"Tempo Perso - Alla ricerca di senso nel quotidiano"




 NEWSLETTER n°34 del 2010

Aggiornamento della settimana

- dal 30 agosto al 5 settembre 2010 -

 

                                    Prossima NEWSLETTER prevista per il 12 settembre 2010          


 
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IL VANGELO DELLA DOMENICA 
 LECTIO DIVINA

 a cura di Fr. Egidio Palumbo

é sospesa per il periodo estivo

di P. Gregorio Battaglia
di P. Alberto Neglia

           
 

 


Il 2 febbraio 2010

 é nato il Blog di Tempo Perso

PIETRE VIVE

che viene aggiornato quotidianamente
 e mette così a disposizione in modo facile e veloce
 una o più notizie



 




NOTA: Articoli, riflessioni e commenti proposti vogliono solo essere

              un contributo alla riflessione e al dialogo su temi di attualità.

              Le posizioni espresse non sempre rappresentano l’opinione di 

              "TEMPO PERSO" sul tema in questione. 






EMERGENZA ALLUVIONE IN PAKISTAN

Per far fronte alla grave emergenza creatasi a seguito delle alluvioni che hanno colpito il Pakistan la campagna Jubelee Debt ha lanciato una petizione internazionale per chiedere ai governi e alle istituzioni internazionali di congelare immediatamente il pagamento del debito di Islamabad che ammonta a 3 miliardi (3 billion) di dollari l’anno. Queste risorse, afferma la campagna, devono poter essere impiegate subito per far fronte all’emergenza.
 UNIMONDO:   Appello di Jubelee per la cancellazione del debito

Non è un’eccezione, accade durante tutti i cataclismi naturali: i poveri diventano bersagli privilegiati. È quasi implicito, chi ha meno risorse ha maggiori difficoltà a proteggersi dalla furia della natura. Le “inondazioni guidate” – che si consumano nel Pakistan sconvolto dalle alluvioni – sono, però, qualcosa di ben più crudele.Il “sacrificio” dei deboli qui non è il drammatico effetto collaterale della catastrofe ma una strategia deliberata per difendere i forti.
 Lucia Capuzzi: Orrore in Pakistan, altri quattro villaggi allagati

“L'alluvione in Pakistan è un lento Tsunami. Il suo potere distruttivo aumenterà e crescerà con il tempo. Credetemi: questo è un disastro globale, una sfida globale. è una delle più grandi prove per la solidarietà globale dei nostri tempi." 
 UNICEF: Emergenza in Pakistan

Nelle aree pashtun colpite dalle alluvioni, il governo non ha mandato aiuti, ha sgomberato i campi delle associazioni islamiche e ha ripreso i bombardamenti
 Enrico Piovesana: vittime di serie b

Tra minaccia talebana e governo corrotto, il contributo delle organizzazioni giovanili nelle zone alluvionate
 Gabriele Battaglia: Pakistan, generazione impegno



DIRITTI UMANI

Diritto di culto

 
Il cardinale ai politici lombardi: “La politica strumentalizza il problema alimentando tensioni”
A dicembre la Padania, quotidiano della Lega, lo attaccò violentemente, arrivando a definirlo "imam"

  Zita Dazzi: Tettamanzi: "Subito la moschea Milano garantisca il diritto di culto"

  REPUBBLICA: Maroni: "Faccio il ministro non il costruttore di moschee"



Lapidazione

La lapidazione potrebbe essere eseguita oggi: «Frustata 99 volte». Padre Lombardi: «Diplomazia della Santa Sede al lavoro, sempre contrari alla pena di morte»

  CORRIERE DELLA SERA: Sakineh, appello del figlio al Vaticano Frattini: «Serve un gesto di clemenza»


 

CARCERI E GIUSTIZIA
 

L’estate declina, e il problema delle carceri è rimasto com’era, e resterà com’è. Quella subitanea attenzione d’un momento, quel pensiero ai "poveracci" arrostiti nelle celle mentre noi si pensa al ristoro delle vacanze, quel picco effimero di buonismo che celebra la sua virtuosa inutilità cede ora il passo alla routine del silenzio.
 Francesco D'Agostino: Carceri, un male diffuso non attenua la tragedia

«Le carceri italiane sono fuori dalla costituzione». Che ad affermarlo sia il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, fa ben capire la gravità della situazione in cui si trovano i penitenziari italiani.
 Ilaria Sesana:  Carceri, emergenza europea




AFRICA



NIGER

Duecentomila sfollati, 80 mila capi di bestiame morti nelle inondazioni, raccolti devastati, rischio epidemie: la cronaca di un disastro

  Alberto Tundo: emergenza continua


ZIMBABWE


Per ricevere i salvavita che mancano nel loro Paese vanno in Sudafrica a migliaia, alimentando un corto circuito molto pericoloso

  Alberto Tundo: Zimbabwe, in fuga dall'Aids



KENIA


Storie di una vita migliore da uno dei Paesi più poveri del mondo: due bambini sottratti alla strada e tre giovani donne alle prese con le tecnologie più moderne

  Alberto Tundo: Il nuovo Kenya


UGANDA


Famiglia Cristiana nella terra sconvolta da 23 anni di guerra: saccheggi, stupri, massacri. Ora la pace è tornata, tra enormi problemi e un tessuto sociale da ricostruire.
Il nostro inviato tra i bambini soldato e le schiave tuttofare

  Alberto Tundo: L'Uganda sorride


CINA

Secondo l'Economist il Dragone ha più navi da guerra degli Usa. Ma i dati ingannano

   PEACEREPORTER:  Cina potenza navale, una tesi che fa acqua



IRAQ

Niente 'mission accomplished', ma un sospiro di sollievo per Obama. L'intervento del generale Mini

   Luca Galassi:  Iraq, It's Over





MESSICO


Sono circa 300 mila le persone che ogni anno attraversano il Messico con la speranza di iniziare una nuova vita negli Stati Uniti. Migliore e lontana dalla povertà, è l'auspicio, mentre troppe volte inizia solo un'odissea infinita che spesso si conclude con un massacro.

  Elvira Corona:   In fuga verso gli Stati Uniti




ISRAELE-PALESTINA

 

Un ebreo arabo e un arabo israeliano. Il primo passo è riconoscere se stesso nell'altro

  Francesca Borri: Sessant'anni di solitudine - prima parte

  Francesca Borri: Sessant'anni di solitudine - seconda parte


Iniziano i colloqui diretti tra Abbas e Netanyahu, sotto l'egida di Obama 

  Christan Elia: Ricominciamo


GRAN BRETAGNA

Un'inchiesta giornalistica ha rivelato che in Gran Bretagna agenti diplomatici stranieri sfruttano la loro immunità per ridurre in schiavitù i loro domestici

  Antonio Marafioti: Diplomazia schiavista




AFGHANISTAN



Karzai denuncia l'ennesimo massacro di civili ad opera della Nato, ma a Kabul si parla solo del fallimento della banca che ricicla i capitali del narcotraffico e della corruzione

  Enrico Piovesana:   stragi e scandali



CILE

Dopo anni di indifferenza, il governo ha deciso di 'attutire' la Legge antiterrorista applicata sin dai tempi di Pinochet contro gli oppositori. E da sempre arma inumana contro gli indigeni e i loro diritti

  Stella Spinelli:  il governo apre ai mapuche




COLOMBIA

Questa l'accusa di un'autorevole Ong contro l'ex presidente colombiano che ha 'svenduto' il territorio agli Usa, permettendo l'installazione delle basi militari a stelle e strisce

  Stella Spinelli: Uribe ha tradito la Colombia







I NOSTRI TEMPI /

  Interventi ed opinioni

Obiettivi del millennio

      (GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)

... Scoramento. Credo sia ciò che provano le organizzazioni di solidarietà internazionale nell’aver visto trascorrere due terzi del tempo utile, dall’anno 2000 all’anno 2015, per raggiungere gli Obiettivi del Millennio senza risultati importanti. Anzi. Con risorse finanziarie sempre minori (leggi farmaci, cure) vengono a mancare le risorse umane - beneficiari, orfani, malati, collaboratori - nei territori oltremare ove, da anni, s’è impegnati. In quei momenti “la voglia di mollare tutto” sembra aver la meglio...

  Obiettivi del Millennio. Il colpo di reni finale


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Andrea Segre sa bene cosa succede ogni giorno in Libia. Ha realizzato un documentario che ricostruisce tutti i passaggi del calvario cui sono sottoposti gli immigrati quando dal cuore dell’Africa tentano di aggrapparsi all’Europa. La meta del sogno è Bengasi, sul golfo della Sirte: da lì si vede Lampedusa, un futuro di lavoro, la vita che si potrebbe fare da normali esseri umani, proprio Come un uomo sulla Terra.

  Chiara Paolin:  “Così i due regimi censurano il calvario dei migranti”

Attenzione ai fatti. Il sindaco di Tradate, Stefano Candiani, Lega Nord, non è peggiore degli altri. Infatti il passaggio del “pacchetto sicurezza” autorizza i sindaci a estrose iniziative che negano la Costituzione e lo Stato e danno la vera interpretazione al “federalismo fiscale” che ha come scopo esclusivo eliminare gli italiani del Sud, insegnare il dialetto, tormentare gli immigrati e cacciare i rom. Ma, e il futuro?

  Furio Colombo Manifesto leghista sulla razza


Ricordate il sindaco di Adro? Quell’amabile personaggio che, coniato il motto: “Non paghi, non mangi”, aveva privato del vitto i bambini della locale scuola elementare i cui genitori non avevano potuto pagare la quota mensile? E’ il caso di ricordare, incidentalmente, che praticamente tutti i morosi erano immigrati extracomunitari che vivono sotto la soglia della povertà perché lavoratori in nero, sfruttati dalle locali fabbriche.  Qualche giorno fa Oscar Lancini (è questo il suo nome) è tornato a far parlare delle sue buone azioni. “Chi non vuol mangiare il maiale vada pure a casa. Siamo liberi di proporre ai nostri bambini menù della tradizione  padana”.

  Bruno Gambardella Non date da mangiare agli affamati!




HANDICAP

      (GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)



Accade spesso che circolino, su quotidiani e telegiornali, molte affermazioni sulle persone con disabilità e sulle loro condizioni, non corrispondenti al vero, spesso deformate, talvolta usate strumentalmente. Questo non aiuta a comprendere un fenomeno dalle complesse sfaccettature. Anzi: spesso contribuisce al formarsi di luoghi comuni e al radicarsi di pregiudizi.
Con l’iniziativa “Raccontiamola giusta!”, la FISH, Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap, si rivolge innanzitutto ai professionisti dell’informazione che hanno l’onere di informare basandosi su dati e fatti verificati e autorevoli.
“Raccontiamola giusta!” è l’elenco – asettico e senza commenti – di cifre e fatti – verificabili e tratti da fonti istituzionali – che meglio di altri possono descrivere il fenomeno della disabilità in Italia e consentire la formulazione di informazioni corrette.
È anche uno strumento per le associazioni che vogliono diffondere dati e cifre oggettive, e per chiunque desideri sapere di più sulle persone con disabilità, i loro bisogni, i loro diritti.
Per la diffusione FISH ha pensato a varie modalità. Oltre alla pubblicazione su questo sito, “Raccontiamola giusta!” è stato diffuso anche tramite posta elettronica alla propria rete di associazioni. Il pieghevole è inoltre a disposizione anche su carta in un maneggevole formato.
Che cosa ci si aspetta ora? Che quei contenuti vengano, oltre che letti, diffusi, pubblicati, usati. La FISH, infatti, concede una sorta di “liberatoria” a chiunque voglia riproporli, citando la fonte e la data di pubblicazione.

  Raccontiamola giusta

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Dio creatore dell’universo?

Non c’è bisogno di un Dio creatore dell’universo. Basta un sussulto della forza di gravità a generare tutto ciò che osserviamo. Lo dice Stephen Hawking, il più famoso degli astrofisici, già titolare della cattedra che fu di Newton.

  Enrico Franceschini:  Hawking e la creazione "senza Dio"


L'universo ha bisogno di un Creatore? "No". La perentoria risposta arriva dal professor Stephen Hawking, l' astrofisico più famoso del mondo...

  Enrico Franceschini:  Hawking: vi spiego perchè non è stato Dio a creare l'universo

Grazie alla legge di gravità l' universo continuerà a crearsi dal niente La controversa tesi nell' ultimo libro. Cacciari: illogico

  Dario Fertilio:  L'universo di Hawking «Si è autogenerato senza l'intervento di Dio»

Non è la prima volta, e non sarà nemmeno l’ultima, che uno scienziato si prende la briga di spiegare urbi et orbi di poter fare a meno dell’intervento divino nella creazione del mondo.

  Franco Gàbici:  Caro Hawking, e l’istante prima del Big Bang?

Il filosofo cattolico Giovanni Reale non riesce a nascondere un sorriso di fronte alle argomentazioni di Stephen Hawking sull’assenza di un Dio creatore nell’universo, anzi sul fatto che «l’universo possa avere avuto bisogno di lui». «È un errore tipico di certi scienziati — dichiara — giudicare l’universo infinito secondo categorie finite, senza rendersi conto della enorme sproporzione che ne deriva».

  Dario Fertilio:  Sbaglia perché applica categorie finite all'infinito





LOTTA ALLE MAFIE



Si è concluso giovedì OLE - Otranto Legalità Experience, il forum internazionale delle economie illegali, il crimine organizzato e la globalizazzione promosso dal network Flare (Freedom Legalità Andrights in Europe) in collaborazione con Libera e Terra del Fuoco Mediterranea e realizzato grazie al contributo dell'Unione Europea, della Regione Puglia, in collaborazione con Comune di Otranto e Provincia di Lecce.
Una sette giorni pugliese con 180 delegati da tutto il mondo, quest’anno dedicata alla memoria di Renata Fonte uccisa dalla mafia il 31 marzo del 1984, che vuole diventare il punto di riferimento in Europa per il contrasto alle criminalità organizzate internazionali da parte della società civile.

  UNIMONDO:  Otranto: si conclude il primo forum internazionale contro le economie illegali

Il processo di «sicilianizzazione» della mafia calabrese ha fatto registrare un altro picco con la bomba contro la casa del pg di Reggio Calabria Salvatore Di Landro.



ITALIA / SCUOLA

Presso l’I.I.S.S. Liceo Scientifico Scienze Applicate – Istituto Tecnico art. Geotecnica – Elettronica ed Elettrotecnica “S. Mottura” di Caltanissetta tutti gli alunni frequentanti la classe 1°2°-3°-4° possono ricevere tutti i libri di testo in comodato d'uso al costo di euro 50 per chi frequenta la 1° e la 3° e al costo di euro 20 per chi frequenta la 2° e la 4° a prescindere da qualsiasi vincolo di reddito.

  Salvatore Vizzini:   Libri di testo con 50 euro per tutti


Un premio al ministro Gelmini - il Giufà 2010 - "per aver incrementato con notevole successo la disoccupazione e la disuguaglianza nel Sud". Il beffardo riconoscimento è stato assegnato alla titolare del dicastero di viale Trastevere dal Codacons.

  ANSA:   Scuola e disoccupazione. Al ministro Gelmini va il "Giufà 2010" del Codacons

La protesta dei precari della scuola ha tenuto banco anche al premio Campiello, assegnato ieri a Venezia. È naturale che le sorti della cultura stiano particolarmente a cuore a chi, dei libri, ha fatto la propria scelta di vita. Così nella conferenza stampa della mattinata i cinque finalisti del prestigioso riconoscimento letterario (quest’anno alla sua quarantottesima edizione) non hanno mancato di stigmatizzare l’atteggiamento del ministro dell’istruzione Maristella Gelmini.

  UNITA':   Chi si incatena per insegnare ha una passione che va compresa

Supplenti non ancora nominati, alunni che crescono nelle sezioni mentre i prof diminuiscono, ore di sostegno che si riducono: da ieri le scuole hanno riaperto i battenti sull'anno della riforma

  Salvo Intravaia:   Scuola, si riparte fra i tagli tra precari e classi sovraffollate

L'errore più grande è non prendere sul serio la ministra Gelmini.

  MANIFESTO: La scuola nemica


 Speciale Scuola di Tempo Perso

       a cura di Mimì Caruso

 

FEDE E
SPIRITUALITA'

 


"QUANDO DIMINUIRE

        È CRESCERE" HOREB n. 55 – 1/2010

TRACCE DI SPIRITUALITA' A CURA DEI CARMELITANI

   Editoriale (Pdf)

   Sommario (Pdf)


      (GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)


... la nostra epoca è quella della morte del prossimo: non abbiamo più nessuno da amare. Assistiamo all’essiccamento, alla diminuzione preoccupante della capacità di amare e ne vediamo le conseguenze ogni giorno: si nega un posto a tavola ai bambini e si gettano tonnellate di pane nei cassonetti. E io che vengo da un tempo lontano, in cui il pane era sacro, questo assurdo mi sembra la manifestazione più orrenda ma anche la più sintomatica che la nostra affettività è in calo molto rapido. Constatare la morte del prossimo - non abbiamo più nessuno da amare, è un’affermazione raccapricciante che riguarda la nostra esistenza concreta: allora la modernità non è più trionfalista, piena di speranze, piena di progetti come quando ha dichiarato la morte di Dio. Oserei dire, conoscendo la tenerezza di Dio, che Egli si è dispiaciuto di più nell’apprendere la morte dei suoi figli, piuttosto che la notizia un po’ ridicola che Dio è morto...

  Arturo Paoli: La nudità del volto

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“Essere comunità di credenti oggi, a partire dalla prima comunità degli Atti degli Apostoli”

Catechesi di don Gianni Mazzillo

Tesi: La Chiesa degli Atti corrisponde al progetto di Chiesa disegnato dalle beatitudini. Dobbiamo realizzare questo progetto
1) La Chiesa secondo le beatitudini di Gesù
1.1) La Chiesa può stare solo da una parte, quella scelta e indicata da Gesù
Gesù ha svelato l’Amore che sempre si dona, proponendo a quanti credono alle sue parole e aderiscono a lui un amore che deve farsi dono continuamente. Al suo popolo, la Chiesa, egli indica
l’unica via sulla quale camminare: quella di una liberazione radicale e di una gioia piena, che nulla
può turbare. Perciò chiama la Chiesa e non solo i singoli alla sequela,non per una sorta di imitazione, ma per trascinamento: nel senso che Gesù ci raggiunge in qualsiasi difficoltà e rende fruttuose e feconde anche le situazioni umanamente negative .... (don Gianni Mazzillo)
 “Essere comunità di credenti oggi, ... (PDF)
 
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Quale Dio in croce?

  Massimo Cacciari: Tra male e amore l’uomo-Signore che s’inabissa in terra

  Sergio Giovone: Simbolo d’iniquità, lascia aperto il dramma umano


L'intraprendenza

Nei vangeli la virtù dell’intraprendenza assume molti volti: è l’audacia profetica di Gesù che scaccia i venditori dal tempio (cf. Mc 11,15-19 e par.; Gv 2,14-22); è il coraggio risoluto con cui egli persegue il suo cammino verso Gerusalemme, raccogliendo tutte le sue forze per affrontare le difficoltà che lo attendono (cf. Lc 9,51); è la franchezza di fronte alla quale anche i suoi avversari sono costretti ad ammettere che egli «non ha soggezione di alcuno, perché non guarda in faccia a nessuno, ma insegna la via di Dio secondo verità» (cf. Mc 12,14 e par.).

  Enzo Bianchi: Elogio di virtù antiche: l'Intraprendenza

Secondo l’apostolo Paolo, “non di tutti è la fede” (2Tess 3,2), cioè non tutti accolgono il dono della fede da parte di Dio perché essa è “virtù teologale”, come recitava il catechismo: si può quindi affermare anche che questo dono non è fatto a tutti. La fede, infatti, nasce dall’ascolto (Rm 10,17) e perciò occorre che la parola di Dio giunga al cuore dell’uomo e vi desti la fede. Ma è anche vero che la fede – proprio perché è accolta dall’uomo, proprio perché è l’uomo a credere – è anche un atto umano, un atto di libertà dell’uomo, un atto al quale si può essere educati: la fede, infatti, quale atto umanissimo e vitale significa entrare in relazione, avviare un rapporto vivo con l’“altro”, è dire “Amen”, aderire, fare fiducia, credere.

  Enzo Bianchi: Caro Diogneto - 21



DIALOGO INTERRELIGIOSO

Ricordando Raimon Panikkar - teologo di tre religioni -


Il 26 agosto ci ha lasciati Raimon Panikkar, figura luminosa di teologo, intellettuale e mistico; ha lavorato lungamente alla tessitura di un dialogo tra cristianesimo, induismo e buddhismo, per allargare la comprensione della realtà ad una visione "cosmoteantrica" che ha i suoi tre poli nell'umano, nel cosmico e nel divino.
OREUNDICI lo ricorda con un'ampia rassegna stampa nella pagina a lui dedicata.

   RAIMON PANIKKAR



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Padre Paolo Dall'Oglio ha fondato in Siria il monastero di Deir Mar-Musa, diventato punto di riferimento nel dialogo tra cristiani e musulmani. L'intervista del mensile Jesus.

  Vittoria Pisciandaro: Il gesuita del deserto


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lettera della Commissione Religioni e Conflitti per il "Tempo del creato".
... Volti, storie, cammini di popolo, parole di carne... semi, gettati in tanti anni e che hanno portato le nostre comunità a fare tanti piccoli e significativi passi nella direzione della costruzione dello Shalom cosmico.

Uno dei frutti della semina di questi uomini è sicuramente il “Tempo per il Creato”, un periodo liturgico ecumenico di 40 giorni durante il quale cattolici, evangelici ed ortodossi in tutto il mondo dedicano particolare attenzione ai temi della salvaguardia del Creato...

  Dalla memoria dei profeti un nuovo tempo del creato

Materiale sulla biodiversità: - Biodiversità: la ricca creazione di Dio. Diario settimanale per il Tempo del Creato - Una liturgia sul motto “la terra è piena delle tue ricchezze” (Salmo 104,24) - La diversità: dono di Dio. Materiali liturgici - Biodiversità nel salmo 104. Impulso per la predicazione

  TEMPO PER IL CREATO 2010 - 1 SETTEMBRE-4 OTTOBRE 2010 (pdf)

 





CHIESA E SOCIETA' /

 interventi ed opinioni



"C'è un distico nell'atto penitenziale all'inizio della messa in cui si confessa di "aver molto peccato in pensieri, parole, opere ed omissioni". Ed è sulle omissioni che voglio soffermarmi, commentando il Meeting di Comunione e Liberazione celebrato a Rimini la settimana scorsa.""Brutti tempi, quelli nei quali su argomenti che riguardano l'uomo e i più poveri tra gli uomini si preferisce omettere di parlare."

  Vittorio Cristelli: La fiera delle omissioni  (pdf)

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"Il grido di fede della Sicilia"

Ancorata alle sue tradizioni, alle sue "Santuzze", a una religiosità popolare che resiste alla secolarizzazione, la Sicilia   
cerca nella sua storia la forza di affrontare il futuro con più coraggio e responsabilità. Dal Papa, che sarà a Palermo il prossimo 3 ottobre, attende di essere rinsaldata in una fede capace di stare al passo con i tempi e che sia richiamo ai valori di giustizia, solidarietà, bene comune. Questo di Benedetto XVI, che concluderà il Convegno dei giovani e delle famiglie, è il primo viaggio in Sicilia, a distanza di 15 anni dall’ultima visita di Giovanni Paolo II.

  La Sicilia: ribelle e devota

Il cristianesimo tradizionale in Sicilia non è mai finito. Oggi, però, occorre dargli veste e contenuti nuovi al passo con una fede più matura. Con la consapevolezza che le devozioni non possono essere scollegate dal resto della vita.

  La cristianità antica delle terre di Trinacria

Il Papa arriverà a Palermo a conclusione del Convegno dei giovani e delle famiglie. «Verrà a confermarci nella fede», dice l’arcivescovo Paolo Romeo, «ma anche a cogliere i disagi dei nostri giovani e a spronarli alla speranza».

  La Chiesa indica ai giovani la strada della legalità

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"Custodire il creato, per coltivare la pace"
5ª Giornata per la Salvaguardia del creato



«Ogni volta che la comunità umana crea armonia, costruisce la pace e la salvaguarda. Anzi rende più vero il creato». Dal suo eremo di Mosciano, poco fuori Firenze, don Paolo Giannoni legge così la Giornata per la salvaguardia del creato promossa dalla Cei che la Chiesa italiana celebra oggi. Il tema di quest’anno, Custodire il creato, per coltivare la pace, riprende il messaggio di Benedetto XVI per la Giornata mondiale della pace 2010. Un tema che – secondo l’oblato camaldolese, teologo e docente per quaranta anni allo Studio teologico fiorentino – rimanda alla pace-shalom che «nella Bibbia non è assenza di violenza o di turbamenti, ma pienezza di vita. Appare dunque chiaro che ogni volta che si costruisce la vita, la si risana».


La celebrazione della 5ª Giornata per la salvaguardia del creato costituisce per la Chiesa in Italia un’occasione preziosa per accogliere e approfondire, inserendolo nel suo agire pastorale, il profondo legame che intercorre fra la convivenza umana e la custodia della terra, magistralmente trattato dal Santo Padre Benedetto XVI nel Messaggio per la 43ª Giornata Mondiale della Pace. Quest'anno l'iniziativa nazionale si svolgerà a Bolzano-Bressanone.

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L'etimologia può aiutarci a comprendere con immediatezza cosa intendiamo con il problema ecologico: la parola greca oikos, da cui deriva ecologia, significa “casa”.
E' questa la prima riflessione offerta dal Cardinale Peter Turkson, presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, ai partecipanti al pellegrinaggio verso il santuario di Mariazell, promosso dal Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa (CCEE), che questo venerdì ha fatto tappa a Bratislava (Slovacchia)

  ZENIT: Card. Turkson: la custodia del creato, fonte della pace



CHIESA/IMMIGRAZIONE/ROM



«Cacciare interi gruppi etnici rom, come succede in Francia, o respingere immigrati e clandestini come fa l' Italia, equivale a commettere una nuova forma di peccato che la Chiesa non può che condannare con fermezza».

  Orazio La Rocca: I più deboli vanno difesi respingerli è un peccato



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Le dimissioni di mons. Marchetto
 

        (GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)

Monsignor Agostino Marchetto, dispiaciuto per queste sue improvvise dimissioni? «Quando si lascia un lavoro svolto per tanti anni c´è sempre una certa amarezza. Capita a tutti. Era dal 2001 che ero segretario del Pontificio Consiglio dei migranti, un incarico che ho svolto con passione e dedizione. Più che un lavoro è stata una missione che mi ha portato a condividere uno dei più grandi drammi dei nostri tempi, i movimenti migratori delle popolazioni in difficoltà troppe volte vittime di ingiustizia, sfruttamento, violenze. Peccati gravissimi che ogni uomo, specialmente se è un uomo di Chiesa, non deve mai tollerare»...

  "Respingono gli innocenti impossibile stare zitti"

«Sì, è vero - risponde - a volte ho avuto l’impressione di essere un po’ solo. Ma questo faparte della vita di ciascuno di noi. Quando si affrontano dei compiti e ci si misura con la propriacoscienza, quando ci si deve assumere delle responsabilità e bisogna prendere delle decisioni anchecon dichiarazioni personali, può accadere di trovarsi un po’ soli. Ma la mia decisione – insiste- nonè stata presa per questo. In fondo si è sempre un po’ soli. Molte volte - riconosce -non ho sentitodietro a me molti altri che mi seguivano...

  Migranti senza «voce», si dimette mons. Marchetto: «Io, lasciato solo» (pdf)

... Nella relazione che avrebbe dovuto tenere mercoledì A Bogotá, monsignor Marchetto intendeva denunciare il fatto che «un numero sempre crescente di Paesi tende ad adottare politiche e strumenti normativi che hanno un approccio volto a ridurre forme di irregolarità, tralasciando invece quella necessaria azione preventiva o almeno volta a ridurre abusi nei confronti dei migranti». Ed esprimere così la «grande preoccupazione» della Chiesa per la tolleranza che di fatto viene mostrata riguardo «alla tratta di esseri umani e all'industria legata all'introduzione irregolare di migranti, la cui consistenza appare crescente pur in presenza di articolate legislazioni e strategie di contrasto». Al II Forum Internazionale su Migrazione e Pace, in programma a Bogotá fino al 3 settembre, il prelato voleva anche ricordare il rapporto tra sottosviluppo e emigrazione rilevando che tra «il Nord e il Sud del mondo c'è un divario netto, evidente altresì in termini demografici oltre che strutturali, economici e di programmazione dello sviluppo, che motiva in larga misura i flussi migratori, giungendo finanche a farli ritenere ancora limitati»...

  Si dimette monsignor Marchetto strenuo difensore dei migranti

  Ascolta l' intervista a Giuseppe Di Leo sulle dimissioni di Monsignor Agostino Marchetto


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Febe: sorella nella fede, diacono e patrona

  Giuseppe Pulcinelli:  San Paolo e le donne (quinta puntata)


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Anticipiamo in questa pagina una parte dell'articolo... "Se io fossi papa..." che apparirà integralmente su uno dei prossimi numeri di "Kos", la rivista bimestrale del San Raffaele. La finzione ha consentito a don Luigi di ricordare alcuni scambi di opinione... con alte personalità della Chiesa sulle questioni di fede e sulla missione a cui oggi ogni cristiano dovrebbe essere chiamato.

  Luigi Maria Verzè:  Don Verzé: ecco che farei se fossi papa (pdf)

"c'è un popolo cattolico che attende riforme. A cominciare da una riforma del papato, in cui si realizzi il dettato del concilio Vaticano II, che prevedeva che vescovi collaborassero con il pontefice a guidare la Chiesa universale. Lo stesso Wojtyla aveva posto in agenda la revisione del modo di esercitare il ruolo papale"

  Marco Politi:  La chiesa è in crisi: nessuna riforma, solo silenzio (pdf)


ho letto il testo del creativo don Luigi Maria Verzé pubblicato dal Corsera del 3 settembre e mi sono divertito e lo difendo dalle critiche che – come d’abitudine – ha provocato.

  Luigi Accattoli:  Difendo don Verzé perchè spariglia




POLITICA

Gheddafi e l'Europa islamica

        (GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)

Il leader fa lezione di Corano nella capitale della cristianità e inneggia all'Europa islamica. Ma dove sono finiti gli anti-islamisti?

  Gheddafi Islam Show

C’è qualcosa di francamente sconcertante nel vedere come un premier e un governo che hanno sempre fatto della difesa delle radici cristiane dell’Europa, dell’atlantismo e dell’occidentalismo uno dei tratti più caratterizzanti della propria filosofia politica, un vero e proprio tratto di autoidentificazione, possano poi trovarsi in una situazione così imbarazzante.

  L'alleato imbarazzante

Durante le celebrazioni, Gheddafi incontrerà anche mons. Domenico Mogavero, vescovo di Mazara del Vallo e presidente del Consiglio della Conferenza episcopale italiana per gli affari giuridici. Hanno suscitato vasta eco, intanto, le parole pronunciate ieri da Gheddafi nella sede dell’Accademia libica di Roma: “L'Islam - ha detto - dovrebbe diventare la religione di tutta Europa”. Il primo passo - ha aggiunto - potrebbe essere l'ingresso della Turchia nell'Unione Europea. Su queste dichiarazioni si sofferma al microfono di Fabio Colagrande proprio mons. Mogavero

  Ascolta l'intervista a Radio Vaticana  (audio)

Parla una delle giovani che hanno assistito al discorso del Colonnello

  «Così mi sono convertita»

«La conversione non è un abito che si indossa o si smette nel giro di pochi momenti. È, invece, un itinerario serio che comporta una revisione di vita. Non credo ad una conversione istantanea». Così Mons. Domenico Mogavero, Presidente del Consiglio Cei per gli Affari giuridici, ha commentato la conversione delle tre hostess avvenuta ieri in occasione della visita in Italia del leader libico Muammar Gheddafi

  "Conversione non è un abito"

Niente vesti stracciate, né invettive scandalizzate, né appelli a crociate per profezie alla Gheddafi. Nessuno come il cristiano deve rispettare l'imprevedibilità della storia...
Nessuno scandalo davanti alle esternazioni del raìs tripolino, almeno per chi crede in quel Nazareno che rifiutò di essere re, che impedì l'uso delle armi a sua difesa, che annunciò ai discepoli che sarebbero stati «piccolo gregge» e che avrebbero avuto la funzione di «sale» e di «lievito». Materie indispensabili, certo, ma solo in quantità ridotta. A ben pensarci, l'habitat naturale dei credenti in Colui che finì sulla croce non è la cristianità di massa, bensì la diaspora...

  Gheddafi vuole l'Europa islamica? Proviamo a non stracciarci le vesti



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Ci mancava la velina islamica, dopo la donna tangente. Degna commistione fra due paesi mediterranei diversamente retrogradi, ma entrambi contraddistinti dall’abitudine a trattare la femminilità come ornamento del potere.

  Gad Lerner:  La velina islamica

Attenzione al Colonnello di Tripoli in visita a Roma. La tenda beduina, le amazzoni che gli fanno da guardia del corpo, le belle ragazze che vuole indottrinare, tutto questo fa parte del solito teatrino di cui ama circondarsi il leader libico. Ma non è solo folklore. «Lo spettacolo sarà anche un po’ ridicolo ma quel che ha detto Gheddafi a proposito di una futura Europa musulmana va preso terribilmente sul serio». È l’opinione di Samir Khalil Samir, islamologo di fama internazionale. Gesuita di origini egiziane, padre Samir è docente al Pontificio Istituto Orientale di Roma, alla Cattolica di Milano e all’università di Beirut, impegnato nel dialogo interreligioso e consulente del Vaticano. E sul presidente della Jiamahiria ha un giudizio molto chiaro.

  Luigi Geninazzi:  «Gheddafi e Islam? Va preso sul serio»

... È bastata una frase, delle sue: «L'Islam diventi religione d'Europa». Benzina sul fuoco per un arco che è andato dalla Padania (titolo di apertura: "L'Europa sia cristiana") ad Avvenire ("Una sessione di propaganda islamica"), a Propaganda fide ( "una mancanza di rispetto per il Papa"). Nel coro, però, una nota dissonante. Domenico Mogavero, vescovo di Mazara del Vallo, frontiera ultima sul mare dei gommoni. «Capisco Gheddafi», afferma. «Dice una cosa importante».

  Francesco Gaeta:  «Gheddafi frainteso: il vero rischio per l'Europa non è l'islam, ma la secolarizzazione»


Viene da chiedersi – e tanti, in effetti, se lo sono chiesti – a quale leader d’un Paese di tradizione e maggioranza cristiana sarebbe stato concesso di predicare e battezzare in un Paese di tradizione e maggioranza islamica. Anche se è una domanda insensata. Prima di tutto, perché ai politici cristiani mai verrebbe in mente di farlo e, subito dopo, perché neanche a preti e missionari cristiani viene consentito di farlo mentre ai cristiani semplici (che siano lì per lavori servili o per affari o per prestazioni professionali qualificate) è addirittura interdetto – tranne che in poche eccezioni – di proclamarsi tali a parole e segni.

  Marco Tarquinio:  Incresciosa messa in scena o forse solo un boomerang


Nessun incontro tra il vescovo di Mazara e Gheddafi: "Volevo aprire una finestra umanitaria". Tripoli non può diventare il cane da guardia del fronte africano. Italia troppo debole.

  Aberto Bobbio:  La lista di monsignor Mogavero


Il quotidiano della Lega Nord prende posizione dopo la visita di Gheddafi. Gobbo, sindaco leghista di Treviso: "A Berlusconi non sarebbe stato permesso"

  Andrea Montanari: La Padania va all'attacco "L'Europa sia cristiana"


"Il cristianesimo prêt-à-porter del governo Berlusconi si sbriciola dinanzi al sermone islamico di Gheddafi. Il governo del crocifisso obbligatorio ammutisce in presenza di chi esorta a sostituire il Vangelo con il Corano..."

  Marco Politi: Fedeli a gettoni

Pax Christi Italia esprime grande preoccupazione per quanto accaduto e ascoltato in questi giorni, in occasione della visita di Gheddafi a Roma: una celebrazione pagana colma di idolatria nei confronti di un dio che ha un nome che tutti hanno pronunciato: interessi...
Ricordiamo quanto don Tonino Bello amava dire: “delle nostre parole dobbiamo rendere conto agli uomini. Ma dei nostri silenzi dobbiamo rendere conto a Dio!”

  PAX CHRISTI: No all’idolatria del dio interesse




"Famiglia Cristiana" - "Primopiano" del n.36

      (GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)

L’Italia alle prese con false priorità ed emergenze, come il cosiddetto "processo breve". Ecco il Primopiano del n. 36 di Famiglia Cristiana, in edicola dal 1° settembre.

Adesso che le elezioni anticipate appaiono scongiurate, il Governo s’appresta a portare in Parlamento un’agenda di cinque punti su cui chiedere la fiducia. Il piatto forte, naturalmente, è la giustizia. O meglio, il “processo breve” che, per renderlo meno indigesto all’opinione pubblica, si chiamerà “processo in tempi ragionevoli”. E che avrà una corsia preferenziale, grazie a risorse e investimenti straordinari. Da reperire, a ogni costo, sia pure in tempi di ristrettezze. Ma a settembre, con la ripresa scolastica, le famiglie avranno altre priorità: lavoro e lotta alla povertà, innanzitutto.

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In effetti il disagio per come è ridotta la politica in Italia implica una critica e un’autocritica; Famiglia Cristiana se ne è fatta portavoce.

  Angelo Bertani:  I mille motivi del disagio

Una critica delle nequizie del dispotismo politico, come quella di Famiglia Cristiana, sarebbe difficile da comprendere fuori di un approccio profetico, cioè sulla sola linea in cui la Chiesa può prendere seriamente le distanze dalle logiche del mondo in ragione della propria identità spirituale.

  Giancarlo Zizola:  Famiglia Cristiana e il miracolo delle lingue







 BENEDETTO XVI
 
   
      Angelus  -   29 agosto 2010

       Udienza generale Santa Ildegarda di Bingen (1 settembre 2010)
           
     MESSAGGIO PER LA XXVI GMG: Radicati e fondati in Cristo, saldi nella fede (3 settembre 2010)



 

OPINIONI E COMMENTI

Così come fece Leone XIII con la Rerum novarum nel 1891, anche Benedetto XVI, con la Caritas in veritate del 2009, non si limita a un’analisi del tempo, ma formula proposte. Per Ratzinger come per Pecci, non è l’uomo per l’economia, ma l’economia per l’uomo.

  Aldo Maria Valli:  Anche il papa parla di lavoro

«I giovani, prima di pensare al posto di lavoro fisso, è bene che riscoprano la fede in Dio ed i valori del Vangelo». È quasi una picconata teologica al mito dell' impiego stabile e sicuro quella che - un po' a sorpresa - arriva da Benedetto XVI, nella lettera che ha scritto ai giovani di tutto il mondo in occasione della ventiseiesima Giornata Mondiale della Gioventù in programma a Madrid (Spagna) dal 16 al 21 agosto del prossimo anno.

  Orazio La Rocca:  Lavoro, appello del Papa ai giovani La fede viene prima del posto fisso

Un' inchiesta sulle polemiche contro Ratzinger

  Alberto Melloni:  Benedetto XVI e i suoi nemici

Il testo del Papa è denso di riferimenti, insegnamenti, esortazioni. Ma ciò che più colpisce è lo stile, quel mettersi allo stesso livello dei giovani, quel raccontare e raccontarsi, quasi come un nonno con i propri nipoti. Fino a confidare quei sogni che il giovane Joseph Ratzinger cullava, non volendo perdersi «nella normalità della vita borghese».

  Mimmo Muolo:  Partito il cammino tracciata la rotta

"c'è un popolo cattolico che attende riforme. A cominciare da una riforma del papato, in cui si realizzi il dettato del concilio Vaticano II, che prevedeva che vescovi collaborassero con il pontefice a guidare la Chiesa universale. Lo stesso Wojtyla aveva posto in agenda la revisione del modo di esercitare il ruolo papale"

  Marco Politi:   La chiesa è in crisi: nessuna riforma, solo silenzio (pdf)







 
 SPECIALE

 ANNO SACERDOTALE
   Lettera Enciclica sullo sviluppo umano integrale nella carità e nella verità  

         

 


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  1) La newsletter è settimanale;

 

  2) Il servizio di "Lectio" a cura di fr. Egidio Palumbo alla pagina:

      http://digilander.libero.it/tempo_perso_2/la_lectio_del_Vangelo_della_domenica.htm

 

  3) Il  servizio omelia di P. Gregorio on-line (mp3) alla pagina

            http://digilander.libero.it/tempodipace/l_omelia_di_p_Gregorio.htm