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N. B. La Lectio e l'Omelia vengono aggiornate appena disponibili
Il 2 febbraio 2010
é nato il Blog di Tempo Perso
PIETRE VIVE
che viene aggiornato quotidianamente
e mette così a disposizione in modo facile e veloce
una o più notizie
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Siamo anche in FaceBook con
la pagina sociale
"QUELLI DELLA VIA"
NOTA
Articoli,
riflessioni e commenti proposti vogliono
solo essere
un contributo
alla riflessione e al dialogo su temi di attualità.
Le posizioni espresse non sempre
rappresentano l’opinione di "TEMPO PERSO" sul tema in questione.
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Libertà religiosa
Le decine di
vescovi della Chiesa ufficiale sono stati deportati a forza nella capitale per
costringerli a partecipare all’Assemblea dei rappresentanti cattolici cinesi,
che si è aperta oggi a Pechino. Da diversi mesi il Vaticano aveva chiesto ai
vescovi di non parteciparvi perché essa è inconciliabile con la fede cattolica.
L’Assemblea era stata rimandata per almeno quattro anni perché i vescovi
ufficiali, in obbedienza alle indicazioni della Santa Sede, hanno sempre
rifiutato di prendervi parte.
Hanno fatto giustamente scalpore gli ultimi episodi di violenza contro la minoranza cristiana
in Iraq: attentati e uccisioni, minacce e ostilità hanno accompagnato la vita
quotidiana di una comunità da sempre presente nel paese ma ora in via di
estinzione a partire dallo scoppio della guerra del 2003.
Sottile,
strisciante, quasi invisibile. Eppure esiste. Anche nella liberale Europa. La
discriminazione religiosa riguarda tutte le fedi presenti nel Vecchio
Continente. Non solo, dunque, quelle “importate” dai flussi migratori più
recenti e non ancora radicate. Ad essere vittima di intolleranza è, spesso, pure
la religione maggioritaria, cioè quella cristiana.
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Acqua pubblica
Intervista a Emilio Molinari, presidente del
Comitato Italiano per un Contratto Mondiale sull'Acqua (Cicma), autore con
Claudio Jampaglia di Salvare l'acqua
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La libertà di stampa non gode ancora di buona salute nel continente.
Leggi liberticide, violenze e arresti nei confronti dei cronisti sono prassi
diffuse in molti paesi.
Gianni Ballarini: Cattive notizie
L’Africa
occidentale ha vissuto in queste ultime settimane due cruciali passaggi
elettorali presidenziali, in Guinea Conakry e in Costa d’Avorio.
Marco Impagliazzo: Accade in Africa
COSTA D'AVORIO
Il presidente sconfitto rifiuta di farsi da
parte, il Consiglio costituzionale lo appoggia e intanto tornano a parlare le
armi
Aberto Tundo: Costa d'Avorio, di
nuovo nel caos
Propaganda, promozioni e un'alleanza last minute
con Mosca. Il rappresentante in Italia del nuovo presidente racconta il dietro
le quinte della crisi ivoriana
Aberto Tundo: Costa
d'Avorio, 'Gbagbo non ha scelta, dovrà arrendersi'
Presa di posizione del Consiglio di sicurezza, che riconosce presidente
l’oppositore storico di Laurent Gbagbo. Perplessa la Russia.
NIGRIZIA: Costa d’avorio, l’Onu sta con Ouattara (testo+ audio)
RWANDA
La campagna “Basta Impunità in Rwanda” ha chiesto al parlamento e alla
commissione europei di non incontrare il presidente del Rwanda, in questi giorni
a Bruxelles. E Yves Leterme, presidente di turno dell'Unione europea, ha scelto
di non incontrarlo.
NIGRIZIA: Bruxelles, Kagame senza Leterme
NIGERIA
La successione del cristiano Jonathan al musulmano Yar’Adua ha creato
tensioni per l’alternanza alla presidenza. Se il partito al potere non lo
candiderà, Jonathan potrebbe decidere di presentarsi alle elezioni come il volto
giovane, contrapposto ai gerontocrati Babangida e Peter Odili. Sullo sfondo
resta irrisolto il problema del Delta del Niger.
Elizabeth Donnelly: Nigeria: in attesa della svolta
Colonne di fumo
anneriscono il cielo di Port-au-Prince. Si alzano dai copertoni in fiamme delle
barricate, erette in poche ore in molti quartieri della capitale all’indomani
della proclamazione dei risultati delle elezioni presidenziali e legislative.
Secondo i dati preliminari diffusi dagli osservatori Onu, il primo turno delle
elezioni haitiane “al tempo del colera”, il 28 novembre scorso, avrebbe
riservato una grossa sorpresa (per conoscere i risultati ufficiali bisognerà
attendere ancora diversi giorni): la rabbia degli haitiani contro il governo
avrebbe avuto la meglio sui brogli denunciati da ogni parte, escludendo dal
ballottaggio del prossimo 16 gennaio il candidato scelto dal presidente uscente
René Prevàl, il 48enne Jude Célestin, fermo ad
appena il 12% dei voti, malgrado il controllo da lui esercitato su tutta la
macchina elettorale.
Dopo la
liberazione di Aung San Suu Kyi, leader dell'opposizione democratica, il regime
dittatoriale non ha cambiato la sua politica repressiva.
Giulia Cerqueti: La svolta apparente
La festa ebraica delle Luci, la Hanukkah, ha messo
in luce il vero nemico d'Israele: Israele stesso.
Intervista a John Reynolds, avvocato irlandese,
lavora per al-Haq, gruppo di legali che si batte per i diritti umani del
palestinesi
Una nuova gerarchia nel mercato dell'outsourcing.
Delhi esternalizza a Manila
"La Cina ora ha un’opportunità unica di iniziare un nuovo corso". Parole di
un vecchio saggio sudafricano, il premio nobel Desmond Tutu. Insieme a l'ex
presidente ceco Vaclav Havel ha lanciato dalle colonne del quotidiano britannico
“The Observer” un appello alle autorità cinesi affinché liberino “senza
condizioni” il dissidente cinese Liu Xiaobo prima della consegna, venerdì
prossimo, del Premio Nobel 2010.
«Sedia vuota» e «Oslo»: parole censurate sui siti web cinesi. Oltre a Cina,
17 non vanno alla cerimonia di Oslo
I
NOSTRI TEMPI /
Interventi ed opinioni |
(GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
Il 5 dicembre si
celebra la Giornata internazionale dedicata a chi si prodiga gratuitamente per
gli altri nei più diversi settori, da quello socio-assistenziale a quello
ambientale.
... Ma anche da
noi si fa festa, eccome, per questa Giornata voluta dall'Assemblea generale
delle Nazioni Unite attraverso una solenne risoluzione approvata il 17 dicembre
1985. Quest'anno, però, l'Italia che vive in prima persona il volontariato (o
che dal volontariato trae benefici effetti) ha l'amaro in bocca. E' accaduto,
infatti, che a novembre, votando il Bilancio di previsione dello Stato per
l'anno finanziario 2011 la Camera dei deputati ha sforbiciato senza pietà il
tetto delle disponibilità economiche complessive da ripartire in base alle
scelte fatte dagli italiani su come destinare il loro 5 per mille: da 400
milioni (questo il budget fissato per il 2010) a 100 milioni di euro (questo
l'ammontare dell'apposita voce di spesa per il 2011). Briciole, insomma.
La festa (amara) del
volontariato
Un bilancio in
occasione della giornata mondiale: dalle tariffe postali al 5 per mille, ecco
cosa è successo
Il 2010 verrà
probabilmente ricordato come l'annus horribilis per il volontariato. Inizia
male, e si conclude malissimo. A marzo giunge inaspettata l'abolizione delle
agevolazioni alle tariffe postale per il non profit, mentre a dicembre si
conclude con il taglio del 5 per mille pari al 75%. In mezzo: la drastica
riduzione delle risorse per il Servizio civile, e i continui attacchi alla Legge
266/1991 sul Volontariato, di volta in volta modificata, aggiornata, stravolta.
E se il 2010 non è andata bene, per il 2011 – malgrado l'Unione europea lo abbia
proclamato anno europeo per il Volontariato – le cose non andranno
meglio.
Volontari/1. 2010: annus
horribilis
"La
solidarietà, è scritto nella Costituzione, è un dovere inderogabile, ma è anche
un grande valore e una grande fonte di soddisfazione per chi la pratica. Ed è
importante che siete, che siamo in tanti a praticarla nel nostro paese".
(Giorgio Napolitano)
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Il 9 dicembre è la Giornata Internazionale Contro la Corruzione, indetta
dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 2003. Il 10 dicembre è inoltre
la Giornata dei Diritti Umani, celebrata ogni anno in tutte la parti del mondo.
É in questo contesto che si inserisce la due giorni organizzata da FLARE.
Violazioni dei diritti umani e criminalità organizzata saranno il filo
conduttore che porterà i partecipanti a riflettere su quanto e come i primi sono
aggravati dai secondi.
Corruzione e diritti umani:
conferenza al Parlamento Europeo
Libera
lancia una campagna contro la corruzione. Semplicemente chiediamo che il
Parlamento ratifichi i trattati internazionali e si adegui a quelle regole che
pure a suo tempo ha siglato.
Il bene comune contro la
corruzione
Don Luigi Ciotti, presidente di Libera e del
Gruppo Abele, alla conferenza stampa di presentazione della campagna contro la
corruzione, Roma 7 dicembre 2010. (video)
La corruzione minaccia il prestigio e la
credibilità delle istituzioni, inquina e distorce gravemente l'economia, sottrae
risorse destinate al bene della comunità, corrode il senso civico e la stessa
cultura democratica. Per questo motivo raccoglieremo un milione e mezzo di
cartoline da inviare al Presidente Napolitano per chiedergli di intervenire,
nelle forme e nei modi che riterrà più opportuni, affinché il governo e il
Parlamento ratifichino quanto prima e diano concreta attuazione ai trattati,
alle convenzioni internazionali e alle direttive comunitarie in materia di lotta
alla corruzione nonché alle norme, introdotte con la legge Finanziaria del 2007,
per la confisca e l'uso sociale dei beni sottratti ai corrotti.
Visita la pagina di Libera
Per il bene comune i corrotti
restituiscano ciò che hanno rubato
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La corruzione è un fenomeno che sta trascinando l'Italia in fondo alle classifiche internazionali sulla
legalità: secondo l'ultimo rapporto (.pdf) di Transparency international elaborato, su 178 Paesi lo stivale
è al 67° posto per trasparenza nelle decisioni pubbliche, in ritardo di quattro
posizioni rispetto al 2009 e di ben 12 sul 2008 lungo una china che ci colloca
al livello più basso dal 1995.
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(GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
Giunto alla
44a edizione, il Rapporto
Censis interpreta i più significativi fenomeni socio-economici del Paese in una
confusa congiuntura. Le Considerazioni generali introducono il Rapporto
sottolineando come la società italiana sembra franare verso il basso sotto
un’onda di pulsioni sregolate. L’inconscio collettivo appare senza più legge, né
desiderio. E viene meno la fiducia nelle lunghe derive e nella efficacia della
classe dirigente. Tornare a desiderare è la virtù civile necessaria per
riattivare la dinamica di una società troppo appagata e appiattita. Nella
seconda parte, La società italiana al 2010,
vengono affrontati i temi di maggiore interesse emersi nel corso dell’anno: la
pericolosa china verso l’appiattimento, la proliferazione della logica
d’offerta, l’intreccio (virtuoso o pericoloso) dei sottosistemi, la
frammentazione del potere. Nella terza e quarta parte si presentano le analisi
per settori: la formazione, il lavoro e la rappresentanza, il welfare e la
sanità, il territorio e le reti, i soggetti economici, i media e la
comunicazione, il governo pubblico, la sicurezza e la
cittadinanza.
Le
«Considerazioni generali» del 44° Rapporto Censis sulla situazione sociale del
Paese/2010
Un inconscio collettivo
senza più legge, né desiderio
Il capitolo
«La società italiana al 2010»
Crisi e
globalizzazione portano disinvestimento dal lavoro, despecializzazione
produttiva, risparmi stagnanti. Ma il Paese tiene grazie a intrecci virtuosi:
welfare mix e reti di imprese
L’Italia appiattita stenta a
ripartire
Il capitolo «Processi
formativi»
Il capitolo «Comunicazione e
media»
Il capitolo «Sicurezza e
cittadinanza»
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Emerge il
quadro di una società italiana in affanno economicamente e in debito di ossigeno
quanto a valori comuni e condivisi.
Per comprare nuovi armamenti spenderemo tre
miliardi e mezzo in più rispetto al 2010
MIGRANTI E IMMIGRAZIONE
Abdelrajat, verrà rimandato in Marocco dopo la
sua protesta sulla torre di via Imbonati. Ieri il vicesindaco di Milano,
Riccardo De Corato, aveva auspicato questa soluzione. PeaceReporter ha
intervistato Moni Ovadia e Marco Revelli.
L’Egitto si muove
per la liberazione dei profughi eritrei in ostaggio in Sinai. I servizi di
sicurezza egiziani stanno trattando con i capi tribù della regione al confine
con Israele, per ottenere il rilascio delle centinaia di persone brutalizzate
dai rapitori, che per la liberazione ora chiedono alle famiglie 8 mila dollari
per ciascuno.
... Possiamo non pensare a quei prigionieri scacciati e braccati. A quelle donne,
tra loro, con un bambino nel ventre. Che aspetta di nascere, ultimo degli
ultimi; come quell’altro, ricordate, che nacque, quasi da quelle stesse parti,
due millenni fa, a Natale.
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Chi è lo straniero? L' immigrato, l' extracomunitario, il forestiero. O anche il
rom. Oppure "l' altro", "il diverso" da noi. Umberto Curi, filosofo e docente a
Padova, a questo termine ha appena dedicato un libro felice e riuscito...
straniero è colui che, venendo dall' esterno, pone il problema dell' accoglienza
e dell' ospitalità. Ma insieme pone anche l' aspetto della minaccia. Sono due
caratteristiche insolubili...
Non possono star seduti... Non
possono camminare... Non possono correre... Non possono esprimersi...
Non possono esser gay... Non possono esser donne... Non possono esser
disabili...
Da oggi gli immigrati per il permesso di
soggiorno devono superare il test di lingua
Dove rivolgersi e come presentare la
domanda
Da ieri gli stranieri che vorranno ottenere un permesso di soggiorno di lungo
periodo dovranno svolgere un test che verifichi la conoscenza della lingua
italiana.
Gli atti degli apostoli raccontano che San Paolo in uno
dei suoi innumerevoli viaggi fa naufragio a Malta. Lui e i superstiti
dell'incidente vengono accolti con generosità dagli abitanti della zona. Malta
infatti per secoli è stata l'isola del rifugio, un abbraccio materno per chi si
trovava in difficoltà.
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La Mafia è come l’Olocausto: a parole sono tutti contro,
sopraffatti da ripugnanza morale e culturale. Nei fatti: comportamenti mafiosi e
mentalità razziste sono molto più diffuse di quanto le parole farebbero
prevedere
Il dossier di Don Ciotti è una inchiesta a tutto campo sugli interessi dei clan
e delle "cricche". "Il rischio delle infiltrazioni arriva nelle prime ore
insieme con la Protezione Civile"
La
‘ndrangheta è ormai inserita profondamente nel tessuto economico e
politico del nord, soprattutto in Lombardia, dove interagisce
direttamente con gli ambienti imprenditoriali e politici. Le polemiche
sollevate dal monologo di Roberto Saviano in Vieni via con me e le
confessioni del pentito Giuseppe Di Bella, raccolte nel libro
“Metastasi” di Gianluigi Nuzzi e Claudio Antonelli
''L'insegnamento della religione cattolica puo' aiutare i giovani a interrogarsi
e riflettere, per elaborare un progetto di vita capace di arricchire la loro
formazione, con particolare riferimento agli aspetti spirituali ed etici
dell'esistenza, stimolandoli a interpretare correttamente il contesto storico,
culturale e umano della societa', in vista del loro coinvolgimento nella
costruzione della convivenza umana''. E' il messaggio della Presidenza della
Conferenza Episcopale Italiana ai genitori e agli studenti italiani in vista
della scelta di avvalersi dell'insegnamento della religione cattolica nell'anno scolastico 2011-2012.
Il Regolamento sulla valutazione limita a 50 il numero dei giorni in cui non si
va a scuola. Pena la bocciatura. Ma non è chiaro se vanno calcolati quelli persi
a causa delle proteste (già almeno una quindicina). E il ministero non chiarisce
La lettura approfondita dei dati resi noti qualche giorno fa dimostra che
senza le paritarie il nostro Paese scalerebbe le tre classifiche (Lettura,
Matematica e Scienze) anche di dieci posizioni
"CELEBRARE DIO CON LA VITA" HOREB n. 57 – 2010
TRACCE DI
SPIRITUALITA' A CURA DEI CARMELITANI
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(GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
TRACCE DI
SPIRITUALITA'
A CURA DEI
CARMELITANI
"Celebrare
vuol dire essere presente e partecipare a un evento che può essere lieto,
gioioso, ma anche mesto, triste. Per noi credenti peculiare spazio celebrativo è
la liturgia.
Consapevole
della densità teologica delle celebrazioni liturgiche, la Chiesa, nella
Sacrosanctum Concilium, ci ricorda: «Ogni celebrazione liturgica, in quanto
opera di Cristo sacerdote e del suo corpo, che è la Chiesa, è azione sacra per
eccellenza, e nessun’altra azione della Chiesa, allo stesso titolo e allo stesso
grado, ne eguaglia l’efficacia» (SC 7). E, ancora: «La liturgia è il culmine
verso cui tende l’azione della Chiesa e, insieme, la fonte da cui promana tutta
la sua virtù» (SC 10).
Nella
celebrazione liturgica è sempre il Signore Gesù che prende l’iniziativa e nel
mistero celebrato ci racconta il volto, la fedeltà del Padre. Ogni celebrazione
liturgica è memoria di tutta la sua vita donata e soprattutto dell’evento della
sua passione morte e resurrezione che lo pone in solidarietà con tutti gli
sventurati, con i crocifissi, con gli uomini peccatori. Non è possibile
immaginare una solidarietà più totale e più scandalosa: «Egli fu annoverato tra
i malfattori» (Lc, 22,37). Gesù che celebra questo mistero d’amore coinvolge la
comunità credente, che celebra con lui, ad accoglierlo e a farsene testimone
nella storia..."
Questo
l'incipit dell'Editoriale di Horeb, Quaderni di riflessione e formazione per
quanti desiderano coltivare una spiritualità che assuma e valorizzi il
quotidiano.
Editoriale
(Pdf)
Sommario
(Pdf)
E' possibile richiedere copie-saggio gratuite:
CONVENTO DEL
CARMINE
98051 BARCELLONA P.G. (ME)
E-mail: horeb.tracce@alice.it
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È ancora buio,
troppo presto per iniziare le attività di ogni giorno…
Nella mia
mente risuona la frase di Bruno Forte “vivere l’Avvento è entrare nel Suo
fuoco”, parole che subito mi hanno colpita, mi sono rimaste dentro, quasi
accantonate però, non trovando il tempo per una giusta riflessione, ed
approfitto di questo momento per lasciarle scorrere su di me, penetrando nei
pensieri fino a giungere al cuore…
I miei
pensieri si affollano, apparentemente slegati, ma uniti da un filo invisibile…
Il mio Avvento
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Rubrica di Tempo Perso "E se domani ..."
Il conto alla rovescia è partito: il Natale è ormai prossimo e, nonostante
la crisi, non mancano luminarie per le strade, alberi/ presepi nelle case e
regali da comprare.
Come ogni anno si assiste ad una frenesia
generale che invade tutti, indistintamente. Eppure basterebbe accendere la
televisione per comprendere che non è un Natale come gli altri.
Basterebbe pensare alle migliaia di
famiglie che quest’anno non possono contare su uno stipendio; basterebbe
analizzare la furia cieca che attanaglia le storie di cronaca; basterebbe
guardare i volti tristi delle persone che incontriamo per le strade…
Certo, storie di tutti i giorni e di tutti
gli anni, allora cos’è che rende diverso questo Natale?
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RAI RADIOTRE - "UOMINI E PROFETI":
Ancora nello scenario del deserto,
del duro, difficile percorso verso Canaan, verso la terra promessa dal Signore a
un popolo che era stato schiavo e che era stato liberato, e che agognava un
luogo in cui stare. Ma, come abbiamo ripetuto in tutti questi mesi, la via verso
la libertà è difficile, piena di insidie, di pericoli sia esterni sia interni, e
il popolo di Israele non fa eccezione, e continuamente si ribella alle prove che
deve subire. Ma ecco la dura reazione del Signore. Tutta la generazione di
quelli che erano partiti dall’Egitto è destinata a morire. Come mai l’ira del
Signore è così spietata? Qual è il significato delle ribellioni? Vi è qualche
insegnamento che anche noi possiamo trarre oggi da queste parole o le
consegniamo al loro tempo? Per accostarci a questa materia infiammata chiediamo
aiuto a Haim Baharier, un maestro di ermeneutica e di esegesi biblica, che
analizzerà per noi, in particolare, la ribellione di Core: un uomo che sembra
avere delle esigenze legittime!
Numeri capitoli 13-15; 16-17:
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RAI RADIOTRE - "FEDI E MONDO":
Con Enzo Bianchi, nostro ospite, un percorso all’indietro nella
memoria, per cercare di rispondere alla domanda: che cosa rende un uomo quello
che è?...
Enzo Bianchi ci propone un viaggio che si apre e si chiude dentro la sua cella
di monaco, ma che sa spaziare per il mondo e attraversare gli angoli della
vita.
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(GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
Testimone dell’epoca tragica delle grandi
ideologie, dei regimi totalitari e del loro crollo, Giovanni Paolo II ha avuto
una profonda coscienza della transizione dalla modernità a quella che si è ormai
convenuto di chiamare la post-modernità. Egli ha colto in anticipo l’ingresso
dell’umanità in una fase di forte travaglio segnata da nuove tensioni e
contraddizioni.La prima di queste tensioni si colloca proprio nella attuale fase
della parabola del processo di secolarizzazione. Se la cifra sintetica della
modernità ha avuto la sua punta espressiva in alcuni teorici di un ateismo
radicale e militante, la post-modernità pare invece contraddistinta da
un’attitudine meno agguerrita, ma forse assai più provocatoria nei confronti
della religione.
Come afferma Charles Taylor, «siamo passati
da una società in cui era "virtualmente impossibile" non credere in Dio, ad una
in cui anche per il credente più devoto questa è solo una possibilità umana tra
le altre». Ciò non implica una scomparsa del religioso...
Leggi
tutto l'articolo di Angelo Scola: Giovanni Paolo II e le «tre vie» di Dio
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Può sembrare sorprendente il fatto che Gesù non sia stato
accolto da coloro che per lungo tempo avevano atteso un Messia. Ma in realtà non
lo è. Corrisponde ad una logica storica che ha applicazioni molto frequenti. Era
successo tante volte nei secoli precedenti che la Parola di Dio (il Verbo
eterno, il Logos divino) espressa in eventi o tradotta in parole umane dai
profeti, non fosse stata ascoltata e che gli uomini avessero preferito ascoltare
favole compiacenti e inseguire miti affascinanti. A queste diverse esperienze si
era riferito l’evangelista Giovanni quando nel prologo aveva scritto :
“Venne fra i suoi e i suoi non l’hanno
accolto” (Gv. 1, 11). Ma egli aveva anche affermato che là, dove
era stata accolta e interiorizzata, la Parola aveva suscitato Figli di Dio:
“i quali non da sangue né da volere di carne, ma da
Dio sono stati generati” (Gv 1, 12). Questa d’altra parte è una legge costante
della storia salvifica: in alcuni luoghi la Parola resta sterile, in altri fa
crescere figli di Dio. Tutto dipende dall’accoglienza degli uomini.
...
l'articolo pubblicato su "Ore Undici" - Dicembre
2010
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PRIMO
DI UNA LUNGA CATENA
per liberare il cuore dell’uomo di Arturo Paoli
... Quali sono i tratti di questo “uomo nuovo”? Per conoscerli e tendere
a realizzarli nella nostra vita, dobbiamo rivolgerci a quanto Gesù ha fatto e ci
dice nel Vangelo, in particolare nel testo delle beatitudini, vero e proprio
manifesto dell’“uomo nuovo”...
Ci avviciniamo, allora, alle beatitudini per imparare da esse a divenire
uomini nuovi con la grazia che ci viene da Gesù: in esse riconosciamo il
progetto e il percorso della santità secondo il Vangelo, perché il santo non è
che l’uomo nuovo reso tale da Cristo, nello grazia dello Spirito Santo, a gloria
di Dio Padre...
I tratti dell’uomo nuovo in Cristo: le
beatitudini
(pdf)
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Maria, madre e figura dei credenti, crede
l’impossibile: lei, vergine che non ha relazioni con un uomo, avrà un figlio. E
insegna che la fede è una forza che impedisce di adagiarsi sull’ineluttabile e
spinge a non darla vinta al destino, al fato, all’inesorabile. In ogni autentico
atto di fede è sempre implicita la fede nella resurrezione, la fede che non si
arrende all’ovvietà della morte e alla ripetitività coercitiva delle leggi di
natura (la vecchiaia e la sterilità di Elisabetta; la verginità di Maria; ma
soprattutto e prima di tutto, la morte di Cristo). Credere l’impossibile non
significa dunque aprire la porte all’irrazionale, al magico, all’insensato, ma
aver sempre presente la resurrezione.
Riflessione sulle
letture di Luciano Manicardi della Comunità di
Bose
Nella liturgia di Bose, che vede riuniti nella celebrazione
cattolici, ortodossi e protestanti l'odierna memoria di Maria è stata riletta a
partire dalla Scrittura e inserendo la figura di Maria nel contesto escatologico
dell'Avvento
Maria, figlia di Sion e
figura della Gerusalemme celeste
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(SEGNALATO IN FACEBOOK NELLA NOSTRA PAGINA SOCIALE "QUELLI DELLA VIA")
Benigni recita il Canto XXXIII vv. 1-21 del Paradiso. (video)
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Adriana Zarri
"l'eremo di Adriana definiva anche la modalità della sua
indipendenza, e dunque della sua fedeltà infrangibile, vissuta come condizione
della sua critica militante alle forme storiche in cui le verità della fede
erano spesso ingarbugliate e soffocate" «Perché tante cattoliche e cattolici
sono ormai degli ex? E perché, sconfessandoci, i vescovi rendono sterile la
nostra evangelizzazione? Perché tagliano l'ultimo ponte da cui tanti potrebbero
passare?»
"Adriana rivela l'ambiguità della donna esaltata dalla Chiesa
come figlia di Dio alla pari dell'uomo, ma in realtà collocata dentro gli
angusti limiti di una tradizione culturale che trova la sua radice nella
tradizione giudaica e negli stereotipi della cultura vigente." " Adriana
intingeva la sua penna nella sua passione infinita per la ricerca di Dio e della
giustizia tra gli uomini, ma anche in uno stupore per la natura e nella
preghiera."
Riceviamo dall'autore e volentieri segnaliamo due poesie: dedicate ad Adriana Zarri
CHIESA
E SOCIETA'
/
interventi
ed opinioni |
(GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
Ha preso spunto dal brano sul seminatore
tratto dal Vangelo di Luca, il cardinale Tettamanzi, per il suo Discorso alla
Città alla vigilia di S. Ambrogio, centrato su quanto funziona a Milano, per
scoprirne il segreto e sostenerlo ulteriormente.
Leggi il testo
(pdf) o guarda il video
del discorso alla Città 2010: «Milano, una città dal terreno
buono»
Il cardinale Tettamanzi ha fatto riferimento
alle due vicende che hanno avuto protagonisti due immigrati marocchini, la
scomparsa di Yara e l'incidente stradale con sette vittime a Lamezia Terme:
"Ogni persona - ha aggiunto il presule - di origine italiana o straniera
deve essere sempre giudicata singolarmente, per quella che è, non dimenticando
mai che il giudizio più vero e definitivo è quello di Dio".
Su questa tematica leggi anche l'articolo
di Chiara Saraceno.
C' era da aspettarselo . Quando
si è saputo che un nordafricano è stato arrestato perché sospettato di aver
ucciso Yara, è esploso il razzismo. Senza neppure aspettare conferme. Etanto
meno la conferma di un giudizio. Quasi un gesto liberatorio: questa volta non è
"uno di noi", ma "uno di loro".
Il razzismo del
dolore
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Ogni persona, di origine italiana o straniera, dev'essere sempre giudicata
singolarmente, per quello che è. È la più ovvia delle frasi.
L'ha
pronunciata ieri il cardinale arcivescovo di Milano. Ci sono momenti in cui non
ripetere le parole più ovvie diventa una viltà. Sia risparmiato alla nostra
generazione il ritorno di quei momenti, se già non ci siamo.
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(GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
I «Lunedì culturali» al Santo
Volto della
Diocesi di Torino
Secondo
appuntamento con i «Lunedì culturali» al Santo Volto: l'8 novembre incontro con
il professor Salvatore Natoli, attualmente professore ordinario di filosofia
teoretica presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell'Università degli
Studi di Milano Bicocca. Titolo del suo intervento: Il futuro del cristianesimo
nel mondo di oggi
Ascolta l'intervento: dal
sito della Diocesi di Torino (audio)
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“Nei 150 anni dell’Unità
d’Italia. Tradizione e progetto” è il titolo del X Forum del
progetto culturale che si è svolto a Roma dal 2 al 4 dicembre 2010. Si è aperto
con il saluto del Card. Angelo Bagnasco, Arcivescovo di Genova e Presidente
della CEI. Nel primo giorno di lavori sono intervenuti Francesco Bonini,
Coordinatore scientifico del servizio nazionale per il progetto culturale della
Cei, lo storico Andrea Riccardi intervenuto su Identità e “missione” mentre il
letterato Claudio Scarpati si è soffermato sul “patrimonio culturale”. I “nodi
di 150 anni di storia” e “sul presente e il futuro dell’Italia” sono stati
trattati rispettivamente dallo storico Agostino Giovagnoli e dal rettore
dell’Università Cattolica del Sacro Cuore Lorenzo Ornaghi. Il secondo giorno si
è aperto con diversi momenti di studio e approfondimento sulla "Chiesa e i
cattolici in Italia", su "i cattolici e la cultura", sulle "opere e la
tradizione dei cattolici", su " i cattolici, la politica e le istituzioni". I
gruppi di studio sono stati moderati da Sergio Belardinelli, Francesco Bonini,
Francesco Botturi e Francesco D’Agostino. Nel pomeriggio alle 15.30 si è svolta
la tavola rotonda con la partecipazione di Giuliano Amato, Dino Boffo, Lucio
Caracciolo, Giuliano Ferrara sul tema “Nei 150 anni dell’Unità d’Italia”. Ha
moderato Paola Ricci Sindoni. Il 4 dicembre il X Forum si è conclusa con
l’intervento del Card. Camillo Ruini, Presidente del Comitato per il progetto
culturale.
Consulta il sito internet del X Forum del
progetto culturale
Programma (pdf)
Relazioni
Video
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(SEGNALATO IN FACEBOOK NELLA NOSTRA PAGINA SOCIALE "QUELLI DELLA VIA")
Lettrici e
lettori, credenti e non, scaldate le tastiere o resettate il vostro lettore
Kindle: nell’etere stanno per sbarcare i primi ebook cattolici, grazie ad
un’operazione di sinergia editoriale e commerciale di diversi editori di area
ecclesiale. La settimana entrante, precisamente da mercoledì 15 dicembre, anche
l’editoria "bianca" presenta in anteprima i suoi primi testi scaricabili da
internet.
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L’intervento del
cardinal Angelo Bagnasco al X Forum del Progetto Culturale e il messaggio della
Presidenza della Conferenza episcopale italiana per il ruolo svolto dalla
religione nella scuola e nella formazione delle nuove generazioni hanno segnato
la giornata di ieri in un filo di continuità che investe il rapporto tra
religione, scuola, società italiana.
Intervista a Gianfranco Ravasi, a cura di Franco Marcoaldi
La vocazione del cristiano nel mondo consumista è l’estraneità: «In una cultura
di ateismo vissuto e di esaltazione dei beni di consumo il cristiano
praticamente dovrebbe sembrare un marziano. Egli non si sentirà mai a suo agio
nel regno del consumismo». Contro il quale si possono usare diverse "armi"
pacifiche: «L’opposizione agli armamenti o all’aborto può essere attuata in una
legislazione, nell’obiezione fiscale, nel giornalismo, in prigione o dal
pulpito».
Quando, 15 anni
fa, nel settembre 1994, avanzavo per la prima volta la proposta di un «progetto
culturale… orientato e ispirato in senso cristiano», sottolineavo che suo scopo
fondamentale avrebbe dovuto essere l’inculturazione della fede nel tempo
presente, ma aggiungevo subito che «sul piano della cultura… si pongono, in
ultima analisi, le questioni decisive per la crescita complessiva del popolo
italiano e le necessarie premesse di un efficace impegno sociale e politico dei
credenti».
Il 14 dicembre è il giorno del giudizio: in quella data conosceremo la sorte del
governo Berlusconi. Ma qualunque sarà l’esito del voto - una
maggioranza risicata ancor più fragile di quella attuale oppure la caduta
immediata con conseguenti dimissioni del presidente del Consiglio - non potranno
che subire una rapida accelerazione i giochi che si sono aperti questa estate
dopo “lo strappo” di Gianfranco Fini.
Scadrà a marzo 2011 la proroga di due anni concessa dal papa al card
Dionigi Tettamanzi, dimessosi nel 2009 per raggiunti limiti di età.
Difficile, anche se non impossibile, una ulteriore proroga del suo ministero
episcopale. Il problema della successione all’arcivescovo di Milano è stato così
posto in un incontro tenutosi sabato 27 novembre presso i frati minori di S.
Angelo dal titolo “Per un cammino comunitario verso il nuovo vescovo della
diocesi ambrosiana”.
Dal 1994 la comunità delle Piagge tenta di vivere una Chiesa della
convivialità, all’interno di percorsi nei quali camminano fianco a fianco
persone credenti e non credenti o che si riconoscono in altre religioni. Ma per
tutti è imprescindibile il valore della spiritualità in ogni ambito della vita,
sia sociale che economico, educativo o di fede. La spiritualità è riconosciuta
come il filo rosso che attraversa ogni pensiero, ogni progettualità, ogni
pratica che prende avvio dalla comunità e si intreccia alla dimensione della
scuola, come acquisizione di voce e di parola per diventare “cittadini
sovrani”, persone consapevoli e critiche.
POLITICA
Il
presidente della Camera Gianfranco Fini interviene a Ballarò. Il clima
è ormai quello della campagna elettorale, ma a sette giorni dal voto di
fiducia al governo Berlusconi nessuno sa come andrà a finire. Lo
scontro finale della politica italiana, mentre i leader europei si
affannano per salvare l'euro, è il tema su cui si confrontano gli
ospiti di Giovanni Floris
Quando si inaugurò la stagione della cosiddetta Seconda Repubblica, molti
pensarono che il Paese stesse finalmente superando una lunga fase di turbolente
contrapposizioni ideologiche, per assumere finalmente la logica dell’alternanza
democratica, propria degli altri grandi Stati europei. Quest’aspettativa si è
rivelata illusoria. Noi siamo oggi alle prese con una profonda crisi, prima
ancora che politica, etica e culturale, da cui sembrano paralizzati entrambi
quegli schieramenti che, in teoria, avrebbero dovuto garantire, con la loro
dialettica, il corretto funzionamento delle istituzioni. Tanto da far rinascere
una “voglia di centro” che ricorda la famigerata Prima Repubblica.
In tempi di disaffezione alla politica, quando non di vera e propria
fuga, apriamo su Adista Segni Nuovi
un nuovo spazio: quattro puntate, ma anche di più, magari alimentate dai
contributi dei lettori (che possono inviare i loro testi a luca@adista.it),
dedicate alle forme, innovative o tradizionali, di partecipazione dei cittadini
alla politica. Cominciamo in questo numero con le Fabbriche di
Nichi
Cittadini
sgomenti davanti a cifre di mazzette e consulenze per un voto in più il 14
dicembre. E cresce il disprezzo della norma secondo cui il parlamentare "non ha
vincolo di mandato”.
No, non deve affatto stupire l’andamento apparentemente schizofrenico della
crisi, con la trattativa e il muro contro muro tra Berlusconi e Fini che si
alternano secondo i giorni, e a volte anche secondo le ore della stessa
giornata. Com’è solito fare nei momenti importanti, infatti, il Cavaliere
persegue due o tre strategie contemporaneamente, pronto a scegliere solo alla
fine quella che risulti ai suoi occhi più conveniente
Le riflessioni di "Noi Siamo Chiesa" in un comunicato stampa
Berlusconi e Bertone si sono
rassicurati a vicenda sulla governabilità, sulla solidità del dialogo
tra la la Santa Sede e il governo e, «nell'interesse dei cittadini»,
sulla tenuta del sistema Paese nel complesso quadro planetario.
Sarà il 150° dell’Unità d’Italia, sarà la coscienza che siamo ad un passaggio
delicato per la democrazia...certo è lecito chiedersi che cosa stia facendo la
Chiesa, intesa come comunità dei credenti. Nel nostro paese essa è una realtà
importante, forte e creativa forse come nessun’altra. Di fronte all’attuale
emergenza, come reagisce?
Dopo Berlusconi il diluvio,
ovvero le elezioni? Non è affatto detto. Se dalle gerarchie si è
mostrato un sostegno più o meno istituzionale all’attuale governo — tra
il timore di «salti nel buio» e il sospetto con cui si guarda al terzo
polo e soprattutto a Fini — fra i pastori delle diocesi i segnali di
disagio si fanno più fitti...
Pubblichiamo di seguito il testo dell'intervento pronunciato questo martedì a
Genova, nella cornice del Salone del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale, dal
Card. Angelo Bagnasco, Arcivescovo di Genova e Presidente della Conferenza
Episcopale Italiana, in occasione della presentazione dell'XI volume edito dalla
Libreria Editrice Vaticana dell'Opera Omnia di Joseph Ratzinger.
Lettera Enciclica sullo sviluppo umano integrale nella
carità e nella verità
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Gregorio on-line (mp3) alla pagina
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