in Europa bastava la NATO, anzi avanzava parecchio! E come carico gioco il fatto che non possiamo considerare la condizione economica europea come stabile, in 15 anni non l'abbiamo mai potuto fare. La prima causa dell'instabilità europea è la relativa forza della sua moneta. Uso l'aggettivo "relativa" per dire che l'euro è forte per alcuni paesi e non per altri. Molti stati europei non possono permettersi una moneta forte e chi non può ha e avrà come minimo un problema di malessere sociale.
Riepilogando al falso mito del comunismo subentrò il falso mito dell'Europa della gente e dell'Europa del Bengodi poi venne il mito della riforma della politica italiana, vi ricordate l'introduzione del maggioritario, la riforma dei municipi e l'introduzione del parlamentare di collegio? Per qualche tempo si parlò del "sindaco d'Italia", ma poi la destra giocò il presidenzialismo, qualcuno vide i fantasmi del passato e tutto svanì. E rammentate che la legge Bassanini continua a fare i suoi danni. Avemmo così un PDS che a livello locale cercava di favorire i personalismi senza avere personalità preminenti (nemmeno le voleva). La gente sceglieva i sindaci, tizio o caio, ma poi questi dovevano coprire le burocrazie parastatali che ho citato prima. Vi sfido: qualcuno ha visto dei miglioramenti dal passaggio tra il vecchio e il nuovo modo di gestire i comuni? Morales era tanto diverso da un Dominici? (Se ricordate Morales!).
Ad oggi anche l'idea di fare il partito democratico è un'illusione e un idea retorica, ma voglio concedere altro tempo a quel partito e soprattutto sono disposto a sperare in lui, diciamo per tre anni, quelli che impiegherò per vedere la telenovela che titolerò: "Anche i politici fanno teatro".
In questa telenovela abbiamo un Bersani che già in aprile diceva: "Opposizione unita contro deriva. Patto repubblicano anche con Fini". Cosa sia un "patto repubblicano" non si sa con precisione. Un tempo avrei detto che è un dialogo sulle riforme oggi pare che sia un progetto di governo contro la crisi economica e politica, ma non voglio dirlo, temo di poter coprire i tanti privilegi della casta che Berlusconi non soddisfa del tutto! I finiani sono recalcitranti verso le proposte smaliziate dei dirigenti del PD, al massimo guardano a Rutelli, come estrema ratio e per rinnegare un quindicennio di alleanze politiche. E' certo che Bersani voglia un'alleanza del 51% dei voti espressi e poi si vede. Semplice e lineare per chi sa leggere la nostra politica nazionale e per chi conosce il progetto di Berlusconi, quello a lungo, che ho introdotto all'inizio. A ben vedere nel conto dei finiani ci sono al massimo 100 parlamentari, io capisco che sto bruciando le tappe di un percorso obbligato solo in parte!
Come si vede l'inizio è un classico delle telenovele: la riunione di famiglia!
Ora vi presento la variabile indipendente, il male oscuro della famiglia politica italiana: il suo nome è globalizzazione! Da un lato arriviamo per ultimi sul grande mercato dell'assurdo, dall'altro arriviamo con entusiasmo nel momento in cui gli altri grandi della terra non sanno come fare per uscirne.
In questi 2 anni ci siamo resi doppiamente ridicoli. Vi rammento che la globalizzazione può devastare anche voi, me no!
Perché vostro figlio o vostro fratello ha uno stipendio da 600 euro? Risposta: la globalizzazione dei salari, da Washington a Nanchino passando per l'Europa! Nella nostra telenovela la globalizzazione sarà l'ambiente triste che caratterizzerà lo svolgersi delle nostre piccole trame. Per approfondire il tema trovate nel sito decine di articoli e un diario della crisi, vi aiuteranno a capire qualche puntata. Io credo che di questi tempi il fatto che i politici facciano teatro sia uno dei segni più evidenti del degrado della nostra civiltà e non sono un millenarista. Quando dei maestri mi dicono che i bambini devono studiare per avere un futuro migliore vorrei col cuore che esse avessero ragione! E' certo che la nostra classe politica non ha mosso un dito contro la globalizzazione.
Il buon governo sarebbe il serrare le fila contro la finanza speculativa, ci vorrebbe il partito della patrimoniale sulle transazioni di borsa. Non ci sarà, questo è un altro film e di sicuro non si può far concorrenza a chi produce cianfrusaglie come noi pagando 250/300 dollari al mese di stipendi. Salutate pure tutte le fabbriche di cianfrusaglie e forse è il caso che smettiate di comprarle!
Quando ero ragazzo c'era una telenovela che guardavano tutti: "Anche i ricchi piangono", con Veronica Castro e attori meno noti che non rammento. Ve lo confesso, la guardavo anche io. Perché ve la rammento? Solo per dirvi che ad oggi la politica è l'unico mestiere che rende ricchi e che da un lavoro stabile a troppi personaggi senza competenze.
Berlusconi dovrà resistere 3 anni perché tanti conoscono e avversano questo progetto, per ora è solo e non si può dire che è al comando, si barcamena e gli riesce sempre peggio. Buona visione, non addormentatevi. Tornerò sull'argomento ......
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