"Tempo Perso - Alla ricerca di senso nel quotidiano"




 NEWSLETTER n°38 del 2010

Aggiornamento della settimana

- dal 4 al 10 ottobre 2010 -


 

                                    Prossima NEWSLETTER prevista per il 17 ottobre 2010          


 
 


IL VANGELO DELLA DOMENICA 
 LECTIO DIVINA

 a cura di Fr. Egidio Palumbo



OMELIA 

di P. Gregorio Battaglia
di P. Alberto Neglia
 
di P. Aurelio Antista

 

 


Il 2 febbraio 2010

 é nato il Blog di Tempo Perso

PIETRE VIVE

che viene aggiornato quotidianamente
 e mette così a disposizione in modo facile e veloce
 una o più notizie

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Siamo anche in FaceBook con
la pagina sociale


"QUELLI DELLA VIA"





 




NOTA

Articoli, riflessioni e commenti proposti vogliono solo essere
un contributo alla riflessione e al dialogo su temi di attualità.

Le posizioni espresse non sempre rappresentano l’opinione di "TEMPO PERSO" sul tema in questione. 











DIRITTI UMANI





  Anita PallaraIo, disabile, non voglio più essere italiana

Vorrei lanciare una proposta al Sindaco di Milano Letizia Moratti, al Ministro dell’istruzione On. Maria Stella Gelmini e al Ministro dell’Economia On. Giulio Tremonti di entrare nelle scuole in questo periodo e di sedersi a fianco dei disabili supportati da chi li conosce veramente e provino a fare realmente un pochino di sostegno scendendo così dallo scranno della politica, sperando che ciò lì porti a capire che la politica non si fa con i tagli e soprattutto non deve penalizzare chi già ha delle difficoltà.

  Luca FaccioRagazzi disabili a scuola. Sì, ma con la mamma


Diritto di scegliere chi amare e sposare

Nel Modenese una donna pakistana uccisa e la figlia gravissima per il "no" a un matrimonio combinato. Parla la sociologa Mara Tognetti.

  Rosanna BiffiNozze di sangue



Pena di morte

     (GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)

Quest’anno, nel decimo giorno del decimo mese dell’anno 2010 (10.10.10) la Giornata mondiale è dedicata alla pena capitale negli Usa, dove da quando sono riprese le esecuzioni nel 1977, più di 1200 persone sono state messe a morte in 35 stati e sotto la giurisdizione federale.

 
 Una vita senza la pena di morte

"La pena capitale abbassa la società intera al livello di chi uccide. Anche di fronte a chi ha compiuto crimini orrendi, abbiamo il dovere di essere migliori, proprio per dire che è sbagliato, sempre, uccidere": parte da qui il lavoro culturale e l'impegno civile che ha fatto della Comunità di Sant'Egidio un attore decisivo nella campagna mondiale contro la pena di morte. (fonte: Presentazione del libro "Non cè giustizia senza vita")

 
 Dossier No alla pena di morte della Comunità di Sant'Egidio


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Il 10 ottobre è l'ottavo appuntamento globale contro le esecuzioni capitali: l'edizione è dedicata agli Usa. Iniziative di Amnesty in 30 città italiane: una mostra fotografica con attori e attrici e gli appelli per due prigionieri americani in attesa di essere giustiziati. A dicembre l'Onu voterà una nuova risoluzione

  Pasquale NotargiacomoPena di morte, la giornata mondiale "Gli Stati Uniti firmino la moratoria"



AFRICA


NIGERIA

Avvertimenti circostanziati ma ignorati e una rivendicazione scartata dal governo: il mistero delle bombe di Abuya si infittisce

  Alberto Tundo:  un attentato e molte ombre



MOZAMBICO

Da qualche giorno si fa un gran parlare di un decreto legge che rende obbligatoria la registrazione delle schede dei cellulari...
Un’altra storia (molto più brutta della precedente) è legata all’emissione di nuove carte d’identità, passaporti e permessi di residenza per gli stranieri...

  Claudio Zuccala:   la saga dei cellulari e i documenti d'oro




CINA



Troppi vecchi, il sistema previdenziale non regge. L'esperimento comincia a Shanghai

  Gabriele Battaglia: dal figlio unico alla riforma delle pensioni

"Spingere i confini un po' più in là". Parla Zhang Ping, giornalista che sfida il potere

  Gabriele Battaglia: Come cambia la censura in Cina




FRANCIA

Consiglio costituzionale dà l'ok: è legge il divieto di indossare il velo integrale

  Luca Galassi: a viso scoperto

Secondo il quotidiano Le Monde, in un database segreto figurano origini razziali ed etniche

  PEACEREPORTER: agenti usano elenco illegale che colpisce i rom

In Francia uno straniero irregolare non avrà più gli stessi diritti di un detenuto comune, il nuovo regime di ‘eccezionalità’ per gli stranieri riserva alcune sorprese

 
Alessandro Micci
: Liberté. Egalité. Étranger


KIRGHIZISTAN



Le elezioni del 10 ottobre. Voglia di cambiamento e stabilità

  Nicola Sessa: il laboratorio politico dell'Asia Centrale





GRAN BRETAGNA

Jeremy Hunt, ministro britannico della Cultura ha dichiarato che chi è disoccupato non può permettersi di avere figli o dovrebbe smettere di averne, intervendo nel dibattito sugli assegni di sostegno alle famiglie che veranno limitati a chi guadagna meno di 44mila sterline l'anno.

  PEACEREPORTER: ''Disoccupati non facciano figli''





I NOSTRI TEMPI /

  Interventi ed opinioni

 


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Saviano, Nigrizia e le parole libere
 
«Mi piace dei comboniani il loro senso di cittadinanza che non si basa sulla nascita o sul sangue ma sull'amore per la terra in cui vivono, è il loro sogno di rendere città di tutti quella che era la città di nessuno, di trasformare in bellezza il deserto con azioni concrete». Roberto Saviano, circondato dai suoi «angeli custodi» che non lo perdono di vista un istante, comincia così la sua narrazione in un auditorium blindato e stracolmo. Il tema è «Castelvolturno: Africa». 

   Saviano alla Gran Guardia: «Grazie ai comboniani ora spera anche il Sud»

Quando entra, accompagnato da padre Alex Zanotelli, viene accolto da un applauso incessante. Degno di una star.
E’ stato proprio quel profugo del giornale comboniano, quel direttore epurato dopo un articolo scomodo sul traffico d’armi, quell’Alex Zanotelli che l’Africa l’ha ritrovata a Napoli, a introdurlo. Hanno applaudito Saviano per due minuti, tutti in piedi, i «cittadini qualunque» di Verona «Voi uomini del Nord», li ha definiti quel prete che ha ancora l’accento trentino di dove è nato. «Mi piace questo dei comboniani - ha detto Saviano -. Che diventano parte di dove vivono». E hanno molto da dividere e condividere, Saviano e i comboniani. Si sanno indignare.
  
Saviano infiamma Verona Ma i politici lo snobbano

L'incontro di Nigrizia con Roberto Saviano comincia con Castel Volturno, Caserta, uno dei luoghi di frontiera più raccontati, soprattutto dopo la morte di Samuel, Awanga, Yulius, Eric, Alex e Christopher, i sei africani uccisi il 18 settembre di un anno fa dai mitra della camorra.
Ma la data che segna, di fatto, uno spartiacque è quella del 19 settembre. Le immagini di africani gonfi di odio che sulla Domitiana, il giorno successivo all'assassinio, scaricavano tutta la rabbia sui bianchi, rappresentano una svolta: la fine della passività dei migranti della zona.
Nigrizia Multimedia presenta una serie di puntate (11) in cui l'autore di Gomorra racconta i protagonisti di tanti sud. E parola dopo parola, Saviano racconta anche se stesso..
    
Guarda i video colloqui con lo scrittore Roberto Saviano: Saviano, Nigrizia e le parole libere

Episodio 1: LA MAGIA DEI MIGRANTI
Episodio 2: CASTEL VOLTURNO: LA BELLEZZA SOPRAVVIVE ALL'INFERNO
Episodio 3: CHIESA MARTIRE e QUELLA INDIFFERENTE
Episodio 4: IL MIRACOLO COMBONIANO
Episodio 5: IO E DIO
Episodio 6: IL POTERE DELLA PAROLA
Episodio 7: ITALIA PAESE RAZZISTA
Episodio 8: MAFIAFRICA
Episodio 9: SONO SPEZZATO
Episodio 10: IL SACRIFICIO DELLA GABBIA
Episodio 11: LIBERTA' E'...

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Servizio civile
 
Con la sentenza storica n. 164 del 24 maggio 1985, la Corte Costituzionale riconobbe pari dignità al servizio militare e civile. Entrambi i servizi furono ritenuti modi diversi per realizzare l’unico dovere di difesa della patria sancito dalla Costituzione. Nonostante ciò, i fondi destinati al Servizio Civile Nazionale istituito nel 2001, e quindi alla difesa non armata e nonviolenta della patria, sono incomparabilmente minori rispetto a quelli destinati alla difesa armata. I recenti tagli aumentano ulteriormente questo immenso gap e mettono a repentaglio l’esistenza stessa di una preziosissima istituzione repubblicana.

     Italia: ancora tagli al servizio civile


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Nobel per la Pace


 
Il premio Nobel per la pace 2010 è stato assegnato al dissidente cinese Liu Xiaobo. Confermate dunque le previsioni, nonostante le pressioni di Pechino. Prima dell'annuncio ufficiale, Oslo aveva affermato che si sarebbe trattato di una "scelta da difendere". Il governo cinese aveva dichiarato in precedenza che una decisione del genere avrebbe avuto ripercussioni negative sui rapporti tra la Repubblica popolare e la Norvegia. Il ministro degli Esteri francese, Bernard Kouchner, ha chiesto l'immediata liberazione del dissidente...
  
Nobel a Liu Xiaobo. L’Europa esulta. L’Italia tace.

Premio per la pace a Liu Xiaobo, che si trova in carcere...
... Secondo le motivazioni che hanno accompagnato la decisione, Liu rappresenta «il simbolo della campagna per il rispetto e l'applicazione dei diritti umani fondamentali» in Cina. Non si è fatta attendere la reazione di Pechino: la polizia si è subito recata nell'abitazione di Liu, per impedire alla moglie di rilasciare dichiarazioni alla stampa, e le trasmissioni della Bbc sull'annuncio del Nobel sono state interrotte. Poco dopo, è arrivato anche il commento ufficiale del governo, che parla di «oscenità». Secondo il ministero degli Esteri, Liu Xiaobo è «un criminale» che è stato condannato «dalla giustizia cinese». La decisione, prosegue la nota, è destinata a «nuocere alle relazioni tra la Cina e la Norvegia»...
  
Nobel a un dissidente, schiaffo alla Cina L'ira di Pechino: «È un'oscenità» (testo + foto + 2 audio + 2 video)

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Non è sempre noto per il suo coraggio. Troppo spesso, asseconda con debolezza sentimenti alla moda. Ma quest’anno il Comitato per il Nobel per la Pace ha fatto una scelta coraggiosa e ammirevole con Liu Xiaobo, il dissidente che la Cina ha condannato l’anno scorso a 11 anni di carcere per il terribile delitto di propaganda per la democrazia.

   Bill Emmott: Una scelta coraggiosa


“L’assegnazione del Nobel per la pace all’attivista cinese Liu Xiaobo è una bellissima notizia”. È quanto ha affermato Gerolamo Fazzini, direttore editoriale della rivista Mondo e Missione, mensile del PIME (Pontificio Istituto Missioni Estere)...
Per Fazzini la notizia è degna di rilievo “in primo luogo perché viene riconosciuta la statura morale di una figura che ha pagato di persona - con l’ostracismo più bieco e il carcere - un prezzo altissimo per i suoi ideali di democrazia, giustizia sociale e libertà”. “In secondo luogo – ha proseguito – perché, premiando Liu, è finalmente caduto la 'grande muraglia' dell’omertà che l’Occidente ha mantenuto in questi anni nei confronti di una situazione gravissima quale quella dei diritti umani in Cina.

   ZENIT: Nobel per la pace a Liu, l'attivista convertitosi al cristianesimo

Discorso pronunciato il 23 dicembre 2009 in apertura del processo per «incitamento alla sovversione del potere dello Stato»
Ma ancora una volta voglio dire a quel regime che mi priva della mia libertà, che io rimango fermo a quanto dissi vent’anni fa nella mia «Dichiarazione del 2 giugno sullo sciopero della fame»: non ho nemici e non ho odio.
Nessuno dei poliziotti che mi hanno controllato, arrestato e controllato, nessuno dei giudici che mi hanno processato e condannato, sono miei nemici. Mentre non posso accettare che mi abbiate sorvegliato, arrestato, processato o condannato, rispetto le vostre professioni e le vostre personalità. L’odio corrode la coscienza di una persona; la mentalità del nemico può avvelenare lo spirito di un Paese, istigarlo a una vita brutale e a lotte mortali, distruggere la tolleranza e l’umanità di una società, bloccare il progredire di una nazione verso la libertà e la democrazia. Spero perciò di saper trascendere le mie vicissitudini personali replicando all’ostilità del regime con l’amore...

   Liu Xiaobo: "Mi vietate di parlare però io non vi odio"


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Doveva essere trasferita nel carcere in cui è detenuto il marito, ma da ieri sera non si hanno più sue notizie

   LA STAMPA: Cina, sorte incerta per la moglie del Premio Nobel Liu Xiaobo



IMMIGRATI

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Il sangue verde

I volti dei giovani immigrati africani protagonisti di quella che ormai viene ricordata come la “rivolta di Rosarno” sono arrivati fino al 67mo Festival del Cinema di Venezia e Andrea Segre che ha realizzato su di loro il documentario “Il sangue Verde” ha ricevuto il premio “Cinema Doc” alle Giornate degli Autori.

Rosarno e la rivolta dei neri sfruttati. Pochi euro per raccogliere arance, dormire per terra e se si azzardavano a dire qualcosa scattava la violenza. Con la consulenza della ‘ndrangheta.

La storia di Abraham, John, Amadou, Zongo, Jamadu, Abraham e Kalifa, sette migranti africani. Girato tra Rosarno, Caserta e Roma, il film propone un resoconto di quei giorni e di quelli che seguirono raccogliendo le voci di chi, pur protagonista, viene spesso lasciato nel silenzio, restituendo loro così la dignità del racconto in prima persona. Tutti parlano, senza rancore, di cosa è successo dal loro punto di vista e descrivono com'era, e com'è ora, la loro vita in Italia.

Andrea Segre ci racconta come sono cambiati i loro destini. Dopo centinaia di ore di talk-show di uomini bianchi, finalmente la parola agli uomini neri.

  GUARDA: la puntata del 15/09/2010 (video)

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Mara Tognetti, docente di Politiche dell' immigrazione all' università Bicocca di Milano, studia da anni le comunità straniere in Italia. E in particolare gli adolescenti. La tragedia di Novi di Modena la preoccupa, ma non la stupisce più di tanto

   Vladimiro Polchi: 'Comunità chiuse e impermeabili dobbiamo aiutarle a cambiare regole'

Prevenire la violenza dei padri-padroni... Souad Sbai, deputata di origine marocchine e anima dell'associazione Acmid-Donna, lavora con le seconde generazioni di immigrate musulmane da molto prima che sedesse tra i banchi del Parlamento. Quel che è cambiato negli ultimi due anni, spiega, non è il numero delle storie di violenza quanto il coraggio di denunciarle

   Francesca Paci: Attenti, è solo l'inizio le seconde generazioni rifiutano quei modelli

Un censimento "dedicato". Una specie di schedatura studiata apposta per scoraggiare la residenza straniera e l´ospitalità. Non in tutto il paese: solo in alcune località, vie, numeri civici. Le zone, in pratica, dove si concentra la popolazione immigrata

   Paolo Berizzi: Appartamenti schedati ecco come Gavardo controlla gli immigrati

 

ROM

Mentre al summit dell'Onu si è discusso dei progressi contro le discriminazioni in tema di «Obiettivi di sviluppo del millennio», nulla cambia per i rom dei campi di Roma, Parigi, Milano, Bucarest. Già vivono in insediamenti abbandonati, e ora vengono sgomberati senza preavviso e senza l'offerta di un alloggio alternativo adeguato 

   Salil Shetty: Millennio senza rom

Milano, duro comunicato del cardinale Dionigi Tettamanzi contro la Moratti sulla chiusura del campo di via Triboniano. Disatteso l'accordo firmato con il volontariato

   Zita Dazzi: Niente case ai rom, la Curia accusa "Patti violati, pronti alle vie legali"

Dura nota della Curia di Milano contro la retromarcia del Comune sull'assegnazione di case popolari ai rom. Un'iniziativa senza precedenti che segue di una decina di giorni il vertice in Prefettura fra il Ministro Maroni e il sindaco Moratti. Da allora, denuncia la Chiesa milanese, i progetti di reinserimento per le famiglie del campo di via Triboniano - il cui sgombero è previsto a metà ottobre - hanno subito un brusco stop.

  GRUPPO ABELE: Via Triboniano: legalità è rispettare gli impegni



Lavoro / Crisi economica


Filippo La Spisa, Cosimo Nardelli, Norman Zarcone sono le vittime del precariato e della disoccupazione. Nelle regioni del sud, dove la crisi è più forte, si allunga la conta di chi non ce la fa

  Gaetano Pecoraro:  Due morti e un tentato suicidio in venti giorni Se a uccidere in Italia è la disoccupazione

Una vita da precario. Tre mesi qui, due mesi là, un contratto a progetto per pochi spiccioli. La laurea in Lettere e filosofia non gli crea le opportunità che sperava. E così il potentino R. S., 34 anni, per evitare di sprofondare nella depressione del disoccupato («che - dice - non ha santi in paradiso») ha deciso di «affittare il suo corpo». Niente a che vedere con il sesso. Si mette a disposizione delle case farmaceutiche per testare nuove molecole e nuovi farmaci. È quel che si dice una «cavia umana».

  Massimo Brancato:  Laureato lucano lavora in Svizzera come cavia umana

Ridurre la pensione ai parlamentari? voti favorevoli 22, voti contrari 498

  INFORMARECONTROINFORMANDO:  Il paese dei bengodi

Nel dopo-Pomigliano e in piena crisi finanziaria, guardiamo la realtà del lavoro dal punto vista femminile: le donne, il lavoro, i servizi e il welfare. In altre parole, i diritti che non ci sono.

  Valeria Fedeli:  Quando il lavoro è donna


LOTTA ALLE MAFIE


Sotto le due Cupole. Chiesa, religione, mafia

Chiesa e mafia: due cupole. La prima, quella di San Pietro, in Vaticano, centro e simbolo del potere e dell’organizzazione della Chiesa cattolica; la seconda, non a caso chiamata anch’essa “cupola”, vertice che governa Cosa Nostra. Due cupole fra loro lontane e distanti – e non solo geograficamente – le cui storie però si sono spesso intrecciate, le “teologie” sovrapposte e gli appartenenti all’una o all’altra sovente hanno percorso le medesime strade. È stato questo il tema – le relazioni fra Chiesa cattolica e mafie – dell’incontro organizzato a Roma lo scorso 17 settembre (“Sotto le due Cupole. Chiesa, religione mafia”)

   “SOTTO LE DUE CUPOLE”: LA LUNGA STORIA DEGLI INTRECCI FRA CHIESA E MAFIA. UN CONVEGNO A ROMA

“Gli stretti rapporti fra chiesa cattolica e mafia non sono un’invenzione della stampa: da sempre le mafie hanno fatto uso di una simbologia e di una ritualità presa in prestito dalla religione cattolica, da sempre molti uomini di chiesa hanno mostrato compiacenza verso i mafiosi”. È la tesi con cui la sociologa palermitana Alessandra Dino – autrice, fra l’altro, della Mafia devota. Chiesa, religione, Cosa Nostra (Laterza) – ha aperto il convegno organizzato ieri a Roma, due giorni dopo l’anniversario dell’omicidio di don Puglisi che il Vaticano non vuole dichiarare martire, da una serie di realtà cattoliche di base (fra cui Comunità di base di San Paolo, Noi Siamo Chiesa, Cipax e Liberamentenoi) con un titolo emblematico: Sotto le due Cupole. Ovvero la cupola di Cosa Nostra e la cupola di San Pietro.

  Chiesa e mafia Quei rapporti pericolosi fra le due cupole

La registrazione audio e video del convegno:

  Video integrale

ed anche quelle dei singoli interventi:
  • Paolo Masini, consigliere del Comune di Roma (PD) - 3' 53" - Introduzione e presentazione
  • Giovanni Avena, giornalista Direttore editoriale di AdistaModera - 16' 5"
  • Alessandra Dino, professoressa Docente di Sociologia Giuridica all'Università di PalermoAutrice del libro dal titolo: "La mafia devota. Chiesa, religione, Cosa Nostra"- 24' 24"
  • Augusto Cavadi, membro dell'Associazione Teologica Italiana - 22' 20"
  • Giuseppe Leotta, magistrato - 25' 54"
  • Luigi Ciotti, sacerdote, presidente nazionale dell'Associazione "Libera"  - 25' 33"
  • Alessandra Dino, professoressa e Giovanni Avena, giornalista - 9' 43"
  • Augusto Cavadi, membro dell'Associazione Teologica Italiana - 4' 3"
  • Giuseppe Leotta, magistrato - 8' 3"
  • Luigi Ciotti, sacerdote, presidente nazionale dell'Associazione "Libera" - 4' 55"
  • Giovanni Avena, giornalista e Paolo Masini, consigliere del Comune di Roma (PD) - 6' 9"

  Dalla Calabria un contributo all'incontro  LA CHIESA, LA MAFIA, LA ZONA GRIGIA



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Dalla Conferenza episcopale calabra la condanna di ogni forma di criminalità. La Chiesa è al fianco della gente con convinzione

  Annachiara Valle:  I vescovi calabresi contro la 'ndrangheta

Mai avrei pensato di lanciare un appello disperato rivolto alle coscienze degli abitanti della Lombardia, per scuoterli dal torpore, affinché loro possano decidere se un’associazione antimafia di frontiera come la nostra debba definitivamente cessare di esistere.

  Frediano Manzi:  Lettera aperta per un movimento antimafia




ITALIA / SCUOLA


Giornata mondiale degli insegnanti


      (GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)

La giornata mondiale degli insegnanti dal 1994 si svolge il 5 Ottobre e commemora l’anniversario della firma collegiale delle “Raccomandazioni sullo Status degli insegnanti”, stilata dall’ILO-UNESCO nel 1966.
L’obiettivo è quello di sottolineare il fondamentale ruolo degli insegnanti nel fornire un’elevata qualità di educazione, a tutti i livelli.
Quest’anno si vuole mettere in evidenza la progressiva carenza a livello globale degli insegnanti e le oggettive difficoltà dei docenti al giorno d’oggi.

  5 ottobre: Giornata Mondiale degli Insegnanti con il patrocinio dell’UNESCO

Sostenere la necessità di valorizzare e rilanciare il ruolo dell’insegnante, trasformando la docenza in vera e propria “professione” fondata su standard professionali, così come auspicato dalla “Raccomandazione sullo status degli insegnanti” fatta dall’UNESCO nel lontano 1966 è oggi più che mai una sfida che il nostro paese ha il dovere di intraprendere.

  Giornata mondiale degli insegnanti

Ma soprattutto, come ribadito anche nei messaggi annuali per la giornata, gli insegnanti e l’educazione sono un elemento cruciale per il progresso delle nazioni. Le moderne economie basano la loro crescita sull’innovazione tecnologica, lo sviluppo umano si basa sulla conoscenza delle propria storia. ma soprattutto è l’avventura della scuola: il viaggio della conoscenza, la sfida dell’educazione pere fare di semplici ragazzi gli uomini del futuro.

   «Noi insegnanti nelle trincee del mondo»


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''Durante l'inaugurazione dell'anno scolastico all'ospedale Gemelli di Roma, alcuni ragazzi di Sel, compreso il segretario regionale, hanno tentato di regalare al Ministro Gelmini il libro di Don Milani 'Lettere ad una professoressa'. Per questo motivo sono stati fermati, identificati e portati al commissariato. Adesso risultano - afferma Sel - indagati per manifestazione non autorizzata, mentre l'atto che notifica il sequestro di volantini e bandiere e' una pagina surreale della nostra burocrazia.

  NUOVA SOCIETA':   Indagati per aver dato libro di Don Milani a Ministro Gelmini


In piazza gli studenti e i precari: "No alla riforma e stop ai tagli". Il ministro: "Basta vecchie idee, occorre il coraggio di cambiare". I democratici: da lei vecchi slogan

  LA STAMPA:   Scuola, proteste in tutta Italia E' scontro tra la Gelmini e il Pd


FEDE E
SPIRITUALITA'


"VOI SIETE UN POPOLO  SACERDOTALE" HOREB n. 56 – 2010

TRACCE DI SPIRITUALITA' A CURA DEI CARMELITANI

   Editoriale (Pdf)

   Sommario (Pdf)


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   I MERCOLEDI' DELLA SPIRITUALITA' 2010

SIMONE WEIL
"PASIONARIA" E MISTICA
 


Dal 20 Ottobre al 1 Dicembre dalle h. 20.00 alle h. 21.00

presso la sala del convento  della Fraternità  Carmelitana di Pozzo di Gotto  (ME)



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Padre Pino Puglisi


"Don Mario Torcivia, che preparò la «positio», sosteneva il martirio di don Pino per «odium fidei» oggettivo: la mafia aveva ucciso «in odio alla fede»... La seconda tesi è l'assassinio «in ragione del suo ministero», più facile da dimostrare ma più debole per il martirio."

  Gian Guido Vecchi: Due linee sul martirio del prete anti-clan (pdf)

Il successore Maurizio Francofonte, il falegname che entrò in seminario dopo l' omicidio e ora guida la sua parrocchia 

  Felice Cavallaro: «Quel delitto mi cambiò, per noi Pino è già santo»

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Rosario Livatino


L'audiolibro "Qualcosa si è spezzato" è stato presentato martedì 5 ottobre 2010 a Roma, presso la Sala Marconi di Radio Vaticana.
Sono intervenuti: S.E. Mons. Giuseppe Merisi, presidente di Caritas Italiana; S.E. Mons. Francesco Montenegro, arcivescovo di Agrigento; Mite Balduzzi e Roberto Tietto, Centro Europeo Risorse Umane. Ha moderato: Gianni Bianco, giornalista Rai.

  Comunicato stampa (pdf)

A dare voce al pensiero e agli scritti del giudice Rosario Livatino, ucciso dalla mafia venti anni fa, gli attori Giulio Scarpati, Simonetta Solder, Giorgio Marchesi; il giornalista Rai Gianni Bianco; i campioni dello sport Nicola Legrottaglie, Luca Toni, Emiliano Viviano.

   
Ascolta alcuni estratti dal cd con le voci di:
   :: Giulio Scarpati
   :: Giorgio Marchesi
   :: Nicola Legrottaglie
   :: Simonetta Solder
   :: Gianni Bianco

Qualcosa si è spezzato ci restituisce una figura che, perché ancorata al vero e al bello, è ancora di straordinaria attualità. Non a caso è in corso per lui il processo di beatificazione; non a caso Benedetto XVI, durante la recentissima visita a Palermo, lo ha presentato come un modello al quale fare riferimento per operare il bene e contrastare il male: una «splendida testimonianza di giovani cresciuti come piante belle, rigogliose».

  Paolo Balduzzi: Qualcosa si è spezzato

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Beata Vergine Maria del Rosario

ROBERTO BENIGNI RACCONTA COME NASCE IL CULTO MARIANO E LA DEVOZIONE VERSO MARIA DI NAZARET, MADRE DEL CRISTO.

  Roberto Benigni: La devozione mariana (video)


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La solitudine di Enzo Bianchi

All’inizio del libro della Genesi, al momento della creazione risuonano le prime parole di Dio dette all’uomo e davanti all’uomo. Innanzitutto Dio ammonisce l’uomo a non varcare il limite della sua condizione di creatura e, subito dopo, osserva: “Non è bene che l’uomo sia solo!” (cf. Gen 2,16-18). E così ecco l’uomo, il terrestre: una creatura limitata, fragile; una creatura che può avere una condizione “non buona”, negativa: la solitudine. Il bene per l’essere umano è la comunicazione, la relazione, la comunione, dunque la comunità, il luogo in cui vivere e sperimentare l’appartenenza reciproca e la bontà-bellezza del vivere insieme cantata dal salmo: “Com’è bello, com’è buono, vivere insieme da fratelli” (Salmo 133).

  La solitudine


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"Dall'individualità alla solidarietà"


Primo incontro  con P. Alex Zanotelli tenutosi il 23/9/10 presso la casa dei missionari comboniani in Brescia


  Quale solidarietà?

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Gesù ha mai riso? Cristo piange davanti alla tomba dell’amico Lazzaro, di fronte alla città santa, freme e soffre quando s’avvicina la sua ora finale. Conosciamo i suoi sentimenti. I Vangeli ci informano sul suo sdegno, che s’accende fino al punto di fargli impugnare una frusta. In sintesi, Gesù partecipa della natura umana amando, mangiando, provando tristezza e dolore. Ma si può dire che condivida con noi il riso e l’ironia? C’è qualche passo dei Vangeli in cui lo si oda ridere? Certo, partecipava volentieri ai banchetti, ma esiste una menzione del suo sorridere? Oppure il suo era sempre un volto severo come quello che ha rappresentato Pasolini nel suo Vangelo secondo Matteo?

   Gesù non rideva? Eppure tutto il Vangelo è un inno alla gioia

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San Francesco

Vediamolo, san Francesco, come contestatore. Badate che questo non faccio per una condiscendenza ai tempi. Negli ultimi anni anche le maggiori riviste francescane, abbandonato il tradizionalismo, si sono accorte che san Francesco era un contestatore, e i maggiori studiosi di san Francesco han cominciato a vederlo da questo punto di vista. Anzitutto fu un rivoluzionario, perché cambiò totalmente la vita religiosa, quale da secoli si intendeva, ed era. In realtà san Francesco voleva fondare, e fondò, un primo «istituto secolare»...
Che cosa contesta Francesco? Contesta tutto. Tutto, nulla escluso. Contesta la famiglia, che abbandona. Contesta il padre, che disconosce (e la storia ci dice che non ci fu più nessun rapporto fra padre naturale e figlio). Contesta la società, che lascia completamente. Contesta gli Ordini religiosi tradizionali, che rispetta, ma nei quali non vuole entrare... Allora cos’è che riconosce quest’uomo?...

   San Francesco che contestatore

  Preghiera semplice (video)




CHIESA E SOCIETA' /

 interventi ed opinioni

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Congresso della stampa cattolica nel mondo - Roma 4 -7 ottobre 

“Analizzare il contributo della stampa cattolica nell’attuale contesto mondiale fortemente influenzato e marcato dalle nuove tecnologie che spingono verso la multimedialità”. Questo l’obiettivo del Congresso della stampa cattolica organizzato dal Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali...
 
La stampa cattolica nell'era digitale: al via in Vaticano il Congresso internazionale organizzato dal dicastero delle Comunicazioni Sociali (testo + audio)

 
Congresso della stampa cattolica nel mondo: rilanciare identità e vitalità nell'apertura al dialogo e al confronto (testo + audio)

La notizia corre sul web. O resta fissa sulla carta. Passa su schermi e onde radio. Finisce in archivi e database. Viene strizzata, ingigantita. a volte a scapito della realtà dei fatti. Insomma fluttua in quella dimensione che è stata definita crossmedialità, l’interazione tra i vari mass media. Quale spazio, quale stile e quale ruolo giocano la stampa cattolica in questo scenario caratterizzato dalla svolta digitale che a molti – soprattutto al di là dell’Atlantico – ha fatto preconizzare una rapida scomparsa dei giornali cartacei? Il punto sul futuro della stampa e sulle sfide globali che attendono i media cattolici del settore è stato fatto ieri nella sessione di apertura del quinto convegno organizzato dal Pontificio Consiglio delle comunicazioni sociali. E ispirato al tema del messaggio per la Giornata mondiale 2011: Verità, annuncio e autenticità di vita nell’era digitale.
  
Rivoluzione digitale, il dovere dell'annuncio

 
Programma (pdf)

  Foto del Convegno
 
Leggi le relazioni (in italiano) di:
  Udienza Pontificia: Parole di Papa Benedetto XVI  e Saluto di S.E. Mons. Claudio Maria Celli

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Le conclusioni del Congresso della stampa cattolica. Il ruolo della "audacia profetica" della Chiesa nella relazione di monsignor Claudio Maria Celli.

  Saverio Gaeta:  Comunicare i valori, oggi

... Se oggi una linea di confine può essere tracciata, è tra i media che amano la verità e quelli che se ne infischiano...
O di qua o di là. Giornalisti, lettori, conduttori, autori, ascoltatori. La scelta è netta: o con la verità che può non essere attraente, ma scomoda e perfino faticosa, o con l’attrazione che allieta gli animi e li anestetizza...

  Umberto Folena:  Ricercare la verità con passione e competenza

Commenti di comunicatori alle parole di Benedetto XVI

  Jesus Colina:  I giornalisti cattolici scrivono la Verità con la maiuscola


"Vivere insieme in un tempo di crisi. Famiglia di popoli, Famiglia di Dio". Comunità di Sant'Egidio - Incontro Internazionale di Preghiera per la Pace - Barcellona 3/5 ottobre

Raccogliendo l’eredità della storica Giornata di Preghiera di Assisi 1986, convocata dal Papa Giovanni Paolo II, La Comunità di Sant’Egidio ha promosso negli ultimi 25 anni un pellegrinaggio di dialogo e di pace, che ha fatto sosta in molte città europee e mediterranee. Rappresentanti della Chiese cristiane e delle grandi religioni, insieme ad esponenti del mondo della cultura e della politica internazionale si sono riuniti nello “spirito di Assisi”. Ne sono nate, più di una volta, iniziative di pacificazione in diverse aree del mondo.
Lo “spirito di Assisi” torna in Spagna con un appuntamento nel capoluogo catalano organizzato dalla Comunità di Sant’Egidio in collaborazione con l'Arcidiocesi di Barcellona. In un tempo difficile, di crisi economiche e di conflitti regionali che rendono incerti, impauriti e spaesati, le religioni si interrogano per ritrovare nel dialogo le energie spirituali da offrire ad un mondo senza visioni e quindi senza futuro.

 
Vedi nel sito della Comunità di Sant'Egidio  "Vivere insieme in un tempo di crisi. Famiglia di popoli, Famiglia di Dio" Il programma .

 
  APPELLO DI PACE

 
Consulta anche la Rassegna stampa

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    (GIA' SEGNALATI IN FACEBOOK NELLA NOSTRA PAGINA SOCIALE "QUELLI DELLA VIA")

200 lettere di pace ai paesi in guerra. Le hanno inviate da Barcellona nel giorno dell'incontro internazionale per la pace organizzato dalla comunita' di Sant'Egidio.

  RAI3: Incontro internazionale per la Pace (video)

  I testi delle relazioni

  I video dell'evento

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Qui al meeting di Sant’Egidio in questi giorni il miracolo si è ripetuto. Israeliani e palestinesi si sono parlati, cattolici e ortodossi si sono confrontati da amici, ebrei e musulmani si sono guardati negli occhi e hanno parlato di pace. Dare un orientamento a tante esistenze ripiegate su se stesse, questo deve essere l’impegno oggi degli uomini di buona volontà e soprattutto delle persone veramente religiose.

  Aldo Maria Valli: Famiglia di popoli, famiglia di Dio. La tre giorni di Sant’Egidio a Barcellona


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Altri argomenti spinosi toccati dai relatori, a partire dall' arcivescovo Claudio Celli, presidente del Consiglio per le comunicazioni, che ha promosso il Congresso: i media cattolici danno «relativamente poco spazio» agli argomenti controversi e «a volte mancano di una certa dimensione profetica». Ma è stato notato che un tono più libero e vivo lo stanno dando i blogger, che costituiscono la nuova frontiera dei media.

  Luigi Accattoli: Media cattolici Spesso «Inermi» a Soccorrerli sarà la Blogsfera

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Nobel per la medicina a Robert Edwards

Per i cattolici le scoperte di Edwards hanno favorito mercato degli ovuli e lo spreco di embrioni. Per i laici il premio rimette in discussione la legge 40 sulla fecondazione assistita.

  IL FATTO QUOTIDIANO:  Esperti cattolici contro il Nobel a Edwards

L'ira vaticana contro il premio Nobel concesso a Robert Edwards, inventore della tecnica di fecondazione in vitro, oscura in fondo il lavoro di tanti scienziati cattolici, impegnati da decenni nelle ricerche genetiche." "Ci sarebbero molte cose su cui scienziati e filosofi variamente credenti potrebbero riflettere insieme, se i dogmatici deponessero le armi.

  Marco Politi:  La rabbia inutile del Vaticano (pdf)

Da cattolico sono convinto che su questioni come queste tutta la comunità scientifica debba assumere un punto di vista laico. Anzi spero che questo Nobel inviti il nostro paese a ripensare alla Legge 40 che regola l'utilizzo della fecondazione assistita in Italia

  Giovanni Chieffi:  Da cattolico dico: ha migliorato la vita

Il premio per il padre di una tecnica inventata per gli animali

  Carlo Bellieni:  Le mani sulla vita E ti danno pure il Nobel

Da quando Robert Edwards, ora insignito del Nobel per la medicina, eseguì con successo la prima fecondazione in vitro, sono passati 32 anni e sono stati concepiti in provetta 4 milioni di bambini. Quattro milioni di esseri umani che non avrebbero altrimenti visto la luce e otto milioni o quasi di genitori contenti, viene da pensare, perché si tratta per lo più di coppie che non avrebbero potuto procreare in assenza delle tecniche di fecondazione artificiale per cui è stato ora premiato il ricercatore britannico. Colpisce, quindi, la forte reazione negativa che l' annuncio ha suscitato nelle gerarchie cattoliche, di solito schierate a favore della procreazione "a oltranza" e nemiche dichiarate di quasi ogni forma di contraccezione e più ancora di ogni interruzione di gravidanza. Quali le ragioni di questa condanna, che ha portato alti prelati a contestare l' assegnazione del premio a Edwards?

  Luca e Francesco Cavalli:  Il Papa e la provetta


La sperimentazione scientifica e l' ingegneria tecnologica non possono esercitarsi in contrasto con il rispetto e la promozione della dignità umana. È questa un' evidenza da tutti condivisa. Ma la contemporanea situazione di pluralismo rende difficile riempire di un contenuto valoriale unanimemente riconosciuto nozioni come quelle di coscienza, dignità umana, vita, ecc. Le nuove frontiere rese fruibili dalla biogenetica, soprattutto, riportano al centro la questione antropologica.

  Piero Coda:  Perché etica e ricerca devono saper dialogare

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... L'ateismo di Giorello si basa su una scelta di vita: egli rappresenta l' uomo che non sopporta alcuna autorità sopra di sé. Accetta Dio come amico, non come padrone. Il suo è ateismo pratico. Non nasce da deduzioni epistemologiche ma da quelle - il termine è inattuale, in tal caso però vale la pena spenderlo - esistenziali...

  Armando Torno:  Giorello, lezioni di ateismo liberale per chi rifiuta una fede intollerante


L’assunto del libro è netto: «Nessuno venga a dettar legge alla nostra coscienza».
Accettiamo la sfida e domandiamo dove e come l’individualista libertario trovi un canone per agire. Se non ci deve essere una legge imposta alla coscienza, bisognerà pur dire che o non vi è legge, oppure che la coscienza la trova in sé come dato sorgivo: ed allora il libertario deve chiedersi dove si fondi.

  Vittorio Possenti:  Giorello senza Dio (infatti non ne parla)

La possibilità di costruire un' autentica solidarietà senza «fondarla come su solida roccia» (cioè, detto senza retorica, senza imporla a chi la pensa diversamente) non è un dettaglio accademico, ma una questione cruciale per qualsiasi democrazia matura. Proposta per gli amici di «Avvenire» (e per tutti i cattolici aperti al confronto delle idee): perché non proviamo a rispondere insieme?

  Giulio Giorello:  Ateismo, una via per arrivare a Dio

Ma quale deve essere il programma di un cattolico che fa politica? Quali sono i principi a cui deve fare riferimento? E quali virtù deve praticare nella gestione del bene pubblico? E’ importante difendere la vita e la famiglia, ma come si coniuga con le battaglie di ordine sociale?
Per rispondere alle tantissime domande che il tema solleva, monsignor Giampaolo Crepaldi, Arcivescovo di Trieste, da poco nominato Presidente della Commissione “Caritas in veritate” del Consiglio delle Conferenze Episcopali d'Europa (CCEE), ha pubblicato il libro “Il cattolico in politica. Manuale per la ripresa” (Cantagalli).

  Antonio Gaspari:  Un manuale per i cattolici in politica


Verso la Settimana sociale di Reggio Calabria

A Reggio Calabria fra qualche giorno si apre la Settimana sociale che si propone di offrire un’agenda di speranza per il futuro del paese...
...i vescovi facciano bene i vescovi; profeti, servitori dei fratelli.
Con parole evangeliche si direbbe: testimoni e servitori, non capi o maestri. E i laici facciano bene, con lo stesso spirito evangelico, gli intellettuali, i politici, i lavoratori, i padri...

  Angelo Bertani:  Una nuova stagione costituente

Presentata la 46ma Settimana sociale dei cattolici, al via il 14 ottobre prossimo

  Chiara Santomiero:  A Reggio Calabria nel segno della speranza e della legalità




POLITICA

... Abbiamo urgenza di una politica che sappia incrociare, riconoscere e farsi carico dei problemi concreti della gente. Ancora una volta pensando globalmente per agire localmente.
La nuova politica ha bisogno urgente di reclutare persone oneste che sappiano fare della trasparenza dei propri comportamenti la misura prima del proprio agire politico e della salvaguardia dei beni comuni il motivo essenziale del proprio fare...

  Tonio Dell'Olio:  È morta la politica. Viva la politica


La nazione italiana ha deciso di fare della magistratura un potere indipendente dal parlamento e dall' esecutivo, per renderla dipendente sola dalla legge. Il presidente del Consiglio la vorrebbe invece dipendente dall' opinione politica che fa la legge e dal governo.

  Nadia Urbinati:  La Costituzione fatta a pezzi


L’Italia è un Paese in declino e la sua classe politica non riesce ad affrontare la realtà, anzi disperde energie e risorse e si avvita in polemiche dal fiato corto. L’analisi è di Edo Patriarca, segretario generale delle Settimane sociali dei cattolici italiani alla vigilia dell’appuntamento di Reggio Calabria.

  Alberto Bobbio:  L'Italia, un Paese in declino


Se, dunque, si rimettono in sesto i ricordi, la violenza inflitta a Emma Marcegaglia per "coartare la sua volontà" sorprende soltanto gli ipocriti che non vogliono vedere come una macchina del fango dove si concentrano potere politico, economico e mediatico mette in pericolo la nostra libertà. Quel che ci viene periodicamente rivelato (Lario, Boffo, Mesiano, Marrazzo, Fassino, Caldoro, Fini, Marcegaglia) è  -  come ci è parso chiaro da tempo  -  un sistema di dominio che spaventa, che minaccia l'indipendenza delle persone, l'autonomia del loro pensiero e delle loro parole. È una tecnica di intimidazione che minaccia la libertà di chi dissente o di chi si oppone all'uomo che governa. È, più semplicemente, un attentato alla libertà.

  Giuseppe D'Avanzo:  I signori dei dossier


Dopo i richiami di Bagnasco (e la bestemmia) Berlusconi pronto a tutto per recuperare col Vaticano. Dal baciamano al Papa a Eluana, dalla comunione «rubata» all’affaire Boffo - Oltretevere

  Andrea Carugati: Pillola e aiuti fiscali Ma quanto costano i peccati di Silvio?

In Italia, c' è chi, come monsignor Rino Fisichella, ha «relativizzato» la gravità della bestemmia di Berlusconi sostenendo che va «contestualizzata». «Sono a Barcellona, non so nulla di queste discussioni e non intendo polemizzare con Fisichella. Ma, in linea di principio, io rispondo che no, non esiste una bestemmia accettabile in un alcun contesto. Esiste soltanto la bestemmia, e non è mai ammissibile».

  Elisabetta Rosaspina: «La bestemmia è inammissibile, non si può contestualizzare»


...credo sia giusto esprimere un grazie sincero a questa donna, esempio di un laicato maturo, adulto, che sa pensare con la propria testa e che non si fa intimidire dai potenti, né quando sono politici né quando sono Pastori.

  Renato Sacco: Brava Rosy!




 BENEDETTO XVI
 
   
   
      Angelus  -   3 ottobre 2010


      Udienza generale Santa Gertrude la Grande (6 ottobre 2010)


      Visita Pastorale a Palermo

 

La visita del Santo Padre a Palermo non può essere considerata una data del calendario di ottobre già trascorsa e dimenticata, ma deve lasciare un segno e sul solco della sua parola costruire azioni di apostolato e di presenza cristiana.

  Giuseppe Adernò:  La parola del Papa, piccolo seme gettato in terra di Sicilia

Perché «il male fa più rumore», ma sono questi nomi «la forza, il futuro della Sicilia», ha spiegato ai ragazzi in festa: «Siate alberi che affondano le loro radici nel fiume del bene, non abbiate paura di contrastare il male!».

  Gian Guido Vecchi:  «Seguite don Puglisi La mafia strada di morte»





OPINIONI E COMMENTI



LA GIORNATA MONDIALE  DELLA GIOVENTU' 2011

    (GIA' SEGNALATO IN FACEBOOK NELLA NOSTRA PAGINA SOCIALE "QUELLI DELLA VIA")

"Minoranza creativa, determinante per il futuro dell’umanità". E’ il volto inedito dei giovani mostrato dalle Giornate mondiali della Gioventù, un «fenomeno straordinario che, ormai da 25 anni, continua a stupire il mondo». Ad affermarlo è stato il cardinale Stanislaw Rylko, presidente del Pontificio Consiglio per i Laici, presentando oggi la Gmg di Madrid 2011.

  Filippo Di Giacomo:  «Giovani determinanti per il futuro dell'umanità»







 
 SPECIALE

 ANNO SACERDOTALE
   Lettera Enciclica sullo sviluppo umano integrale nella carità e nella verità  

         

 


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   AVVISI: 

  1) La newsletter è settimanale;

 

  2) Il servizio di "Lectio" a cura di fr. Egidio Palumbo alla pagina:

      http://digilander.libero.it/tempo_perso_2/la_lectio_del_Vangelo_della_domenica.htm

 

  3) Il  servizio omelia di P. Gregorio on-line (mp3) alla pagina

            http://digilander.libero.it/tempodipace/l_omelia_di_p_Gregorio.htm