Il 2 febbraio 2010
é nato il Blog di Tempo Perso
PIETRE VIVE
che viene aggiornato quotidianamente
e mette così a disposizione in modo facile e veloce
una o più notizie
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Siamo anche in FaceBook con
la pagina sociale
"QUELLI DELLA VIA"
NOTA
Articoli,
riflessioni e commenti proposti vogliono
solo essere
un contributo
alla riflessione e al dialogo su temi di attualità.
Le posizioni espresse non sempre
rappresentano l’opinione di "TEMPO PERSO" sul tema in questione.
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DIRITTI
DONNE
(GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
In Italia una
donna su tre, tra i 16 e i 70 anni, nella sua vita è stata vittima della
violenza di un uomo. Secondo i dati dell'Istat, sono 6,743 milioni le donne che
hanno subito nel corso della propria vita violenza fisica e sessuale, tre
milioni quelle che hanno subito aggressioni durante una relazione o dopo averla
troncata. Si tratta di violenze domestiche soprattutto a danno di mogli e
fidanzate: 8 donne su 10 malmenate, ustionate o minacciate con armi hanno subito
le aggressioni in casa.
25 novembre, giornata
mondiale contro la violenza sulle donne
comunicato stampa del D.i.Re. "Nel Governo volano gli
stracci Il Piano Nazionale Antiviolenza torna a
rischio." (pdf)
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Mara Carfagna, ministro per le Pari Opportunità e Emma Bonino, vice
presidente del Senato lanciano la campagna END FGM - Petali di rosa per la
prevenzione delle mutilazioni dei genitali femminili per promuovere l'impegno
delle istituzioni europee in occasione dei "16 giorni di mobilitazione sulla
violenza contro le donne". 25 novembre - 10 dicembre
2010.
25 novembre - giornata
internazionale sulla violenza contro le donne
Spot lanciato dal CSVEtneo (centro servizi
volontari), diretto e interpretato gratuitamente da Beppe Fiorello, girato a
Scicli.
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Libertà religiosa
(GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
Domenica 21 novembre, in tutte le diocesi e
le parrocchie italiane si pregherà per i cristiani perseguitati in ogni parte
del mondo e per i loro persecutori.
comunicato CEI Una giornata di preghiera per i
cristiani perseguitati
Nel giorno in cui si
celebra la solennità di Cristo Re dell’Universo le comunità cristiane della
nostra Penisola vivranno una giornata di preghiera per i cristiani perseguitati
in ogni parte del mondo e per i loro persecutori. Un modo per condividere le
sofferenze di chi è chiamato a testimoniare la propria identità di fede in un
contesto di incomprensione, rifiuto e violenza.
Cristiani perseguitati: si
prega per vittime e persecutori
... “Il Medio Oriente è la terra dove è
nata la cristianità. Ci sono delle comunità cristiane orientali che vivono in
questa terra e devono essere riconosciute, rispettate e lasciate libere di
professare la loro religione”. È il pensiero di padre Philip Najim,
procuratore della Chiesa caldea presso la Santa Sede e visitatore apostolico per
l’Europa...
È “inaccettabile dal punto di vista
islamico” che alcuni uccidano in nome dell’Islam, anzi, “le persone che uccidono
tradiscono il proprio testo sacro e la loro fede religiosa”, sottolinea al SIR
l’imam delle comunità islamiche del Veneto, Kamel
Layachi...
La forza della
preghiera
Guarda l'intervista di Tv2000 al
cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei, sulla
Giornata di preghiera per i cristiani perseguitati
Cosa c’entra
la preghiera di una quarantina di monache trappiste con il dramma dei cristiani
iracheni? Può la preghiera abbracciare il mondo intero?
«Così noi, monache di clausura,
abbracciamo il mondo»
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«Bibi non è stata liberata». Lo ha dichiarato il
portavoce della Farnesina, Maurizio Massari smentendo le notizie secondo cui
Asia Bibi, la cristiana condannata a morte per blasfemia, avrebbe ottenuto la
grazia dal presidente pachistano Asif Ali Zardari.
Ad annunciare la scarcerazione erano stati il sito internet
The Christian Post e l'agenzia di stampa kuwaitiana Kuna.
Asia Bibi, i media: «È libera»
ma il governo smentisce
I partiti religiosi pakistani hanno attaccato pesantemente
il governo guidato dal PPP, e in particolare il governatore del Punjab, Salman
Taseer, per i loro tentativi “anti islamici” di ottenere la grazie, e l'esilio
negli Stati Uniti per Asia Bibi...
Oggi il ministro
per le minoranze Shahbaz Bhatti vedrà il presidente Zardari per consegnargli il
suo rapporto sul caso di Asia Bibi. Bhatti ha smentito le voci ricorrenti di una
liberazione già avvenuta, e si è detto convinto che la grazia arriverà in tempi
brevi. Ma Asia Bibi correrà "forti rischi perché gli integralisti hanno
minacciato di ucciderla".
Asia Bibi, minacce
islamiche
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(SEGNALATO IN FACEBOOK NELLA NOSTRA PAGINA SOCIALE "QUELLI DELLA VIA")
La vicenda di Asia Bibi in Pakistan è solo la punta di un iceberg perché circa 5
miliardi di persone nel mondo vedono la loro libertà di religione negata,
limitata o interdetta. E, sebbene a livelli diversi a seconda delle situazioni
locali, queste violazioni interessano il 70 percento della popolazione mondiale
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«La libertà religiosa è uno dei cardini della nostra civiltà » e «violarla
significa non solo negare un diritto fondamentale, ma negare l'essenza più
profonda dell'uomo»,sottolinea il ministro degli Esteri, Franco Frattini, nel
messaggio di saluto che ha fatto pervenire stamani, in occasione della
presentazione del Rapporto 2010 sulla libertà religiosa nel mondo, realizzato
dall'Acs (Aiuto alla Chiesa nel mondo)
Il Rapporto 2010 di Aiuto alla Chiesa che
soffre
Il 70% della
popolazione mondiale vive in Paesi che discriminano o addirittura perseguitano i
fedeli. I rischi crescenti per la libertà di culto.
La condanna a
morte per blasfemia della contadina cristiana del Punjab riporta alla ribalta la
precarietà delle minoranze religiose in Pakistan. Vittime di discriminazioni e
violenze.
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Forse poche personalità al mondo hanno il coraggio di esprimersi a muso duro
contro la potente Cina. Ieri Benedetto XVI lo ha fatto, in un messaggio dai toni
insolitamente fermi, a causa dell'ordinazione di un vescovo, monsignor Giuseppe
Guo Jincai, avvenuta sabato scorso senza mandato apostolico, cioè senza
l'autorizzazione e il permesso del Papa.
Le polemiche dopo la nomina della Cina del vescovo Guo Jincai contro il
parere del Papa
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Riferirsi a
Cristo. Solo a lui. Sembra quasi una sfida impossibile in una terra in cui i
cristiani sono un manipolo di credenti stretti fra due religioni molto più
forti, in uno Stato di confessione ebraica, circondato da una società islamica.
SUDAN
I Vescovi cattolici del Sudan, riunitisi di recente in
assemblea Plenaria a Rumbek, hanno sottoscritto lo scorso 14 novembre una
dichiarazione in merito ai prossimi referendum, previsti nel paese a
gennaio.
Sud Sudan, la
lotta per la secessione
Domenica alle urne, aumentano i morti per l'epidemia. I
candidati «Paese nel caos, ritardare il voto»
Continua ad aggravarsi
l’epidemia di colera che sta flagellando Haiti dal mese scorso
'È impressionante. Vedi la gente per strada che
d'improvviso si ferma colta da dissenteria acutissima e poi cade a terra morta'.
Il racconto di un inviato della Croce Rossa italiana a Port au Prince
Se non altro – ed è senza dubbio una magra consolazione - le elezioni del 7
novembre possono ricordare al mondo che la Birmania esiste, in quel lembo di
terra nell’estremo sud-est asiatico, nella sua unicità di coatto soffocamento
collettivo, nella sofferenza diffusa in tantissime famiglie che ancora non
vedono all’orizzonte un barlume di luce né la speranza di uscire una volta per
tutte da un troppo lungo e insistente incubo di terrore. Fino a quando?
Roberto Moranduzzao: La tenebra birmana
I muri nel mondo sono sempre di più, ma cominciano a
scarseggiare i nomi con cui chiamarli. Quello che lo Stato
d'Israele ha iniziato a costruire ieri al confine con
l'Egitto, ad esempio, viene chiamato nei documenti ufficiali israeliani
'barriera anti-infiltrazione'.
Rosella Ideo, coreanista: chi paga è la
popolazione in stato di indigenza
Lo scienziato Siegfried Hecker rivela una
crescita esponenziale delle centrali nucleari in Corea del Nord. Washington
chiama gli indecisi a una tattica di isolamento di Pyongyang
Pyongyang esplode colpi d'artiglieria verso le
isole contese: tre morti e numerosi feriti
Pyongyang vuole rapporti bilaterali con gli Usa
per giungere a una pace stabile
I
NOSTRI TEMPI /
Interventi ed opinioni |
Vieni via con me
Il
terzo appuntamento di Vieniviaconme, continua a raccontare l’Italia di
oggi, il suo farsi e disfarsi, i suoi problemi e le sue contraddizioni,
ma anche le sue risorse e le sue speranze. Il ministro dell’Interno
Roberto Maroni interviene per leggere un elenco della durata di tre
minuti. I monologhi di Roberto Saviano, che in questa occasione parlerà
di un tema di grande attualità come quello dei rifiuti a Napoli,
insieme agli elenchi letti da numerosi artisti puntata il racconto di
Vieniviaconme. Il ritratto dell’Italia di Fabio Fazio e Roberto Saviano
si arricchisce del punto di vista di Corrado Guzzanti, che rompe in
quest’occasione la sua assenza dalla tv. Due grandi maestri della
cultura e dell’ironia come Andrea Camilleri e Carlo Fruttero hanno
scritto appositamente per Vieniviaconme due elenchi inediti che
verranno letti nel corso della puntata, durante la quale si parlerà
anche di donne, di carceri e di migranti.
La scelta fra andarsene dall’Italia o rimanere – tema di grande
attualità in un Paese in cui la fuga dei giovani talenti è ormai sempre
più frequente – è riassunta nel gioco a due fra Fazio e Saviano “vado
via perché/resto qui perché”, dove si confronteranno i motivi per
rimanere e quelli per andarsene, per cercare di comprendere e di
riassumere le motivazioni che fanno pendere la bilancia a favore di una
o dell’altra soluzione. Nella coreografia finale – su progetto di
Roberto Castello – un gruppo di autori performer fra i più
rappresentativi della danza contemporanea italiana si esibirà in un
intenso balletto sulle note di un frenetico arrangiamento della colonna
sonora del programma, curata da Daniele Di Gregorio.
Dopo gli interventi di Beppe Englaro e Mina Welby a "Vieni via con me" molte
associazioni hanno protestato chiedendo di poter rispondere ai monologhi
Quelli che
non ammettono. Quelli che non sono ammessi
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La
povertà è una condizione da cui si vuole evadere. Voltare lo sguardo
per non guardarla negli occhi è più facile. Ma quando è ovunque e
voltarsi non serve, devi fare i conti con quegli sguardi.
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TAGLI AL VOLONTARIATO
Le organizzazioni no-profit lanciano un appello al Parlamento
Il fondatore della Casa della carità: "Coinvolti in uno scontro istituzionale
che non ci riguarda" "Non ci facciano passare per quelli che vogliono dare
case Aler ai rom. Ha deciso il Comune"
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ESPORTAZIONE DI ARMAMENTI
(GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
E' tempo di mobilitarsi. Soprattutto a
fronte di un governo che, con una manovra sottobanco, intende riformare la legge
185/1990 che da vent’anni regolamenta con principi chiari e con trasparenza
l’esportazione di armamenti italiani. Non solo, infatti, il governo Berlusconi
nel Consiglio dei Ministri del 17 settembre scorso ha approvato un “disegno di
legge” col quale chiede la delega al parlamento per riscrivere la normativa; ma
l'ha anche inserito, con un emendamento dell'ultima ora, all'interno della
"Legge Comunitaria", una legge omnibus sulla quale solitamente viene chiesto il
voto di fiducia.
Rete disarmo-Tavola della pace:
presidio al Senato e appello per salvare la 185
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Sarà una battaglia all'ultimo fan quella che Unimondo.org, il portale che si
occupa di pace, sviluppo umano e salvaguardia dell'ambiente, combatterà per dire
"no" ai cacciabombardieri F-35.
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Wolfgang e
Brigitte Schlupp-Wick, tedeschi, sono partiti a luglio da Mutlangen, vicino a
Stoccarda, pedalando alla volta di Teheran. In bici, per affermare il valore
della pace.
MIGRANTI E IMMIGRAZIONE
(GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
Ma qual è la reale
possibilità di godere del diritto di asilo previsto dall’ordinamento
internazionale nell’attuale scenario geopolitico, con particolare riferimento al
teatro del Mediterraneo? E’ questo il tema al centro della conferenza articolata
su due giornate e intitolata “Fortezza Europa? Il confine del diritto di
asilo” L'appuntamento, in calendario venerdì 19 e sabato 20 novembre a
Trento, ha visto la partecipazione fra gli altri di Laura Boldrini (Portavoce
per l’Italia dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati) e di
don Antonio Sciortino (Direttore di “Famiglia Cristiana”).
comunicato della provincia di
Trento
Don Antonio Sciortino, direttore di
Famiglia Cristiana, in un incontro pubblico sui temi dell'immigrazione tenutosi
a Trento il 20 novembre ha ribadito con forza le sue posizioni, espresse più
volte nei suoi pungenti e inequivocabili editoriali. Sulla questione dei
migranti si gioca il futuro del nostro paese che è però spaccato in due. Anche
nella Chiesa ci sono diverse sensibilità. Ma la Chiesa per essere coerente con
il messaggio evangelico non può tacere. I provvedimenti governativi basati sul
principio del respingimento, dell'esclusione, dell'indesiderabilità, del taglio
indiscriminato alla cooperazione internazionale, finiscono per negare diritti
umani fondamentali.
Don Sciortino:
sull'immigrazione la Chiesa non può tacere
Guarda l'intervista all'Assessore alla
Solidarietà internazionale e alla Convivenza della Provincia autonoma di Trento
Lia Giovanazzi Beltrami in occasione della conferenza "Fortezza Europa? Il
confine del diritto di asilo".
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Tagli alla società Dante Alighieri e all'Accademia della Crusca?... Una scelta
sconcertante. Tanto più se paragonata agli sforzi che altri paesi insistono a
compiere per mantenere i loro istituti culturali... Una lezione arriva da
un'associazione di immigrati. Che ha aperto una sottoscrizione per aiutare la
conservazione della lingua italiana... «Abbiamo scelto l'Italia come Patria e
ora vogliamo aiutarvi»"
Nel giorno in cui il sindaco Letizia Moratti riceve da Shanghai
la bandiera di Expo, la sua giunta si comporta come un’amministrazione di
provincia governata dal Carroccio. Capita in via Padova, la strada più
multietnica della città. Quattro chilometri di strade illuminate dagli auguri di
“buone feste”. Inizialmente erano in sei lingue. Da oggi la lingua è rimasta
una: l’italiano.
Ma quale elenco. Dopo tanto rumore, il ministro dell’Interno Bobo Maroni calca
il palco della trasmissione Vieni via con me e si produce in un
discorso politico in difesa della Lega nord.
la seconda punta de La Terra sporca, la videoinchiesta del fattoquotidiano.it
sulla presenza della ‘ndrangheta al nord. Si parla di impresa. Quella collusa e
quella vittima dei voleri mafiosi.
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Perché dopo la condanna in appello di Marcello Dell’Utri il Presidente del
Consiglio Silvio Berlusconi non prende le distanze da lui? Secondo i giudici,
Dell’Utri fu, almeno fino al 1992, il mediatore fra la mafia e Silvio
Berlusconi; secondo Dell’Utri, la sentenza è un attacco politico a Berlusconi. I
teorici della trattativa fra lo Stato e la mafia sono stati smentiti
definitivamente da questa sentenza? E le rivelazioni di Massimo Ciancimino sono
da considerarsi inattendibili? E le conclusioni a cui arriva la Relazione del
Presidente dell’Antimafia Giuseppe Pisanu?
Ospiti in studio: Massimo Ciancimino, il direttore del Tg di La7
Enrico Mentana, il vicedirettore di Libero Franco Bechis,
l’editorialista del Corriere della Sera Pierluigi Battista e l’inviato
dell’Espresso Lirio Abbate. In collegamento da Milano Salvatore
Borsellino, fratello del giudice ucciso in via D’Amelio.
La
sentenza (e le motivazioni) in Appello di condanna al senatore
Dell'Utri, la separazione tra i suoi rapporti di mafia e la genesi
di Forza Italia, la trattativa e le stragi di mafia del 1992-1993.
E tutte le domande che ne seguono?
Vogliamo veramente scoprire la verità su queste stragi oppure, come ha
detto una volta lo scrittore Sciascia, "difficile che lo stato voglia processare
se stesso"?
(GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
Nel caso in cui la riforma risulterà
stravolta «sarò costretta a ritirarla», è stato l'avvertimento di Mariastella
Gelmini dopo il nuovo ko a Montecitorio. In mattinata, intervenendo a Mattino
Cinque, il ministro dell'Istruzione aveva ribadito che le risorse per
l'università sono state trovate e sono del tutto sufficienti. «Senza la riforma
le università vanno verso la bancarotta e saranno "commissariate" dalle banche»,
aveva detto. «Nella legge di stabilità è stato stanziato un miliardo di euro,
una cifra sufficiente per far fronte non solo alle spese di funzionamento
dell'università, ma anche al diritto allo studio». Per quanto riguarda la
protesta, Gelmini ritiene che «l'elemento più anomalo è la saldatura tra baroni
e una parte degli studenti».
Alla Camera ripreso l'esame del
ddl. Gelmini: «Senza riforma atenei in bancarotta» «Occupati» il Colosseo, la
Mole e la Torre
Dilaga la protesta studentesca contro i
tagli previsti dalla riforma Gelmini. Oltre alle occupazioni di Colosseo, Torre
di Pisa, Mole Antonelliana, Abbazia del Santo a Padova, gli studenti napoletani
hanno buttato all'aria l'immondizia accumulata da giorni in strada. Martedì il
voto finale al decreto, che oggi ha subito un altro stop in Aula.
Scuola - la protesta
Video
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Il ministro dell'Istruzione si rivolge direttamente agli studenti dal suo canale
su YouTube
Guarda il video: "Non fatevi strumentalizzare
dai baroni e dai centri sociali"
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Le manifestazioni studentesche, il libretto di Bersani e l'invito a "menare" di
Emilio Fede
Ai tagli alla scuola pubblica non corrispondono
riduzioni della spesa militare. Anzi
E il bimbetto dove lo metto? Per dare una risposta alle angosce dei genitori
alle prese con le vacanze invernali troppo lunghe - 20 giorni tra Natale ed
Epifania - a Milano hanno inventato il «welfare fai-da-te». Con una spesa di
pochi euro - tra i 12 e i 15, comunque molto meno di quanto prenderebbe una baby
sitter - alcune scuole della zona Ovest della città hanno deciso di aprire i
cancelli dalle 8 del mattino alle 6 di sera anche durante le vacanze di Natale.
"VOI SIETE UN POPOLO SACERDOTALE" HOREB n. 56 – 2010
TRACCE DI
SPIRITUALITA' A CURA DEI CARMELITANI
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SIMONE WEIL
"PASIONARIA" E MISTICA
Dal 20 Ottobre
al 1 Dicembre dalle h. 20.00 alle h.
21.00
presso la sala
del convento della Fraternità Carmelitana di Pozzo di Gotto (ME)
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RAI RADIOTRE - "UOMINI E PROFETI":
Iniziamo oggi la
lettura del III libro del Pentateuco, il Libro del Levitico, il cui titolo
originale, per la verità, è: “E chiamò…”, tratto dalle prime parole del testo.
Capiamo subito che l’accento viene così posto molto più sulla chiamata del
Signore nei confronti di Mosè e del popolo che non sulla questione dei “leviti”
o “sacerdoti”. I primi capitoli sono tutti dedicati alla descrizione dei doni
sacrificali al signore. Da cui impariamo, ad esempio, che la parola “olocausto”
usata per indicare la Shoà, è un termine quanto meno improprio. Perché
l’olocausto è un dono gradito a Dio. A guidarci tra le parole del difficile
testo è rav Riccardo Di Segni, rabbino capo della comunità
ebraica di Roma.
"Levitico capitoli 1-5:
RAI RADIOTRE - "UOMINI E PROFETI":
Secondo
appuntamento per leggere uno dei libri più difficili della Bibbia ebraica: il
Libro del Levitico. Chiediamo a rav Riccardo Di
Segni, rabbino capo della Comunità ebraica di Roma, di entrare
ancora nei dettagli delle prescrizioni rituali per i sacerdoti del tempio di
Israele. Ma soprattutto di farci capire qual è il rapporto tra il sacro e il
profano nella religiosità ebraica e che cosa significano le “leggi” relative
alla purità e all’impurità. Perché la lepre è immonda e il bue no? Perché si
possono mangiare i pesci che hanno pinne e squame e non i molluschi? Perché la
donna che ha partorito è considerata impura? E perché mai i sacerdoti si devono
occupare delle secrezioni genitali?
"Levitico capitoli 6-15:
RAI RADIOTRE - "UOMINI E PROFETI":
L’anno del
giubileo – un anno di riposo per la terra, di condono dei debiti, di liberazione
degli schiavi – è una antica istituzione ebraica le cui prescrizioni sono
contenute nel libro del Levitico. In che relazione sta con questo antico
ordinamento il giubileo dei cristiani, che prevede la pratica delle indulgenze e
il pellegrinaggio a Roma? Forse, li unisce un filo sottile, nascosto in alcune
parole di Gesù di Nazareth, e nel paradigma dell’ospitalità, come modalità di
relazione al mondo. Ne Parliamo con Carmine Di Sante,
studioso dei nessi tra pensiero ebraico e pensiero cristiano.
"Levitico capitoli 23-27:
(GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
Chissà se adesso che per lei comincia la vita futura, il gufo continuerà ad
annunciare il giorno, se ritroverà le rose del suo giardino o gli amati
gatti, come tanto sperava chiedendo a Dio di non farle scherzi. È
arrivato ieri – per lei, vera credente un po’ ribelle e a tratti molto border
line – il giorno
del 'passaggio terribile' come definiva la morte. A
novantun anni se n’è andata la notte scorsa Adriana Zarri...
Adriana, fede ribelle d’una
donna «ruvida»
Non so se la Chiesa, nelle sue istituzioni, renderà onore a Adriana
Zarri. Non foss'altro che per il suo lunghissimo amore, che è durato quanto la
sua vita. Un amore esigente e critico, per il quale ella si ostinava a pensare
che non necessariamente la Chiesa dovesse essere così come era...
... oggi di sicuro c'è una Chiesa che le rende onore, che ne
raccoglie la lezione, che ne custodisce la memoria, anche al di là della Chiesa
visibile; è quella Chiesa che Adriana Zarri rintracciava nell'umanità tutta
intera, fatta di santi e di peccatori, di fedeli e di infedeli, di laici e di
preti, di poveri e di viandanti, tutti insieme, senza separazione né
discriminazione alcuna...
Un amore lungo una
vita
Adriana Zarri, 91 anni, alla porta del Paradiso: sono
sicuro che la trova aperta, nonostante ogni
opinione in contrario. Donna, teologa, scrittrice, giornalista,
monaca eremita, sempre attiva in cerca
di Cristo e di cose nuove anche quaggiù...
Ripensando a tutto, personalmente la definirei «indisciplinata, ma
fedele». Esigente al massimo verso la sua Chiesa, amata, servita e insieme
contestata per amore non sempre manifesto e spesso incompreso perché espresso in
modi anche contraddittori e rischiosi...
Dialoghi e battibecchi con
un'amica indomita
Cantava i suoi salmi all' alba con gli uccelli, i gatti e le
ortensie, il suo tempio era il creato ma teneva nel casale ad Albiano che aveva
rifatto come suo eremo un piccolo tabernacolo per l' adorazione, come la "messa
sul mondo" imparata da Teilhard de Chardin. Se ne è andata quietamente Adriana
Zarri, questa pura eremita di vocazione, progenie di una stirpe che fa ricca di
silenzi una terra stravolta dal baccano, dalla menzogna e dallo spettacolo,e
probabilmente le assicurano una segreta scialuppa.
Addio ad Adriana Zarri
teologa di sinistra
Si è spenta ieri notte Adriana Zarri, teologa, mistica, donna
inflessibilmente libera e solitaria...
Adriana è stata fra i molti credenti cui il Concilio
Vaticano II aveva aperto il cuore alla speranza. Sono molti, e a tutti i
livelli, dal fedele a certi parroci a qualche vescovo e fin cardinale, che non
si mettono fuori della chiesa, ma ai margini e in mezzo alla gente. La chiesa
preferisce ignorarli, e benché siano di sinistra, la sinistra ne fa come la
chiesa, ben poco conto...
La mia amica
Adriana
Avevamo scritto nel file del desk «non cancellare, non è uscito»,
e ieri lo abbiamo ritrovato. È il testo, inedito, dell'ultima «Parabola», la
rubrica che Adriana Zarri scriveva da anni per il manifesto. Era più lungo del
solito, l'avevamo sentita, e allora ne aveva inviato uno più breve chiedendoci
però di posticiparlo: «Mettetelo la prossima volta, non ve ne dimenticate».
Purtroppo non lo vedrà pubblicato. Di questo testo, così rappresentativo della
sua scrittura, e di lei è certo che non ci dimenticheremo
La parola di Adriana
Da giorni circola via e-mail l’epigrafe che lei
stessa da tempo si era scritta; è giusto che sia così perché ci dice di questa
donna meglio di qualunque nostra parola.
Non mi vestite
di nero:/ è triste e funebre./ Non mi vestite di bianco: è superbo e retorico./
Vestitemi/ a fiori gialli e rossi/ e con ali di uccelli.
E tu, Signore,
guarda le mie mani./ Forse c’è una corona./ Forse ci hanno messo una croce./
Hanno sbagliato./ In mano ho foglie verdi/ e sulla croce,/ la tua resurrezione.
/ E, sulla tomba,/ non mi mettete marmo freddo/ con sopra le solite bugie/ che
consolano i vivi.
Lasciate solo
la terra/ che scriva, a primavera, un’epigrafe d’erba./ E dirà/ che ho vissuto,/
che attendo./ E scriverà il mio nome e il tuo,/ uniti come due bocche di
papaveri.
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Raccontare la parabola umana ed ecclesiale di Adriana Zarri
significa ripercorrere il grande slancio politico, teologico e ecclesiale
compiuto in Italia dagli anni ‘60 in poi, quando il movimento conciliare,
assieme a quello operaio e studentesco, cambiarono in profondità il Paese e la
sua cultura.
“Non mi
spaventa l’idea di morire da sola. Mi sembra, anzi, che sia la morte più
giusta, per uno che da solo ha voluto vivere…” Così scriveva Adriana
Zarri, morta il 18 novembre, all’età di 91 anni. Una eremita, più che
una solitaria, a dire il vero, che della sua casa, e del suo pensiero, aveva
fatto un luogo di libertà e di ricerca spirituale.
CHIESA
E SOCIETA'
/
interventi
ed opinioni |
(GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
La
libertà di annunciare il Vangelo è oggi a rischio per la dittatura del
relativismo, ha detto il Papa ai circa 150 Cardinali che hanno iniziato questo
venerdì mattina nell'Aula Nuova del Sinodo l'incontro di preghiera e studio in
occasione del Concistoro.
Il
rapporto fra verità e libertà, ha segnalato Benedetto XVI, “oggi si trova di
fronte alla grande sfida del relativismo, che sembra completare il concetto di
libertà ma in realtà rischia di distruggerla proponendosi come una vera
‘dittatura’”.
Oltre
che sul rapporto tra libertà e verità e sulla libertà della Chiesa nel momento
attuale, i Cardinali hanno riflettuto questo venerdì mattina sulla liturgia
nella vita della Chiesa oggi, segnala un comunicato della Sala Stampa della
Santa Sede.
Il Papa all'inizio del
Concistoro: il relativismo minaccia la libertà
Commento di padre Lombardi per il settimanale “Octava
Dies”
Il Concistoro, segno dello “stile collegiale” di
governo di Benedetto XVI
LA PAGINA DELLA SANTA SEDE
SUL CONCISTORO ORDINARIO PUBBLICO PER LA CREAZIONE DI NUOVI
CARDINALI
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Puntata
della trasmissione radiofonica "Uomini e profeti - Radiotre Rai"
Medio
Oriente: una terra cruciale non solo per palestinesi ed ebrei, ma anche per le
numerose comunità cristiane – cattoliche, ortodosse, protestanti – lì presenti.
I cristiani sono, come le altre comunità, in sofferenza. Ma quale è stata e
quale può essere la loro testimonianza? Possono avere un ruolo pacificatore? E
in che modo?
Nella
puntata Aldo Maria Valli, che ha raccolto
alcune voci al Sinodo dei Vescovi sul Medio Oriente, e Paolo
Naso, docente di scienze politiche all’ Università La Sapienza di Roma.
ASCOLTA la
puntata
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"Aiutiamoci a leggere e a interpretare
questo tempo: ne trarrà beneficio il lavoro di ciascuno di noi, mentre
contribuiremo a fare la nostra parte per 'Educare alla vita buona del Vangelo'
anche la generazione dei nativi digitali". È il saluto rivolto da mons.
Mariano Crociata, segretario generale della Cei, ai partecipanti al
seminario "Diocesi in Rete. Chiese locali, internet e social network", che si è
aperto il 23 novembre a Roma per iniziativa dell'Ufficio per le comunicazioni
sociali e del Servizio informatico della Cei, al quale partecipano 200 persone
in rappresentanza di 85 diocesi.
I termini della
sfida
Programma - Relazioni -
Interventi - Video
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Per
i cattolici italiani è giunto il tempo di un severo esame di coscienza.
Quali responsabilità di fronte ai guasti della vita pubblica che si
fanno ogni giorno più gravi?
POLITICA
Roberto Saviano: "Rifiuti e veleni". Durante il monologo interviene anche il regista
Gabriele Salvatores che legge un elenco con alcune dichiarazione dei politici -
"Vieni via con me" di Fabio Fazio e Roberto Saviano
Se ci fosse bisogno di un’immagine simbolo della miserevole condizione
dell’Italia di questi tempi, la natura stessa si è incaricata di fornircela: il
crollo della Casa dei Gladiatori a Pompei, le alluvioni in Veneto e in Campania,
i cumuli di monnezza a Napoli, le manifestazioni anti-discariche, gli
immigrati “appesi” ad una gru a Brescia o a una ciminiera a Milano... Oppure le
foto delle varie D’Addario, Noemi, Ruby... L’Italia sta vivendo uno dei suoi
momenti più bui. Il peggio è che non se ne vede la fine,
Berlusconi è “sceso in campo” come un “uomo nuovo”, ha promesso all’Italia,
disgustata dalla corruzione della prima Repubblica e tramortita dalla caduta dei
miti novecenteschi, che avrebbe risollevato il Paese dalla crisi, restituendo
fiducia e speranza nel futuro. È vero, il Paese aveva bisogno di rinnovarsi e
con Berlusconi le novità non sono mancate...
Gli immensi cumuli di immondizia che deturpavano Napoli e la Campania
avevano fatto da sfondo alla caduta dell’ultimo Governo Prodi. La loro scomparsa
era stato il primo innegabile successo del quarto Governo Berlusconi.
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La chiamano pausa di riflessione. Intanto scontri
durissimi tra ministri e deputati della maggioranza, tavoli per nuovi
governi pronti a partire, liti addirittura sulla proprietà del simbolo
Pdl, mentre l'emergenza rifiuti a Napoli sconvolge gli inviati di
Bruxelles. L'Italia aspettando il 14 dicembre a Ballarò.
Ospiti di Giovanni Floris, tra gli altri, la presidente del PD Rosy Bindi, il ministro per i rapporti con le regioni
Raffaele Fitto, il deputato di FlI Fabio Granata, la segretaria
generale della Cgil Susanna Camusso, il direttore di Libero
Maurizio Belpietro, il direttore del Sole 24ore Gianni
Riotta. In apertura la copertina satirica di Maurizio Crozza.
La telefonata di Berlusconi in diretta.
Il giorno dopo la telefonata del premier in diretta a Ballarò le polemiche
varcano i confini della trasmissione e attraversano l'intero arco parlamentare.
L'intervista - Il conduttore di «Ballarò» dopo l'intervento del presidente
del Consiglio
Né la Rai né
una singola rubrica dovrebbero essere di Berlusconi o di qualcuno fra i suoi
avversari. La questione è tornata d'attualità dopo l'ultima telefonata del
Premier a "Ballarò".
Ci fu un tempo, non lontano, in cui era vero scandalo, per un politico, dare a
un uomo di mafia il bacio della complicità... lo scandalo è divenuto normalità, il tremendo s' è fatto banale e scuote poco
gli animi... Questa normalizzazione dell' osceno è la vita che viviamo, nella quale politica
e occulto sono separati in casa e non è chiaro, quale sia il mondo reale e quale
l' apparente... Non è chiaro quel che occorra fare, ma qualcosa bisogna dire, promettere. Non
qualcosa «di sinistra», ma di ben più essenziale: l' era in cui la Mafia
infiltrava la politica finirà, la legalità sarà la nuova cultura italiana...
A riascoltarla adesso, la Grande promessa di semplificazione che ha inaugurato
la legislatura suona come un Grande imbroglio. Sono trascorsi due anni, sembrano
due secoli. Nel 2008 s’unirono in matrimonio antiche tradizioni politiche,
giurandosi fedeltà in eterno. A sinistra gli eredi della Democrazia cristiana e
del Partito comunista battezzarono il Partito democratico, a destra Forza Italia
e Alleanza nazionale si sciolsero nel Popolo della libertà. La soglia di
sbarramento completò il lavoro, cacciando dal Parlamento la destra estrema e la
sinistra radicale.
"Occupare" la Torre di Pisa o la Mole è un modo per far sapere al mondo le
ragioni del gesto. La visibilità che si ottiene è enorme. Ormai lo hanno capito
anche i politici. Ecco perché dilaga la nuova forma di contestazione
NON c'è un elemento politico e culturale unificante nelle proteste per i rifiuti
che infiammano il Sud e nella rivolta degli studenti che entrano nel Colosseo,
per far viaggiare attraverso Internet l'immagine della loro ribellione in tutto
il mondo. Non c'è nemmeno uno schema politico d'opposizione organizzata,
nonostante l'accorrere di tanti leader sui tetti della protesta, diventati il
vero luogo politico provvisorio della contestazione al governo. C'è però
qualcosa di più, che si sta raccogliendo in tutto il Paese per scaricarsi nel
Palazzo: la sensazione che il sentimento politico degli italiani stia
cambiando.
Angelus
- 21 novembre 2010
Udienza generale Santa Caterina da Siena (24 novembre 2010)
Discorso ai nuovi
Cardinali, con i Familiari e i Pellegrini convenuti per il Concistoro (22
novembre 2010)
OPINIONI E COMMENTI
(GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
Alle ore 10.30 di questa mattina, nell’Aula
Giovanni Paolo II della Sala Stampa della Santa Sede, ha avuto luogo la
Conferenza Stampa di presentazione del libro: "Luce del Mondo. Il Papa, la
Chiesa, i segni dei tempi. Una conversazione del Santo Padre Benedetto XVI con
Peter Seewald." (Libreria Editrice Vaticana).
Sono intervenuti S.E. Mons. Rino
Fisichella, Presidente del Pontificio Consiglio per la promozione della nuova
Evangelizzazione e il Dott. Luigi Accattoli, giornalista. Sono presenti il Dott.
Peter Seewald, Autore dell’intervista e il Rev.mo Don Giuseppe Costa, S.D.B.,
Direttore della Libreria Editrice Vaticana.
Pubblichiamo di seguito gli interventi di
S.E. Mons. Rino Fisichella e del Dott. Luigi Accattoli
CONFERENZA STAMPA DI
PRESENTAZIONE DEL LIBRO: "LUCE DEL MONDO. IL PAPA, LA CHIESA, I SEGNI DEI TEMPI.
UNA CONVERSAZIONE DEL SANTO PADRE BENEDETTO XVI CON PETER
SEEWALD."
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(SEGNALATO IN FACEBOOK NELLA NOSTRA PAGINA SOCIALE "QUELLI DELLA VIA")
Il Papa "non è un ingenuo" ed ha risposto alle domande contenute nel
libro-intervista 'Luce del mondo' consapevole dell'effetto che alcune
dichiarazioni avrebbero suscitato nell'opinione pubblica.
Papa, Lombardi: Non è ingenuo,ha risposto a domande sapendo rischi
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IL LIBRO DEL
PAPA
Altro che
preservativo sì o no: «È in gioco il senso della sessualità umana: questa mi
sembra la preoccupazione prioritaria del Santo Padre» che monsignor Livio Melina
– teologo morale e preside del Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per gli
studi su matrimonio e famiglia – vede dispersa nel mare di chiacchiere
proliferate attorno alle anticipazioni sul tema della lotta all’Aids tratte dal
libro-intervista di Benedetto XVI Luce del mondo.
«Tutta la mia vita è sempre stata attraversata da un filo conduttore, questo:
il cristianesimo dà gioia, allarga gli orizzonti. In definitiva un’esistenza
vissuta sempre e soltanto "contro" sarebbe insopportabile». Gli infaticabili
decostruttori e dietrologi di ogni cosa, si fermino per una volta. E ascoltino
questa musica. Poi parliamo.
Se il vero Ratzinger è quello dell' intervista, la Chiesa ha uno strumento non
solo di lettura autentica del disegno papale, ma anche di incoraggiamento a
mobilitarsi per non lasciare solo il Papa in questo cantiere non facile. Una
volta definiti i percorsi di un cattolicesimo in forma nuova, emerge la
questione di far seguire alle parole i fatti. Il Papa insiste sul suo abbandono
spirituale alla volontà divina, ma la "grazia di stato" gli è assicurata perché
proceda ad un programma di cambiamenti strutturali, che solo lui ha l' autorità
di varare. Ciò rinvia al punto critico del pontificato, tanto lucido nel disegno
quanto fragile nel governo
Nel volume è l’intera realtà della Chiesa e del pontificato a essere affrontata,
senza evitare i nodi più problematici
Nella chiesa cattolica non esiste un “venticinquesimo emendamento” che tuteli
l’istituzione del pontificato romano da una vacatio del potere supremo
per incapacità fisica o psicologica o spirituale del suo titolare, il vescovo di
Roma. Anche su questo punto, l’appena pubblicato libro-intervista del papa,
Luce del mondo, merita di essere letto con attenzione.
IL
CRISTIANESIMO, LE CRISI, LA CERTEZZA DEL PAPA
La notizia è dirompente. Dopo il card. Martini anche il Papa apre al profilattico (anche se con altri obiettivi di
ordine morale).
Le
donne e gli uomini di "Nuova Proposta" sulle parole di Benedetto XVI relative
all'omosessualità, contenute nel libro/intervista scritto con Peter Seewald:
chiediamo che chiunque parli di omosessualità abbia ben presente in primis la
sofferenza e il disagio che molti ragazzi e ragazze provano nel non sentirsi
compresi, accolti e nel sentirsi sempre e comunque "fuori di casa".
Lettera Enciclica sullo sviluppo umano integrale nella
carità e nella verità
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3) Il servizio omelia di P.
Gregorio on-line (mp3) alla pagina
http://digilander.libero.it/tempodipace/l_omelia_di_p_Gregorio.htm
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