"Tempo Perso - Alla ricerca di senso nel quotidiano"




 NEWSLETTER n°33 del 2010

Aggiornamento della settimana

- dal 16 al 29 agosto 2010 -

 

                                    Prossima NEWSLETTER prevista per il 5 settembre 2010          


 
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IL VANGELO DELLA DOMENICA 
 LECTIO DIVINA

 a cura di Fr. Egidio Palumbo

é sospesa per il periodo estivo

di P. Gregorio Battaglia

           
 

 


Il 2 febbraio 2010

 é nato il Blog di Tempo Perso

PIETRE VIVE

che viene aggiornato quotidianamente
 e mette così a disposizione in modo facile e veloce
 una o più notizie



 




NOTA: Articoli, riflessioni e commenti proposti vogliono solo essere

              un contributo alla riflessione e al dialogo su temi di attualità.

              Le posizioni espresse non sempre rappresentano l’opinione di 

              "TEMPO PERSO" sul tema in questione. 






EMERGENZA ALLUVIONI IN PAKISTAN

       (GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)

 
PAKISTAN
Domenica scorsa in Pakistan, sotto un cielo di piombo, ho visto un mare di sofferenza. Le acque dell’alluvione hanno spazzato via migliaia di città e di villaggi. Strade, ponti e abitazioni in ogni provincia sono andati distrutti. Dal cielo ho visto migliaia di ettari di terreno agricolo - la risorsa essenziale dell’economia del Pakistan - inghiottiti dall’innalzamento delle acque. Sul terreno, ho incontrato gente terrorizzata, che vive nella paura quotidiana di non riuscire a sfamare i propri figli o a proteggerli dalla prossima ondata di crisi: la diffusione di diarrea, epatite, malaria e colera. La portata del disastro quasi sfida l’umana capacità di comprensione. In tutto il Paese si stima che tra 15 e 20 milioni di persone siano state toccate dall’alluvione: più di quanti furono colpiti dallo tsunami nell’Oceano Indiano, dal terremoto in Kashmir nel 2005, dal Ciclone Nargis nel 2007 e dal terremoto ad Haiti di quest’anno, messi insieme...
E ovviamente sappiamo che ciò sta accadendo in una delle regioni più problematiche del mondo, dove stabilità e prosperità sono nell’interesse comune di tutto il mondo. Per tutti questi motivi, le inondazioni di agosto sono molto più di un disastro che riguarda esclusivamente il Pakistan. Esse rappresentano piuttosto la più grande prova di solidarietà globale del nostro tempo...

Se non saranno forniti acqua e presidi igienico-sanitari, la vita di milioni di bambini può essere messa in pericolo dal contagio di malattie trasmesse attraverso l'acqua.

  Allarme UNICEF in Pakistan: senza acqua potabile, milioni di bambini rischiano la vita


È una guerra. Sporca e feroce come tutte le guerre. O forse anche di più. Perché tutti – sia le vittime sia i carnefici – sono, comunque, vittime. Di una calamità più grande. Enorme. Ban Ki-moon l’ha definito efficacemente «uno tsunami al rallentatore». Ma le parole descrivono con difficoltà l’inferno d’acqua che sta straziando il Pakistan.

    Aiuti in Pakistan: «Discriminati gli sfollati cristiani»

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Sarebbe ingiusto tentare una graduatoria del dolore che l’incredibile serie di calamità naturali sta provocando, dalla Russia all’Europa centrale all’Asia, in questa estate così crudele. È giusto, invece, sollecitare una maggiore attenzione per quello che, con ogni evidenza, pare il fronte più inquietante: il Pakistan. Intanto per le dimensioni della tragedia. Le inondazioni hanno devastato il 20% del territorio del Paese, uccidendo quasi duemila persone e provocando 20 milioni di sfollati. E il peggio potrebbe ancora venire, perché le condizioni meteorologiche sono tuttora incerte e la devastazione delle già precarie infrastrutture, con il pesante inquinamento delle condotte d’acqua, mette a rischio la vita di 3 milioni e mezzo di bambini che potrebbero contrarre malattie per loro fatali.
 Fulvio Scaglione: L'Occidente distratto che piace ai fondamentalisti

«Sono arrivato a Peshawar in auto, da Islamabad. Guardando dal finestrino, si vede solo acqua, acqua ovunque. La gente si è accampata nella corsia centrale dell’autostrada, l’unico tratto di terra asciutto». La voce di Matteo Perrone, logista del Programma alimentare mondiale dell’Onu (Pam), va e viene. La linea telefonica è disturbata, ma l’emozione si percepisce con chiarezza
 Lucia Capuzzi: Pakistan allo stremo Aiuti esteri «insufficienti»

Usman, Waqar, Bakit, Abdullah... È lunga la lista dei bambini scomparsi nelle aree inondate del Pakistan. Nessuno sa di preciso quanti siano. Nel caos generale è impossibile fare stime affidabili.
L’acqua – che ha invaso un quinto del Paese – ha lasciato senza rifugio quasi cinque milioni di persone.
I colpiti dalla catastrofe, la peggiore degli ultimi ottant’anni, sono almeno il triplo. L’Onu parla di oltre quindici milioni.
 Lucia Capuzzi: Pakistan, l'orrore dei bimbi spariti

L’appello dei vescovi pakistani e l’invito alla collaborazione fra cristiani e musulmani. A Faisalabad e a Gojra (dove vi è stato un massacro di cristiani) le due comunità raccolgono insieme fondi e aiuti per gli alluvionati. Le diocesi più colpite: Hyderabad, Multan, Rawalpindi e Quetta. I giovani aiutano i fabbricanti di mattoni che hanno perso case e lavoro. Notizie di discriminazioni.
 Fareed Khan: Chiesa pakistana contro le alluvioni: giorno di preghiera e impegno con i musulmani

“E’ stata una catastrofe assolutamente epocale. La Caritas e la Chiesa pakistana stanno facendo il possibile per portare aiuti agli sfollati ma ci sarà bisogno di molte risorse per gestire l’emergenza e ritornare ad una situazione di normalità”. Lo dice al SIR Massimo Pallottino, responsabile dell’ufficio Asia di Caritas italiana, che racconta come stanno procedendo gli aiuti umanitari alle popolazioni del Pakistan colpite dalle alluvioni
 SIR: Urgono più aiuti

Le piogge torrenziali non danno tregua al Pakistan dove negli ultimi due giorni un altro milione di persone è stato costretto ad abbandonare le proprie abitazioni nel sud del paese.
 ILSOLE24ORE: Il dramma Pakistan Un milione di sfollati nelle ultime 48 ore



DIRITTI UMANI


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Giornata della memoria dell'abolizione della schiavitù

Sono almeno 50.000 le vittime di tratta e sfruttamento in Italia che hanno ricevuto protezione, assistenza e aiuto fra il 2000 e il 2008. Nello stesso intervallo di tempo risultano 986 i minori di 18 anni vittime di tratta e grave sfruttamento inseriti in programmi di protezione.
È quanto emerge dal dossier «Le nuove schiavitù» sulla tratta e sfruttamento di minori, redatto da Save the Children in occasione della Giornata in Ricordo della Schiavitù e della sua Abolizione...
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“L’Europa adotta politiche sempre più restrittive che costringono i migranti alla clandestinità, esponendoli così al rischio di uno sfruttamento senza limiti”. Lo ha affermato all'agenzia Misna Gulnara Shahinian, Relatrice speciale sulle nuove forme di schiavitù dell’Ufficio dell’Alto commissario dell’Onu per i diritti umani (OHCRH) intervistata in occasione della "Giornata internazionale in ricordo della schiavitù e della sua abolizione"

  UNIMONDO: Onu: le politiche europee espongono i migranti a clandestinità e sfruttamento


Lapidazione / "sanzione penale"

      (GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)

Il caso di Sakineh Mohammadi Ashtiani, la donna iraniana tuttora a rischio di lapidazione per adulterio, ha riportato l'attenzione sulla "sanzione penale" questa pratica barbara, illegale e crudele mai debellata. Lo sottolinea Amnesty International che ieri ha pubblicato un dossier sulla lapidazione nel mondo.

  Amnesty: dossier sulla lapidazione, barbara 'sanzione penale' mai debellata

Nobel, artisti, ong e governi si sono mobilitati per la liberazione della donna accusata di adulterio, rea confessa dopo essere stata frustata. Raccolta di firme online

  Iran, il mondo si mobilita per Sakineh

  Iran, il mondo si mobilita contro la condanna di Sekineh (video)

  Iran: la condanna alla lapidazione di Sakineh Mohammadi Ashtiani sotto "riesame"

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ROM


La xenofobia c’è, insomma: inutile negarlo. C’è, e non solo nei confronti degli zingari. Sottovalutare questo aspetto è un errore, così come è un errore non capire che la storia dell’umanità è fatta di migrazioni e di meticciati, e che la «contaminazione» s’è sempre rivelata alla fine un arricchimento e non una perdita.

  Michele Brambilla: Ma prima va rispettata la legge

Per cominciare ricordiamo i fatti. Il presidente francese Nicolas Sarkozy, che fra l'altro è figlio di un aristocratico ungherese di etnia rom, Paul Sarkozy, ha deciso di incentivare il rimpatrio entro agosto di 850 persone di origine rom o tzigana o zingara che dir si voglia, in assoluta prevalenza verso la Romania. Ai rom vengono offerti il passaggio aereo e 300 euro, più 100 euro per ciascun figlio.

  Corrado Giustiniani: Grazie dei 300 euro, Sarkò. Li prendo, parto e...tornerò

Monsignor Marchetto, segretario del Pontificio Consiglio per i migranti e gli itineranti sui provvedimenti assunti in Francia: "Quando ci sono espulsioni ci sono sofferenze e non posso certo rallegrarmene"

REPUBBLICA: "I rom vittime di un olocausto La Chiesa difende i diritti umani"


 

CARCERI E GIUSTIZIA
 


La condizione in cui versano le carceri italiane è critica e a confermarlo ci hanno pensato i Radicali dando vita, per il secondo anno consecutivo, all’’iniziativa “Ferragosto in carcere”. L’intento era quello di far sentire la vicinanza della politica alle problematiche delle carceri italiane; su tutte, il sovraffollamento nelle celle e il personale ridotto, problemi quest’anno giunti ad un livello drammatico.
Il risultato è che i politici riportano al mondo ‘civile’ uno spaccato di vita quotidiana carceraria che non solo non può essere associabile ad un paese che si dice avanzato, ma che in alcuni casi potrebbe delineare una violazione dei diritti umani.

 Dani Pasqua: Giustizia: nelle carceri una situazione drammatica, al limite della violazione dei diritti umani

Muschio sul soffitto, "turca" comune, roditori: benvenuti nei penitenziari all'italiana. Ferragosto nelle carceri per oltre 150 parlamentari. Tra questi anche Dell'Utri e Cosentino

 Silvia D'Onghia: Topi di fogna

... mentre in città le persone dividono 30 mq in 5, nell’istituto penitenziario si riescono anche a far stare 11 persone in 25 mq e 6 persone in 9 mq.

 Francesco Poirè: Per il Comune 5 in 30 mq è degrado, per lo Stato 6 in 9 mq è la regola!


Chi può negare che da anni esista in Italia una tragica emergenza carceraria? ...  il tasso di suicidi, tra i detenuti (è tornato a rilevarlo un recente documento del Comitato Nazionale per la Bioetica), è sette volte superiore rispetto al tasso suicidario della popolazione generale; i percorsi di reinserimento sociale di chi abbia scontato una pena detentiva sono praticamente inesistenti. I grandi quotidiani nazionali non omettono certo di divulgare queste notizie, ma - tranne qualche rara eccezione, e  Avvenire è tra queste -, lo  fanno con stanchezza, ritenendole con ogni probabilità di ben poco interesse per la maggior parte dei lettori.
 Francesco D'Agostino: Oltre la logica delle sbarre ipensiamo senso e peso delle pene


C.I.E.
Per iniziare, una nota terminologica: gli stranieri che si trovano all’interno dei 13 Centri di identificazione ed espulsione (Cie) italiani, «tecnicamente non sono reclusi - spiega Rosario Varriale, capo della segreteria dell’ufficio del Garante dei detenuti del Lazio - ma "trattenuti" e considerati ospiti dello Stato».
"Ospiti" che, di fatto , vengono privati della libertà per un periodo che può arrivare fino a sei mesi. Un lasso di tempo lunghissimo, durante il quale trascorrono le giornate nel vuoto e nell’apatia più completa.
 Ilaria Sesana:  «Ma è peggio che stare in galera»


AFRICA


Il punto dieci anni dopo. Era il 2000 quando i Paesi membri dell'Onu presero l'impegno di migliorare la qualità della vita di milioni di individui attraverso il raggiungimento dei cosiddetti “Obiettivi del Millennio”, ossia dei precisi risultati da conseguire entro il 2015.

  Luciano Scalettari:  Viaggio nell'Africa che spera



Lo avevano chiamato l’ «anno dell’Africa», era il 1960. Nel mese di agosto di cinquant’anni fa, infatti, veniva proclamata l’indipendenza di gran parte dei Paesi dell’Africa occidentale ed equatoriale francesi: Dahomey (chiamato poi Benin), Niger, Alto Volta (oggi Burkina Faso), Costa d’Avorio, Ciad, Centrafrica, Congo Brazzaville, Gabon e Senegal. Tutto avvenne tra il primo e il 20 agosto 1960. In settembre si aggiunse il Mali, a chiudere la lunga lista di proclamazione d’indipendenza iniziata in gennaio dal Camerun, seguito in aprile dal Togo e a giugno da Madagascar e Congo belga (l’attuale Repubblica Democratica del Congo).

  Marco Impagliazzo:  I popoli d'Africa non sono «ultimo miliardo»


SUDAFRICA

Un milione di dipendenti pubblici sono entrati in sciopero per un adeguamento salariale, paralizzando scuole e ospedali

 Alberto Tundo: La rivolta degli statali


SOMALIA

Al Shabab all'attacco finale oppure un cambio di strategia di fronte alla controffensiva Amisom? In esclusiva dalla Somalia

  Gabriele Battaglia: Attentato di Mogadiscio: le testimonianze

Oltre 80 morti in tre giorni, tra cui anche alcuni parlamentari. È l’accoglienza riservata alle truppe di rinforzo dell’Unione Africana, che, da lunedì, sono iniziate ad arrivare in Somalia. L’offensiva lanciata dai miliziani islamisti di Al Shabaab e la risposta dei caschi verdi.  

  Ismail Ali Farah: Il massacro continua


EGITTO


Oggi il presidente egiziano ha deciso che la prima centrale nucleare del paese sorgerà sulla costa mediterranea, vicino alla città di Al-Dabaa.

  Ismail Ali Farah: Muburak riapre al nucleare






USA

Per la prima volta nella storia gli Stati Uniti presentano una relazione al Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite ammettendo le falle nel proprio sistema di rispetto delle minoranze

  Antonio Marafioti:   I mea culpa degli Usa


Una nuova speranza per il Medioriente
 

Provaci ancora, Sam. Forse nulla più del titolo del vecchio film di Woody Allen dà bene l’idea dei ripetuti sforzi compiuti dagli Stati Uniti per costringere a sedersi attorno allo stesso tavolo gli eterni duellanti del Medio Oriente. Adesso è la volta del presidente Obama che ha convocato a Washington per il 2 settembre il premier israeliano Netanyahu ed il presidente dell’Autorità nazionale palestinese Abu Mazen per far ripartire i negoziati diretti che si erano interrotti venti mesi fa.

  Luigi Geninazzi:   Da tre debolezze una forza ai colloqui di pace




CINA

Il premier Wen Jiabao parla di democrazia. Ma la priorità resta la crescita economica

   Gabriele Battaglia:  La Cina non si avvicina

La tv di Stato cinese celebra le relazioni con Israele attraverso un documentario che esalta la civiltà ebraica

   Nicola Sessa:  Relazioni pericolose





MESSICO


In Messico i giornalisti devono scegliere tra vivere e lavorare. Ma ora scendono in piazza

  Gabriele Battaglia:   Narcocensura




ISRAELE-PALESTINA

 

A Hebron è rimasta l'ultima fabbrica del tradizionale copricapo che, con fatica, tiene testa al made in China

  Irene Panighetti: Palestina, la resistenza della Keffyah


Il melograno è simbolo di fertilità e speranza. Ha al suo interno tanti chicchi diversi che, sebbene avvolti da una pellicola amara, sono dolcissimi.
Cercare frammenti di dolcezza in un frutto aspro…

  PAX CHRISTI: I chicchi di melograno. Scaglie di resistenza in Palestina


IRAN

Un'esplosione uccide il padre dei droni degli ayatollah, ma è solo l'ultimo scienziato che ha perso la vita nel Paese

  Christian Elia: I fantasmi della guerra sporca




PAKISTAN



Rosa Crestani, coordinatrice del pool d'emergenza di Médecin Sans Frontière in Pakistan, racconta le necessità di un Paese piegato da oltre tre settimane da un'alluvione di dimensioni catastrofiche.

  Antonio Marafioti:  ''In Pakistan serve tutto''



RUSSIA

L'estradizione negli Stati Uniti chiude la carriera di quello che è ritenuto il principale trafficante d'armi al mondo. Ma è davvero l'ultimo atto?

  Alberto Tundo:  Viktor Bout, ascesa e caduta dell'uomo del mistero




IRAQ

Gli Usa lasciano l’Iraq: quale futuro adesso?

  SIR: La grande delusione







I NOSTRI TEMPI /

  Interventi ed opinioni


  Rubrica di Tempo Perso "E se domani ..."

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  Eleonora Cicero:  La divisione dell'odio

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E’ utile ricordare come fu possibile, appena sette-otto decenni fa, la distruzione degli zingari nei campi tedeschi. Non fu un piano di sterminio accanitamente premeditato, in origine non nacque nella mente di Hitler...

  Barbara Spinelli:  Zingari le radici dell'odio

Della vicenda di Civitanova Marche, dove un gruppo di bulletti da spiaggia fra i dieci e gli undici anni ha preso a calci la sdraio su cui un venditore ambulante si era seduto, gridandogli «amigo, vattene, questa è proprietà privata», mi ha sconvolto soprattutto il comportamento ridanciano dei genitori.

  Massimo Gramellini:  Il genitore ridens




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INTERNET

Gli ultimi dieci anni hanno visto una vera e propria rivoluzione nell’ambito del software libero, comunemente detto open source. Innumerevoli progetti hanno raggiunto la maturità mettendoci a disposizione software di standard qualitativo elevato a costo zero. Un’ottima opportunità di risparmio anche per le pubbliche amministrazioni.
A livello istituzionale qualche segno di movimento in questo senso si sta manifestando. In Europa l’attenzione per l’open source è alta. La Gran Bretagna ha reso obbligatorio l’open source per le pubbliche amministrazioni, in Francia si privilegia l’open source nelle gare d’appalto pubbliche e in Germania è in atto un processo di cambiamento che rivendica il software libero come preciso dovere dello Stato democratico.
Anche in Italia le cose si stanno lentissimamente muovendo, per ora principalmente a livello regionale.

  Libero software in libero Stato

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PONTI NON MURI
Scommettere sulla speranza

Quarto incontro del ciclo "Ponti, non muri - scommettere sulla speranza", tenutosi il 14 gennaio 2010 presso i Missionari Comboniani (Brescia) da Grazia Bellini ex coordinatrice della Tavola della pace - responsabile del centro Interculturale Giufà - ex presidente nazionale dell'Agesci

  Ponti di pace: educarci alla pace (video)


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Incontro Annuale Bilanci di Giustizia
Passaggi tra personale e politico

Il movimento del risparmio ecologico "Così consumiamo la metà senza troppi sacrifici". La rete di mille famiglie cattoliche ed "equo-solidali": bollette tagliate ma identico stile di vita
... Del resto tutto cominciò nel '93 a Verona con uno slogan quasi sovversivo: L'economia uccide, bisogna cambiare. Era un convegno mondialista di "Beati i costruttori di pace", e un centinaio di famiglie decisero di cominciare a cambiare in casa propria. Cambiare cosa?...
 
   
Pane e vestiti fatti in casa ecco gli apostoli verdi

In controtendenza con la società di oggi, consumando meno e meglio si guadagna in qualità di vita reimpossessandosi del proprio tempo, gustando il piacere dell'autoproduzione, riscoprendo tradizioni e scoprendo nuove culture.
Questo sono i "Bilanci di Giustizia": monitorare il proprio consumo per cambiare l'economia dalle piccole cose, dai gesti quotidiani...

  Visita il sito BILANCI DI GIUSTIZIA




LOTTA ALLE MAFIE



L'ordigno nella notte, in una zona centrale e particolarmente controllata: nessun ferito. Il magistrato era in casa con la moglie. Il procuratore Antimafia Grasso: "Prosegue la sfida alle istituzioni". Centinaia a sit-in di solidarietà sotto casa del giudice

  Giuseppe Baldessarro:  Reggio, nuova attacco delle cosche bomba contro la casa del Procuratore

Il processo di «sicilianizzazione» della mafia calabrese ha fatto registrare un altro picco con la bomba contro la casa del pg di Reggio Calabria Salvatore Di Landro.

  Francesco La Licata:  Non solo mafia

Mi rivolgo a tutti gli abitanti del quartiere Caserta: non abbiate paura, diamo tutti insieme una dimostrazione tangibile di fiducia a quegli uomini ed a quelle donne che da anni si prodigano per restituirci i nostri spazi di libertà e di democrazia. Denunciate quegli irresponsabili e codardi dispensatori di paura che ieri hanno piazzato una bomba sotto le vostre abitazioni non curandosi del fatto che magari a quella stessa ora sarebbe potuto rincasare vostro figlio o vostra nipote...

  Aldo Pecora:  Lettera aperta ai cittadini di Reggio Calabria: “E' giunto il momento di fare la vostra parte, denunciate”


Il temuto crollo dello Stato italiano per le rivelazioni giudiziarie sui delitti di mafia è una finta minaccia. Perché non vi è nulla di più solido, di più certo, di più intoccabile della disonestà al potere.

  Giorgio Bocca:  Per le stragi niente paura

ne e immutata determinazione.

  Giuseppe Lumia:  Feudo VERBUMCAUDO, impegno continua con convinzione e determinazione

  Tania Passa:  Non potrete uccidere le idee. Solidarietà di Articolo21 a Lumia e Liarda

Immaginate cosa vuol dire meno insegnanti e meno personale negli istituti scolastici di quartieri a rischio come lo Zen di Palermo o Scampia di Napoli. Zone della città dove il degrado economico e la marginalità sociale si trasformano in brodo di coltura per le organizzazioni mafiose. Qui la scuola rappresenta una delle poche, se non l’unica, alternativa alla delinquenza. Un vaccino prezioso per impedire che i ragazzi siano contagiati dal virus della criminalità.

  Giuseppe Lumia:  Scuola, questi tagli sono un regalo alla mafia




ITALIA / SCUOLA

Cosa pensa l'Italia — il mondo politico, l'opinione pubblica fatta anche, ovviamente, di milioni di genitori e studenti — dei propri insegnanti, appartenenti a una professione visibilmente sempre più in crisi come immagine sociale e identità collettiva? L’ormai prossimo inizio dell’anno scolastico dovrebbe indurre a interrogarci su una questione del genere.

  Giovanni Belardelli:   Perché chiediamo tanto alla scuola e a chi insegna riconosciamo poco


Maria Stella Gelmini a proposito della riforma della scuola aveva ripetutamente affermato che l’operazione (in pratica un massacro degli organici delle scuole) non avrebbe comportato nessun licenziamento. Una bugia clamorosa drammaticamente confermata dai crescenti casi di protesta dei precari che oggi, da Palermo a Pordenone, arrivano adirittura allo sciopero della fame. Per anni, e talora per decenni, hanno lavorato e ora si trovano improvvisamente senza un posto.

  Augusto Pozzoli:   La mannaia della riforma Gelmini

Si allarga la lotta contro i tagli. In Sicilia un docente in sciopero della fame finisce all'ospedale... È lui il simbolo di una protesta che dalla Sicilia si allarga a macchia d'olio, con nuovi scioperi della fame annunciati per i prossimi giorni a Pisa e a Pordenone...

  Laura Anello:   Il digiuno dei precari italiani

Ricordate le famose tre “I” di morattiana memoria? Impresa, Informatica e Inglese?
Ebbene a 5 anni di distanza ne escono abbastanza malconce tutte e tre.

  Pippo Frisone:   Inglese nella primaria. Un'altra "I" andata al macero...

  Vincenzo Pascuzzi: Il rigore della Gelmini ovvero: molti bocciati …. molto onore?

  Alessandro Migliozzi:   Scuola, sempre più presidi part-time Già 1.500 sedi coperte da “reggenti”

  ORIZZONTESCUOLA:   Inizio anno scolastico nel caos. Estate calda per soprannumerari e precari

  ASCA: Gelmini, nessuna difficoltà per avvio nuovo anno


 Speciale Scuola di Tempo Perso

       a cura di Mimì Caruso

 

FEDE E
SPIRITUALITA'

 


"QUANDO DIMINUIRE

        È CRESCERE" HOREB n. 55 – 1/2010

TRACCE DI SPIRITUALITA' A CURA DEI CARMELITANI

   Editoriale (Pdf)

   Sommario (Pdf)

 



LA LOTTA SPIRITUALE

       RAI RADIOUNO -  "Ascolta si fa sera" del 23.08.2010  - Enzo Bianchi:

    ...per passare dal regime del consumo a quello della comunione con gli altri e con Dio...    (AUDIO)

                         NOTA: in caso di non funzionamento cliccare faq e seguire le istruzioni


LA CAPACITA' DI UN POPOLO  AD ACCOGLIERE

       RAI RADIOUNO -  "Ascolta si fa sera" del 24.08.2010  - Anna Maffei:

   ... ne misura il grado di civiltà   (AUDIO)

                         NOTA: in caso di non funzionamento cliccare faq e seguire le istruzioni

                              

NESSUNO PUO' SERVIRE DUE PADRONI

     RAI RADIOUNO -  "Ascolta si fa sera" del 25.08.2010 - Salvatore De Giorgi:

  ... l'alternativa è netta e tagliente: o Dio o il denaro...    (AUDIO)

                        NOTA: in caso di non funzionamento cliccare faq e seguire le istruzioni


LUCA 14, 1.7-14

       RAI RADIOUNO -  "Ascolta si fa sera" del 26.08.2010  - Vincenzo Paglia:

   la gratuità è la vera medicina per aiutare la società ad essere più umana (AUDIO)

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LUCA 14, 1.7-14

       RAI RADIOUNO -  "Ascolta si fa sera" del 27.08.2010  - Antonio Riboldi:

    L'ultimo posto non piace a nessuno...   (AUDIO)

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Nella sua predicazione, Gesù è ricorso a racconti e narrazioni: le parabole, frutto della sua ricerca della volontà di Dio, della sua immaginazione, della sua osservazione contemplativa del cuore umano, della natura e delle storie personali e collettive. Ma tra queste, ve n’è una che appare come “incompiuta”, una parabola che sembra attendere altri eventi, quasi una parabola in atto di compiersi: è quella dei due figli, che abbiamo memorizzato come “la parabola del figliol prodigo”. Una parabola con il finale sospeso: il figlio perduto ritorna a casa, il padre lo abbraccia e gli usa piena misericordia senza chiedergli conto del male commesso, l’inizio della festa per questo figlio ritrovato... Poi ecco apparire l’altro figlio, il maggiore, rimasto sempre a casa: risentito, non vuole partecipare alla gioia del padre e del fratello. Allora il padre esce di casa anche per lui, pregandolo di entrare e unirsi alla festa... La fine del racconto tace sulla reazione del figlio maggiore: è rimasto ostinatamente fuori? Cos’è successo dopo l’avvio della festa con la musica e il pranzo preparato? Una parabola incompiuta, appunto...

  Il figliol prodigo all'altro: "Parlami!"

IL LIBRO DI GIOBBE
Meditazioni di P. Pino Stancari


 

Lectio Divina (3 di 4)

"Ricordate la situazione in cui si trova Giobbe con i suoi guai, inspiegabili: un uomo di fede che è coinvolto in una situazione dolorosa, anzi si può dire di più, una situazione scandalosa che non può trovare una spiegazione convincente. Non c’è modo per riportare il dramma che travolge la vita di Giobbe al di dentro di quell’insegnamento tradizionale che fa capo al principio della retribuzione: Dio premia i buoni, Dio punisce i colpevoli.

Giobbe è in grave difficoltà. Giobbe è un uomo di fede. E’ un vero credente, ma è in difficoltà per quanto riguarda l’interpretazione di quello che gli succede. E quello che succede a lui, in realtà, succede poi a tanti altri uomini, succede in un luogo e in tanti altri luoghi, succede in un momento della storia, ma succede poi lungo tutto lo svolgimento della storia, ieri e ancora oggi.

Come si spiega questo svolgersi così catastrofico degli eventi che, per quanto Giobbe riesce onestamente a verificare, non può essere determinato da una colpa più o meno identificata, denunciabile nella sua oggettività. "Come si può mai spiegare il male che mi strazia, la disgrazia che travolge la mia vita, il dolore che mi si è inciso dentro in modo così inconsolabile senza che – afferma Giobbe – io riesca a ricondurre tutto questo a una qualche colpa". Giobbe sa bene di essere un peccatore anche lui come tutti gli uomini sono (siamo) peccatori. Ma è la connessione tra la sua colpa e la situazione dolorosa che lo affligge in modo così travolgente che per Giobbe non è affatto chiara. Giobbe dice "io non comprendo proprio come sia possibile che per le mie colpe, quali che siano e sono tutte da dimostrare, i fatti della mia vita debbano andare in modo così tragico. Questo non me lo spiego". ....

  Il libro di Giobbe (5) (PDF)

  Il libro di Giobbe (6) (PDF)


Lectio Divina (4 di 4)

"Le pagine con cui abbiamo a che fare stasera hanno un loro interesse. Conviene non trascurarle, non saltarle a piè pari anche se è vero che costituiscono un ampio intermezzo. E’ come se questi capitoli costituissero un libretto a sé stante che è stato poi inserito nel Libro di Giobbe ed è diventato un libro nel Libro e adesso noi dobbiamo fare i conti anche con questi capitoli, con un elemento nuovo che si aggiunge nella ricerca di Giobbe, nel suo lamento, nella storia del suo dolore, nella storia del suo dibattito con gli amici che lo hanno avvicinato, che hanno voluto aiutarlo, ma che in realtà lo hanno disturbato, lo hanno anche maltrattato, giudicato, così come leggevamo nel corso di questi mesi.
I tre amici adesso tacciono. Si sono ritirati in buon ordine, non sanno più come controbattere la posizione di Giobbe. I tre amici spariscono dalla scena. Tutte le loro argomentazioni facevano sempre capo al principio della retribuzione, a quel dogma fondamentale nella tradizione dei sapienti: Dio premia i buoni, Dio punisce i colpevoli e se a Giobbe le cose vanno in questo modo vuol dire che è colpevole. ..."

  Il libro di Giobbe (7) (PDF)

  Il libro di Giobbe (8) (PDF)


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Taizé - doppio anniversario

20 agosto 1940, in piena guerra mondiale, frère Roger arriva da solo nel villaggio di Taizé, con il progetto di fondare una comunità. È morto il 16 agosto 2005, ucciso dall’atto insano di una donna, durante la preghiera della sera.
Siccome non desiderava che ci fossero troppe parole pronunciate nelle chiese, la comunità di Taizé ha contrassegnato il doppio anniversario dei 70 anni di fondazione e dei 5 anni dalla morte del fondatore, prima di tutto con il gesto di un semplice pellegrinaggio, la sera di sabato 14 agosto.

    Celebrazione dei 70 anni di Taizé - Echi
   Messaggi ricevuti

  Frère Roger: Ciò che noi non sappiamo (video)

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Centenario della nascita di Madre Teresa

  Madre Teresa di Calcutta  (video)

«La matita di Dio», così si definiva, ha lasciato il segno in tutto il mondo. Perché in occasione del centenario della sua nascita, che cade oggi, Madre Teresa di Calcutta verrà ricordata non solo nella sua patria d’adozione, l’India, dove è sepolta. Moltissimi Paesi europei e delle Americhe, in Asia anche Singapore e Libano, le rendono omaggio con la preghiera e l’adorazione eucaristica, celebrazioni liturgiche e cerimonie civili, eventi culturali come simposi, mostre e spettacoli. Dio ci ha creato per cose più grandi: amare ed essere amati è il tema delle iniziative, trasversali all’appartenenza religiosa o etnica...

  Madre Teresa, il mondo ringrazia

... Oggi a Pristina, capitale del Kosovo, si respira questo spirito e si vive questa esperienza: «Ogni parrocchia ha raccolto delle offerte, ogni famiglia ha tenuto un salvadanaio per dare il proprio contributo». Offerte sono arrivate anche dai non cattolici e dalla diaspora albanese in Europa e in America per costruire la cattedrale dedicata a Madre Teresa. «Sorgerà al centro di Pristina in un terreno dismesso che in epoca jugoslava ospitava una prigione e la sede della polizia serba», dice don Lush Gjergji, vicario generale del vescovo. L’inaugurazione della nuova cattedrale, già simbolo identitario della piccola comunità cattolica albanese kosovara, sarà celebrata il cinque settembre prossimo. Il presidente della Repubblica balcanica del Kosovo, Fatmir Sejdiu, ha proclamato il 2010 «Anno di Madre Teresa» per celebrare i cento anni dalla sua nascita.

  Una nuova cattedrale

... A Calcutta l’aria è irrespirabile. La messa mattutina, nella cappella della casa madre, è scandita dai colpi di tosse dei volontari, da poco arrivati, non ancora abituati allo smog, cosa che non succederà mai. Il luogo dedicato al silenzio e all’adorazione, per ironia della sorte, è quanto di più caotico vi possa essere: le finestre danno su una via che, negli anni, è diventata una specie di autostrada. Le suore pregano concentrate come se fossero avvolte dal silenzio di un monastero benedettino e anche questa è una testimonianza. Una riproduzione di gesso ricorda il posto dove Madre Teresa si sedeva sempre per pregare, in fondo, vicino all’ingresso...

  Madre Teresa vive ancora tra i "più poveri dei poveri"


 
Madre Teresa di Calcutta centenario della nascita  (video)

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  ASIANEWS:  Dossier: Madre Teresa, dono inestimabile per il mondo

La santa dei poveri ci ha insegnato che ogni vita è sacra, e più sacra è la vita degli ultimi. Il ricordo di Franca Zambonini, che a lei ha dedicato due libri.

  Franca Zambonini:  1910 - 2010, l'eredità di Madre Teresa

Un amaro editoriale di "AsiaNews" ricorda la religiosa, e indica il rischio che il suo messaggio venga ignorato da tutti, Chiesa compresa.

  Marco Tosatti:  Madre Teresa... chi?



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"TONALESTATE"

L'undicesima edizione di "Tonalestate", che si svolge dal 4 al 7 agosto a Ponte di Legno (Brescia) e a Passo del Tonale (Trento), ha scelto tre parole come guida ai suoi lavori: liberté, égalité, ma soprattutto fraternité.
E al tema della fraternità ha dedicato il suo intervento il cardinale presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso. Riportiamo ampi stralci della relazione, intitolata "La fraternità, responsabilità dei credenti: un'utopia?".
  Non c'è libertà e uguaglianza senza la fraternità

Abbiamo visto in questi giorni che l’homo homini lupus é ancora tanto lontano dall’imparare ad essere homo homini deus. Raniero La Valle ha ricordato che “ci sono da vincere le forze della distruzione”.Ci sono divisioni che incontriamo fatte da altri. E ci sono divisioni che originiamo noi, perché, a differenza del bambino, l’uomo adulto, dalle necessarie distinzioni, scivola sempre nella divisione, forza distruttrice, difficilissima da arginare.Dobbiamo smentire con la nostra vita il motto che “solo ai morti è permesso dire la verità”. La verità dorme nei nostri cuori, per stanchezza o per opportunismo e, come vediamo nel nostro tempo, “una bugia detta bene è immortale”, mentre una verità anche solo balbettata è quasi sempre ignorata o combattuta.
  Conclusioni Tonalestate 2010

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San Fracesco

Il giovane Francesco è veramente uno di noi, così simile a noi nella leggerezza della vita e dei sogni. Tuttavia, è proprio l'aver vissuto questa stagione dell'utopia, impastata delle fughe in avanti dei desideri e delle pretese, che rende Francesco così largamente umano...

... Francesco ci parla anzitutto perché parte da quello che ci accomuna tutti: la nostra fragilità, la lista più o meno lunga dei nostri difetti, di cui alcuni - ambizioni, vanità, ricerca dell'immagine a prezzo della verità, dipendenza dagli indici di gradimento, leggerezza nel mantener fede agli impegni - ci appaiono così drammaticamente attuali!...

... Tutto in Francesco fu motivato dall'aver compreso qual è la perla preziosa da cercare ad ogni costo: sobrietà, povertà, tenerissima carità, umiltà, rispetto per ogni creatura e per tutto il creato sono volti di quest'unico amore. E non è di esso che ha bisogno anche l'Italia di oggi, come quella del suo tempo e il mondo intero con lei? ...

   San Francesco d'Assisi. Attenti, il poverello ci parla ancora

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La collaborazione tra uomini e donne nel Nuovo Testamento

Se sono state le studiose le prime a guardare con attenzione al ruolo delle donne nei testi sacri del cristianesimo, oggi questo filone di studi - per fortuna - è entrato anche nell'interesse degli studiosi, talvolta con risultati sorprendenti. Un esempio felice di questa nuova positiva realtà è un piccolo libro del teologo e biblista Damiano Marzotto (Pietro e Maddalena. Il vangelo corre a due voci, Milano, Ancora, 2010), dedicato alla collaborazione fra donne e uomini nel Nuovo Testamento. Il volume contiene tre saggi: sul celibato di Gesù e la verginità di sua madre, sul ruolo di Maria e delle altre donne che Gesù incontra nei vangeli, e per finire sulle figure femminili presenti negli Atti degli apostoli, indagate con grande finezza e originalità.

   Pietro e Maddalena

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ASSUNZIONE DELLA BEATA VERGINE MARIA

In Occasione della celebrazione dell'Assunta:
  • duro editoriale del segretario generale della Cei: «Smania di evasione e piacere: convivenza irrespirabile»

Quale significato ha l’odierna festa ma­riana, posta quasi come spartiacque nel cuore dell’estate? Che cosa signifi­ca celebrare l’Assunta per noi ferragostani, gelosi difensori di un senso tanto acuto quanto ambiguo della nostra personale sin­golarità?
... Proprio Maria, associata in modo unico e singolare alla vittoria del suo Figlio sul ma­le e sulla morte, è la prima cellula di una nuova umanità. Infatti, non ci indica solo la meta del nostro andare, ma anche la via da seguire per raggiungerla.

   Mobilitiamo la speranza per non rimpicciolire il nostro cielo

  • omelia dell'arcivescovo di Milano: «gruppi dove il bene dei singoli non è perseguito in relazione al bene comune»
La grande Festa dell’Assunta, carissimi, è per tutti noi un invito forte a guardare in alto, a guardare in cielo, là dove sta la vergine Maria nella gioia più piena e nella gloria più splendida. Uno sguardo di contemplazione ammirata e di affetto devoto e filiale.
... Guardare in alto! È possibile, è bello, è doveroso. Ma è necessario il coraggio, tanto coraggio!Sì, perché il rischio che tutti corriamo è di guardare in basso, solo in basso, imprigionati e rovinati come siamo dal nostro “io”: un “io” spesso pesantemente segnato dall’individualismo e dall’egoismo, un “io” che ripiegandosi su se stesso tende ad assolutizzarsi, a configurarsi come un “idolo” da adorare e per il quale si è disposti a sacrificare tutto.

   Pontificale dell’Assunta, l’omelia del Cardinale (pdf)

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DIALOGO INTERRELIGIOSO

Ricordando Raimon Panikkar - teologo di tre religioni -


Carissimi amici
desidero comunicarvi che ritengo sia giunto per me il momento (più volte procrastinato) di ritirarmi da ogni attività pubblica sia con partecipazioni dirette che intellettuali alle quali ho dedicato tutta la vita come forma di condivisione delle mie riflessioni.
Continuerò a essere vicino a tutti voi in forma più profonda, cioè nel silenzio e nella preghiera, e nello stesso modo prego voi di starmi accanto in questo ultimo periodo della mia esistenza.
Mi avete spesso sentito dire che la persona è un nodo di una rete di relazioni: nell’accomiatarmi da voi desidero ringraziarvi sentitamente per avermi arricchito con la relazione che ho avuto con ognuno di voi.
Sono riconoscente anche a tutti coloro che, in forma personale o associata, continueranno a operare, anche senza di me, per la diffusione del mio pensiero e nella condivisione dei miei ideali.
Grato per il dono della vita che solo è tale quando la si vive in comunione: è con questo spirito che ho vissuto anche il mio sacerdozio.
Questo è ciò che ha scritto il 28/01/2010 nel suo sito Raimon Panikkar, considerato uno dei massimi studiosi del dialogo delle culture e delle religioni del XX secolo.

La sua apertura umana è ben testimoniata dalle risposte a questa sintetica intervista venne rilasciata al mensile dei Saveriani qualche anno fa.
   Vivere la verità, non possederla

Nella zona dei pre Pirenei, a Nord-Est di Vic, la natura si è divertita con strapiombi, nebbie e orizzonti che sembrano presi in prestito a un poema cavalleresco. Salire sino a Tavertet, 900 metri, meno di 150 abitanti, paesino tutto in pietra con una chiesa romanica dolcissima, è un pellegrinaggio mistico. Qui vive, in una casa isolata del 1717, piena sino all' indescrivibile di migliaia di libri, uno dei massimi teologi del nostro tempo: Raimon Panikkar. È arrivato quassù dopo aver lasciato l' ultimo insegnamento all' Università di Santa Barbara (California).
   Credere con il corpo La lezione di Panikkar, teologo di tre religioni


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Messaggio del Presidente del Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso ai Musulmani per la fine del ramadan

    Cristiani e Musulmani: insieme per vincere la violenza tra fedeli di religioni diverse


I giovani e il loro cammino

«Sono davvero tante le esperienze spirituali, tutte importanti, che i giovani sperimentano durante l’estate. Tutte da incoraggiare e sostenere». Don Francesco Pierpaoli, direttore del Centro Giovanni Paolo II di Loreto, difende la voglia dei ragazzi di mettersi in cammino sulle vie della fede, ma anche di sperimentare – «fosse solo per un mese» – la vita delle missioni, o di intraprendere un viaggio in Terra Santa.
«La parrocchia è il luogo della quotidianità – sostiene il sacerdote che dirige il luogo affermatosi come un punto di riferimento spirituale per tanti giovani italiani –: lì si sperimenta cosa significa avere fede. Spesso però sono i grandi eventi, come le Giornate mondiali, a colpire la fantasia dei ragazzi. Ecco, penso che questi due mondi vadano saldati tra loro e connessi alla vita di tutti i giorni nella propria comunità. La fatica della pastorale giovanile oggi sta in questo: far capire che quotidianità e grandi eventi devono poter camminare insieme»...

  Giovani, cammini estivi per orizzonti più grandi

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Troppo provvisoria è l’eterna giovinezza di una cultura dimentica del fatto che l’uomo è spirito incarnato e si costringe a strappare in modo goffo i doni degli dei. Solo lo spirito ha la capacità di rimanere giovane, perché in quanto tale non può invecchiare. Di alcuni "vecchi" diciamo che sono giovani: qualcosa brilla nei loro occhi nonostante l’età anagrafica; di alcuni "giovani" diciamo che sembrano vecchi, perché qualcosa in loro si è spento. Non è certo l’aspetto fisico o il giovanilismo peterpanesco a dare fondamento a questa impressione, ma lo spirito di queste persone.
... per cosa posso io vivere per essere felice? Esistono un amore, una bellezza, una verità stabili e sempre nuovi? Capaci di rendere giovane, eternamente giovane e piena, la mia vita a qualunque età?

  Alessandro D'Avenia:  Alla ricerca del vero «nuovo» che non smette di dare di sé


AMORE, AFFETTIVITA' E SESSUALITA'

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Un incontro tra il Patriarca ed i giovani della diocesi per dialogare sui temi dell’amore, dell’affettività e della sessualità. Il dialogo si è tenuto l’11 marzo scorso in occasione della celebrazione dei 50 anni dalla fondazione della parrocchia dedicata a Santa Maria Goretti a Mestre.

  “Amore, affettività, sessualità”. Angelo Scola dialoga con i giovani intorno alla spoglie di Santa Maria Goretti (video)

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La paura di amare


Perché si ha paura di amare? Nessuno, né Dio né l’altro, vuole invaderci.
... Il luogo della paura di amare, così mi sembra di capire, non è necessariamente una situazione sociale, è una stanza più interiore, è il cuore di ognuno di noi.
Spesso la paura di amare è paura di uscire da se stessi dove sai, o ti illudi di sapere, paura di abbandonarsi all'altro, paura di rischiare l'avventura delle mani di una donna o di un uomo cui ti stai affidando. Spesso è anche paura di soffrire. O di essere ferito. Una paura che non trattenne il Signore Gesù. Non lo trattenne dal consegnarsi. Lui ben consapevole di che cosa può accadere quando sei nelle mani degli uomini. E furono mani di croce...
Né Dio né l'altro sono terra di occupazione, terra da invadere, o terra che ti meriti. Riconosci la distanza. Anche nell'amore più forte e appassionato, riconosci la distanza. Togliti i sandali dai piedi.

  Togliti i sandali dai piedi

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CHIESA E SOCIETA' /

 interventi ed opinioni

“Passione laica e profezia”

L'annuale Corso di Studi della Pro Civitate Christiana con Rodotà, Bianchi, Fouad Allam, Forgione e Rita Borsellino.

  Gabriele Salari: Assisi, fede e laicità a confronto

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In America Latina il declino della Chiesa di Roma, che in Brasile ogni anno perde un milione di fedeli.
Non è vero che Dio è morto come mormoravano i pessimisti 40 anni fa. A volte cambia casa. Protestanti, chiese evangeliche, sette pentecostali stanno conquistando il continente più cristiano del mondo: l’America Latina. Nel 2001 attorno alla Chiesa di Roma si raccoglieva il 49,6 per cento della popolazione mentre le diverse anime luterane arrivavano al 31. Adesso le voci che anticipano il censimento 2011 raccontano di trasferimenti clamorosi verso la galassia del protestantesimo, che sta per superare il 40 per cento dei fedeli. Esodo che non finisce nelle chiese tradizionali della vecchia Europa: Calvino e Lutero sono sempre stati minoritari nell’America coloniale. Preferenze ad evangelici, soprattutto pentecostali. Le “sette” passano dai 3 milioni del 1991 ai 21 milioni del 2010.

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CHIESA/IMMIGRAZIONE/ROM

E’ un noto effetto distorcente dei meccanismi della rappresentanza il fatto che, spesso, i vertici di organizzazioni e istituzioni siano più condizionati e influenzati dall'attivismo delle minoranze militanti e organizzate che dagli orientamenti prevalenti nelle maggioranze disorganizzate. Qualcosa del genere sembra capitare, sui temi dell'immigrazione, anche alla Chiesa cattolica.
  I principi e la realtà

«Le leggi e le prassi amministrative devono favorire l’accoglienza e l’integrazione degli immigrati consentendo occasioni di ingresso nella legalità, favorendo il giusto diritto al ricongiungimento familiare, all’asilo e al rifugio». Questo intervento di Benedetto XVI, di pochi mesi fa, rappresenta un po’ la summa di quanto la Chiesa pensa del problema dell’immigrazione. Le parole-chiave sono tre: accoglienza, integrazione, legalità. Dal papa in giù, ogni volta che la Chiesa cattolica si esprime sulla questione, sono queste tre parole a essere riproposte.
  Sugli immigrati c’è una sola Chiesa

... Poteva la Chiesa tacere? No. E infatti ha fatto sentire la sua voce, prima attraverso un netta presa di posizione della Cei. E poi al più alto livello e con una fortissima ed inequivocabile scelta simbolica: le parole sul tema pronunciate dal Santo Padre in francese
  La Chiesa di Panebianco

Fanno ancora discutere i rimpatri di gruppi di rom dalla Francia. Anche ieri (20/08) un aereo con 130 persone ha lasciato Parigi per la Romania. Intanto, in Italia, il ministro dell’Interno Roberto Maroni dice che bisogna arrivare alla possibilità di espellere anche i cittadini comunitari e plaude all'espulsione dei rom decisa da Sarkozy.
Ascolta l'intervista di Alessandro Guarasci (Radio Vaticana) a mons. Giancarlo Perego, direttore generale della Fondazione Migrantes della Cei:
  Fondazione Migrantes sulle espulsioni dei rom: una politica discriminatoria  (audio)

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Il governo francese prosegue nel rimpatrio di rom. Dall’inizio dell’anno a fine agosto si prevede che circa 850 rom siano ricondotti nei loro Paesi di origine, fa sapere il ministro francese dell’Immigrazione, Eric Besson, che precisa: “queste persone stanno lasciando la Francia su base volontaria, in cambio di un contributo di 300 euro a persona”. Una decisione, quella di Parigi, che ha suscitato critiche. Debora Donnini ha chiesto un commento a mons. Agostino Marchetto, segretario del Pontificio Consiglio per i Migranti e gli Itineranti.

  RADIO VATICANA: Espulsioni di rom dalla Francia. Le critiche di mons.Marchetto  (audio)

Intervista a monsignor Agostino Marchetto, segretario Pontificio consiglio migranti: "Seicento mila zingari uccisi nei lager nazisti, ma nessuna memoria".

  Alberto Bobbio: Rom, l'olocausto dimenticato

  Sandro Magister: Chiesa e immigrati. Il cardinale Biffi aveva ragione


L'esperienza di un progetto di inserimento dei bambini rom raccontato da un volontario della Sant'Egidio. La ricetta sbagliata (e crudele) degli sgomberi.

  Stefano Pasta: Rom, l'integrazione possibile



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Le collaboratrici nell’apostolato

  Giuseppe Pulcinelli:  San Paolo e le donne (quarta puntata)




POLITICA

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"Famiglia Cristiana" - "Primopiano" del n.34

L’immagine che più si addice alla politica di questa torbida estate è il proverbiale campo di Agramante di ariostesca memoria, dove regna una discordia confusionaria e suicida, mentre il nemico (lo spettro della crisi) è alle porte. Dossier, minacce e ricatti velenosi volano come stracci, in un’Italia ridotta alle pezze. E con avversari da polverizzare, con ogni mezzo, perché il potere assoluto non ammette dissenso: non fa prigionieri, solo terra bruciata contro chi canta fuori dal coro.

    La politica degli stracci

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Il Cavaliere è sempre più insofferente delle "forme" e dei "limiti" previsti dalla Costituzione.
Ecco l'Editoriale di "Famiglia Cristiana" n.35, in edicola dal 25 agosto.

Berlusconi ha detto chiaro e tondo che nel cammino verso le elezioni anticipate – qualora il piano dei “cinque punti” non riceva rapidamente la fiducia del Parlamento – non si farà incantare da nessuno, tantomeno dai “formalismi costituzionali”. Così lo sappiamo dalla sua viva voce: in Italia comanda solo lui, grazie alla “sovranità popolare” che finora lo ha votato. La Costituzione in realtà dice: «La sovranità appartiene al popolo che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione». Berlusconi si ferma a metà della frase, il resto non gli interessa, è puro “formalismo”. Quanti italiani avranno saputo di queste parole? Fra quelli che le hanno apprese, quanti le avranno approvate, quanti le avranno criticate, a quanti non sono importate nulla, alle prese come sono con ben altri problemi?
  La Costituzione dimezzata
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"Saper accogliere ogni uomo in difficoltà senza distinzioni di razza, religione e nazionalità"
Per il Papa questo é l'insegnamento di Cristo
“Monito religioso ma anche politico, rivolto a Parigi e al Viminale. E subito si mobilitano i “realisti dalla mano dura” (ultimo Panebianco sul “Corriere della sera”) per dire che la Chiesa è buonista, utopica, pronta a farsi manipolare da minoranze militanti pro-immigrati, .... Ma non è questo il punto. La Chiesa è scomoda per questo governo in tema di immigrazione e di respingimenti, perché richiama principi chiari. Ma né la Cei né Ratzinger sono mai stati buonisti. I vescovi chiedono un’integrazione e un cammino verso la cittadinanza basati sulla legalità. Benedetto XVI nella sua ultima enciclica sottolinea che la “condivisione dei doveri” è il collante più solido di una società. La verità scomoda è che la Chiesa (come il mondo laico democratico) è contro il razzismo, contro l’immagine dell’ ”untore” straniero. ” ...
  "Immigrati e farisei" di Marco Politi (PDF)
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LA LEGA NORD
Tutto ciò che oggi si riveste falsamente di identità cristiana e si arroga il ruolo di paladino di valori morali non è altro che una nuova religione: pagana e del tutto antievangelica.
  "Una proposta anticristiana" di Aldo Maria Valli

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"Metodo Boffo" per don Sciortino?


Dopo gli attacchi del Giornale e di Libero anche l'esponente Pdl getta fango sul direttore di Famiglia Cristiana

  Luca Telese:  Gasparri: “Don Sciortino non è un sacerdote, fa bisboccia e non usa la tonaca”


Nuovo attacco del settimanale al Cavaliere: "Il berlusconismo distrugge chi dissente". Bondi: "Da cattolico provo disgusto". Sacconi: "Don Sciortino è accecato dalla faziosità". Giro (Pdl): "Questa è pornografia". 

  IL GIORNALE:  Nuovo attacco di Famiglia Cristiana al premier Fisichella frena: "Non rappresenta i cattolici"

Monsignor Rino Fisichella prende le distanze da Famiglia Cristiana: "Editoriale tendenzioso, il problema non è il premier". Poi spiega: "Le sparate non c'entrano con la politica, che è bene comune"

  Andrea Tornielli:  "Ma quella rivista non rappresenta i cattolici"

Il settimanale dei Paolini non cambia linea dopo il durissimo confronto con il governo

  Giacomo Galeazzi:  Famiglia Cristiana non molla

Don Sciortino, il direttore di Famiglia cristiana, deve accendere i ceri alla Madonna: finora gli è  toccato di subire l’accusa di pornografo. Il suo settimanale è stato “trasfigurato” dal Giornale di Berlusconi in “fanghiglia cristiana”, e i suoi articoli sono stati gratificati con aggettivi variopinti, che vanno dal disgustoso allo sgradevole, per non citare gli insulti più pesanti, affidati alla militanza cattolica interna al Pdl.

  ITALIAINFORMAZIONI:  "Trattamento Boffo" in arrivo per Don Sciortino? Il direttore di Famiglia cristiana nel mirino dei giornali berlusconiani

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Ripartire dai valori non negoziabili sembra questo in un momento di stallo della politica, non solo per la interruzione estiva, una indicazione che accomuna parlamentari di diverse forse politiche.

  Pier Luigi Fornari:  Sui valori non negoziabili cresce il fronte bipartisan

«In uno scenario di basso impero, di lotta per bande, che non risparmiano neppure incursioni contro il presidente della Repubblica, avviare una riflessione di alto profilo sullo Stato sociale e sulla bioetica è un modo per tornare a parlare di politica con la “p” maiuscola». Dalla opposta sponda del Pd, Beppe Fioroni, responsabile Welfare, commenta così i contenuti della intervista ad Avvenire di domenica scorsa del ministro Maurizio Sacconi

  Pier Luigi Fornari:  Fioroni: «Libertà di coscienza sui temi sensibili»

Non esiste autentico rispetto della volontà dei cittadini-elettori senza profondo e consapevole rispetto per i ruoli e le funzioni di garanzia assegnati alle Istituzioni repubblicane.

  Marco Tarquinio: 

Caro direttore, le esprimo condivisione e apprezzamento per l’editoriale di ieri (”Adesso si fermino le cannonate d’agosto”), che richiama fondamentali criteri di giudizio. Come tanti cittadini, sono preoccupato per l’evoluzione della situazione politica e per lo spirito di rissa continua che abbassa la responsabilità politica a pettegolezzi e liti di bassa lega.

  Vittorio Possenti: 

... la Chiesa non ha mai una politica soltanto, ma ne ha sempre altre di riserva. Ed è "con riserva" che sta nelle cose del mondo, senza sposare mai una causa una volta per tutte: del resto, è la Sposa di Cristo, non di questo o di quel potere.

  Carlo Galli:  Tra trono e altare alleanza al tramonto


Quando per mesi, e anni, la vita pubblica è corrosa dalla contesa scandalistica qual è l’effetto che produce sulle nuove generazioni? I giovani non riusciranno a imparare neanche l’alfabeto più semplice della politica, non vedranno crescere dentro di sé il rispetto per le istituzioni, certamente non troveranno nella nostra storia le radici di un presente così povero e avvilente. Semplicemente si adageranno su ciò che vedono, si convinceranno che se domina una specie di guerra di tutti contro tutti è bene abituarsi alle sue leggi, che sono utili a destra, al centro e a sinistra. Il danno sarà a quel punto molto serio, e la decadenza si farà più acuta.

  Carlo Cardia:  Ma non è questa la «politica» da insegnare ai giovani

Cosa sta succedendo a noi italiani? Abbiamo trascorso la più folle e orrenda estate politica che io ricordi. Una maggioranza deflagrata, un irriducibile odio personale e politico tra i suoi principali contraenti, toni e giudizi che si scambiano non tra alleati ma tra i peggiori nemici. E poi dossier, colpi bassi, una orrenda aria putrida di ricatti e intimidazioni che ha messo in un unico frullatore informazione, politica e forse poteri altri costruendo un mix che non può non preoccupare chi considera la democrazia come un insieme di regole, di valori, di confini.

  Walter Veltroni:  «Scrivo al mio Paese e vi dico cosa farei»

La svolta di Bersani: è ora di suonare le nostre campane. Occorre l'impegno univoco di tutte le forze progressiste. Il consenso per il Cavaliere è ancora largo ma il rapporto tra promesse e realtà è sempre più labile

  Pierluigi Bersanii:  "Nuovo Ulivo e un'Alleanza democratica per sconfiggere Silvio Berlusconi"

Il professore plaude alla proposta di Bersani, ma chiede ai democratici di non fare solo "gesti tattici": "Prima il partito era troppo autoreferenziale"

  Marco Marozzi:  Prodi esulta per il Nuovo Ulivo "Ma il Pd sia al centro del progetto"

 

 





 BENEDETTO XVI
 
        Angelus  -   15 agosto 2010

       Udienza generale: San Pio X  (18 Agosto 2010)

      Angelus  -   22 agosto 2010

       Udienza generale (25 Agosto 2010)
           
     Messaggio alla Superiora Generale delle Missionarie della Carità in occasione del centenario della nascita di Madre Teresa di Calcutta (26 agosto 2010)

 

OPINIONI E COMMENTI

AGOSTINO COMPAGNO DI VIAGGIO DI BENEDETTO XVI
... Come può un uomo di un tempo così perdutamente remoto essere compagno, interlocutore silenzioso e fedele, di un altro in un evo vertiginosamente distante?

  Marina Corradi:  Un santo per amico


Un libro-choc dei vaticanisti Rodari e Tornielli sulla campagna fuori e dentro i Sacri Palazzi contro Benedetto XVI

  Giacomo Galeazzi:  Attacco a Ratzinger

Papa Benedetto XVI non sa comunicare? Avrebbe davvero bisogno di uno spin doctor che gli suggerisse cosa dire, come e quando dirlo? Qualcuno che si intrufolasse nella sua presunta solitudine per consigliarlo, indirizzarlo, guadagnargli audience ed evitare polemiche quando parla da cristiano ai musulmani, agli ebrei, alle multinazionali del farmaco, agli abortisti messicani, ai massoni belgi, agli avvocatoni americani?

  Filippo Di Giacomo:  Il linguaggio post-televisivo del Papa

Forse mai nella storia moderna e recente la Chiesa è stata meno italiana, nel suo gruppo dirigente. Un elemento che fa riflettere.

  Marco Tosatti:  L'assenza italiana in Curia

Il secondo volume di Benedetto XVI sulla vita di Gesù uscirà in libreria la prima domenica di Quaresima, il 13 marzo 2011. E' quanto ha anticipato alla Radio Vaticana don Giuseppe Costa, direttore della Libreria Editrice Vaticana.
L'opera tanto attesa, che tratta della passione e morte di Gesù, si trova al momento in fase di traduzione nelle diverse lingue e verrà consegnata agli editori il prossimo 15 gennaio perché vengano preparate le diverse edizioni nazionali.

  ZENIT:  Il secondo volume del Papa su Gesù in vendita il 13 marzo 2011







 
 SPECIALE

 ANNO SACERDOTALE
   Lettera Enciclica sullo sviluppo umano integrale nella carità e nella verità  

         

 


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n.18 del 2 maggio 2010

n.21 del 23 maggio 2010

n.24 del 13 giugno 2010

n.27 dell'11 luglio 2010


n.30 del 1° agosto 2010

 

 

   AVVISI: 

  1) La newsletter è settimanale;

 

  2) Il servizio di "Lectio" a cura di fr. Egidio Palumbo alla pagina:

      http://digilander.libero.it/tempo_perso_2/la_lectio_del_Vangelo_della_domenica.htm

 

  3) Il  servizio omelia di P. Gregorio on-line (mp3) alla pagina

            http://digilander.libero.it/tempodipace/l_omelia_di_p_Gregorio.htm