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N. B. La Lectio e l'Omelia vengono aggiornate appena disponibili
Il 2 febbraio 2010
é nato il Blog di Tempo Perso
PIETRE VIVE
che viene aggiornato quotidianamente
e mette così a disposizione in modo facile e veloce
una o più notizie
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Siamo anche in FaceBook con
la pagina sociale
"QUELLI DELLA VIA"
NOTA
Articoli,
riflessioni e commenti proposti vogliono
solo essere
un contributo
alla riflessione e al dialogo su temi di attualità.
Le posizioni espresse non sempre
rappresentano l’opinione di "TEMPO PERSO" sul tema in questione.
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(GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
BUON
NATALE/2 e 3
E’ Natale quando...
E’ Natale ogni volta
che sorridi a un fratello
e gli tendi la mano.
E’ Natale ogni volta
che rimani in silenzio
per ascoltare
l’altro.
E’ Natale ogni
volta
che non accetti
quei principi
che relegano gli
oppressi
ai margini della
società.
E’ Natale ogni
volta
che speri con
quelli che disperano
nella povertà
fisica e spirituale.
E’ Natale ogni
volta
che riconosci con umiltà
i tuoi limiti e la
tua debolezza.
E’ Natale ogni volta
che permetti al Signore
di rinascere per donarlo agli altri.
Madre Teresa di Calcutta
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Video: Buon Natale in
tutte le lingue del mondo
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Ci stiamo preparando a celebrare il Santo
Natale di Gesù Bambino e giunge la notizia che la Commissione Europea ha
stampato più di tre milioni di copie di un diario dell’Unione Europea da
distribuire agli studenti delle scuole secondarie, che non contiene nessun
riferimento al Natale, ma include festività ebraiche, indù, buddhiste, sikh e
musulmane.
2010
(GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
L'anno che va, il tempo che
viene
E ora che l’anno
finisce, il cuore deve decidere da che parte stare. Il cuore, che è la sede
delle decisioni che davvero segnano l’esistenza, come dice la Bibbia. E il
nostro cuore, adesso che finisce un anno duro e pieno di fatiche, deve
decidere: lamento o gratitudine?...
Te Deum del cuore
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Un calendario della speranza. Le vittorie del 2010. Registrate in un campo
cruciale: quello dei diritti umani.
Le migliori 12 buone notizie del
2010. A indicarle è Amnesty International.
«Il risultato del nostro
impegno e di chi ha cuore i diritti umani è dimostrato dalle buone notizie che
ci arrivano ogni giorno: prigionieri politici liberati, condanne a morte
commutate, leggi liberticide cancellate, sgomberi forzati fermati e tanto
altro.....» rileva Amnesty
Ripercorriamo l'anno trascorso. Dodici mesi di gioia e passione, di vittorie e tragedie che vogliamo ricordare con voi
Emergenze, ma anche successi significativi: il 2010 è stato l'anno di gravi
crisi in ambito sanitario, con le devastanti inondazioni in Pakistan e il colera
ad Haiti. Eppure qualche passo significativo in avanti si è registrato: dal
vaccino anti-meningite per l'Africa a prezzi contenuti, alla campagna di
vaccinazione su larga scala anti-polio. In una foto-gallery, ecco gli eventi di
maggior rilievo, secondo l'Organizzazione mondiale della sanità, dell'anno che
sta per concludersi.
In Rete elenchi di ogni genere: dai film più piratati alla
musica da rivalutare. I maniaci dei listini sono in fermento: "Si conclude
il decennio, dobbiamo ricordarlo"
I temi e i luoghi di maggior interesse mondiale 'visti' da Europa. La
crisi e le sue soluzioni, chi arretra e chi avanza. Che cosa cambia, e
perché
Libertà religiosa
Verso la Giornata mondiale della pace 2011 - Messaggio per la Giornata mondiale della Pace 2011
Tra le
persecuzioni che il cristianesimo ha subito storicamente, e che si rinnovano
nell’epoca moderna, una delle più subdole è quella dello Stato che vuole
privare la Chiesa della sua libertà e autonomia, svuotarla dall’interno,
mettersi al suo posto, costringere i suoi ministri a fare qualcosa che
tradisca, o non corrisponda, ai fini originari. Si manifesta così l’inimicizia
di Cesare verso Dio, che si traduce in disegni di sottomissione o di
stravolgimento della struttura ecclesiastica.
Di solito, pensando alle persecuzioni, alle difficoltà dei cristiani, guardiamo
principalmente ai Paesi del Medio Oriente, però è vero, purtroppo, che anche in
tante altre regioni del mondo ci sono problemi»,afferma il portavoce vaticano,
padre Federico Lombardi, ricordando che «il termine 'cristianofobià è stato
usato per la prima volta dal Papa nel discorso alla Curia Romana, ed è qualcosa
che riguarda anche i nostri Paesi e le nostre culture: questo tentativo di
emarginare dalla vita pubblica, in particolare, i segni cristiani e le
espressioni della vita cristiana».
Come è
consuetudine, l’Agenzia Fides pubblica alla fine dell’anno l’elenco degli
operatori pastorali che hanno perso la vita in modo violento nel corso degli
ultimi 12 mesi. Secondo le informazioni in nostro possesso, nell’anno 2010 sono
stati uccisi 23 operatori pastorali: 1 Vescovo, 15 sacerdoti, 1 religioso, 1
religiosa, 2 seminaristi, 3 laici.
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PACE
(GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
In un tessuto sociale ormai drammaticamente
lacerato da una cultura xenofoba e razzista, accogliere il Messaggio del Papa
sulla libertà religiosa significa richiamarci ad uno stile di dialogo nelle
differenze, nel rispetto delle fedi e delle culture che il cristiano non può né
discriminare né emarginare.
comunicato stampa di Pax Christi
Il dialogo rinnova la città e il
programma del Convegno di fine anno,
Loreto 30 e 31 dicembre 2010.
E' stata presentata a Roma presso la Sala
della Presidenza dell’Azione Cattolica Italiana la 43ª Marcia della Pace che si
terrà il 31 dicembre 2010 a Ancona. Sono intervenuti S.E. Mons. Giancarlo Maria
Bregantini, Presidente della Commissione Episcopale per i problemi sociali e il
lavoro, la giustizia e la pace; Mons. Vittorio Nozza, Direttore di Caritas
Italiana; Don Nandino Capovilla, Coordinatore nazionale di Pax Christi Italia;
Ha moderato Don Ivan Maffeis, vice direttore dell’Ufficio nazionale per le
comunicazioni sociali della CEI. Nel corso della Conferenza Stampa sono stati
illustrati i momenti più importanti della Marcia che si svolge ad Ancona, città
dove si terrà a settembre 2011 il Congresso Eucaristico Nazionale. Si è
riflettuto sul recente Messaggio del Santo Padre per la 44ª Giornata Mondiale
della Pace dal titolo Libertà religiosa, via per la pace.
Comunicato Stampa 43a Marcia per
la pace.doc
Messaggio del Santo Padre
Benedetto XVI "Libertà religiosa, via per la pace" (1°
gennaio 2011)
intervento di S. Em. Card.
Peter Kodwo Appiah Turkson, Presidente del Pontificio
Consiglio della giustizia e della pace (pdf)
intervento di S. Ecc.za Mons.
Mario Toso S.D.B., Segretario del Pontificio Consiglio della
giustizia e della pace (pdf)
Articolo di
Avvenire del 23 dic. 2010 (pdf)
Libretto
della Marcia (pdf)
La mensa eucaristica è un’autentica scuola
di pace che insegna la fratellanza, l’unità, la condivisione. Il pane spezzato,
insomma, è una forza che può davvero cambiare il mondo. Ne è convinto monsignor
Giovanni Giudici, vescovo di Pavia e presidente di Pax Christi Italia, che
proprio ad Ancona, sede nel 2011 del XXV Congresso eucaristico nazionale (dal 3
all’11 settembre), il prossimo 31 dicembre terrà la sua tradizionale Marcia
della pace.
«L'Eucaristia, scuola di
pace»
Sarà un capodanno diverso quello di coloro
che prenderanno parte alla marcia per la pace del 31 dicembre che quest'anno, in
vista del congresso eucaristico di Ancona, si svolgerà proprio nel capoluogo di
regione delle Marche. Simone Breccia è un operatore della Caritas, ha 37 anni, e
a lui chiediamo come e perchè festeggerà in questo modo l'arrivo del
2011.
Ascolta l'intervista
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Riunirsi intorno ad un tavolo per trovare una mediazione sulla riforma del
servizio civile e portare il dibattito in Parlamento, perchè una legge venga
votata presto e si trovi nuova linfa. È l'appello della Cnesc (Conferenza
nazionale degli enti di servizio civile) che con lo slogan “Basta schiaffi ai
giovani, diamo un futuro al servizio civile nazionale” sul quale si sono trovati
d'accordo tutti firmatari di una proposte di legge sul servizio civile nazionale
quando hanno consegnato 23.000 firme al Presidente della Repubblica Giorgio
Napolitano. Un giorno che non è stato scelto a caso, essendo l’anniversario
dell’approvazione della prima legge sul servizio civile nel lontano
1972.
L’iniziativa è stata un’occasione per
accendere i riflettori sul rischio, tutt’altro che lontano, che si cancelli una
storia trentennale.
Italia: il servizio civile avrà
futuro?
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... Sei parole: il verso di una poesia, un’immagine. Il risultato è un racconto
collettivo che la rivista "Smith", dedicata alla pubblicazione di racconti
personali, ha raccolto in un’antologia... Ma "La guerra in sei parole" è di gran lunga
l’iniziativa letteraria che ha colpito di più i lettori, trascinandoli in
un’intimità a volte agghiacciante, a volte struggente, anche se degli autori non
si sa niente, perché dietro le confessioni c’è sempre solo uno pseudonimo...
Elena Molinari: Dire la guerra in sei parole
Il Gruppo Unicredit (di cui Federico Ghizzoni è amministratore) ha investito
quasi 300 milioni di euro in aziende che producono le micidiali
cluster bombs. Per chi non lo sapesse si tratta di micidiali ordigni a
frammentazione simili alle mine antiuomo, che possono restare inesplose anche
per molto tempo, colpendo la popolazione civile.
FINANSOL: E buon Natale anche a lei, signor Ghzzoni...
“Quando tanti popoli hanno fame, quando tante famiglie soffrono la miseria,
quando tanti uomini vivono immersi nell’ignoranza, quando restano da costruire
tante scuole... ogni sperpero pubblico o privato, ogni spesa fatta per
ostentazione nazionale o personale, ogni estenuante corsa agli armamenti diviene
uno scandalo intollerabile. Noi abbiamo il dovere di denunciarlo. Vogliano i
responsabili ascoltarci prima che sia troppo tardi”(Paolo VI, 1967 Populorum
Progressio, n.53). Sono parole che potrebbero risuonare con drammatica
attualità ancora oggi. Nelle nostre chiese, per esempio, proprio a Natale,
quando si celebra la nascita del Principe della Pace. Dobbiamo riscoprire il
coraggio profetico di un Magistero della Chiesa che ha condannato senza se e
senza ma la guerra e la corsa agli armamenti con innumerevoli documenti che
rischiano di restare a prendere polvere in qualche scaffale.
Alex Zanotelli: Allarmati!
“Forgeranno le loro spade in vomeri, le loro lance in falci; un popolo non
alzerà più la spada contro un altro popolo, non si eserciteranno più nell’arte
della guerra”. Era il sogno del profeta Isaia, ripreso da mons. Renato
Corti, vescovo di Novara con l’omelia pronunciata in Seminario, il 29
novembre scorso. Non un generico invito alla pace, ha detto mons. Corti, ma un
impegno concreto che trova, proprio in quella diocesi, un terreno molto fertile.
Giampaolo Petrucci: Novara: dal sogno di Isaia alle menzogne del Governo. Chiesa e associazioni ancora contro gli F35
SOMALIA
«Spara-spara,
spara anche tu se vuoi!» è l’invito del giovane Ibrahim, appostato dietro un
cumulo di sacchi di sabbia sistemati sul tetto di un edificio prossimo al
crollo. È la vigilia di Natale nella capitale somala, e l’atmosfera è come
sempre tesa. Con i suoi 27 gradi, il clima ventilato, e gli scheletri delle
abitazioni in stile coloniale italiano, non è difficile comprendere come un
tempo Mogadiscio fosse la più bella città del Corno d’Africa. Ma Ibrahim questo
non può saperlo, aveva solo quattro anni quando la Somalia fu risucchiata in un
conflitto civile che, dal 1991 ad oggi, non ha ancora trovato una soluzione.
Matteo Fraschini Koffi : Addio Mogadiscio, addio
KENYA
Piantatela. Una volta per tutte. Molti “non ancora amici” ci hanno
sollecitato di “piantarla una volta per tutte” con la campagna 1
fan 1 albero che ha conosciuto l’appoggio spontaneo, incondizionato e
gratuito del portale di Libera Informazione. Certo. La frase ha un doppio senso. Il
primo potrebbe significare “smettetela” mentre il secondo potrebbe significare
“piantate la pianta”, che, per l’appunto, è ciò che vorremmo fare. Ebbene, credo
sia importante narrare la storia di questa campagna e di questo progetto. Dare
un po’ di tempo per ulteriori elementi a coloro che giustamente, dopo decenni di
promesse e progetti mai realizzati, ancora diffidano. Ma “la conoscenza rende
liberi”, per dirla con Einstein, e mi scuso con i moltissimi amici e lettori per
non aver narrato prima la storia.
Fabio Pipinato: L'albero che cade e la foresta che cresce
NIGERIA
Fra
rivendicazioni inquietanti, schieramenti massicci di forze dell’ordine e una
tensione sempre palpabile, è salito il bilancio della spirale di violenze che ha
insanguinato il Natale nel cuore geografico della Nigeria: quello Stato del
Plateau ritrovatosi ancora una volta sulla più nera ribalta
internazionale.
Daniele Zappalà : Alta la tensione in Nigeria
Le ultime, efferate stragi di
cristiani in Nigeria (86 morti secondo il bilancio ufficiale reso noto
ieri dal governo) suggeriscono almeno un paio di riflessioni su quel
tormentato Paese, inventato a fine Ottocento dagli Stati europei, a
cominciare dal nome.
Claudio Gorlier: Nigeria, troppe etnie per un paese (pdf)
In Nigeria
pgni appuntamento politico è scandito dallo scoppio di violenze "religiose". Ma
i leader delle due grandi fedi smascherano il trucco.
Luciano Scalettari: Nigeria: musulmani e cristiani insieme
TUNISIA
Centinaia di ragazzi sono in strada da giorni: la polizia ha risposto sparando.
I disoccupati si danno fuoco. Settimane di scontri e ribellioni per una crisi
economica che per molti significa la fame. E i media locali non ne parlano
Alberto Flores D'Arcais : La repressione non ferma la rivolta i giovani laureati sfidano il regime
SUDAN
Dal vescovo di Rumbek una riflessione sul messaggio del
Papa alla vigilia del referendum: "Soffriamo sotto l'islam di
Stato"
Cesare Mazzolari: Un domani di libertà per il mio Sudan
L'organizzazione umanitaria rivela imadeguatezze e ritardi nell'organizzazione
dell'intervento nonostante risorse umane ed economiche massicce che avrebbero
consentito una gestione razionale dell'epidemia. "La malattia si è diffusa a
ritmo vertiginoso, poco è stato fatto per migliorare l'igiene"
Giampaolo Cadalanu: Msf denuncia il caos aiuti "Migliaia di morti inutili per il colera"
Nessuna proroga della presenza Usa in Iraq, nessun 'assè privilegiato con l'Iran
e soprattutto l'invito alle compagnie petrolifere straniere ad investire nel
Paese. In un'intervista a tutto campo al Wall Street Journal, il premier
iracheno Nouri al-Maliki, fresco di riconferma alla guida del governo, affronta
numerosi temi-chiave della sua futura agenda politica.
Giacomo Galeazzi: Iraq anno zero
Non é una novitá, ma nuovi dati ed esempi allarmanti, al centro di un rapporto pubblicato da Human Rights Watch, dimostrano con
chiarezza la discriminazione perpetrata da Israele nei confronti della
popolazione palestinese...
Il rapporto “ Separati ed ineguali”, ultimo di una serie di documenti
pubblicati dall’organizzazione per la tutela dei diritti umani sulla questione
palestinese, identifica pratiche discriminatorie nei confronti dei residenti
palestinesi rispetto alle politiche che vengono invece promosse per i coloni
ebrei. Un sistema di leggi, regole e servizi distinto per i due gruppi che
abitano la Cisgiordania...
Gerusalemme è la città a più alta densità di
giornalisti del mondo. Quando il conflitto tra israeliani e palestinesi porta
violenza e orrore le telecamere si accendono; impietose, inquadrano le ferite
del conflitto. Ma quando le famiglie israeliane e palestinesi piangono,
insieme, per i morti e il dolore dell’una e dell’altra parte, quando pregano o
discutono o cercano soluzioni in un groviglio impossibile di ragioni
contrapposte, di telecamere ce n’è una sola: quella del Franciscan Media
Center .
I
NOSTRI TEMPI /
Interventi ed opinioni |
Un artigiano veneto di quarant’anni, oppresso dai debiti, irrompe in una
tabaccheria di Forte Marghera agitando la pistola...
Più o meno alla stessa ora, in una scuola di Torino va in scena il classico
spettacolo di Natale alla presenza delle famiglie. Ogni bambino sale sul palco
ed esprime un desiderio per l’anno nuovo...
CARCERE
E' oggettivamente impossibile
fornire numeri aggiornati sui detenuti morti quest'anno nelle carceri
italiane, giacché tra la redazione e la pubblicazione di questo scritto
probabilmente saranno ancora aumentati. Ad oggi le cifre sono
impressionanti: 170 morti, di cui ben 65 per suicidio. Una vera e
propria strage che ci deve far interrogare su un carcere non più solo
luogo di limitazione della libertà personale, ma istituzione dove si
rischia la vita e spesso la si perde.
DISABILI
Riflessioni
agrodolci di un corista Rai di Torino, ora in pensione, costretto a girare in
carrozzina: la battaglia, sua e di molti altri, contro le barriere
architettoniche e culturali.
MIGRANTI E IMMIGRAZIONE
Dopo 35 giorni
crolla il muro di gomma eretto dalle autorità egiziane attorno al sequestro
degli eritrei ed emergono nuove, importanti prove sull’inferno del Sinai. La
stessa polizia egiziana e fonti a Rafah vicine agli stessi trafficanti, i clan
beduini Rashaida, hanno confermato all’Ansa e ad altre agenzie occidentali la
presenza dei 300 ostaggi. Inoltre gli arresti effettuati nel deserto nei giorni
scorsi dalle autorità egiziane riguardano ostaggi rilasciati prima di Natale
dai rapitori dopo il pagamento del riscatto. Appurata anche l’enorme entità del
traffico. Ma i banditi restano impuniti...
Ne hanno presi 27 e adesso li vogliono rispedire nei loro paesi d'origine.
Questo apre due possibilità per loro: la quasi certa condanna a morte,
probabilmente da preferire alla galera a vita nelle carceri dai paesi dai quali
sono fuggiti. Un giro d'affari per milioni di dollari nelle mani di bande armate
che agiscono indisturbate. E questo fa sorgere non pochi sospetti
Nei container
sepolti sottoterra nel Sinai è iniziata la separazione tra chi è in grado di
pagare il riscatto e chi non potrà farlo. Un preludio di nuovi orrori. Le
ultime, drammatiche cronache dall’inferno del Sinai procurano angoscia. Le
riferisce don Mosè Zerai, che dal 23 novembre scorso è in contatto telefonico
con gli eritrei caduti nelle mani dei rapitori.
Roma, condizioni di degrado indescrivibili per i somali nella ex sede
diplomatica del loro paese. Un'emergenza ignorata per anni. Le proposte
avanzate
FAMIGLIA
(GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
Il Vangelo secondo Luca racconta che i pastori di Betlemme, dopo aver
ricevuto dall’angelo l’annuncio della nascita del Messia, “andarono, senza
indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia”
(2,16). Ai primi testimoni oculari della nascita di Gesù si presentò, dunque, la
scena di una famiglia: madre, padre e figlio neonato. Per questo la Liturgia ci
fa celebrare, nella prima domenica dopo il Natale, la festa della santa
Famiglia. Quest’anno essa ricorre proprio all’indomani del Natale e, prevalendo
su quella di santo Stefano, ci invita a contemplare questa “icona” in cui il
piccolo Gesù appare al centro dell’affetto e delle premure dei suoi
genitori.
Angelus del 26 dicembre
2010 FESTA DELLA SANTA FAMIGLIA DI NAZARETH
Benedetto XVI: «Ai piccoli serve il calore
di una famiglia e non comodità esteriori»
Il Papa: «I bambini hanno
bisogno di un padre e di una madre»
Su La7 L’Infedele racconta il presepe
italiano dei giorni nostri...
Partecipano alla puntata: padre Enzo
Bianchi, priore della Comunità di Bose; la scrittrice Simonetta Agnello Hornby,
che è anche avvocato di famiglia; Francesco Belletti, presidente del Forum delle
Associazioni Familiari (colui che nel novembre scorso fece capire a Berlusconi
l’inopportunità di un suo discorso al convegno milanese organizzato dal
governo); lo psicanalista lacaniano Massimo Recalcati; lo scrittore e insegnante
Christian Raimo; la giornalista Natalia Aspesi. In collegamento da Roma:
Lamberto Sposini.
La presentazione della puntata: L’Infedele: la sacra
famiglia va in frantumi?
Guarda: la puntata
integrale;
Tanti matrimoni dalla
Bibbia al municipio;
Famiglia
criminogena;
Famiglia criminogena 2a
parte
Consulta Dossier Famiglia
2010 (pdf) a cura del Dipartimento per le politiche della
Famiglia e dell'Istat (Conferenza Nazionale della Famiglia, Milano, 8-10
novembre 2010)
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In "Sanare i
conflitti" il giudice onorario Maria Martello aiuta a percorrere un viaggio
interiore per superare le difficoltà di relazione tra marito e moglie, genitori
e figli, amici.
Che cosa ci spinge a mettere al mondo un figlio? Un bisogno irrefrenabile,
terribile e bellissimo, cui non sei capace di dare un nome. Il desiderio di
perpetuarsi, di lasciare qualcuno su questo mondo quando non ci saremo più. La
voglia di specchiarci in qualcuno che non siamo noi, ma che è come se lo fosse.
Fare un figlio è un atto d’amore. Viene dall’incoscienza e non dalla ragione, è
un groviglio di sentimenti in cui il calcolo non c’è.
Prendi una stella
se ci riesci, desidera qualcosa di speciale… il mio amore è libero». Così
cantava Elton John nel brano Are you ready for love? nel 1977 e pare
che oggi il baronetto britannico sia riuscito per davvero a realizzare
l’impossibile, a prendere quella stella così speciale e così tanto desiderata
che ha preso nome di Zachary Jackson, un bebè nato il giorno di Natale da madre
californiana, padre ignoto e ora figlio dell’"amore libero" tra Elton John e il
suo compagno David Furnish.
(GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
Con la mafia non v’è sviluppo. Forse
cementificazione ma non di certo sviluppo umano. È quanto emerge dall’ottavo
rapporto della Campagna Sbilanciamoci! “Come si vive in Italia?” 2010. Il
rapporto è stato elaborato sulla base del Quars, l’indice costruito dalla
Campagna per misurare la qualità dello sviluppo delle regioni italiane. Il
risultato di questo lavoro è un indicatore alternativo al PIL che prova
annualmente ad individuare e collegare tra di loro le componenti di uno sviluppo
umano fondato sulla sostenibilità, la qualità, l’equità, la solidarietà e la
pace.
Ove c’è mafia non c’è sviluppo
umano
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Cinque morti, quattro assassini. A Vibo Valentia una storia di confini, di
alberi tagliati, di rancori e violenza che fa dire ai magistrati: "Peggio della
'ndrangheta"
"CELEBRARE DIO CON LA VITA" HOREB n. 57 – 2010
TRACCE DI
SPIRITUALITA' A CURA DEI CARMELITANI
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Frontiere
dello Spirito 19-12-2010
Mons. Gianfranco Ravasi e Maria Cecilia Sangiorgi
Puntata speciale dedicata al Presepe, vero simbolo del Natale
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RAI RADIOTRE - "UOMINI E PROFETI":
Poiché è vero, in
un certo senso, che Natale è la festa dei bambini – è la nascita di un neonato,
che, dopotutto, dopo duemila anni si continua a ricordare – continuiamo la
nostra lettura della Bibbia chiedendoci come farla leggere ai bambini.
Tante volte abbiamo parlato della religione insegnata ai bambini,e dei rischi
che si corrono nel voler fare “dottrina” ai bambini. Ma un libro, uscito da
poco, Io ti domando, di Giusi Quarenghi, sembra
ovviare a due pericoli: il primo, cioè quello di non far percepire che in una
scrittura “sacra” passa un contenuto del tutto particolare, che è la “fiducia”
che “in ognuno di noi c’è qualcosa di più grande di noi”; il secondo, quello di
farne una dottrina arida, avulsa dalla bellezza del racconto e dalla libertà
dell’interpretazione. Il libro è costruito per capitoli che corrispondo
ciascuno a un “volto” di Dio (il Dio di Adamo ed Eva, il Dio di Giacobbe Lia e
Rachele, ecc.). Ogni capitolo è introdotto da una breve narrazione, seguita da
“domande di un lettore bambino” e semplici risposte, aperte ad altre domande.
Parte integrante del libro sono le illustrazioni di Michele
Ferri, splendido disegnatore per l’infanzia. Un altro buon esempio
di narrazione biblica per l’infanzia è dato da L’arca parte alle otto,
di Ulrich Hub e Jorg Muhle (Rizzoli), in cui il racconto biblico del diluvio e
dell’arca lascia spazio a una sorta di midrash: una fiaba con semplici ma
profondi contenuti teologici!
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RAI RADIOTRE - "FEDI E MONDO":
Celebrare
Natale, in fondo, è ricordare un Dio che si è fatto umanità, fare memoria della
vita di un “salvatore” che nasce piccolo, umile, povero, straniero, e che per i
piccoli, i poveri, gli umili, gli stranieri finirà per morire sulla croce.
Guardare la vita “dal basso” è allora prospettiva imprescindibile per il
cristiano. E forse anche per chiunque di noi. In questo giorno di Natale “Uomini
e Profeti” proporrà molti racconti e riflessioni intorno a un Dio che si fa
bambino, “nato da donna”, come dice l’apostolo Paolo. Per questo parleremo con
Michela Murgia, l’autrice di Accabadora, e con
Giorgio Chiesa, autore di quel bellissimo film che è “Io sono
con te”, della figura di Maria: non la regina che la tradizione cattolica ci ha
tramandato nei secoli, ma una semplice ragazza, che intuisce che il mondo va
“guardato dal basso”, appunto. Il teologo svizzero Gion
Gieli Derungs ha alle spalle una bella e particolare storia:
dopo essersi fatto monaco e sacerdote, in un monastero nei Grigioni, in
Svizzera, ha scelto una vita laica, si è sposato, e vive in Italia, continuando
però ad essere al servizio della Parola di Dio. Con lui ragioneremo su che cosa
significhi oggi essere uomini e donne di fede. Infine con Goffredo
Fofi, ci chiederemo chi sia il nostro prossimo, e come facciamo ad
amare anche quelli che non amiamo; ma ci faremo anche raccontare da
Paola Tomasini come ha fatto a trasformare un lutto tremendo in
una vita da donare agli altri.
“La vita guardata
da Betlemme” con Gion Gieli Derungs,
Michela Murgia, Guido Chiesa, Goffredo
Fofi, Paola Tomasini (AUDIO)
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(GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
La “via pulchritudinis” e la “Tota
Pulchra”. La bellezza è l’evento di una donazione, in cui il Tutto infinitamente
al di là di ogni nostra cattura viene a farsi presente in un frammento: nella
finitezza di una forma l’Infinito si affaccia; nella fragilità di un evento
l’Eterno viene a narrarsi nel tempo. Il Tutto si offre nel frammento! Questo è
bellezza, perché - come scrive Hans Urs von Balthasar - “l’esperienza estetica è
data dall’unità della massima concretezza della forma singola con la massima
universalità del suo significato”. Attraverso il frammento in cui si offre, il
bello costituisce una via privilegiata di accesso al significato ultimo
dell’esistenza umana, una finestra sulla profondità del vero, che illumina
e salva. Con la crisi delle presunzioni totalizzanti della ragione moderna e la
caduta dei mondi ideologici da essa prodotti, questa via di approccio alla
verità è stata fatta oggetto di una generale riscoperta. Il bello come splendore
del vero si risveglia nelle anime! “In un mondo senza bellezza - dichiarava von
Balthasar - anche il bene perde la sua forza di attrazione, l’evidenza del suo
dover-essere-adempiuto... In un mondo che non si crede più capace di affermare
il bello, gli argomenti in favore della verità hanno esaurito la loro forza di
conclusione logica”...
“Tota pulchra” (pdf)
La “via pulchritudinis” e la luce di Maria assunta in
cielo (pdf)
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Secondo la scarna descrizione
che di lui fecero fra’ Eliseo de los Martires e fra’ Girolamo di San
José, Juan de la Cruz, Giovanni della Croce — uno dei più grandi
mistici dell’Occidente — ... irradiava una impronta di nobiltà
spirituale, di serenità, e di calma. Ma, dietro a quella mitezza e a
quella serena calma, si celava una volontà di ferro...
Un affresco del modo di agire di Dio - il metodo dell’amore gratuito che esiste
per sé e non per quello che riceve - che è la prova stessa della sua esistenza e
della rivelazione del Vangelo, e che può accettarsi solo per grazia, non per
ragione, perché sovverte il concetto stesso di giustizia così come concepito
dall’uomo. È così che Paolo Farinella, biblista, scrittore e
saggista, parroco a Genova, ci presenta nel suo nuovo volume Il padre che fu
madre. Una lettura moderna della parabola del Figliol Prodigo quella che considera “la chiave ermeneutica di
tutta la rivelazione cristiana”: la parabola lucana del figliol prodigo
NATALE
Cari amici, Pace! Come ormai consuetudine vi raggiungo anche quest’anno per
condividere l’affetto e la riconoscenza della mia gente e raccontare qualcosa
della nostra vita.
CHIESA
E SOCIETA'
/
interventi
ed opinioni |
(GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
Dopo Poznan, Bruxelles, Ginevra, Zagabria, Milano, Lisbona, Amburgo,
Budapest, Parigi,… quest’anno il 33° incontro europeo di giovani organizzato
dalla comunità di Taizé avrà luogo dal 28 dicembre 2010 al 1° gennaio 2011 a
Rotterdam, dietro l’invito della Conferenza dei Vescovi dell’Olanda, del
Consiglio Generale della Chiesa protestante olandese (PKN) e del Consiglio delle
Chiese dell’Olanda. Circa 30000 giovani da tutti i continenti sono attesi a
Rotterdam per cinque giorni di condivisione e di preghiera.
Con
questa nuova tappa del « pellegrinaggio di fiducia sulla terra », la comunità di
Taizé continua il cammino che il suo fondatore, frère Roger, ha iniziato per
sostenere i giovani in una ricerca di riconciliazione e di pace, non solo fra
cristiani ma anche fra popoli.
Comunicato stampa
Alcuni punti di vista
Video
Durante le giornate dell’incontro consulta la pagina "L’Incontro Giorno per Giorno"
che ogni giorno presenterà un breve riassunto di ciascuna giornata.
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Tempi nuovi
Da diversi decenni siamo entrati in un
periodo storico che ricorda gli sconvolgimenti dell’epoca della caduta
dell’impero romano o del Medioevo. Alla luce della fede esso è però occasione,
kairòs, tempo opportuno per l’annuncio: Dio continua ad agire in ogni situazione
e nei grandi mutamenti della storia. Chi deve farsi voce della
sua Parola per l’uomo d’oggi, in
particolare per quello che ha meno di quarant’anni, non può ignorare i mutamenti
culturali con i quali questi deve confrontarsi.
Non c’è solo la crescita
dell’individualismo e del consumismo, i mutamenti della produzione e
dell’economia, dei trasporti e delle comunicazioni, la crisi
fondamentale riguarda le mentalità e la cultura sull’esistenza e sull’uomo.
La vita è diventata una corsa contro il
tempo per grandi e piccini; tutti si affrettano, il lavoro è all’insegna di una
programmazione cronometrata per essere redditizio: lo stress è l’esito normale
di questi ritmi di vita che fanno avvertire il bisogno di fughe nella solitudine
di luoghi deserti e magari di qualche convento. ....
Evangelizzare i
giovani (PDF)
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Amo pensare al Natale come alla festa della giovinezza di Dio: se, come
diceva Tagore, «ogni bimbo che nasce è un segno che Dio non è stanco degli
uomini», l'annuncio della nascita di quel bambino è da duemila anni la "buona
novella" di un nuovo inizio possibile, al di là di tutte le nostre stanchezze e
di ogni nostra rinuncia a sperare e ad amare. Perciò, Natale sfida tutti a
sognare, mescolando i sogni degli uomini al grande sogno di Dio.
Natale il sogno di un paese non
diviso
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Comunicato dell'Azione Cattolica
Italiana
"La Presidenza nazionale dell’Azione cattolica
desidera esprimere gli auguri più veri per il Santo Natale e per l’anno nuovo a
tutti gli italiani, credenti e non credenti, e a quanti, provenienti da altre
nazioni, cercano nel nostro Paese un futuro migliore. È un augurio sincero, che
si radica nella speranza – secondo gli auspici che avevamo già espresso nella
nota di metà settembre –, speranza che deve guidare i nostri passi anche in un
tempo difficile di crisi. Siamo infatti consapevoli che alle feste natalizie
l’Italia si avvicina con diverse e pressanti preoccupazioni, prime fra tutte i
durissimi effetti della crisi economica sulla vita concreta delle persone e la
perdurante crisi politica. Non ci è però consentito, per il bene stesso della
nostra convivenza civile, rinunciare al sentimento della speranza. Vorremmo che
di tale sentimento, in questo momento, fosse compresa tutta la portata: la
speranza si traduce, nella vita di tutti, e nella vita di ogni giorno, in
coraggio, capacità di resistenza, fiducia, ferma convinzione che non ci sarà
sempre burrasca. La speranza è un potente motore che non spegne le coscienze,
non acquieta gli animi in una pacata rassegnazione, al contrario attiva le
risorse migliori della persona ..."
I NOSTRI AUGURI ALL'ITALIA
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DA
DOMINATORI A CUSTODI DEL CREATO
Dichiarazione della III edizione
di
“La Bibbia sulle strade dell’uomo”
"Noi
donne ed uomini di Messina riuniti per la due giorni biblica, accompagnati dalla
Parola di Genesi 2,15, avvertiamo, personalmente e comunitariamente, come siamo
lontani dal vivere la condizione di custodi della nostra Madre Terra, delle
creature che la abitano e dell’ecosistema che la sostiene.
Sentiamo
quanta violenza e sopraffazione regolino oggi i rapporti tra gli uomini e
l’ambiente che li circonda. In particolare, riconosciamo come l’economia sia
retta a livello mondiale, nazionale e locale da logiche fondate sul guadagno ad
ogni costo; essa concorre alla distruzione dell’habi-tat, trascurando che invece
siamo chiamati a custodire gelosamente, teneramente e amorevolmente quanto
abbiamo ricevuto per dono dalla nascita con l’impegno responsabile di
mantenerlo, custodirlo e condividerlo con l’uomo di oggi e di domani.
I
disastri che sempre più di frequente si verificano in lo-calità lontane (Haiti,
Pakistan, ecc.) sembrano accanirsi con i più poveri. Già oggi sono oltre 600
milioni gli esseri umani che subiscono le conseguenze negative di uragani,
alluvioni, siccità, scioglimenti di ghiacciai, innalzamento delle temperature.
Né i governi mondiali, a Copenhagen ieri, a Cancun oggi (29 nov.-10 dic.
prossimo) sembrano mettere in dubbio le scelte che sacrificano interi
continenti, le loro popolazioni, le risorse naturali, ritenendo queste
illimitate e, comunque, indispensabili per mantenere i livelli di consumo delle
nazioni più ricche. Riteniamo che non ci possa essere vera pace senza giustizia
sociale e senza redistribuire i beni, le ricchezze, i saperi, le scienze e le
tecnologie fra tutti i popoli.
È
già tardi forse! Proprio per questo è urgente ascoltare la voce della terra che
geme e operare una conversione ecologica e una conversione dell’economia, come
previsto dal-l’Accordo, siglato alla Conferenza dei popoli sul cambiamento
climatico e dei diritti della Madre Terra, a Cochabamba, nel cuore della
Bolivia. Ci sentiamo, perciò, vicini a tutte le comunità che nelle diverse
parti del mondo lottano per la difesa della terra e per ottenere una vita più
umana.
Anche
nel nostro Paese, governato da politiche scellerate di sviluppo senza regole,
senza programmi, senza attenzione per le aree più arretrate, senza una speranza
nel presente e per il futuro senza prospettive per migliaia di giovani senza
lavoro, sentiamo come vi sia bisogno di una rinascita, di una nuova stagione che
metta al centro della politica e dello sviluppo i principi di uguaglianza, di
solidarietà, di sviluppo locale e sostenibile, di restituzione ai meno abbienti
di ricchezze immobilizzate, parassitarie e speculative. Tutto ciò nella
considerazione che la terra in cui viviamo ci è madre e tutti gli uomini,
cittadini e stranieri, sono fratelli e sorelle, come pure le creature animali e
vegetali. Costituiscono ancora patrimonio pubblico, cioè della comunità e non
dei privati, l’aria e l’acqua, e tali debbono restare per tutta
l’umanità.
Nella
nostra città (e provincia), crediamo che le popolazioni colpite dall’alluvione
non possano essere lasciate sole, né essere aggirate con vane promesse; mentre
vanno accolte, ed in tempi brevi, le richieste di tornare alle loro case, ai
loro paesi, al loro lavoro. Vanno fermate immediatamente quelle costruzioni che
stanno violentando i nostri torrenti, le nostre colline, abbrutendo il volto
della nostra bella città. E come non essere preoccupati del progetto megalomane
che vorrebbe costruire un ponte sullo Stretto? Si sciupa ancora denaro pubblico,
da oltre un trentennio, a favore della Società dello Stretto che ha prodotto
progetti ormai superati, mai sicuri e, alla fine, inutili per la città e per il
Paese.
Noi
donne ed uomini di fede, e alla ricerca di un senso di umanità, di fraternità
con tutto il creato, pensiamo che vi sia bisogno di politiche e di politici
migliori, al governo del Paese, della nostra Regione e della nostra città, più
attenti a quei valori della nostra Carta Costituzionale che tra i suoi principi
fondamentali iscrive la pace (art. 11 Cost), la dignità umana (art. 2 Cost),
l’uguaglianza e la giustizia sociale (art. 3), il rispetto e la tutela del
paesaggio e del patrimonio artistico (art. 9), la salute (art. 32) e che propone
un modello economico ispirato all’interesse generale, alla funzione sociale, e
fondato, nelle iniziative sia pubbliche che private, sulla programmazione che
sola può orientare a fini sociali (artt. 41, 42, 43 e 44 Cost.).
Vogliamo
scegliere, a partire da noi stessi, di vivere una vita più armoniosa, più sobria
nello stile personale e nei consumi, di praticare la raccolta differenziata dei
rifiuti e di usare beni che siano eticamente prodotti. Segnaliamo la necessità
del credito agevolato per le giovani coppie e le famiglie in difficoltà, sì da
sfuggire alla morsa delle mafie che attraverso il pizzo e l’usura soffocano i
nostri territori e che producono inquinamenti, monnezze, disoccupazione e
morte.
Si
renderà necessario, altresì, interrompere ogni rapporto con le banche “armate”
le quali utilizzano i risparmi delle famiglie per finanziare le industrie di
guerra o per ripulire denaro sporco delle multinazionali e delle economie
illegali.
Invitiamo
le nostre comunità a coltivare anche nei confronti dell’ambiente - nell’abitare,
nell’accedere ai servizi, nell’uso dei mezzi pubblici, piuttosto che quelli
privati, nella riduzione degli sprechi energetici dell’acqua, della luce, dei
rifiuti - il senso di responsabilità e il dovere etico e civile, cambiando ogni
atteggiamento e comportamento che miri ad ottenere privilegi, favori e
accomodamenti, o peggio, il-legalità ed ingiustizie.
Proponiamo
alle famiglie messinesi di dare il loro diretto e personale contributo per
prendersi cura degli spazi verdi, delle vie, dei condomini della città perché
tutti e ciascuno si possa restituire alla nostra comunità la bellezza che pure
ha saputo mantenere, anche dopo eventi tragici e che oggi è minacciata
dall’incuria, dalla inciviltà, dalla mala politica e dalla speculazione.
Riteniamo, in
sintonia con altre reti sociali in Italia e nel mondo, che occorre in fretta
cambiare il sistema se vogliamo che cambi il clima e salvare la casa comune e
quanti vi abitano." (Dichiarazione della III
edizione di “La Bibbia sulle strade dell’uomo”)
Leggi anche:
- LA BIBBIA SULLE STRADE DELL’UOMO. E
DEL COSMO. DA MESSINA UN INVITO ALLA RESPONSABILITÀ VERSO LA MADRE
TERRA
- DALLA CREAZIONE AL DILUVIO: LA RESPONSABILITÀ PER IL CREATO di
Daniele Garrone
- UNA TEOLOGIA PER LA CUSTODIA DELLA TERRA di Simone
Morandini
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Centomila firme raccolte, delle quali oltre 80.000 autenticate
e certificate, sono state depositate il 21 dicembre alla Camera dei Deputati.
Questo è lo straordinario risultato di una campagna promossa dalle associazioni
ambientaliste nazionali Legambiente, WWF, Greenpeace, Forum Ambientalista e da molte altre, che insieme a numerosi
comitati locali hanno promosso la proposta di una nuova legge energetica
“pulita” di iniziativa popolare che il Parlamento dovrà mettere all’ordine del
giorno dei suoi lavori. Lo scopo? Riportare nell’agenda del parlamento
l’efficienza energetica, le fonti rinnovabili, la salvaguardia del clima e
soprattutto il no al nucleare.
«Aspetto che torni il cardinal Borromeo». A novantotto anni Arturo Paoli, che ha
portato la sua testimonianza cristiana dall’Ac di Carlo Carretto ai Piccoli
Fratelli di Charles de Foucauld, da Roma al deserto algerino fino all’America
Latina, è lucidissimo e severo. Non gli piacevano le alleanze fra il trono e
l’altare al tempo di De Gasperi. Figuriamoci se può sopportarle nella bassa
stagione di Berlusconi.
POLITICA
Se i cattolici hanno l'ambizione di ridiventare diretti protagonisti della
politica, dovrebbero riflettere più seriamente sul loro ruolo. Il discorso
politico, soprattutto quando porta alla deliberazione legislativa, rimane e deve
rimanere rigorosamente laico, nel senso che non può trasmettere contenuti
religiosi. Ma nello «spazio pubblico», che è molto più ampio e può ospitare
discorsi di ogni tipo, si deve misurare la maturità di un movimento di
ispirazione religiosa che sa essere davvero universalistico nell'interpretare e
nel gestire l'etica pubblica. Non semplicemente una lobby in difesa di quelli
che in esclusiva proclama i propri valori.
È l’altra faccia del metodo Boffo, dell’attentato di Andria, della casa di
Montecarlo. Sono le armi improprie di un potere che di armi legittime ha capito
di non possederne più.
Omelia Santa Messa della Notte nella Solennità della Natività del
Signore (24 dicembre 2010)
Lettera
Apostolica in forma di "Motu Proprio" per la prevenzione ed il contrasto delle
attività illegali in campo finanziario e monetario (30 dicembre
2010)
Celebrazione dei Vespri e Te Deum di ringraziamento per l'anno
trascorso (31 dicembre 2010)
OPINIONI E COMMENTI
Il "Motu proprio" di Benedetto XVI per la prevenzione e il contrasto delle
attività illegali in campo finanziario e monetario
NOTA DI P. FEDERICO LOMBARDI, SJ e COMUNICATO DELLA SEGRETERIA DI STATO
Nuove norme
antiriciclaggio per la Santa Sede. In Vaticano controllati i soldi che entrano
ed escono. Padre Lombardi: "Da ora in poi nessuno potrà più
approfittarsene".
Pranzando
assieme a 350 poveri a pochi passi dal sepolcro di san Pietro, il giorno dopo il
Natale, Benedetto XVI non ha inventato niente di nuovo.
Benedetto XVI ha smentito il clichè che lo opponeva a Papa Wojtyla,
dimostrandosi anche lui un grande comunicatore. Ne è convinto il portavoce della
Santa Sede, padre Federico Lombardi che propone un suo bilancio del 2010 che ha
visto il Pontefice impegnato in cinque viaggi internazionali, quattro visite
pastorali in Italia, un’Esortazione apostolica, un concistoro, 45 udienze
generali con quella di domani, e un libro intervista.
Sono l'asse del suo magistero ordinario. Narrano l'avventura di Dio nella storia
del mondo. Sollevano il velo sulle "cose di lassù". Una guida alla lettura della
predicazione liturgica dell'attuale papa
Lettera Enciclica sullo sviluppo umano integrale nella
carità e nella verità
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3) Il servizio omelia di P.
Gregorio on-line (mp3) alla pagina
http://digilander.libero.it/tempodipace/l_omelia_di_p_Gregorio.htm
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