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Il 2 febbraio 2010
é nato il Blog di Tempo Perso
PIETRE VIVE
che viene aggiornato quotidianamente
e mette così a disposizione in modo facile e veloce
una o più notizie
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Siamo anche in FaceBook con
la pagina sociale
"QUELLI DELLA VIA"
NOTA
Articoli,
riflessioni e commenti proposti vogliono
solo essere
un contributo
alla riflessione e al dialogo su temi di attualità.
Le posizioni espresse non sempre
rappresentano l’opinione di "TEMPO PERSO" sul tema in questione.
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Vorrei lanciare una proposta al Sindaco di Milano Letizia
Moratti, al Ministro dell’istruzione On. Maria Stella
Gelmini e al Ministro dell’Economia On. Giulio Tremonti
di entrare nelle scuole in questo periodo e di sedersi a fianco dei
disabili supportati da chi li conosce veramente e provino a fare realmente un
pochino di sostegno scendendo così dallo scranno della politica, sperando che
ciò lì porti a capire che la politica non si fa con i tagli e
soprattutto non deve penalizzare chi già ha delle difficoltà.
Diritto di scegliere chi amare e sposare
Nel Modenese una
donna pakistana uccisa e la figlia gravissima per il "no" a un matrimonio
combinato. Parla la sociologa Mara Tognetti.
Pena di morte
(GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
Quest’anno, nel decimo giorno del decimo
mese dell’anno 2010 (10.10.10) la Giornata mondiale è dedicata alla pena
capitale negli Usa, dove da quando sono riprese le esecuzioni nel 1977, più di
1200 persone sono state messe a morte in 35 stati e sotto la giurisdizione
federale.
Una vita senza la pena di
morte
"La pena capitale abbassa la società intera
al livello di chi uccide. Anche di fronte a chi ha compiuto crimini orrendi,
abbiamo il dovere di essere migliori, proprio per dire che è sbagliato, sempre,
uccidere": parte da qui il lavoro culturale e l'impegno civile che ha fatto
della Comunità di Sant'Egidio un attore decisivo nella campagna mondiale contro
la pena di morte. (fonte: Presentazione del libro "Non cè giustizia senza
vita")
Dossier No alla pena di
morte della Comunità di Sant'Egidio
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Il 10 ottobre è l'ottavo appuntamento globale contro le esecuzioni capitali:
l'edizione è dedicata agli Usa. Iniziative di Amnesty in 30 città italiane: una
mostra fotografica con attori e attrici e gli appelli per due prigionieri
americani in attesa di essere giustiziati. A dicembre l'Onu voterà una nuova
risoluzione
NIGERIA
Avvertimenti circostanziati ma ignorati e una rivendicazione scartata dal
governo: il mistero delle bombe di Abuya si infittisce
MOZAMBICO
Da qualche giorno si fa un gran parlare di un decreto legge che rende
obbligatoria la registrazione delle schede dei cellulari...
Un’altra storia (molto più brutta della precedente) è legata all’emissione di
nuove carte d’identità, passaporti e permessi di residenza per gli stranieri...
Troppi vecchi, il sistema previdenziale non regge. L'esperimento comincia a
Shanghai
"Spingere i confini un po' più in là". Parla Zhang Ping, giornalista che sfida
il potere
Consiglio costituzionale dà l'ok: è legge il divieto di indossare il velo
integrale
Secondo il quotidiano Le Monde, in un database segreto figurano origini razziali
ed etniche
In Francia uno straniero irregolare non avrà più gli stessi diritti di un
detenuto comune, il nuovo regime di ‘eccezionalità’ per gli stranieri riserva
alcune sorprese
Alessandro Micci: Liberté. Egalité.
Étranger
Le elezioni del 10 ottobre. Voglia di cambiamento e stabilità
Jeremy Hunt, ministro britannico della Cultura ha dichiarato
che chi è disoccupato non può permettersi di avere figli o dovrebbe smettere di
averne, intervendo nel dibattito sugli assegni di sostegno alle
famiglie che veranno limitati a chi guadagna meno di 44mila
sterline l'anno.
I
NOSTRI TEMPI /
Interventi ed opinioni |
(GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
Saviano, Nigrizia e le parole libere
«Mi piace dei comboniani il loro senso di cittadinanza che non si basa sulla
nascita o sul sangue ma sull'amore per la terra in cui vivono, è il loro sogno
di rendere città di tutti quella che era la città di nessuno, di trasformare in
bellezza il deserto con azioni concrete». Roberto Saviano, circondato dai suoi
«angeli custodi» che non lo perdono di vista un istante, comincia così la sua
narrazione in un auditorium blindato e stracolmo. Il tema è «Castelvolturno:
Africa».
Saviano alla Gran Guardia:
«Grazie ai comboniani ora spera anche il Sud»
Quando entra, accompagnato da padre Alex Zanotelli,
viene accolto da un applauso incessante. Degno di una star. E’
stato proprio quel profugo del giornale comboniano, quel direttore epurato dopo
un articolo scomodo sul traffico d’armi, quell’Alex Zanotelli che l’Africa l’ha
ritrovata a Napoli, a introdurlo. Hanno applaudito Saviano per due minuti, tutti
in piedi, i «cittadini qualunque» di Verona «Voi uomini del Nord», li ha
definiti quel prete che ha ancora l’accento trentino di dove è nato. «Mi piace
questo dei comboniani - ha detto Saviano -. Che diventano parte di dove vivono».
E hanno molto da dividere e condividere, Saviano e i comboniani. Si sanno
indignare.
Saviano infiamma Verona Ma
i politici lo snobbano
L'incontro di Nigrizia
con Roberto Saviano comincia con Castel Volturno, Caserta, uno dei luoghi di
frontiera più raccontati, soprattutto dopo la morte di Samuel, Awanga, Yulius,
Eric, Alex e Christopher, i sei africani uccisi il 18 settembre di un anno fa
dai mitra della camorra.
Ma la data che segna, di fatto, uno
spartiacque è quella del 19 settembre. Le immagini di africani gonfi di odio che
sulla Domitiana, il giorno successivo all'assassinio, scaricavano tutta la
rabbia sui bianchi, rappresentano una svolta: la fine della passività dei
migranti della zona.
Nigrizia Multimedia presenta una serie di
puntate (11) in cui l'autore di Gomorra racconta i protagonisti di tanti sud. E
parola dopo parola, Saviano racconta anche se
stesso..
Guarda i video colloqui con lo scrittore Roberto
Saviano: Saviano, Nigrizia e le
parole libere
Episodio 1: LA MAGIA DEI
MIGRANTI
Episodio 2: CASTEL VOLTURNO: LA BELLEZZA SOPRAVVIVE
ALL'INFERNO
Episodio 3: CHIESA MARTIRE e QUELLA INDIFFERENTE
Episodio 4:
IL MIRACOLO COMBONIANO
Episodio 5: IO E DIO
Episodio 6: IL POTERE DELLA
PAROLA
Episodio 7: ITALIA PAESE RAZZISTA
Episodio 8:
MAFIAFRICA
Episodio 9: SONO SPEZZATO
Episodio 10: IL SACRIFICIO DELLA
GABBIA
Episodio 11: LIBERTA' E'...
------------------------------------------ Servizio civile
Con
la sentenza storica n. 164 del 24 maggio 1985, la Corte Costituzionale riconobbe
pari dignità al servizio militare e civile. Entrambi i servizi furono ritenuti
modi diversi per realizzare l’unico dovere di difesa della patria sancito dalla
Costituzione. Nonostante ciò, i fondi destinati al Servizio Civile Nazionale
istituito nel 2001, e quindi alla difesa non armata e nonviolenta della patria,
sono incomparabilmente minori rispetto a quelli destinati alla difesa armata. I
recenti tagli aumentano ulteriormente questo immenso gap e mettono a repentaglio
l’esistenza stessa di una preziosissima istituzione repubblicana.
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Nobel per la Pace
Il premio Nobel per la pace 2010 è stato
assegnato al dissidente cinese Liu Xiaobo. Confermate dunque le previsioni,
nonostante le pressioni di Pechino. Prima dell'annuncio ufficiale, Oslo aveva
affermato che si sarebbe trattato di una "scelta da difendere". Il governo
cinese aveva dichiarato in precedenza che una decisione del genere avrebbe avuto
ripercussioni negative sui rapporti tra la Repubblica popolare e la Norvegia. Il
ministro degli Esteri francese, Bernard Kouchner, ha chiesto l'immediata
liberazione del dissidente...
Nobel a Liu Xiaobo. L’Europa
esulta. L’Italia tace.
Premio per la pace a Liu Xiaobo, che si
trova in carcere...
... Secondo le motivazioni che hanno
accompagnato la decisione, Liu rappresenta «il simbolo della campagna per il
rispetto e l'applicazione dei diritti umani fondamentali» in Cina. Non si è
fatta attendere la reazione di Pechino: la polizia si è subito recata
nell'abitazione di Liu, per impedire alla moglie di rilasciare dichiarazioni
alla stampa, e le trasmissioni della Bbc sull'annuncio del Nobel sono state
interrotte. Poco dopo, è arrivato anche il commento ufficiale del governo, che
parla di «oscenità». Secondo il ministero degli Esteri, Liu Xiaobo è «un
criminale» che è stato condannato «dalla giustizia cinese». La decisione,
prosegue la nota, è destinata a «nuocere alle relazioni tra la Cina e la
Norvegia»...
Nobel a un dissidente, schiaffo
alla Cina L'ira di Pechino: «È un'oscenità» (testo + foto +
2 audio + 2 video)
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Non è sempre noto per il suo coraggio. Troppo spesso, asseconda con debolezza
sentimenti alla moda. Ma quest’anno il Comitato per il Nobel per la Pace ha
fatto una scelta coraggiosa e ammirevole con Liu Xiaobo, il dissidente che la
Cina ha condannato l’anno scorso a 11 anni di carcere per il terribile delitto
di propaganda per la democrazia.
“L’assegnazione del Nobel per la pace all’attivista cinese Liu Xiaobo è una
bellissima notizia”. È quanto ha affermato Gerolamo Fazzini, direttore
editoriale della rivista Mondo e Missione, mensile del PIME (Pontificio Istituto
Missioni Estere)...
Per Fazzini la notizia è degna di rilievo “in primo luogo perché viene
riconosciuta la statura morale di una figura che ha pagato di persona - con
l’ostracismo più bieco e il carcere - un prezzo altissimo per i suoi ideali di
democrazia, giustizia sociale e libertà”. “In secondo luogo – ha proseguito – perché, premiando Liu, è finalmente
caduto la 'grande muraglia' dell’omertà che l’Occidente ha mantenuto in questi
anni nei confronti di una situazione gravissima quale quella dei diritti umani
in Cina.
Discorso pronunciato il 23 dicembre 2009 in apertura del processo per
«incitamento alla sovversione del potere dello Stato»
Ma ancora una volta voglio dire a quel regime che mi priva della mia libertà,
che io rimango fermo a quanto dissi vent’anni fa nella mia «Dichiarazione del 2
giugno sullo sciopero della fame»: non ho nemici e non ho odio.
Nessuno
dei poliziotti che mi hanno controllato, arrestato e controllato, nessuno dei
giudici che mi hanno processato e condannato, sono miei nemici. Mentre non posso
accettare che mi abbiate sorvegliato, arrestato, processato o condannato,
rispetto le vostre professioni e le vostre personalità. L’odio corrode la
coscienza di una persona; la mentalità del nemico può avvelenare lo spirito di
un Paese, istigarlo a una vita brutale e a lotte mortali, distruggere la
tolleranza e l’umanità di una società, bloccare il progredire di una nazione
verso la libertà e la democrazia. Spero perciò di saper trascendere le mie
vicissitudini personali replicando all’ostilità del regime con l’amore...
(GIA' SEGNALATO IN FACEBOOK NELLA NOSTRA PAGINA SOCIALE "QUELLI DELLA VIA")
Doveva essere trasferita nel carcere in cui è detenuto il marito, ma da
ieri sera non si hanno più sue notizie
IMMIGRATI
(GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
Il
sangue verde
I volti dei giovani immigrati africani
protagonisti di quella che ormai viene ricordata come la “rivolta di Rosarno”
sono arrivati fino al 67mo Festival del Cinema di Venezia e Andrea
Segre che ha realizzato su di loro il documentario “Il sangue Verde”
ha ricevuto il premio “Cinema Doc” alle Giornate degli Autori.
Rosarno e la rivolta dei neri
sfruttati. Pochi euro per raccogliere arance, dormire per terra e se si
azzardavano a dire qualcosa scattava la violenza. Con la consulenza della
‘ndrangheta.
La storia di Abraham, John,
Amadou, Zongo, Jamadu, Abraham e Kalifa,
sette migranti africani. Girato tra Rosarno, Caserta e Roma, il film propone un
resoconto di quei giorni e di quelli che seguirono raccogliendo le voci di chi,
pur protagonista, viene spesso lasciato nel silenzio, restituendo loro così la
dignità del racconto in prima persona. Tutti parlano, senza rancore, di cosa è
successo dal loro punto di vista e descrivono com'era, e com'è ora, la loro vita
in Italia.
Andrea Segre ci racconta come sono
cambiati i loro destini. Dopo centinaia di ore di talk-show di uomini bianchi,
finalmente la parola agli uomini neri.
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Mara Tognetti, docente di Politiche dell' immigrazione all' università Bicocca
di Milano, studia da anni le comunità straniere in Italia. E in particolare gli
adolescenti. La tragedia di Novi di Modena la preoccupa, ma non la stupisce più
di tanto
Prevenire la violenza dei padri-padroni... Souad Sbai, deputata di origine
marocchine e anima dell'associazione Acmid-Donna, lavora con le seconde
generazioni di immigrate musulmane da molto prima che sedesse tra i banchi del
Parlamento. Quel che è cambiato negli ultimi due anni, spiega, non è il numero
delle storie di violenza quanto il coraggio di denunciarle
Un censimento "dedicato". Una specie di schedatura studiata apposta per
scoraggiare la residenza straniera e l´ospitalità. Non in tutto il paese: solo
in alcune località, vie, numeri civici. Le zone, in pratica, dove si concentra
la popolazione immigrata
ROM
Mentre al summit dell'Onu si è discusso dei progressi contro le discriminazioni
in tema di «Obiettivi di sviluppo del millennio», nulla cambia per i rom dei
campi di Roma, Parigi, Milano, Bucarest. Già vivono in insediamenti abbandonati,
e ora vengono sgomberati senza preavviso e senza l'offerta di un alloggio
alternativo adeguato
Milano, duro comunicato del cardinale Dionigi Tettamanzi contro la Moratti sulla
chiusura del campo di via Triboniano. Disatteso l'accordo firmato con il
volontariato
Dura nota della Curia di Milano contro la retromarcia del Comune
sull'assegnazione di case popolari ai rom. Un'iniziativa senza precedenti che
segue di una decina di giorni il vertice in Prefettura fra il Ministro Maroni e
il sindaco Moratti. Da allora, denuncia la Chiesa milanese, i progetti di
reinserimento per le famiglie del campo di via Triboniano - il cui sgombero è
previsto a metà ottobre - hanno subito un brusco stop.
Lavoro / Crisi economica
Filippo La Spisa, Cosimo Nardelli, Norman Zarcone sono le vittime del precariato
e della disoccupazione. Nelle regioni del sud, dove la crisi è più forte, si
allunga la conta di chi non ce la fa
Una vita da precario. Tre mesi qui, due mesi là, un contratto a progetto per
pochi spiccioli. La laurea in Lettere e filosofia non gli crea le opportunità
che sperava. E così il potentino R. S., 34 anni, per evitare di sprofondare
nella depressione del disoccupato («che - dice - non ha santi in paradiso») ha
deciso di «affittare il suo corpo». Niente a che vedere con il sesso. Si mette a
disposizione delle case farmaceutiche per testare nuove molecole e nuovi
farmaci. È quel che si dice una «cavia umana».
Ridurre la pensione ai parlamentari? voti favorevoli 22, voti contrari 498
Nel dopo-Pomigliano e in piena crisi finanziaria, guardiamo la realtà del lavoro
dal punto vista femminile: le donne, il lavoro, i servizi e il welfare. In
altre parole, i diritti che non ci sono.
Sotto
le due Cupole. Chiesa, religione, mafia
Chiesa e mafia: due cupole. La prima, quella di
San Pietro, in Vaticano, centro e simbolo del potere e dell’organizzazione della
Chiesa cattolica; la seconda, non a caso chiamata anch’essa “cupola”, vertice
che governa Cosa Nostra. Due cupole fra loro lontane e distanti – e non solo
geograficamente – le cui storie però si sono spesso intrecciate, le “teologie”
sovrapposte e gli appartenenti all’una o all’altra sovente hanno percorso le
medesime strade. È stato questo il tema – le relazioni fra Chiesa cattolica e
mafie – dell’incontro organizzato a Roma lo scorso 17 settembre (“Sotto le due
Cupole. Chiesa, religione mafia”)
“Gli stretti
rapporti fra chiesa cattolica e mafia non sono un’invenzione della stampa: da
sempre le mafie hanno fatto uso di una simbologia e di una ritualità presa in
prestito dalla religione cattolica, da sempre molti uomini di chiesa hanno
mostrato compiacenza verso i mafiosi”. È la tesi con cui la sociologa
palermitana Alessandra Dino – autrice, fra l’altro, della Mafia devota. Chiesa,
religione, Cosa Nostra (Laterza) – ha aperto il convegno organizzato ieri a
Roma, due giorni dopo l’anniversario dell’omicidio di don Puglisi che il
Vaticano non vuole dichiarare martire, da una serie di realtà cattoliche di base
(fra cui Comunità di base di San Paolo, Noi Siamo Chiesa, Cipax e
Liberamentenoi) con un titolo emblematico: Sotto le due Cupole. Ovvero la cupola
di Cosa Nostra e la cupola di San Pietro.
La registrazione audio e video del convegno:
ed anche quelle dei singoli interventi:
- Paolo Masini, consigliere del Comune di Roma (PD) - 3' 53" - Introduzione e
presentazione
- Giovanni Avena, giornalista Direttore editoriale di AdistaModera - 16'
5"
- Alessandra Dino, professoressa Docente di Sociologia Giuridica
all'Università di PalermoAutrice del libro dal titolo: "La mafia devota. Chiesa,
religione, Cosa Nostra"- 24' 24"
- Augusto Cavadi, membro dell'Associazione Teologica Italiana - 22' 20"
- Giuseppe Leotta, magistrato - 25' 54"
- Luigi Ciotti, sacerdote, presidente nazionale dell'Associazione "Libera" -
25' 33"
- Alessandra Dino, professoressa e Giovanni Avena, giornalista - 9' 43"
- Augusto Cavadi, membro dell'Associazione Teologica Italiana - 4' 3"
- Giuseppe Leotta, magistrato - 8' 3"
- Luigi Ciotti, sacerdote, presidente nazionale dell'Associazione "Libera" -
4' 55"
- Giovanni Avena, giornalista e Paolo Masini, consigliere del Comune di Roma
(PD) - 6' 9"
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Dalla Conferenza episcopale calabra la condanna di ogni forma di criminalità. La
Chiesa è al fianco della gente con convinzione
Mai avrei pensato di lanciare un appello disperato rivolto alle coscienze degli
abitanti della Lombardia, per scuoterli dal torpore, affinché loro possano
decidere se un’associazione antimafia di frontiera come la nostra debba
definitivamente cessare di esistere.
Giornata mondiale degli insegnanti
(GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
La giornata mondiale degli insegnanti dal 1994 si svolge il 5 Ottobre e
commemora l’anniversario della firma collegiale delle “Raccomandazioni sullo
Status degli insegnanti”, stilata dall’ILO-UNESCO nel 1966.
L’obiettivo è quello di sottolineare il
fondamentale ruolo degli insegnanti nel fornire un’elevata qualità di
educazione, a tutti i livelli.
Quest’anno si vuole mettere in evidenza la
progressiva carenza a livello globale degli insegnanti e le oggettive difficoltà
dei docenti al giorno d’oggi.
Sostenere la necessità di valorizzare e
rilanciare il ruolo dell’insegnante, trasformando la docenza in vera e propria
“professione” fondata su standard professionali, così come auspicato dalla
“Raccomandazione sullo status degli insegnanti” fatta dall’UNESCO nel lontano
1966 è oggi più che mai una sfida che il nostro paese ha il dovere di
intraprendere.
Ma soprattutto, come ribadito anche nei
messaggi annuali per la giornata, gli insegnanti e l’educazione sono un elemento
cruciale per il progresso delle nazioni. Le moderne economie basano la loro
crescita sull’innovazione tecnologica, lo sviluppo umano si basa sulla
conoscenza delle propria storia. ma soprattutto è l’avventura della scuola: il
viaggio della conoscenza, la sfida dell’educazione pere fare di semplici ragazzi
gli uomini del futuro.
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''Durante l'inaugurazione dell'anno scolastico all'ospedale Gemelli di Roma,
alcuni ragazzi di Sel, compreso il segretario regionale, hanno tentato di
regalare al Ministro Gelmini il libro di Don Milani 'Lettere ad una
professoressa'. Per questo motivo sono stati fermati, identificati e portati al
commissariato. Adesso risultano - afferma Sel - indagati per manifestazione non
autorizzata, mentre l'atto che notifica il sequestro di volantini e bandiere e'
una pagina surreale della nostra burocrazia.
In piazza
gli studenti e i precari: "No alla riforma e stop ai tagli". Il ministro:
"Basta vecchie idee, occorre il coraggio di cambiare". I democratici: da
lei vecchi slogan
"VOI SIETE UN POPOLO SACERDOTALE" HOREB n. 56 – 2010
TRACCE DI
SPIRITUALITA' A CURA DEI CARMELITANI
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SIMONE WEIL
"PASIONARIA" E MISTICA
Dal 20 Ottobre
al 1 Dicembre dalle h. 20.00 alle h.
21.00
presso la sala
del convento della Fraternità Carmelitana di Pozzo di Gotto (ME)
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Padre Pino Puglisi
"Don Mario Torcivia, che preparò la «positio», sosteneva il martirio di don Pino
per «odium fidei» oggettivo: la mafia aveva ucciso «in odio alla fede»... La
seconda tesi è l'assassinio «in ragione del suo ministero», più facile da
dimostrare ma più debole per il martirio."
Il successore Maurizio Francofonte, il falegname che entrò in seminario dopo l'
omicidio e ora guida la sua parrocchia
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Rosario Livatino
L'audiolibro "Qualcosa si è spezzato" è
stato presentato martedì 5 ottobre 2010 a Roma, presso la Sala
Marconi di Radio Vaticana.
Sono intervenuti: S.E. Mons. Giuseppe Merisi,
presidente di Caritas Italiana; S.E. Mons. Francesco Montenegro, arcivescovo di
Agrigento; Mite Balduzzi e Roberto Tietto, Centro Europeo Risorse Umane. Ha
moderato: Gianni Bianco, giornalista Rai.
A dare voce al pensiero e agli scritti del giudice
Rosario Livatino, ucciso dalla mafia venti anni fa, gli attori Giulio Scarpati,
Simonetta Solder, Giorgio Marchesi; il giornalista Rai Gianni Bianco; i campioni
dello sport Nicola Legrottaglie, Luca Toni, Emiliano Viviano.
Ascolta alcuni
estratti dal cd con le voci di:
Qualcosa si è spezzato ci restituisce una figura che, perché ancorata al
vero e al bello, è ancora di straordinaria attualità. Non a caso è in corso per
lui il processo di beatificazione; non a caso Benedetto XVI, durante la
recentissima visita a Palermo, lo ha presentato come un modello al quale fare
riferimento per operare il bene e contrastare il male: una «splendida
testimonianza di giovani cresciuti come piante belle, rigogliose».
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(GIA' SEGNALATO IN FACEBOOK NELLA NOSTRA PAGINA SOCIALE "QUELLI DELLA VIA")
Beata Vergine Maria del Rosario
ROBERTO BENIGNI RACCONTA COME NASCE
IL CULTO MARIANO E LA DEVOZIONE VERSO MARIA DI NAZARET, MADRE DEL CRISTO.
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(GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
La solitudine di Enzo Bianchi
All’inizio del libro della Genesi, al momento
della creazione risuonano le prime parole di Dio dette all’uomo e davanti
all’uomo. Innanzitutto Dio ammonisce l’uomo a non varcare il limite della sua
condizione di creatura e, subito dopo, osserva: “Non è bene che l’uomo sia
solo!” (cf. Gen 2,16-18). E così ecco l’uomo, il terrestre: una creatura
limitata, fragile; una creatura che può avere una condizione “non buona”,
negativa: la solitudine. Il bene per l’essere umano è la comunicazione, la
relazione, la comunione, dunque la comunità, il luogo in cui vivere e
sperimentare l’appartenenza reciproca e la bontà-bellezza del vivere insieme
cantata dal salmo: “Com’è bello, com’è buono, vivere insieme da fratelli” (Salmo
133).
La solitudine
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"Dall'individualità alla
solidarietà"
Primo incontro con P. Alex Zanotelli tenutosi il 23/9/10 presso la casa dei missionari
comboniani in Brescia
Quale
solidarietà?
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Gesù ha mai riso? Cristo piange davanti alla tomba dell’amico Lazzaro, di
fronte alla città santa, freme e soffre quando s’avvicina la sua ora finale.
Conosciamo i suoi sentimenti. I Vangeli ci informano sul suo sdegno, che
s’accende fino al punto di fargli impugnare una frusta. In sintesi, Gesù
partecipa della natura umana amando, mangiando, provando tristezza e dolore. Ma
si può dire che condivida con noi il riso e l’ironia? C’è qualche passo dei
Vangeli in cui lo si oda ridere? Certo, partecipava volentieri ai banchetti, ma
esiste una menzione del suo sorridere? Oppure il suo era sempre un volto severo
come quello che ha rappresentato Pasolini nel suo Vangelo secondo
Matteo?
Gesù non rideva? Eppure tutto il Vangelo è un inno alla
gioia
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San Francesco
Vediamolo, san Francesco, come contestatore. Badate che questo non faccio
per una condiscendenza ai tempi. Negli ultimi anni anche le maggiori riviste
francescane, abbandonato il tradizionalismo, si sono accorte che san Francesco
era un contestatore, e i maggiori studiosi di san Francesco han cominciato a
vederlo da questo punto di vista. Anzitutto fu un rivoluzionario, perché cambiò
totalmente la vita religiosa, quale da secoli si intendeva, ed era. In realtà
san Francesco voleva fondare, e fondò, un primo «istituto
secolare»...
Che cosa contesta Francesco? Contesta
tutto. Tutto, nulla escluso. Contesta la famiglia, che abbandona. Contesta il
padre, che disconosce (e la storia ci dice che non ci fu più nessun rapporto fra
padre naturale e figlio). Contesta la società, che lascia completamente.
Contesta gli Ordini religiosi tradizionali, che rispetta, ma nei quali non vuole
entrare... Allora cos’è che riconosce quest’uomo?...
San Francesco che contestatore
Preghiera semplice (video)
CHIESA
E SOCIETA'
/
interventi
ed opinioni |
(GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
Congresso
della stampa cattolica nel mondo - Roma 4 -7 ottobre
La
notizia corre sul web. O resta fissa sulla carta. Passa su schermi e onde radio.
Finisce in archivi e database. Viene strizzata, ingigantita. a volte a scapito
della realtà dei fatti. Insomma fluttua in quella dimensione che è stata
definita crossmedialità, l’interazione tra i vari mass media. Quale spazio,
quale stile e quale ruolo giocano la stampa cattolica in questo scenario
caratterizzato dalla svolta digitale che a molti – soprattutto al di là
dell’Atlantico – ha fatto preconizzare una rapida scomparsa dei giornali
cartacei? Il punto sul futuro della stampa e sulle sfide globali che attendono i
media cattolici del settore è stato fatto ieri nella sessione di apertura del
quinto convegno organizzato dal Pontificio Consiglio delle comunicazioni
sociali. E ispirato al tema del messaggio per la Giornata mondiale 2011: Verità,
annuncio e autenticità di vita nell’era digitale.
Rivoluzione digitale, il dovere
dell'annuncio
Programma (pdf)
Foto del
Convegno
Leggi
le relazioni (in italiano) di:
Udienza Pontificia: Parole di Papa Benedetto
XVI e Saluto di S.E. Mons. Claudio
Maria Celli
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Le conclusioni del Congresso della stampa cattolica. Il ruolo della "audacia
profetica" della Chiesa nella relazione di monsignor Claudio Maria Celli.
... Se oggi una linea di confine può essere tracciata, è tra i media che amano la
verità e quelli che se ne infischiano...
O di qua o di là. Giornalisti, lettori, conduttori, autori, ascoltatori. La
scelta è netta: o con la verità che può non essere attraente, ma scomoda e
perfino faticosa, o con l’attrazione che allieta gli animi e li anestetizza...
Commenti di comunicatori alle parole di Benedetto XVI
"Vivere insieme in un tempo di
crisi. Famiglia di popoli, Famiglia di Dio". Comunità di Sant'Egidio - Incontro
Internazionale di Preghiera per la Pace - Barcellona 3/5 ottobre
Raccogliendo l’eredità della storica
Giornata di Preghiera di Assisi 1986, convocata dal Papa Giovanni Paolo II, La
Comunità di Sant’Egidio ha promosso negli ultimi 25 anni un pellegrinaggio di
dialogo e di pace, che ha fatto sosta in molte città europee e mediterranee.
Rappresentanti della Chiese cristiane e delle grandi religioni, insieme ad
esponenti del mondo della cultura e della politica internazionale si sono
riuniti nello “spirito di Assisi”. Ne sono nate, più di una volta, iniziative di
pacificazione in diverse aree del mondo.
Lo “spirito di Assisi” torna in Spagna con
un appuntamento nel capoluogo catalano organizzato dalla Comunità di Sant’Egidio
in collaborazione con l'Arcidiocesi di Barcellona. In un tempo difficile, di
crisi economiche e di conflitti regionali che rendono incerti, impauriti e
spaesati, le religioni si interrogano per ritrovare nel dialogo le energie
spirituali da offrire ad un mondo senza visioni e quindi senza
futuro.
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(GIA' SEGNALATI IN FACEBOOK NELLA NOSTRA PAGINA SOCIALE "QUELLI DELLA VIA")
200 lettere di pace ai paesi in guerra. Le hanno inviate da Barcellona nel
giorno dell'incontro internazionale per la pace organizzato dalla comunita' di
Sant'Egidio.
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Qui al meeting di Sant’Egidio in questi giorni il miracolo si è ripetuto.
Israeliani e palestinesi si sono parlati, cattolici e ortodossi si sono
confrontati da amici, ebrei e musulmani si sono guardati negli occhi e hanno
parlato di pace. Dare un orientamento a tante esistenze ripiegate su se stesse,
questo deve essere l’impegno oggi degli uomini di buona volontà e soprattutto
delle persone veramente religiose.
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Altri argomenti spinosi toccati dai relatori, a partire dall' arcivescovo
Claudio Celli, presidente del Consiglio per le comunicazioni, che ha promosso il
Congresso: i media cattolici danno «relativamente poco spazio» agli argomenti
controversi e «a volte mancano di una certa dimensione profetica». Ma è stato
notato che un tono più libero e vivo lo stanno dando i blogger, che
costituiscono la nuova frontiera dei media.
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Nobel per la medicina a Robert Edwards
Per i cattolici le scoperte di Edwards hanno favorito mercato degli ovuli e lo
spreco di embrioni. Per i laici il premio rimette in discussione la legge 40
sulla fecondazione assistita.
L'ira vaticana contro il premio Nobel concesso a Robert Edwards, inventore
della tecnica di fecondazione in vitro, oscura in fondo il lavoro di tanti
scienziati cattolici, impegnati da decenni nelle ricerche genetiche." "Ci
sarebbero molte cose su cui scienziati e filosofi variamente credenti potrebbero
riflettere insieme, se i dogmatici deponessero le armi.
Da cattolico sono convinto che su questioni come queste tutta la comunità
scientifica debba assumere un punto di vista laico. Anzi spero che questo Nobel
inviti il nostro paese a ripensare alla Legge 40 che regola l'utilizzo della
fecondazione assistita in Italia
Il premio per il padre di una tecnica inventata per gli animali
Da quando Robert Edwards, ora insignito del Nobel per la medicina, eseguì con
successo la prima fecondazione in vitro, sono passati 32 anni e sono stati
concepiti in provetta 4 milioni di bambini. Quattro milioni di esseri umani che
non avrebbero altrimenti visto la luce e otto milioni o quasi di genitori
contenti, viene da pensare, perché si tratta per lo più di coppie che non
avrebbero potuto procreare in assenza delle tecniche di fecondazione artificiale
per cui è stato ora premiato il ricercatore britannico. Colpisce, quindi, la
forte reazione negativa che l' annuncio ha suscitato nelle gerarchie cattoliche,
di solito schierate a favore della procreazione "a oltranza" e nemiche
dichiarate di quasi ogni forma di contraccezione e più ancora di ogni
interruzione di gravidanza. Quali le ragioni di questa condanna, che ha portato
alti prelati a contestare l' assegnazione del premio a Edwards?
La sperimentazione scientifica e l' ingegneria tecnologica non possono
esercitarsi in contrasto con il rispetto e la promozione della dignità umana. È
questa un' evidenza da tutti condivisa. Ma la contemporanea situazione di
pluralismo rende difficile riempire di un contenuto valoriale unanimemente
riconosciuto nozioni come quelle di coscienza, dignità umana, vita, ecc. Le
nuove frontiere rese fruibili dalla biogenetica, soprattutto, riportano al
centro la questione antropologica.
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... L'ateismo di Giorello si basa su una scelta di vita: egli rappresenta l' uomo
che non sopporta alcuna autorità sopra di sé. Accetta Dio come amico, non come
padrone. Il suo è ateismo pratico. Non nasce da deduzioni epistemologiche ma da
quelle - il termine è inattuale, in tal caso però vale la pena spenderlo -
esistenziali...
L’assunto del libro è netto: «Nessuno venga a dettar legge alla nostra
coscienza».
Accettiamo la sfida e domandiamo dove e come l’individualista
libertario trovi un canone per agire. Se non ci deve essere una legge imposta
alla coscienza, bisognerà pur dire che o non vi è legge, oppure che la coscienza
la trova in sé come dato sorgivo: ed allora il libertario deve chiedersi dove si
fondi.
La possibilità di costruire un' autentica solidarietà senza «fondarla come su
solida roccia» (cioè, detto senza retorica, senza imporla a chi la pensa
diversamente) non è un dettaglio accademico, ma una questione cruciale per
qualsiasi democrazia matura. Proposta per gli amici di «Avvenire» (e per tutti i
cattolici aperti al confronto delle idee): perché non proviamo a rispondere
insieme?
Ma quale deve essere il programma di un cattolico che fa politica? Quali sono
i principi a cui deve fare riferimento? E quali virtù deve praticare nella
gestione del bene pubblico? E’ importante difendere la vita e la famiglia, ma
come si coniuga con le battaglie di ordine sociale?
Per rispondere alle tantissime domande che il tema solleva, monsignor
Giampaolo Crepaldi, Arcivescovo di Trieste, da poco nominato Presidente della
Commissione “Caritas in veritate” del Consiglio delle Conferenze Episcopali
d'Europa (CCEE), ha pubblicato il libro “Il cattolico in politica. Manuale per
la ripresa” (Cantagalli).
Verso la Settimana sociale di Reggio
Calabria
A Reggio Calabria fra qualche giorno si apre la Settimana sociale che si propone
di offrire un’agenda di speranza per il futuro del paese...
...i vescovi facciano bene i vescovi; profeti, servitori dei fratelli.
Con
parole evangeliche si direbbe: testimoni e servitori, non capi o maestri. E i
laici facciano bene, con lo stesso spirito evangelico, gli intellettuali, i
politici, i lavoratori, i padri...
Presentata la 46ma Settimana sociale dei cattolici, al via il 14 ottobre
prossimo
POLITICA
... Abbiamo urgenza di una politica che sappia incrociare, riconoscere e farsi
carico dei problemi concreti della gente. Ancora una volta pensando globalmente
per agire localmente.
La nuova politica ha bisogno urgente di reclutare
persone oneste che sappiano fare della trasparenza dei propri comportamenti la
misura prima del proprio agire politico e della salvaguardia dei beni comuni il
motivo essenziale del proprio fare...
La nazione italiana ha deciso di fare della magistratura un potere indipendente
dal parlamento e dall' esecutivo, per renderla dipendente sola dalla legge. Il
presidente del Consiglio la vorrebbe invece dipendente dall' opinione politica
che fa la legge e dal governo.
L’Italia è un Paese in declino e la sua classe politica non riesce ad affrontare
la realtà, anzi disperde energie e risorse e si avvita in polemiche dal fiato
corto. L’analisi è di Edo Patriarca, segretario generale delle Settimane sociali
dei cattolici italiani alla vigilia dell’appuntamento di Reggio Calabria.
Se, dunque, si rimettono in sesto i ricordi, la violenza inflitta a Emma
Marcegaglia per "coartare la sua volontà" sorprende soltanto gli ipocriti che
non vogliono vedere come una macchina del fango dove si concentrano potere
politico, economico e mediatico mette in pericolo la nostra libertà. Quel che ci
viene periodicamente rivelato (Lario, Boffo, Mesiano, Marrazzo, Fassino,
Caldoro, Fini, Marcegaglia) è - come ci è parso chiaro da tempo - un sistema
di dominio che spaventa, che minaccia l'indipendenza delle persone, l'autonomia
del loro pensiero e delle loro parole. È una tecnica di intimidazione che
minaccia la libertà di chi dissente o di chi si oppone all'uomo che governa. È,
più semplicemente, un attentato alla libertà.
Dopo i richiami di Bagnasco (e la bestemmia) Berlusconi pronto a tutto per
recuperare col Vaticano. Dal baciamano al Papa a Eluana, dalla comunione
«rubata» all’affaire Boffo - Oltretevere
In Italia, c' è chi, come monsignor Rino Fisichella, ha «relativizzato» la
gravità della bestemmia di Berlusconi sostenendo che va «contestualizzata».
«Sono a Barcellona, non so nulla di queste discussioni e non intendo polemizzare
con Fisichella. Ma, in linea di principio, io rispondo che no, non esiste una
bestemmia accettabile in un alcun contesto. Esiste soltanto la bestemmia, e non
è mai ammissibile».
...credo sia giusto esprimere un grazie sincero a questa donna, esempio di un
laicato maturo, adulto, che sa pensare con la propria testa e che non si fa
intimidire dai potenti, né quando sono politici né quando sono Pastori.
Angelus
- 3 ottobre 2010
Udienza generale Santa Gertrude la Grande (6 ottobre 2010)
Visita Pastorale a
Palermo
La visita del Santo Padre a Palermo non può essere considerata una data del
calendario di ottobre già trascorsa e dimenticata, ma deve lasciare un segno e
sul solco della sua parola costruire azioni di apostolato e di presenza
cristiana.
Perché «il male fa più rumore», ma sono questi nomi «la forza, il futuro della
Sicilia», ha spiegato ai ragazzi in festa: «Siate alberi che affondano le loro
radici nel fiume del bene, non abbiate paura di contrastare il male!».
OPINIONI E COMMENTI
LA GIORNATA MONDIALE DELLA GIOVENTU' 2011
(GIA' SEGNALATO IN FACEBOOK NELLA NOSTRA PAGINA SOCIALE "QUELLI DELLA VIA")
"Minoranza
creativa, determinante per il futuro dell’umanità". E’ il volto inedito dei
giovani mostrato dalle Giornate mondiali della Gioventù, un «fenomeno
straordinario che, ormai da 25 anni, continua a stupire il mondo». Ad affermarlo
è stato il cardinale Stanislaw Rylko, presidente del Pontificio
Consiglio per i Laici, presentando oggi la Gmg di Madrid 2011.
SPECIALE
ANNO
SACERDOTALE |
Lettera Enciclica sullo sviluppo umano integrale nella
carità e nella verità
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servizio di "Lectio" a cura di fr. Egidio Palumbo alla pagina:
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3) Il servizio omelia di P.
Gregorio on-line (mp3) alla pagina
http://digilander.libero.it/tempodipace/l_omelia_di_p_Gregorio.htm
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